Il cibo stampato in 3D sarà il futuro?
maggio
23, 2013
cibo
3d
Il futuro della
scienza è nella tecnologia delle stampanti in 3D. Lo si era capito qualche
tempo fa con la realizzazione di una (molto discussa) pistola perfettamente
funzionante e lo si capirà nel prossimo futuro con il cibo “in tre dimensioni”.
La Nasa sta puntando a
questo particolare obbiettivo: l’ingegnere Anjan Contractor dovrà occuparsi
della realizzazione di un sintetizzatore di alimenti. Il tutto per trovare
fonti alternative di alimentazioni per gli astronauti nelle prossime missioni
spaziali, specie quelle previste su Marte.
L’agenzia spaziale
statunitense ha già messo a disposizione 125mila dollari per finanziare il
progetto. Le missioni previste sul suolo rosso infatti dovranno durare circa 15
anni, un periodo molto lungo da sostenere senza cibo vero. Con particolari
cartucce di nutrienti come proteine e carboidrati sarà invece possibile
stampare cibi quasi del tutto simili a quelli tradizionali.
L’idea è di utilizzare
alimenti (o meglio i nutrienti, come proteine, carboidrati, vitamine etc.)
disidratati e combinarli insieme tramite una stampante 3D che poi li
stratifica, cucinandoli, in un piatto commestibile. Il cibo sarà preparato a
partire da cartucce di nutrienti che, grazie all’assenza di acqua, dureranno
circa trent’anni.
Uno dei piatti più
semplici da realizzare con una stampante 3D, secondo Contractor, è la pizza:
già di suo infatti è composta a strati e replicarla non dovrebbe essere molto
difficile. Uno strato di carboidrati in polvere, che vengono cotti durante la
stampa; uno di pomodoro, reidratato e oliato in corsa; e infine lo strato di
proteine, animali, del latte o vegetali, in base ai gusti. Il gusto, ecco: su
quello non si danno garanzie, almeno per ora.
Anjan Contractor però
è convinto che l’applicazione spaziale della stampante 3D sia, come altre volte
accaduto, solo la palestra per un uso di massa, addirittura domestico del cibo
da stampare. Verso fine secolo, quando la popolazione mondiale raggiungerà
quota 12 miliardi trovare cibo per tutti sarà un problema e il cibo stampabile
potrebbe essere una soluzione.
Contractor immagina un
tempo in cui in ogni cucina l’elettrodomestico principale sarà una stampante
3D, un futuro in cui i libri di ricette saranno sostituiti da software con le
istruzioni per realizzare ogni sorta di pietanze. «Uno dei principali vantaggi
del cibo stampabile è che è altamente personalizzabile – dichiara Contractor in
un’intervista rilasciata a Quartz –. Le esigenze alimentari sono diverse se uno
è maschio, femmina, sano o malato. I fabbisogni di ognuno saranno programmabili
e il cibo avrà i nutrienti necessari”.
Fonte e articolo
originale
“http://www.corriere.it/tecnologia/cyber-cultura/13_maggio_23/cibo-stampato-3d_73d9befe-c389-11e2-8072-09f5b2e9767e.shtml”