Come costruire un Chembuster per dissolvere le scie chimiche e bilanciare clima e condizioni meteorologiche.
Articolo di Don Croft <terminator3@turbonet.com>
Postato in origine da Stephanie Relfe su http//www.metatech.org
Definizione di una scia di condensa (contrail): Una
scia di condensa si forma quando un aereo viaggia a quote elevate
(circa 30.000 piedi o più, equivalenti a circa 9.144 metri ) e comprime
l'aria in vapore acqueo e cristalli di ghiaccio attraverso i motori e il
profilo alare che taglia l'aria a forte velocità. Questa scia scompare
da pochi secondi a 15 minuti dopo, poiché i cristalli evaporano.
Definizione di una scia chimica (chemtrail): Il
termine chemtrail è relativamente nuovo in quanto è nato pochi anni fa
proprio con l'apparire delle scie chimiche. Una scia chimica è molto
diversa da una scia di condensa (contrail). A prima vista una scia
chimica potrebbe sembrare molto simile a una scia di condensa, tuttavia,
invece di scomparire come farebbe una scia di condensa, una scia
chimica continua a spargersi in maniera uniforme fino a formare una
formazione nuvolosa sottile, simile a nebbia ad alta quota, fino a
formare un banco nebbioso che copre una vasta area. Queste scie
attraversano il cielo da un capo all'altro dell'orizzonte e restano
nell'aria da 5 ad anche 8 ore…
E' noto che queste formazioni
rendano quello che in origine era un cielo blu pulito in una copertura
nebbiosa grigiastra uniforme. (Nota: al giorno d'oggi ci sono già molti
Chembuster presenti in molte nazioni, per cui se doveste vedere delle
scie chimiche che non durano a lungo potrebbe significare anche che ci
sia un Chembuster in quella zona). Le attuali ricerche indipendenti
effettuate hanno dimostrato che queste scie chimiche sono, almeno in
parte composte da una sostanza oleosa di origine sconosciuta che viene
correntemente spruzzata da jet delle dimensioni di quelli di linea su
quasi ogni area popolata del globo. Si è scoperto anche che alcune scie
chimiche contengono cellule sanguigne, alluminio, micoplasma (un agente
patogeno ultra microscopico difficilmente o anche impossibile da
rilevare con le attuali analisi mediche) virus e altri componenti
biologici sconosciuti. Ci sono anche molti rapporti di incremento di
malattie, specialmente quelle respiratorie, nelle aree dove vengono
spruzzate queste scie.
Queste vengono spesso
spruzzate da jet di linea bianchi che non hanno numeri di
identificazione stampati, come sarebbe obbligatorio. Spesso si può
notare questi jet passare in cielo senza fare nessuna scia, e
all'improvviso quello stesso aereo inizia a lasciare una netta ed
evidente scia. Sono stati anche fotografati casi in cui una scia inizia a
presentare brevi interruzioni, come se l'aereo avesse finito la
sostanza chimica in un serbatoio e fosse dovuto passare a una nuova
riserva.
Per maggiori informazioni e foto sulle scie chimiche si veda:
http://www.carnicom.com/contrails.htm (in Inglese) oppure
http://www.nexusitalia.com/sciechimiche.htm (ottimo sito in Italiano con molte foto).
Storia del Cloudbuster.
Il Cloudbuster di Wilhelm
Reich era ben conosciuto per la sua capacità di creare pioggia. Il
problema era posto dall'utilizzo continuativo, dal fatto che l'energia
orgonica disorganizzante (DOR) assorbita dal dispositivo poteva
provocare danni all'operatore se non veniva “scaricata” via
sufficientemente bene. Questo scaricare via l'energia negativa fu
ottenuto mediante: 1) collegando il cloudbuster a un corpo d'acqua
corrente sufficientemente grande (difficoltoso) oppure 2) collegando
l'uscita del cloudbuster a un accumulatore di orgone. Tuttavia,
l'accumulatore di orgone diventava presto saturo di radiazione DOR che,
alla fine causava ancora problemi all'operatore. Per questo motivo il
cloudbuster, pur essendo una tecnologia veramente buona per l'uomo,
rimase accattonata per molti anni.
Il Cloudbuster Re-Inventato.
Utilizzando le ricerche di
Wilhelm Reich, abbiamo creato un dispositivo economico, trasportabile e
facile da costruire che distrugge in maniera consistente le scie
chimiche e sana l'atmosfera. Il “Chembuster” è la risposta a questi
attacchi in corso. A differenza del Cloudbuster originale, il Chembuster
trasforma l'energia orgonica disorganizzante in energia orgonica
benefica e NON si satura di energia negativa o pericolosa per
l'operatore. Chiunque può costruirne uno per una spesa in materiali di
circa 150 Euro.
Unisciti anche tu alla battaglia – Adesso !
E' nella natura umana
mettersi da parte e pensare che una sola persona non può cambiare quello
che sta succedendo in tutto il mondo. Ora però non avete più scuse per
rimanere inattivi. Per pochi Euro e qualche ora del vostro tempo, VOI
potete fare la differenza.
Un CB propriamente costruito
dovrebbe essere in grado di ridurre notevolmente gli effetti delle scie
chimiche per circa 72 chilometri in ogni direzione ( 144 chilometri di
diametro) dal dispositivo.
Con questo dispositivo una
semplice manciata di cittadini preoccupati per la loro salute e
sicurezza possono effettivamente SMANTELLARE il progetto multi
miliardario delle scie chimiche. Il Chembuster non può fare nessun
danno. Può solo sanare e aiutare. Spetta a voi unirvi alla battaglia e
salvare voi stessi e il vostro paese.
DETTAGLI PER LA COSTRUZIONE DEL CHEMBUSTER:
SECCHIO: Utilizzare un comune
secchio di circa 8 litri con maniglia, per esempio di quelli in vendita
da bricofer, una volta finito il dispositivo si puo' laciare il secchio
in posa cosi' da usare la maniglia per trasportarlo.
TUBI DI RAME: Sei tubi
standard da 1 Pollice (la misura standard in Europa e' 2,6 cm) di
diametro e 182 cm di lunghezza reperibili in negozi di materiali da
Idraulica/ceramiche e materiali edili, in alternativa per una maggiore
trasportabilità del dispositivo si possono tagliare 6 tubi di 30 cm e 6
tubi di 152 cm che verranno uniti a quelli piccoli alla fine della
costruzione mediante 6 accoppiatori in rame; e 6 cappucci terminatori in
rame per chiudere una delle estremità dei tubi.
CRISTALLI: Procurarsi 6
cristalli bi-terminati (con 2 punte naturali a entrambi i lati), lunghi
circa 5 cm , avvolgerne la base con nastro isolante in modo da creare
abbastanza spessore da posizionarli all'interno di ogni tubo (a un
estremità dei tubi di 182 cm o di quelli da 30 cm nel caso si usino i
tubi tagliati in due parti per trasportare e smontare il dispositivo)
quindi incollarli ai cappucci terminazione in rame e chiudere queste
estremità dei tubi fissando i cappucci con del nastro isolante o
saldandoli per evitare che la resina successivamente si infiltri nei
tubi durante il processo di catalizzazione.
METALLO: Procurarsi un
qualsiasi tipo di truciolato metallico, anche a scagliette, da uno dei
tanti posti dove si lavorano i metalli, come negozi di insegne ,
luminose, fabbri, infissi in alluminio, lavorazioni metalli.
Personalmente uso quelle in alluminio per considerazioni di peso, ma
QUALSIASI metallo va bene. Si tenga solo presente che delle particelle
molto fini, come quelle che si ottengono facendo le chiavi non sono
altrettanto buone perché impediscono alla resina di riempire tutto il
secchio.
SPAZIATORI IN LEGNO: Come da
modelli nel disegno sotto, tagliare tre forme in legno compensato o
multistrato di 1 cm circa di spessore.
Forma 1 – viene utilizzata
come base per i tubi di legno, dentro il secchio, e tenerli in posa
(lato con i cappucci di chiusura).
Forma 2 – deve appena entrare
al di sotto del bordo del secchio. E' importante tagliare via i bordi
per permettere di versare la resina e, una volta ultimato il progetto
infilare le dita per poterlo rimuovere dato che questo pezzo non e'
parte del CB ultimato ma serve solo per tenere allineati i tubi in
maniera dritta finchè la resina non catalizza. I fori per i tubi in
questa forma dovrebbero essere un poco larghi così da farla sfilare
facilmente alla fine.
Forma 3 – di forma circolare
per la parte finale dei tubi, in alto, tiene i tubi in posizione dritta,
i fori dovrebbero essere dello stesso diametro dei tubi così da tenerli
in posa ognuno in maniera parallela all'altro.
IN AREA DOWNLOADS E' POSSIBILE SCARICARE I MODELLI IN DIMENSIONI REALI DA STAMPARE E UTILIZZARE PER TAGLIARE LE 3 FORME DI LEGNO.
RESINA: Si usa resina al
poliestere, come di quelle usate nella costruzione di barche in fibra di
vetro, va bene anche l'epossidica ma è molto cara, è consigliabile
trovare un venditore che la offra in taniche da almeno 5 litri perché è
più conveniente, ferramenta molto forniti e negozi di vernici/colori o
materiali edili sono i posti in cui cercare, anche negozi di surf o
nautica di solito ne hanno.
Effettuare le operazioni su
un pavimento o superficie ben livellati, prima di tutto si consiglia di
fissare i cristalli nei tubi corti (nel caso si sia scelto di utilizzare
i tubi in due lunghezze differenti per un più facile
smontaggio/trasporto) e chiudere queste estremità con i tappi in rame
(nastro isolante o saldatura) quindi miscelare un poco di resina e
versarne circa 2 cm sul fondo del secchio, cospargerci sopra un po' di
metallo in maniera uniforme. ATTENZIONE: I vapori della resina sono
infiammabili e leggermente tossici, fare queste operazioni in una zona
ben ventilata.
La percentuale che sembra
funzionare meglio nell'orgonite è di circa una parte di resina e una
parte di metallo (ovvero uguale volume di resina e metallo). Poggiarci
sopra la forma di legno n.1 prima che la resina indurisca, così che non
affondi molto nel liquido. Preparare circa 1,8 litri di resina e
versarla nel secchio dopo che i tubi corti (con le estremità chiuse e
contenenti i cristalli) sono stati poggiati nei rispettivi fori della
forma di legno n1. Quindi aggiungere ancora qualche manciata di metallo
finchè non si ottiene di nuovo un rapporto di uguale resina e metallo,
aiutandosi magari con un oggetto per mescolare un poco ma senza premere
sulla forma di legno nel fondo, si consiglia anche di tappare le
estremità rimaste aperte dei tubi con del nastro isolante per evitare
che del metallo finisca all'interno accidentalmente.
Ora inserire con cura la
forma di legno n.2 nei tubi finche' questa non tocca appena il bordo
interno del secchio e posizionarla in maniera tale che i tubi siano
paralleli tra loro, quasta operazione va fatta abbastanza velocemente
per evitare che la resina indurisca e non si riesca più a muovere i tubi
per allinearli. Una volta che la resina sarà indurita si potrà
rimuovere questo pezzo dato che come già detto serve solo per la
costruzione e l'allineamento dei tubi.
Ora ultimare il dispositivo
mettendo altra resina/metallo fino a quasi riempire il secchio,
lasciando circa 2 cm di spazio dalla forma di legno n.2 che è poggiata
sui bordi in cima al secchio. Ora il dispositivo è completato, attendere
fino a che la resina sia indurita (ATTENZIONE: durante la
catalizzazione la resina si riscalda fino a scottare). Come riferimento
si saranno usati circa 5,6 litri di resina e un ugual volume di metallo.
In ultimo, una volta rimossa
la forma di legno n.2 si mettono gli accoppiatori di rame alle
estremita' do ogni tubo e si inseriscono le parti lunghe dei tubi in
rame, con in cima inserita la forma di legno n.3 che sorregge i tubi.
Abbiamo anche sperimentato
con estensioni di circa 12,7 cm per aumentarne il raggio d'azione. Ebbe
un forte effetto sulla Luna e sull'atmosfera alta del pianeta per
centinaia di km. A quanto pare riuscimmo disabilitare il centro di
guerra atmosferica sotto la base aeronautica di Homestead, lasciando il
chembuster con le estensioni, puntato al campo di orgone stagnante della
base per una settimana.
Abbiamo scoperto che non c'e'
bisogno di puntare il dispositivo in una particolare direzione per
pulire l'atmosfera dall'orgone stagnante, più a lungo viene tenuto in
piedi, in posizione, maggiore sarà la distanza in cui l'atmosfera viene
influenzata e migliorata dal chembuster, fino a raggiungere diversi km
intorno al dispositivo.
Anche se di solito viene
lasciato dritto in piedi, una volta abbiamo eliminato una densa cintura
di smog che si trovava in lontananza, semplicemente puntandolo verso
questa per pochi minuti, quindi in caso di necessità la direzione può
essere anche un fattore.
I chembuster distruggono
notevolmente le scie chimiche. Potrebbero essere necessari alcuni giorni
al vostro chembuster per fargli attivare l'ambiente circostante in
maniera sufficiente da avere efficacia contro queste scie, ma una volta
che sarà successo basterà puntare il dispositivo alle scie e queste
scompariranno dopo solo pochi secondi che saranno state spruzzate dai
jet, anche le scie al di fuori del campo del chembuster si
dissolveranno, più lentamente. Le scie chimiche composte da elementi
solidi impiegheranno di più a dissiparsi ma abbiamo visto che queste
compongono solo il 10% delle scie spruzzate e sono quindi piuttosto
rare.
I Cloudbusters del Dr. Reich
erano estremamente pericolosi quando operavano perché egli non aveva un
generatore di orgone attaccato al suo dispositivo. L'orgone dannoso
(DOR) porta con sé una carica che può prosciugare molto in fretta la
forza vitale di una persona quando viene concentrato in un punto
limitato. E' del tutto simile a una campo di elettricità statica molto
forte. Quando una copertura nuvolosa è improduttiva e sbilanciata
(troppi fulmini, per esempio, o troppa pioggia) il Chembuster la
assorbe.
Potrebbe anche aiutare a
porre fine alla siccità. In generale, non fa altro che bilanciare le
condizioni atmosferiche, credo che esso faccia da mediatore tra
l'atmosfera e il suolo in qualche maniera. Quello che abbiamo installato
in Namibia, in Africa, portò finalmente un abbondante pioggia nel
deserto della zona. Questo accadde il 05 Settembre 2001, e continuò per
molti giorni. Gert, l'individuo che ha costruito quel chembuster e ci ha
comunicato l'accaduto (
http://educate-yourself.org/africasfirstcloudbusterjun01.html ) ci disse
che questo non era semplicemente mai accaduto nel deserto della
Namibia, nell'epoca conosciuta. Esso è probabilmente la regione più
secca del pianeta.
ATTENZIONE: Se toccate i tubi
di rame quando il chembuster stà attirando e assorbendo forti quantità
di orgone sbilanciato e non toccate successivamente la base con
l'orgonite, potreste sperimentare forti mal di testa, magari anche il
giorno successivo, come ci ha riferito un nostro amico di recente,
quindi toccate sempre la base dopo aver toccato i tubi.
Tenete presente che i nostri
sforzi, ancora pionieristici, dovrebbero essere visti principalmente
come un trampolino di lancio a progetti e sviluppi futuri piuttosto che
come l'ultima parola.
SUGGERIMENTO: Se volete
ottenere ancora più pioggia, provate a mettere dell'acqua in cima al
materiale nel secchio, o ad annaffiare il dispositivo ogni giorno. Nei
climi molto rigidi, coprire la cima dei sei tubi con piccoli ombrelli
cosi' che l'acqua non congeli e spacchi i cristalli all'interno. Il CB
ha mostrato di aver effetto ugualmente bene se posto in ambienti interni
come appartamenti o esterni. Fino a sette cristalli possono essere in
seguito introdotti in ognuno dei tubi per migliorarne le prestazioni.
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