MESSAGGIO DALLA DELEGAZIONE
INTERGALATTICA DEGLI ANGELI
CUSTODI
…..Noi siamo dunque sempre presso il nostro custodito, sia che sia un santo o un peccatore. Dall’infusione dell’anima nella carne alla separazione dell’anima dalla carne, noi siamo presso la creatura umana che l’Altissimo Signore ci ha affidata.
E questo pensiero, che ogni uomo ha presso un angelo, dovrebbe
aiutarvi ad amare il prossimo vostro, sopportarlo, accoglierlo con amore, con
rispetto, se non per se stesso, per l’invisibile angelo che è con lui e che
merita sempre rispetto e amore.
Se pensate che a ogni vostra azione verso il
prossimo, oltre all’Occhio onnipresente
di Dio, presiedono e osservano due spiriti angelici i quali gioiscono o
soffrono di ciò che fate, come sareste più buoni sempre col prossimo vostro!
Pensate: voi accogliete una persona, l’onorate ovvero a mortificate, l’aiutate
o la respingete, peccate con lei o la traete dal peccato, ne siete istruiti o
la istruite, la beneficate o ne siete beneficate….. e due angeli, il vostro e
il suo, sono presenti e vedono non solo le vostre azioni palesi ma la verità delle vostre azioni, ossia
se le fate con vero amore, o con
finto amore, o con astio, o con calcolo e così via.
Date un’elemosina?
I due angeli vedono come le date.
Non le date?
I due angeli
vedono il perché vero di perché non
le date.
Ospitate un pellegrino o lo respingete?
I due angeli vedono come lo
ospitate, vedono ciò che è spiritualmente vero nella vostra azione.
Visitate un
malato?
Consigliate un dubbioso?
Confortate un afflitto?
Onorate un defunto?
Richiamate alla giustizia uno smarrito?
Date aiuto a chi ne ha bisogno?
A tutte
le opere di misericordia sono testimoni due angeli: il vostro e quello di colui
che riceve la vostra misericordia o se la vede negata.
Vi vene a trovare o a importunare qualcuno?
Pensate
sempre che non ricevete lui solo, ma il suo angelo con lui. E perciò abbiate
sempre carità. Perché anche il delinquente ha il suo angelo, e l’angelo non
diviene delinquente se delinquente è il suo custodito.
Accogliete perciò con
amore chiunque, anche se è un amore prudentemente riservato, sulle difese,
anche se è un amore severo per far comprendere, al vostro prossimo che vi
visita, che la sua condotta è riprovevole e vi addolora e che la deve cambiare
non tanto per piacere a voi quanto per piacere a Dio.
Accogliete con amore. Perché
se respingete l’uomo che vi è antipatico, o indesiderabile, importuno in quel
momento, o che sapete perfido, respingete pure l’ospite invisibile ma santo che
è con lui e che dovrebbe farvi gradito ogni visitatore, perché ogni prossimo
che viene da voi porta fra le vostra mura o a voi vicino l’angelo che è suo custode.
Dovete vivere presso chi non vi piace? Prima di tutto non
giudicate. Non sapete giudicare. L’uomo non giudica con giustizia che
rarissimamente. Ma anche giudicando con giustizia, in base ad elementi positivi
ed esaminati senza prevenzioni e astii umani, non mancate alla carità, perché
oltre al prossimo voi manchereste verso l’angelo custode di quel prossimo.
Se sapeste considerare così, come più facile sarebbe
superare antipatie e rancori, e amare, amare, compiere le opere che vi faranno
dire da Gesù Signore e Giudice: “Vieni alla mia destra, tu benedetto”.
Messaggio inviato da Stefano
Ringrazio chi ha postato questo messaggio sembra quasi Poesia! Mi ha fatto commuovere é vero, ma senza per questo versare amare lacrime.
RispondiElimina