Donne capaci di combattere tutto e tutti.
E’ considerata una
delle gang più agguerrite e temute dell’India settentrionale: rapida e feroce,
si sposta tra i villaggi e le campagne brandendo coltellacci e bastoni, e
togliendo il sonno a ufficiali di polizia e proprietari terrieri.
Urla,
minacce, pugni, impiegati terrorizzati, caserme assaltate. Storie già note nel
distretto di Banda, al confine tra Uttar e Madhya Pradesh: una sorta di
Garfagnana indiana, infestata da banditi leggendari e fuorilegge pittoreschi,
dove un milione e mezzo tra intoccabili e membri di comunità tribali languono
su una terra colpita da frequenti siccità.
Ma questa non è una
gang qualunque. I suoi componenti indossano braccialetti, orecchini e sandali,
si dipingono le mani con l’henné, si coprono con lunghi sari rosa e hanno un
nom de guerre all’apparenza innocuo: Gulabi gang, la «banda in rosa». Un po’
come le Pink Ladies americane di «Grease». Solo che questo non è un fast-food,
bensì uno degli angoli più poveri e violenti dell’India rurale.