Pre-Allerta Meteo per la prossima settimana: c’è il rischio di piogge alluvionali al centro/sud!
mercoledì 18 luglio 2012
E’
da giorni che su MeteoWeb parliamo approfonditamente del peggioramento
che si prospetta per l’inizio della prossima settimana: adesso
l’evoluzione, fiutata da tempo grazie alle indicazioni dei centri di
calcolo internazionali, è confermata in toto al 100%, e restano da
individuare solo i dettagli di un’evoluzione dettata da un crollo barico
che determinerà il ritorno di fresco e maltempo sull’Italia, in piena
estate!...
Ma se da un lato è già inquadrata la struttura barica in
linea di massima che riguarderà l’entrata di una massa d’aria molto
fresca nel bel mezzo dei mari italiani in pieno Luglio, periodo più
caldo dell’anno nonché più stabile, risulta ancora difficoltoso
conoscere l’esatta posizione dell’approfondimento barico a tutte le
quote che si manifesterà da qui a martedì 24.
E’
proprio codesto fattore che farà si che alcune zone saranno
letteralmente sommerse di piogge torrenziali e altre risparmiate dal
grosso, ma senza dubbio il fattor comune sarà il calo termico e il tempo
pertubato.
Si proprio pertubato, come se fossimo in pieno Ottobre, volendo esagerare possiamo davvero paragonare tale situazione “estrema”
con un termine di rarità in codesto periodo dove ogni anno o quasi ogni
anno regna sovrano la stabilità almeno per quel che concerne il settore
del centro-sud costiero.
Per valutare infatti una vera rottura
estiva anticipata o un forte break estivo in piena regola, urge avere un
a diffusa instabilità soprattutto la dove non piove mai in questo
periodo e cioè le coste di tutto il centro/sud, dove i fenomeni di tipo
marittimo o da fronte freddo o da convergenza sono fenomeni senza dubbio
riconducibili alla stagione autunnale e non di certo alla fase centrale
estiva.
Ecco
il perché, se da un lato abbiamo la possibilità di analizzarne gli
effetti sul campo in un periodo dove i mari soprattutto quest’anno sono a
dir poco una brodaglia con pesantissime anomalie nei loro settori
superficiali fin verso qualche metro in profondità, dall’altro non
possiamo far altro che esser un po’ apprensivi verso tale dinamica barica che potrebbe risultare pericolosa.
Infatti
basterà un leggero ovest shift con asse di saccatura d’entrata verso il
medio/basso versante tirrenico a cavallo della Sicilia del nocciolo più
freddo in quota per esaltare anche un contributo umidissimo sciroccale per parte delle zone del sud ionico, dove
i fenomeni potrebbe risultare davvero persistenti a carattere
fortemente torrenziale con possibili nubifragi e grandinate o trombe
d’aria o marine.
E’
questo ciò che emerge dalla stragrande maggioranza dei modelli
mattutini che vedrebbero l’isolamento del vortice ciclonico a ridosso
del basso tirreno e poi tra area sicula e ionica, dove con tal sinottica
si rischierebbero violentissimi nubifragi in alcune zone del sud
peninsulare ionico in primis la calabria ionica dove ci sarebbero venti
testi da levante e scirocco che impatteranno con stau orografico
imponenti torri di vapore, cumulonembi in possibile espansione ben oltre
i 10 mila metri di altezza.
Rischio concreto alluvionale:
Riteniamo
che tramite questi aggiornamenti odierni, l’area più colpita sarà il
Sud e Sicilia con particolare riferimento a tutto il medio/basso
adriatico e possibilmente l’area ionica e tirrenica calabra e anche
parte dell’est siculo e tutto il versante nord dell’isola.
In
codesto settore, aspettando anche il grado di allerta che emanerà
estone, possiamo già dire che troveremo valori compresi tra un’allerta
forte e molto forte quindi tra level2 o addirittura level3anche
in base alla minuziosa e attenta lettura dei vari parametri
meteorologici come il grado di vorticità positiva che potrebbe colpire
determinate aree per ore e l’immenso carburate fornito dal mare sopra
media.
Da non sottovalutare neppure il cape/index
che si innalzerà sensibilmente dapprima nel tirreno e poi anche nel
settore ionico, dove qui potrebbe assumere carattere molto elevato quasi
a fondo scala, fattore molto importante per individuare le zone a
rischio violentissimi temporali e nubifragi, soprattutto come detto se i
modelli confermeranno il possibile umidissimo richiamo al vortice nella
sua parte ad est del sistema che sarebbe soggetta ai venti umidi da
scirocco e levante che impatterebbero lungo le coste.
Rischio
elevato dunque per questo peggioramento estivo simil/autunnale che
potrebbe esser ricordato a lungo negli archivi meteorologici nazionali
anche perché avverrebbe con parametri che ancora non abbiamo potuto
studiare a pieno come la fortissima anomalia marina che rispetto ai
decenni passati è un fattore da non trascurare soprattutto con ferite
bariche nel cuore di una stagione estiva reduce da più di un mese di
gran caldo al centro/sud.
Nessun commento:
Posta un commento