La falsa amicizia
Chi pratica il vampirismo energetico è una creatura che ha bisogno di sottrarre energia perché non è soddisfatta di sé e ritiene di non avere riserve proprie per affrontare il mondo che la circonda.
È qualcuno che, ancora in vita, si sente già ‘morto’, perché è segretamente convinto di essere una nullità, e si illude di mascherare questa sua vergogna agendo in modo tale da raggirare o umiliare gli altri ad ogni buona occasione. Ogni sua azione, ogni sua parola, ogni suo atteggiamento è funzionale a un "furto di energia".
Quello che chiamiamo Vampiro, in realtà, non è altro che una forza, che trova accesso in una persona in particolari condizioni psicologiche ed esistenziali. Chi cade preda di quella Forza, dunque, è certamente una persona, ma è anche un Vampiro, esattamente come un usuraio è indubitabilmente una persona, ma è anche un usuraio. La Forza-Vampiro si impossessa di una persona in seguito a sofferenze, delusioni, lacerazioni, e la manovra, spingendola ad ispirare tutte le azioni della sua vita alla filosofia vampirica. Questo non toglie nulla né alle responsabilità della persona-Vampiro (che ha lasciato entrare quella Forza, che ne sopporta la maligna presenza e che ne sfrutta tutta la malizia) né alle strategie di difesa e di contrattacco che è giusto adottare verso i vampiri.
Il Vampiro è soggetto a regole ferree: nel rubare energia deve dare in cambio alla sua vittima un "dono di potere", qualcosa che renda la vittima in qualche modo consenziente. Il dono di potere che il Vampiro ci fa più frequentemente è quello di prestarsi ad accordarci protezione: sui nostri vizi, sulle nostre bassezze, sulla nostra vergogna. Un tipo di gioco assolutamente folle, come la maggioranza dei giochi vampirici. Infatti, poiché egli concede il suo ‘favore’ solo in presenza di vizi, bassezze e vergogne, anche quando non ne abbiamo, dobbiamo darci da fare per procurarceli: solo così potremo ottenere la sua ‘copertura’. Ed ecco che, alla fine, ci ritroviamo ‘protetti’ dal Vampiro contro le conseguenze di problemi che prima non avevamo e senza i quali vivevamo benissimo...