venerdì 24 luglio 2015
10 motivi per far giocare tuo figlio all’aperto
Dimenticate i giocattoli, i videogiochi e i cartoni animati. Il tempo speso all’aria aperta è in cima alla lista delle attività preferite di ogni bambino! L’aria fresca, le infinite possibilità di divertimento e di esplorare nuovi territori, scoprire tutto ciò che la natura ha da offrire: infinite cose da fare e imparare. È fuori che i bambini hanno bisogno di stare.
Ecco qui 10 motivi per cui giocare all’aperto renderà i vostri bambini più intelligenti:
1. Il tempo passato all’aperto rafforza il sistema immunitario
L’aria fresca e l’esercizio fisico che i bambini sperimentano giocando all’aperto aiuta a rafforzare le difese immunitarie. I bambini in salute sono anche migliori nell’apprendimento. Meno giorni di malattia portano più tempo per esplorare e apprendere.
2. L’attività all’aperto stimola la creatività
Giocare fuori permette moltissimi giochi creativi per i bambini. Usare la loro immaginazione e inventiva per creare giochi o scenari all’aperto, usando materiali naturali – bastoni, rocce, fango, foglie, ecc… – permette ai bambini di esprimere se stessi in un modo che non può essere fatto in casa.
Dr. Simon Atkins: L’Onda X
da Gregg Prescott, M.S.
Una massiccia ondata di energia intergalattica chiamata “Onda X” si sta dirigendo verso il nostro mondo, secondo l’analista climatico climatico dottor Simon Atkins. Mentre l’onda X potrebbe letteralmente donare all’umanità nuovi doni metafisici in un brevissimo periodo di tempo, potrebbe anche portare alcuni aspetti negativi.
Il dottor Atkins ha dichiarato: “L’umanità sta attraversando un processo di cambiamento. Abbiamo bisogno di fare questo. Non dobbiamo mai, mai, mai, essere sospesi ai ganci in alcun modo. L’intero pianeta potrebbe diventare letteralmente una prigione se non passa con successo attraverso questa ondata. ”
Ondata di Evoluzione
Dr. Atkins chiama l’onda X una “ondata di evoluzione. Quello che stiamo per scoprire a grandi livelli, è qualcosa di mai visto finora nella storia ed è la vera risposta alla domanda ‘Chi siamo?’, ‘Da dove veniamo?’, E ‘Qual è il nostro scopo?’. Il pianeta sta per decollare in modi davvero incredibili.”
Ecco perché Steve Jobs non lasciava usare l’iPad ai suoi figli
Un articolo pubblicato sul New York Times ha rivelato che il fondatore dell’Apple, Steve Jobs, insieme ad altri dirigenti di società tecnologiche, limitava ai propri figli l’utilizzo di dispositivi elettronici fino a proibirli.
Secondo il giornale, in una delle sue interviste, Jobs affermò che i suoi figli non avrebbero utilizzato, una delle sue creazioni più popolari, l’ iPad . “Cerchiamo di ridurre al limite la quantità di tecnologia che i nostri figli possono usare a casa”, ha detto il fondatore del colosso informatico.
L’articolo rivela che un numero significativo di amministratori delegati di aziende tecnologiche, come Jobs, vivono secondo regole del tutto diverse da quelle suggerite alla popolazione americana, dalle loro stesse aziende.
La grande truffa dell’acqua minerale
…OLTRE ALLA SITUAZIONE DI DEGRADO CRONICO DEGLI ACQUEDOTTI PUGLIESI, GRAVI IRREGOLARITÀ NELL’EROGAZIONE SI REGISTRANO SUL 24% DELLA POPOLAZIONE IN MOLISE, SUL 30% IN SICILIA E ADDIRITTURA SUL 45% IN CALABRIA, CAUSATE NON DA “SICCITÀ”, MA DAL CATTIVO SFRUTTAMENTO DELLE FALDE E DELLE CONDOTTE COLABRODO.
L’acqua, da bene primario, è diventata oggetto di ricatto da parte della criminalità organizzata e di sfruttamento da parte delle grosse multinazionali.
A parte questi casi eclatanti di “storica” malagestionepolitica delle reti idriche, negli ultimi anni gli acquedotti italiani, anche grazie a una normativa molto restrittiva, sono riusciti a raggiungere l’obiettivo di fornire acqua potabile di ottima – a volte eccellente – qualità alle nostre case. Anche i vecchi problemi di “clorazione” che, pur garantendo un’acqua esente da impurità e batteri, la rendevano poco attraente al gusto, sono stati superati con nuove tecnologie.
Nonostante questo, siamo i più grandi consumatori al mondo di acqua in bottiglia, e in vent’anni abbiamo triplicato il quantitativo consumato: ogni italiano beve annualmente poco meno di 200 litri di acqua in bottiglia, ben otto volte la media mondiale e il doppio che nel resto d’Europa!
Con alcune, grandi differenze: il 70% dei sardi beve acqua minerale, mentre il 91% dei trentini beve l’acqua potabile che “sgorga” dal rubinetto.
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