JEFF FOSTER: I 10 PRINCIPI DEL RISVEGLIO SPIRITUALE
Il risveglio spirituale non è uno stato, un’esperienza o un obiettivo da raggiungere in futuro. Come il Buddha ha insegnato, non è un sovrumano risultato o un conseguimento. Non è necessario andare in India per trovarlo. Non è uno stato speciale di perfezione riservato agli esseri illuminati, a pochi fortunati e privilegiati. Non è un’esperienza fuori dal corpo, e non comporta vivere in una grotta, staccandosi dalla realtà di questo mondo. Non può esserti trasmesso da uno stravagante guru, né può essere tolto, o perso. Non devi diventare discepolo o seguace di qualcuno. È un invito costante e antico – durante ogni momento della tua vita – ad abbracciare testesso esattamente come sei, in tutte le tue gloriose imperfezioni. Si tratta di essere presente, uscendo dall‘epica storia del passato e delfuturo (“la storia della mia vita”) e si presenta per questo prezioso momento, sapendo che anche i tuoi sentimenti di non-accettazione sono qui accettati. Riguarda l’aprirsi radicale a questo straordinario dono di una vita, abbracciando sia il dolore che la gioia di essa, la beatitudine e la sofferenza, l’estasi e la sopraffazione. Sapendo che sei la vita stessa – grande, sveglia, viva, libera – mai separata dal Tutto.
Il risveglio non è una destinazione – è il tuo diritto di nascita, la tua natura. Ecco alcuni semplici principi: