Che cosa sono le Forze Creatrici?
Le parole “Forze Creatrici” sono usate nelle letture di Edgar Cayce per designare il potere nell’universo che chiamiamo Dio
Le parole Forze Creatrici significano il potere divino che è la causa dell’universo, che è la causa della manifestazione della vita e che sostiene la vita nell’universo. Le Forze Creatrici sono l’intelligenza, la volontà, l’intento e la coscienza dell’energia creativa che si irradia attraverso l’universo.
Cayce dice che le Forze Creatrici sono l’elettricità che scorre in tutto l’universo. Il forte influsso di questa irradiazione sulle acque dell’universo dà origine alla vita e alimenta quella vita finché la forza vitale abbandona ogni particolare unità di vita. Questo non viene descritto solo nelle letture di Cayce, ma anche nei primi paragrafi del Libro della Genesi nella Bibbia. Lì le acque profonde esistono e lo spirito – o l’irradiazione – di Dio aleggia sulle acque ed è causa della creazione della vita. E’ il punto di vista di Cayce che la nostra relazione individuale con le Forze Creatrici sia il rapporto più importante che noi umani abbiamo in questo universo. E’ un rapporto intimo perché le Forze Creatrici sono anche dentro di noi nella nostra essenza. E’ dentro di noi che possiamo avvicinare al meglio le Forze Creatrici e nondimeno mantenere la nostra individualità.
Quando siamo calmi ed entriamo in noi stessi, quando preghiamo, meditiamo e ci apriamo alle influenze delle Forze Creatrici, possiamo giungere alla connessione cosciente con le Forze Creatrici che esistono in noi. Questa opportunità di collegarci con le Forze Creatrici è il nostro dovere più elevato. Lo vediamo illustrato nella storia di Abramo. Entrò in contatto cosciente con Dio, e Dio richiese da lui due cose: essere una benedizione per l’umanità e cercare la compagnia di Dio nel luogo sacro dove Dio vive. Queste richieste sono l’essenza della religione ebraica, e l’essenza dell’obbligo religioso e spirituale di tutti gli esseri umani.
Molte migliaia di anni più tardi, Gesù apparve sulla Terra. Ci presentò ulteriori informazioni. Rivelò che le Forze Creatrici in noi – che chiamò il “Padre che è nel segreto” – sono le forze più elevate per il bene nella nostra esistenza.
Rivelò che le Forze Creatrici ci inviano potere e che il nostro obbligo è ricevere quel potere e ri-irradiarlo alle persone che incontriamo nella vita. Gesù disse: ama il prossimo tuo come te stesso. Questo è il modo in cui espresse questo concetto di amore come l’energia creativa che dobbiamo condividere con gli altri. Gesù rivelò che Lui stesso aveva la capacità di ricevere e ri-irradiare il Potere Divino e che quella capacità lo rendeva la vera espressione e rivelazione del potere di Dio. Gesù rivelò che noi tutti abbiamo questa capacità di esprimere le Forze Creatrici e che la strada della nostra vita è la nostra opportunità di sviluppare ed esercitare questa capacità in ogni ambiente in cui ci troviamo.
Nel Sermone sul Monte, Gesù espone le regole della vita, le leggi che governano, così che possiamo sapere come comportarci nel nostro viaggio lunga la via della vita. Nella nostra era, usando il suo potere chiaroveggente per il bene, Edgar Cayce ci rivelò in trance che le Forze Creatrici o Dio sono l’elettricità che scorre attraverso l’universo. Ovunque le Forze Creatrici abbiano un effetto sull’acqua, l’acqua diventa la madre delle forme vitali. Sappiamo grazie alla scienza che l’acqua si trova ovunque negli oggetti e nella materia che volano nello spazio dell’universo.
Grazie alla
scienza sappiamo inoltre che l’impatto dell’elettricità su liquidi o
vapori produce gli elementi costitutivi della vita. Sempre grazie alla
scienza sappiamo che l’acqua è una sostanza capace di rispondere alle
forze elettromagnetiche, malgrado il fatto che nell’acqua non c’è
metallo. Per questo noi che siamo al 98%
acqua possiamo credere che le nostre vite siano una manifestazione
dell’impatto delle Forze Creatrici sulle acque dell’universo e possiamo
credere che ci siano molte forme di vita distribuite in tutto
l’universo.
Cayce ci informò inoltre che lo schema vero e migliore per l’attività nelle nostre vite è richiedere e ricevere l’irradiazione che emana da Dio, e di ri-irradiare quell’energia ogni giorno ad ogni persona che incontriamo. Quell’irradiazione esce da noi nella forma di una benedizione nei confronti dell’altra persona. Questo soddisfa il comandamento di Dio verso Abramo – e quindi per noi – di essere una benedizione per l’umanità. Quando agiamo come un canale delle Forze Creatrici, diventiamo una benedizione per tutti quelli che conosciamo.
Il modello per la nostra azione nei rapporti con gli altri ci viene dato nei momenti iniziali del Sermone sul Monte. L’intento di Gesù è essere una luce per i Suoi discepoli insegnando loro la verità come Lui la vede. Questo dovrebbe essere il vostro intento nella vita, dimostrare la verità come l’avete conosciuta. Gesù vede che i paesani si sono riuniti vicino per udire le Sue parole, ma non vi è abbastanza spazio per loro.
Dà a loro la possibilità di apprendere da Lui salendo più su sul monte in un posto dove c’è spazio per tutti. Questo indica il suo intento di coinvolgere tutti, la sua compassione per tutti. Poi Gesù benedice molte persone ad alta voce, l’una dopo l’altra. Questo primo rivolgersi agli altri per benedirli, per aiutare tutti, è lo schema che Lui ci offre per guidare il nostro comportamento in relazione a coloro che incontriamo nella vita. Questa azione è l’essenza del Suo insegnamento di amore, del rispetto del comandamento di Dio ad Abramo e a noi, di essere una benedizione per gli altri.
Via via che riuscirete a visualizzare sempre meglio il modello di Gesù nell’azione dando delle benedizioni, il vostro stesso comportamento cambierà, poco per volta, finché diventerete un modello in azione nella vostra stessa esperienza. Quando compierete quel tipo di dare, troverete che voi stessi siete davvero benedetti. E’ una legge cosmica che ci ritorna ciò che diamo. Quello che facciamo uscire da noi ritorna nel bene e nel male. Fate che nella vostra vita sia per il bene. Perciò pregate e meditate per ricevere le Forze Creatrici e impegnatevi a ri-irradiare quel potere divino nelle vite di coloro che incontrate. Col tempo diventerete una luce intensa sulla collina quando dimostrerete con l’azione il Dio d’amore in cui credete.
Cayce ci informò inoltre che lo schema vero e migliore per l’attività nelle nostre vite è richiedere e ricevere l’irradiazione che emana da Dio, e di ri-irradiare quell’energia ogni giorno ad ogni persona che incontriamo. Quell’irradiazione esce da noi nella forma di una benedizione nei confronti dell’altra persona. Questo soddisfa il comandamento di Dio verso Abramo – e quindi per noi – di essere una benedizione per l’umanità. Quando agiamo come un canale delle Forze Creatrici, diventiamo una benedizione per tutti quelli che conosciamo.
Cayce
consigliò che ogni giorno dovremmo entrare dentro di noi e pregare e
meditare per ricevere e ri-irradiare le Forze Creatrici. Cayce disse
che, quando facciamo questo regolarmente, col passare del tempo
cresciamo spiritualmente. Cioè diventiamo sempre più capaci di contenere
più dell’energia di Dio e sempre più capaci di lasciar risplendere
quella luce crescente su coloro che incontriamo. Cayce ci raccomandò di
fare ogni giorno ciò che è a portata di mano e di farlo con
l’atteggiamento creativo di servizio e benedizione. Cayce sosteneva che
solo ciò che diamo via diventi per sempre nostro. Gesù disse questo per
la prima volta nel Sermone sul Monte. Ci consigliò di dare via ciò che è
il meglio nella nostra natura: perdono, amore, la luce della verità e qualunque cosa desideriamo ricevere dagli altri.
Per questo occorre stabilire ogni giorno un contatto cosciente con l’anima e la coscienza centrale nella vostra essenza che è una mente perfetta e un cuore perfetto. Questo raggiungimento di pace interiore fu chiamato da Gesù “conoscere il Padre che è nel segreto” dentro di voi. Cayce lo descrisse come entrare nella mente supercosciente, che secondo lui è la mente della vostra anima. Abramo chiamò questo compimento dimorare nella terra santa alla presenza di Dio dove Egli vive. La terra santa non è soltanto un posto reale, ma anche una metafora della terra santa interiore dove Dio vive dentro di noi.
Per questo occorre stabilire ogni giorno un contatto cosciente con l’anima e la coscienza centrale nella vostra essenza che è una mente perfetta e un cuore perfetto. Questo raggiungimento di pace interiore fu chiamato da Gesù “conoscere il Padre che è nel segreto” dentro di voi. Cayce lo descrisse come entrare nella mente supercosciente, che secondo lui è la mente della vostra anima. Abramo chiamò questo compimento dimorare nella terra santa alla presenza di Dio dove Egli vive. La terra santa non è soltanto un posto reale, ma anche una metafora della terra santa interiore dove Dio vive dentro di noi.
Il modello per la nostra azione nei rapporti con gli altri ci viene dato nei momenti iniziali del Sermone sul Monte. L’intento di Gesù è essere una luce per i Suoi discepoli insegnando loro la verità come Lui la vede. Questo dovrebbe essere il vostro intento nella vita, dimostrare la verità come l’avete conosciuta. Gesù vede che i paesani si sono riuniti vicino per udire le Sue parole, ma non vi è abbastanza spazio per loro.
Dà a loro la possibilità di apprendere da Lui salendo più su sul monte in un posto dove c’è spazio per tutti. Questo indica il suo intento di coinvolgere tutti, la sua compassione per tutti. Poi Gesù benedice molte persone ad alta voce, l’una dopo l’altra. Questo primo rivolgersi agli altri per benedirli, per aiutare tutti, è lo schema che Lui ci offre per guidare il nostro comportamento in relazione a coloro che incontriamo nella vita. Questa azione è l’essenza del Suo insegnamento di amore, del rispetto del comandamento di Dio ad Abramo e a noi, di essere una benedizione per gli altri.
Il
consiglio di Cayce era diventare un “ripetitore” per la ri-irradiazione
delle Forze Creatrici nelle vite di coloro che incontriamo ogni giorno.
Incontriamo le persone secondo un piano cosmico deliberato. Nulla
avviene per caso. ogni cosa è un’opportunità. Ciò che facciamo denota
chi siamo.
Via via che riuscirete a visualizzare sempre meglio il modello di Gesù nell’azione dando delle benedizioni, il vostro stesso comportamento cambierà, poco per volta, finché diventerete un modello in azione nella vostra stessa esperienza. Quando compierete quel tipo di dare, troverete che voi stessi siete davvero benedetti. E’ una legge cosmica che ci ritorna ciò che diamo. Quello che facciamo uscire da noi ritorna nel bene e nel male. Fate che nella vostra vita sia per il bene. Perciò pregate e meditate per ricevere le Forze Creatrici e impegnatevi a ri-irradiare quel potere divino nelle vite di coloro che incontrate. Col tempo diventerete una luce intensa sulla collina quando dimostrerete con l’azione il Dio d’amore in cui credete.
da: Venture Inward, gennaio-marzo 2012
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