LE PROVE DEL GOLPE (e gli organi costituzionali tacciono…)
Scritto da: Gianni Petrosillo (24/09/2012)
«Monti viene fatto senatore a vita il 9 di novembre. Il 10 siamo in commissione bilancio a chiudere la finanziaria in commissione, e quello stesso giorno vengono a interrogarci gli ispettori della BCE – della Banca Centrale [Europea] – e di Bruxelles, perché eravamo sotto inchiesta.
E ci interrogano: il presidente Giorgetti della Camera [Ndr. Giancarlo Giorgetti - presidente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati], me, Azzolini [Ndr. Antonio Azzolini - presidente della Commissione Bilancio del Senato], il presidente e il vicepresidente delle due commissioni.
Ci fanno tutto il loro bell’interrogatorio, alla fine l’ultima domanda è: “ma voi sosterrete il governo Monti?” Mi g’ha disi [tr. io gli ho detto]: “ma, vedremo. C’è un governo in carica, se cade vedremo chi verrà nominato e decideremo.” “No, no, no. Verrà fatto il governo Monti. Voi lo sosterrete?” Al che ti girano un po’ i santissimi. Gli dico: “no, non funziona così. Noi siamo stati eletti in una maggioranza, se la maggioranza non sta più in piedi si va e si vota e il popolo decide chi governa.” “No, no, no. Non ci siam capiti. Se voi non sostenete il governo Monti, noi non compriamo i vostri titoli per due mesi, e voi andate in fallimento.”
Ok. Questo è giovedì 10 novembre. Venerdì noi chiudiamo la finanziaria al Senato, poi va alla Camera, e Stefano [Allasia] con gli altri la vedono la domenica, e lunedì viene incaricato Monti. Martedì è premier. Tutto bello semplice. Quindi questo discorsetto, che è stato fatto a noi, evidentemente è stato fatto anche ai leader politici – noi eravamo solo interrogati in quanto tecnici della materia – e tant’è che all’inizio anche Di Pietro era in sostegno a Monti perché ci aveva creduto anche lui a questo ricatto dello spread, e così è andata…»
Gli ispettori di Bruxelles vengono in Italia a minacciare i nostri parlamentari e a rovesciare governi democraticamente eletti, come dichiara il Senatore della Lega Nord, Massimo Garavaglia, durante un convegno a S.Ambrogio (Val di Susa), il 21 settembre 2012, riportando le intimidazioni subite, in commissione bilancio, dagli emissari della BCE e dagli stessi rappresentanti dell’UE.
Il 9 novembre del 2011 Giorgio Napolitano aveva già nominato Mario Monti Senatore a Vita, il 16 Novembre il Professore della Bocconi viene investito, dal medesimo Presidente della Repubblica, della carica di Premier. Come sapevano costoro che Mario Monti sarebbe divenuto Presidente del Consiglio? E che diritto avevano di ingerirsi nei futuri assetti del Paese chiedendo a membri delle camere la disponibilità a sostenere il prossimo Gabinetto dei tecnici?
Si tratta di un episodio gravissimo che dovrebbe immediatamente allertare gli organi costituzionali, la magistratura, i corpi speciali dello Stato e tutti i cittadini. E’ evidente che il Capo dello Stato abbia giocato un ruolo d’iniziativa e di sponda con organismi europei, e forse anche extraeuropei, quindi con interessi estranei e contrastanti a quelli della nazione, per ribaltare il responso uscito dalle urne, nel maggio 2008.
Occorre immediatamente verificare e chiarire quanto sostenuto dal Senatore Garavaglia, poiché laddove fosse tutto riscontrato e confermato ci troveremmo di fronte alle prove inequivocabili di una macchinazione antiitaliana (alla quale hanno partecipato membri delle istituzioni nostrane), configurante l’alto tradimento dello Stato. Questi signori, che tali non sono, hanno organizzato un Golpe di Palazzo attraverso il quale è stata liquidata la sovranità statale e svenduta l’economia nazionale ad un pugno di banchieri, di burocrati e di apparati politici forestieri. VERGOGNA!!!
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