Lo studioso di fenomeni ufologici
Ivan Sanderson, nei suoi libri “Uninvited visitors” (New York, 1967 –
traduzione italiana: “Ufo: visitatori dal cosmo”, Roma, 1974), “Things”
(New York, 1967) e “Invisibile residents” (New York, 1970), ha sostenuto
l’ipotesi che, se gli “oggetti volanti non identificati” appaiono e
scompaiono in maniera subitanea, come talvolta è stato osservato,
potremmo trovarci in presenza di creature invisibili, la cui esistenza
si collocherebbe su una scala temporale radicalmente diversa dalla
nostra.
Un caso ben noto agli specialisti è
quello di un graduato dell’esercito cileno, il caporalmaggiore Armando
Valdés Garrido che, il 25 aprile 1977, ala testa della sua pattuglia di
sette uomini, fu testimone oculare dell’atterraggio di un “disco
volante”. Spintosi in avanscoperta, scomparve alla vista dei suoi
soldati in una specie di nebbia violacea, per riapparire 15 minuti dopo,
in stato confusionale, “con la barba lunga di cinque giorni e con le
lancette dell’orologio bloccate sulla data del 30 aprile”.