giovedì 16 luglio 2015

Enterosgel
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Protocollo Gianazza - documento 3 - Il Sistema di Guarigione della dieta Senza Muco

Questo articolo fa parte di un protocollo ideato da Luciano Gianazza per la pratica del Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco grazie anche alla collaborazione e alle esperienze riportate da diverse persone di buona volontà.

Tale protocollo include tutti gli strumenti necessari per raggiungere l’obbiettivo e determina la linea da seguire per ottenere la salute nel modo più efficace fra le varie proposte attuali di sedicenti “guru”, “naturopati” ed “esperti” che possiamo incontrare sul Web o offline.
Le soluzioni suggerite dalla maggior parte dei professionisti della salute sono in realtà delle toppe per chiudere le falle che si aprono di volta in volta nella condizione di salute di un individuo.
E’ un lavoro senza fine: quella che a prima vista appare essere una guarigione risulta poi essere un temporaneo sollievo.
Questo succede perché quelle “soluzioni” prendono in considerazioni solo certi aspetti del problema, rosicchiandolo ai lati senza mai rimuovere le cause, e infine la Causa, della Malattia.
Inoltre ci sono diverse alterazioni di un sistema valido, per esempio alterazioni del Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, prodotte dai cosiddetti esperti con la pretesa di migliorarlo, o di “adattarlo ai tempi di oggi” a causa di loro incomprensioni del Sistema stesso e non essendo dotati di tutta la conoscenza necessaria o dell’intelligenza richiesta per comprenderla.
Come avviene nella politica – di ritrovarci con rappresentanti eletti incapaci di governare, disonesti, se non addirittura stupidi – lo stesso avviene nel campo della salute: ci si può ritrovare a dare credito a persone con le medesime caratteristiche appena descritte, non importa che si fregino o meno del titolo di dottore e professore o di altri neologismi divertenti come “esperti olistici”.

Bere acqua di mare come alimento e medicina 
coperta libro Bere Acqua di Mare & Hamer

"Ho scoperto che qui in Calabria molte persone bevono acqua di mare o la usano per curare malattie della pelle. I vecchi lo sanno. Abitano sul mare o fanno i pescatori".
Bere acqua di mare per quando siamo amalati è un rimedio molto poderoso che debbe usarsi dopo avere capito bene la situazione del malato, d'acordo alle leggi del dr. Hamer.
Nel libro si spiega:
  • l'uso quotidiano, come cibo 
  • per quando siamo amalatti
(Il libro contiene un capitolo dedicato alla spiegazione delle scoperte di Hamer).
Come alimento serve contra la denutrizione infantile e per gli adulti come somministro d'oligoelementi.

agua de mar transparente
(acqua di mare trasparente raccolta della spiaggia)

Come si cominciò ad usare

Cent'anni fa in Francia molti bambini morivano di colera. René Quinton salvò la vita di tutti loro con iniezioni di acqua di mare. Da allora e fino al 1980, nel sistema sanitario francese si prescrisse acqua di mare, bevuta o iniettata.
Attualmente, il paese in cui più si utilizza l'acqua di mare, considerando come basi le leggi del dr.Hamer per capire correttamente la situazione del paziente, èil Nicaragua.
Il vademecum del medico francese del 1975 diceva che il Quinton Isotonic (una parte di acqua di mare e tre di acqua normale) è "identico nell'aspetto fisico, chimico e fisiologico al nostro ambiente interno" e che  "È possibile sostituire tutto il sangue di un animale con il Quinton Isotonic senza problemi per l'organismo" e "senza controindicazioni".
Il "Quinton Isotonic" si chiama anche "Plasma de Quinton" o acqua di mare isotonica.
In Francia dedicarono un monumento a Quinton e lo nominarono tra l'altro, Ufficiale della Legione d'Onore per aver debellato il colera in Francia e in Egitto.
Ecco la tassa truffa nascosta che paghi al casello autostradale senza saperlo

autostrada autostrade tassa nascostaTi sei chiesto perchè il pedaggio autostradale aumenta?Cè una tassa truffa nascosta inclusa per farti pagare un servizio che NON ESISTE.Ecco qual è il costo. Come mucche da mungere, gli automobilisti pagano al casello anche per un servizio
di sorveglianza dell’Anas sulle autostrade che non esiste più. Non si tratta di una cifra irrisoria: in totale sono quasi 20 milioni di euro che, pedaggio dopo pedaggio, escono dalle tasche dei cittadini e finiscono nelle casse dell’azienda pubblica delle strade. Che poi a fine anno si pavoneggia vantando un utile (anche se modestissimo, 3 milioni nel 2013) che senza quel balzello non ci sarebbe proprio. Utile che viene girato nelle casse statali essendo l’Anas posseduta interamente dal ministero dell’Economia.

 LA FACCENDA ha una sua logica, anche se perversa: il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, può dire nelle interviste ai giornali che la sua azienda non pesa sulle tasche degli italiani, anzi porta il suo volenteroso contributo, pur minuscolo, al miglioramento del bilancio pubblico. Il governo fa finta di essere contento perché almeno non deve sopportare le perdite di una controllata statale. Ma a rimetterci sono gli automobilisti che, all’oscuro di tutto, sono costretti a sovvenzionare questo teatrino sopportando il compito ingrato degli ufficiali pagatori. L’Anas un tempo lo svolgeva sul serio il servizio di sorveglianza sulle concessioni autostradali e quindi aveva un senso che le società concessionarie, da Autostrade dei Benetton a Toto, pagassero una quota del loro fatturato per il mantenimento di quell’uffi – cio. Veniva applicato, insomma, lo stesso schema che vale, per esempio, con l’Autorità per il controllo del mercato, l’Antitrust, che in parte si sovvenziona proprio con i quattrini ricevuti dalle aziende controllate.