Ciprioti in massa agli sportelli bancari per evitare il prelievo forzoso dai conti correnti
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I cittadini ciprioti in massa agli sportelli bancari per evitare che i loro risparmi finiscano nel prelievo forzoso imposto dal governo la prossima settimana.
Brusco risveglio stamani per i ciprioti quando le radio hanno annunciato l'accordo raggiunto in nottata dai ministri delle Finanze dell'eurozona che prevede, in cambio di un piano di aiuti per circa 10 miliardi di euro al governo di Nicosia, un pesante prelievo sui depositi bancari.
Dalle prime ore del giorno, lunghe file di cittadini, a piedi e in auto, si sono create davanti alle succursali delle banche che dispongono di uno sportello automatico per effettuare prelievi di contante. La prima reazione della gente è stata di incredulità poi di rabbia, sia per le tante promesse «che i risparmi non sarebbero mai stati toccati» fatte sia dal vecchio sia dal nuovo governo, ma anche perchè questa è la prima volta che i correntisti bancari di un Paese vengono colpiti direttamente dalle misure di un piano di aiuti europeo.
Una tale misura, infatti, non è mai stata presa nei casi di Spagna, Grecia, Irlanda e Portogallo. Dal prelievo sui depositi bancari - molti dei quali si ritiene appartengano a cittadini russi non residenti - sono attesi introiti per circa 5,8 miliardi di euro. Il prelievo consisterà in un'imposta unica del 9,9% su tutti i depositi superiori a 100.000 euro e del 6,75% per quelli inferiori.
Le banche effettueranno i prelievi martedì mattina, dopo la festività religiosa e bancaria del cosiddetto "Lunedì pulito", l'equivalente ortodosso del Mercoledì delle Ceneri. Anche le banche cooperative, che in genere il sabato sono aperte, hanno deciso di chiudere gli sportelli a causa dell'enorme afflusso di clienti che volevano prelevare il denaro in contanti e chiudere i propri conti. Il governo cipriota ha dato inoltre disposizioni affinchè le banche blocchino durante questo fine settimana la possibilità di effettuare trasferimenti di denaro via internet.
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