Lo stress, l’ansia e la rabbia o il senso di frustrazione possono
spingere a comportarsi in modo incontrollato e ad “assaltare” il
frigorifero o la dispensa, talvolta persino di notte. La fame nervosa, infatti, è uno dei problemi più diffusi tra chi vorrebbe dimagrire, ma più meno tutti abbiamo sperimentato quella sensazione irrefrenabile di mangiare. I fiori di Bach possono aiutare? È la domanda a cui cercheremo di dare una risposta.
Fame nervosa: cos’è?
la fame nervosa, anche detta eating emozionale o fame emotiva è quel particolare comportamento alimentare che
spinge a mescolare l’assunzione di cibo con le emozioni e a usare gli
alimenti per fronteggiare le diverse situazioni che si presentano,
situazioni di noia, ansia, rabbia o di tristezza. La relazione tra alimentazione e emozioni
è stata oramai dimostrata e la spiegazione viene fatta risalire alle
prime fasi della vita, quando la mamma offre la poppata al bambino che
piange, anche quando la fame non è il vero motivo che ha scatenato il
pianto, creando così nel bimbo una confusione tra lo stato di fame o lo stato di richiesta di affetto. In età adulta il soggetto interpreterà l’ansia o la collera nel modo sbagliato e sarà portato a mangiare in eccesso.
A dettare le regole del gioco è l’ipotalamo, una piccola ghiandola situata nel cervello, che controlla molte funzioni somatiche come l’assunzione di cibo,
ma anche la termoregolazione, il sonno e il bilancio idrosalino. La
fame nervosa è un disturbo piuttosto frequente e non solo tra chi cerca
disperatamente di dimagrire. Tuttavia non è sempre riconducibile a
motivazioni di psicologico, possono intervenire anche fattori culturali e
fattori biologici. È stato dimostrato, ad esempio, che i picchi bassi di glicemia scatenano gli attacchi di fame. Tra le cause, inoltre, ci può essere anche un calo della serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore (che regola il senso di sazietà). A quel punto basta 1 banana o un quadratino di cioccolato fondente per allontanare la fame.
Fame nervosa: come combatterla
La prima cosa da fare è imparare a distinguere la fame nervosa da
quella biologica. Inoltre è bene evitare o comunque moderare il consumo
di alimenti che inducono gli attacchi di fame come il caffè, le patatine, gli snack salati o speziati e i dolci
ricchi di zuccheri raffinati, che poco dopo l’ingestione provoca un
rapido calo di zuccheri, che porta a mangiare di nuovo. Può essere utile
anche seguire una dieta anti fame nervosa a base di frutta, verdura, noci, mandorle, carboidrati (meglio se integrali), riso, pesce, carni bianche, formaggi freschi, legumi e yogurt.
Fame nervosa: fiori di Bach
I fiori di Bach possono aiutare? In tutta onestà, mi sono sempre chiesta se la floriterapia
abbia un effetto reale o sia semplicemente il frutto di una
suggestione. Personalmente sono un po’ scettica, ma dai commenti sparsi
nella rete e dall’esperienza indiretta di una mia amica, pare che i
fiori di Bach possano davvero rappresentare un supporto efficace, anche
alla dieta, in quanto andrebbero ad agire su situazioni psicologiche o di vissuto personale.
Tra i fiori di Bach consigliati in caso di fame nervosa ci sono:
- Monga Waratah e Borina: che servono a controllare l’ossessione compulsiva nei confronti del cibo e per tutte le forme di dipendenza da esso.
- Agrimony e Cherry Plum: sono consigliati per combattere l’ansia scatena che la fame nervosa, soprattutto il desiderio di cibi dolci.
- Elm: è indicato per chi si sente sopraffatto dai doveri e dalle responsabilità. Indicato soprattutto per gli attacchi di fame notturni.
- Vervain e Impatiens: combinazione consigliata per chi ha la tendenza a scaricare lo stress con spuntini continui.
Inoltre, contro la ritenzione idrica, alla base della cellulite, risultano molto utili i fiori Bush Iris, Crab Apple e Chicory.
Fonte: http://www.dietaland.com/fame-nervosa-rimedi-fiori-bach/23999/
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