Perché celebrare il Natale?
di Paramhansa Yogananda, Inner Culture, Dicembre 1934
Per venti secoli la nascita di Cristo è stata celebrata in modi diversi dai vari rami del Cristianesimo. Molti considerano l’arrivo del Natale come l’occasione per scambiarsi doni costosi ben infiocchettati. Molti bambini guardano al Natale come il momento in cui Babbo Natale porterà loro nuovi giochi. Appendono calze vuote vicino al camino. Babbo Natale si calerà sicuramente attraverso l’apertura del camino, piena di fuliggine, per riempire le calze con gli oggetti tanto desiderati. Alcuni bambini restano svegli e altri sognano, in attesa della mattina di Natale.
[…] La maggior parte di coloro che celebrano il Natale lo trasformano in una costosa occasione per scambiare regali, mangiare e abbellire la casa. Ma cosa ottengono dal Natale se non alcuni regali, qualche gentilezza e affetto dietro quei doni e un po’ di gioia passeggera? Pochissime persone celebrano il Natale con il pensiero di Cristo. Pochissimi sanno come celebrare la venuta del Cristo contemplando la Sua nascita nella culla del nuovo risveglio della profonda meditazione.
Lo scopo di festeggiare un compleanno è far sentire alle persone che la loro vita dovrebbe essere utile alla società. Queste celebrazioni portano l’attenzione delle persone su persone importanti. Gesù non ha bisogno dei nostri festeggiamenti per la Sua gioia o per la Sua gloria, ma sicuramente noi abbiamo bisogno di celebrare la venuta di Cristo almeno una volta ogni anno al fine di ricordare la Sua vita esemplare e ispirante, così da poter forse modellare o rimodellare la nostra vita secondo la Sua, per tutto il nostro futuro. Abbiamo bisogno di celebrare la nascita di Cristo ogni Natale perché la Sua vita è costantemente utile e ispirante per tutta l’umanità in tutte le epoche.
Milioni di persone si aspettano di celebrare il prossimo Natale solo come un evento sociale. Pochissimi lo attendono come il momento in cui ricordare spiritualmente Cristo e per scambiarsi i durevoli doni dell’Anima e delle qualità del cuore.
La domanda che vi pongo è: avete intenzione di usare il Natale solo come una romantica festività religiosa o intendete celebrarlo contemplando l’amore di Cristo verso tutte le razze sorelle e tutte le creature viventi? Avete intenzione di festeggiare la venuta di Cristo sentendo davvero l’amore universale, il perdono, la rettitudine, la rinuncia e la devozione di Cristo dentro di voi? A meno che non facciate lo sforzo di conoscere il Cristo sempre vivente, nato come nuova saggezza, nuova gioia dentro di voi, in questo nuovo Natale, temo che lascerete passare il prezioso periodo natalizio senza prestarvi attenzione.
Non vi sto dicendo di rinunciare al lato fisico e sociale del Natale. Ciò che voglio è che non omettiate, come i milioni che dimenticano Dio, il supremo valore spirituale dalla vostra celebrazione del Natale. Alla celebrazione sociale aggiungete quella di portare Cristo una seconda volta nella vostra coscienza in meditazione.
Cristo ci viene suggerito solo nei festeggiamenti natalizi, ma nella culla dell’estasi divina si vede e si sente come una realtà imperitura di gioia eterna. Preparatevi a celebrare il Natale nel modo più vero, come è umilmente suggerito qui di seguito:
- Preparate il vostro cuore, così che possiate dire a coloro che vi crocifiggono quotidianamente con azioni e parole scortesi e con la mancanza di gratitudine come risposta al bene che fate loro: ”Padre, insegnami ad mare coloro, i miei fratelli colpiti dall’errore, che non sanno quello che fanno, fa che possa, con il mio amore, persuaderli a un miglior modo di vivere e che non li renda più forti nel male conducendoli ad esso con la mia scortesia.”
- Fate del vostro cuore un altare di amore cristico, che si trova in tutte le razze, amandole tutte allo stesso modo. Ama tutte le razze come il luogo esteriore in cui dimora il Cristo onnipresente.
- Perdonate tutti i vostri nemici immaginari e reali come Cristo ha perdonato i Suoi avversari.
- Prendete la decisione di amare Cristo come gioia nella meditazione profonda, quindi celebrate la seconda venuta di Cristo e un Natale spirituale quotidianamente, dentro di voi.
- Conoscete il Cristo sconosciuto dentro di voi, vedendolo nascere una seconda volta come sempre nuova, sempre crescente gioia nella vostra profonda meditazione quotidiana.
- Controllate tutte le azioni della vostra vita con l’onestà e la mancanza di paura di Gesù Cristo.
- Vincete le tentazioni dei sensi che producono solo dolore con l’autocontrollo di Gesù Cristo e sviluppate il gusto per tutte le cose buone. Rinunciate ai piaceri temporanei dei sensi e perseguite la durevole, vera felicità dell’Anima.
- Contemplate la gioia onnipresente di Cristo in tutte le persone, in tutti i santi, in tutte le creature, nel cosmo popolato di stelle e nel tempio dei vostri pensieri.
- Ricordate che, sebbene Cristo sia nato una volta sola, Egli può rinascere ogni Natale o in qualsiasi altro momento, nella vostra coscienza risvegliata dalla meditazione.
- Rendete bene per male, indulgenza per incomprensione, gentilezza per scortesia, pace per inquietudine, calma per agitazione, e durevole beatitudine per i piaceri dei sensi.
- Contemplate l’onnipresente, sempre vivente Cristo nato nuovamente nella vostra attenzione piena di devozione.
- Fate tutto ciò che dovete con il pensiero e la pace di Cristo. Questo Natale contemplate Cristo nato nuovamente nella bellezza di tutta la natura, nella vostra saggezza risvegliata, in tutto ciò che indossa una vera bellezza e in tutti coloro che si saturano con la fragranza delle qualità divine.
- Scambiate doni spirituali offrendo a coloro che ne hanno bisogno le vostre migliori qualità ed accogliendo le nobilitanti qualità dell’anima di coloro che sono grandi e vi amano per il vostro stesso bene.
- Scambiate doni con il pensiero di Cristo e con il pensiero di dare a Lui il dono del vostro cuore e di ricevere il dono di Lui sull’albero di Natale della vostra calma coscienza, riccamente decorata e scintillante delle qualità dell’anima di tutti coloro che avete incontrato ed amato. Attraverso la porta della meditazione, lasciate che la vostra gioia imprigionata si liberi e si riposi nel cuore di Cristo, che è in ogni cosa. Lasciate danzare la vostra gioia nei pianeti più lontani, tra le vastità del blu e tra le più vicine onde del vostro amore. Allora scorgerete Cristo nel cuore di ogni cosa manifesta.
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