«Scorpione, perché mi hai punta? Eppure ti ho portato sulla schiena dall’altra parte del fiume.» «E che ne so, Rana mia… io sono uno scorpione e pungo.»
[ e s o p o ]
Questo satellite-pianeta, sensuale e
profondo, si trova in caduta nel segno dello Scorpione. La lunarità ―
di natura accudente, morbida e sottile ― diventa tetra e risucchiante:
l’uomo con la Luna in Scorpione ha un inconscio oscuramente femminile e
perturbante, che ne fa una creatura ambigua. Da bambino è misterioso,
estremamente ricettivo agli umori e alle influenze esterne, ma incapace
di verbalizzare quel che sente. Avverte chiaramente sensazioni, spesso
oscure, che strisciano fuori e dentro di sé: non sapendo esprimerle,
matura una sorda collera. Bambini di questo genere tendono a rompere
presto ogni giocattolo e ad annoiarsi con facilità, poiché il bisogno di
dedicarsi a oggetti sostitutivi d’attenzione accresce la smania
interiore. Hanno bisogno di un rapporto intenso con la madre, poiché è
forte la voglia di sfidarla e provocarla. La sfida è una maniera che
queste persone hanno di sentire la vicinanza degli altri.
Chi ha questa
“lunarità nera” possiede una profonda e delicata sensibilità nei
riguardi della famiglia e la facoltà di comprendere i reali rapporti tra
i genitori. Precocemente attratto da tutto ciò che è vietato e
misterioso, dai tabù, dalle pulsioni inconsce e sensuali, ha un’indole
irrazionale ma estremamente sottile. È una creatura anfibia, che con
facilità passa dalla tenerezza all’atto subdolo, dalla linearità
all’ambiguità più inquietante. Ciò che lo guida è la smania, spesso
inconsapevole, di distruggere l’emotività altrui e di cercare stimoli
nuovi. Il distacco dalla madre può traumatizzarlo e condizionarlo per
tutta la vita, alimentando un fuoco di collera costante. L’immagine
interiore della madre è forte, affascinante, potente, oppure si traduce
nell’inquietante figura di una strega terribile.