giovedì 21 novembre 2013
Spagna: in questa città la disoccupazione è allo 0% e una casa costa 15 euro al mese.
(E se si può fare lì, si può fare anche qua).
IVIGLIA
(WSI) – Nel cuore dell’Andalusia, esattamente al centro del quadrilatero formato
da Siviglia, Cordoba, Granada e Malaga, c’è un piccolo centro chiamatoMarinaleda,
dove avvengono cose fuori dal comune. Qui il tasso di disoccupazione
è dello zero per
cento, comprare un appartamento costa 15 euro al mese, così come la mensa
scolastica per i bambini, la terra viene lavorata a mano in maniera ecologica ed
ecocompatibile.
9 Dicembre: Astenersi
Caporali
9 Dicembre: Cercasi Uomini, Astenersi Caporali
Contatti e volantino stampabile
Per i Datori di Lavoro, ossia Noi
Posted
on by Domenico Proietti
Nella
seguente pagina potrete trovare i vari indirizzi web comprensivi di e-mail ed
eventuali telefoni quando disponibili, ai quali fare riferimento dei vari gruppi
Regionali organizzativi di cui ritenete fare appartenenza per la Manifestazione
del 9 dicembre 2013. Libertà e dignità vanno di pari passo e purtroppo visto
che, chi é pagato per mantenere salda la Nazione é in tutt’altre faccende
affaccendato o forse sarebbe meglio dire che segue e persegue direttive che
nessun Cittadino ha mai dato loro, da semplici Amministratori quali sono, i
Politici mai più di oggi si dimostrano “camerieri dei banchieri” diventa quindi
fondamentale ricordare loro non solo il loro compito, ma anche chi é il
loro datore di lavoro.
—oOo—
ISPEZIONE GUARDIA DI FINANZA
di LUCIO CHIAVEGATO*
Quello che ho deciso di condividere con i lettori de L’indipendenza è un semplice promemoria che ho stilato con i soci ai tempi d’oro della LIFE (liberi imprenditori federalisti europei), quando combattevamo lo strapotere del fisco e i soprusi compiuti dal suo braccio armato.
Strapotere che oggi è, purtroppo, tornato di moda. Più di un insieme di regole, il decalogo che segue serve anzitutto per motivare i “contribuenti” raggiunti da una visita della Guardia di Finanza.
FORSE NON CI SIAMO CAPITI…
21 novembre 2013
Il punto di non ritorno
C’è chi sta dicendo in rete che il 9 dicembre 2013, data di inizio di una mobilitazione A OLTRANZA di tutta la popolazione, grazie all’adesione indiscriminata di tutte le associazioni di categoria dei lavoratori, darà il pretesto a chi ci governa di spingere al conflitto ed allo scontro violento per delegittimare le voce della gente, stanca delle vessazioni.
C’è questa possibilità, come storicamente indicano gli esiti delle rivoluzioni passate.
Ma c’è anche, e forse più fortemente, la possibilità che tutto rimanga nei binari della obiezione civile e un messaggio forte e inequivocabile giunga alla classe dirigente: la popolazione, ritirando civilmente il proprio consenso ad una politica che distrugge il tessuto sociale, culturale e produttivo della nazione, pretende il rispetto della Costituzione Italiana, più volte maltrattata e tradita per interessi di parte.
Per chi ha una visione globale di come funziona il sistema, è noto che l’Italia, per molteplici ragioni, ne è il centro planetario.
E da dove dovrebbe partire a questo punto l’inversione di tendenza globale?
Dalla penisola Italiana, come molti indizi e linee temporali convergono ad indicare.
Jervé- iconicon
QUI VIDEO
Intervista a Danilo Calvani, esponente dei Comitati Riuniti Agricoli, uno degli organizzatori della grande protesta nazionale che partirà il 9 dicembre con lo slogan "L'Italia si ferma". Calvani spiega gli obiettivi: blocco ad oltranza delle attività produttive e dei trasporti fino a quando non si dimette l'intero Parlamento.
L'obiettivo è di costringere Napolitano a sciogliere le Camere e nominare un governo istituzionale che faccia un'altra legge elettorale e ci porti al voto. Calvani parla di milioni di persone pronte a partecipare alla lotta e lancia un appello alle Forze Armate: "Ricordate che avete giurato sulla Costituzione..."
tempi-finali.blogspot.it
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