L’osservatorio SECCHI trasmette le immagini di un enorme oggetto vicino al Sole. Si tratta di Nibiru?
L’osservatorio della US Naval Military SECCHI (Sun Earth Connection Coronal and Heliospheric Investigation) è una suite di cinque telescopi scientifici che osserva la corona solare e dell’eliosfera interna dalla superficie del Sole e l’orbita della Terra. Queste osservazioni uniche sono effettuate dalle sonde spaziali SETERO- Solar Terrestrial Relations Observatory della NASA, che analizza le immagini trasmesse appunto dalle sonde spaziali STEREO A e STEREO B, che in questi ultimi giorni ha seguito con molta curiosità il percorso
e le interazioni del Sole con la Cometa ISON. Alcune di queste immagini sono al centro dell’attenzione di alcuni ricercatori che hanno analizzato le fotografie e le analisi di SECCHI mettendo in risalto l’immagine di un oggetto di enormi proporzioni, grande quanto la nostra stella, che si vede in alcuni “frame”.
La NASA sta nascondendo qualcosa di grosso? Molti credono che il governo degli Stati Uniti è in grado di nascondere qualsiasi tipo di evento ELE (Extinction Level Event) per mantenere la calma più a lungo possibile ed evitare ulteriori sommosse e guerre civili. Queste immagini sono molto affascinanti e mostrano un oggetto visto da SECCHI e comunque visibile al sito http://secchi.nrl.navy.mil/. Se qualcuno ha qualche info riguardo a queste immagini, non esitate a discutere nella pagina di facebook di Segnidalcielo. (link)
Secondo molti appassionati e ricercatori, quello che si vede sembra essere un oggetto di dimensioni impressionanti, quasi come il Sole e si trova dietro la cometa ISON, come mostrato nelle immagini e video qui sotto. Si tratta in realtà di un pianeta o una stella oscura? Si tratta di Planet X-Nibiru, oppure della famosa stella Nemesis o Dark Star? Queste immagini potrebbero anche mostrare semplicemente una strana anomalia. Su Internet si sta facendo un gran parlare di queste immagini e oggi già si parla di immagini che vedrebbero il pianeta ‘Nibiru’, che è apparso all’improvviso, dato che la cometa ISON, sua avanguardia, si stava avvicinando al Sole.
Redazione Segnidalcielo
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