mercoledì 23 aprile 2014

Omraam Mikhael Aivanhov


Pensieri
« Di tutti coloro che si fanno notare per capacità intellettuali, artistiche, psichiche ecc., si dice che possiedono un dono. Che cos’è un dono? È un’entità spirituale che è penetrata in un essere per lavorare attraverso lui. Certo, tra gli specialisti del cervello non ve ne saranno molti ad ammettere che i talenti e le capacità sono entità che abitano gli esseri umani. Eppure, la prova che non sono questi ultimi a realizzare quelle meraviglie, ma altri attraverso loro, è che essi possono anche perdere quel dono. È accaduto a molti; i disordini ai quali si sono lasciati andare hanno fatto sì che lo perdessero: le entità che li abitavano li hanno lasciati.
Volete che attraverso voi vengano a manifestarsi entità superiori sotto forma di qualità e di talenti? Chiamate la luce, l’armonia, la pace: sono queste le condizioni indispensabili per attirare quelle entità. Esse sono là in attesa, e quando vedono un essere che ha saputo preparare una dimora degna di loro, con quale gioia penetrano in lui per arricchirlo e abbellirlo, e attraverso quell'essere arricchire e abbellire anche gli altri! »



« Per vivere e affrontare tutte le condizioni dell’esistenza, è importante rafforzare il proprio carattere; altrimenti, cosa si può fare con persone che sono incapaci di sopportare la minima difficoltà, il minimo ostacolo? Quella sensibilità nevrastenica, che è nutrita dalla natura inferiore, rende molto difficile l’esistenza; ecco perché molti hanno tratto la conclusione che per essere felici è meglio rimanere insensibili.
In realtà, va fatta una differenza tra la vera sensibilità e quella sensibilità malaticcia che sarebbe più esatto definire “suscettibilità” o “sentimentalismo”. La vera sensibilità è una facoltà che ci rende capaci di elevarci molto in alto, al fine di avere accesso alla bellezza di regioni sempre più luminose e sottili. Il sentimentalismo è invece una manifestazione della natura inferiore di quegli esseri che, considerandosi il centro del mondo, trovano che nei propri confronti non si manifesti mai abbastanza considerazione; alla minima occasione si sentono frustrati, feriti, e diventano aggressivi. Chi ha realmente colto questa distinzione comprende di avere tutto un lavoro da fare sulla propria natura inferiore per dominarla: questo è l'unico modo per permettere alla propria vera sensibilità di svilupparsi. »




« Presagendo i pericoli che minacciano l’avvenire dell’umanità, molte persone si dicono preoccupate per le generazioni future. Ebbene, si preoccupino per prima cosa del modo in cui fanno venire al mondo i figli: è molto più importante che non riflettere sulle condizioni materiali in cui questi vivranno.

Fortunatamente, in numero sempre maggiore, medici, infermieri e psicologi comprendono l’importanza del periodo durante il quale la madre porta nel grembo il suo bambino. Infatti, già nel grembo della madre, il bambino è un essere dotato di una certa forma di coscienza; la madre può dunque entrare in relazione col bambino ed esercitare un’influenza su di lui. Quando le donne misureranno l’entità del proprio potere, comprenderanno di essere più forti di tutti i mezzi materiali che si possano mettere in atto per fronteggiare le minacce che pesano sull’avvenire dell’umanità. Quell'avvenire è nelle loro mani. Se una madre, durante i nove mesi in cui porta nel grembo il suo bambino, si sforza di concentrare su di lui i suoi migliori pensieri, i suoi migliori sentimenti e i suoi migliori desideri, formerà un essere che, più avanti, saprà portare la pace, l’armonia e la luce nel mondo. E il padre del bambino deve sostenerla nei suoi sforzi.  »




« Se alcuni non vogliono fare lo sforzo di armonizzarsi con gli altri, è perché temono di venire assorbiti dalla collettività. No, ciascuno è un individuo ben distinto, ma pur conservando il carattere che gli è proprio e il modo di essere che gli è proprio, deve lavorare per l’unità. Osservate le cellule dell’organismo: non sono identiche fra loro e non espletano le medesime funzioni. Una cellula del cuore non è una cellula dello stomaco; ciascuna conserva la propria individualità, ma le affinità e i legami reciproci creano tra le cellule quello stato di armonia chiamato “salute”. È così difficile da comprendere?
Non si deve chiedere a un nero di diventare bianco, né a un musulmano o a un buddista di diventare cristiano. Nel passato, la cristianità ha inviato dei missionari per convertire tutti i popoli della terra, e quante violenze, quante tragedie ne sono derivate! Tutti i credenti, come tutti gli esseri umani, devono conservare le proprie particolarità e differenze, ma allo stesso tempo devono stabilire tra loro legami fraterni grazie ai quali formeranno un’unità. »




« Invece di decidersi a fare qualcosa per aiutare coloro che soffrono, certi sedicenti spiritualisti si accontentano di dire: «Oh, è il loro destino, è il loro karma». Se costoro chiamano in causa la legge del karma solo per giustificare il proprio egoismo, sarebbe meglio che non ne avessero mai sentito parlare!
Ovviamente è preferibile che tutti conoscano le leggi del destino, che comprendano perché certe disgrazie capitano a loro e capitano anche ad altri. Ma quando vedono che le persone sono sottoposte alle prove, facciano quello che possono per aiutarle. Qualcuno dirà: «Ma perché cercare di aiutarle, dal momento che quanto accade a quelle persone era scritto nel loro destino?» Anzitutto perché gli sforzi che si fanno per aiutare gli esseri non sono mai inutili: in determinate circostanze, vedendo la vostra compassione e la vostra buona volontà, le entità celesti possono lasciarsi commuovere e alleggerire le sofferenze di quegli esseri. Ed è un bene anche per voi poiché, aiutando gli altri, sviluppate nuove qualità. Non è facile essere veramente utili agli altri, è vero, ma non fa nulla: quali che siano le circostanze, si deve cercare di aiutarli. Anche se non ci riuscirete, almeno diventerete voi stessi più intelligenti, più forti e più liberi. »




Brano estratto da: Natale e Pasqua nella tradizione iniziatica,

Coll. Izvor n. I209.




 "In questo passaggio Gesu' dice: “Quando risusciteranno dai morti, infatti, gli uomini non prenderanno moglie, ne’ le donne marito, ma saranno come angeli nei cieli”.  E per diventare angeli, dove mai gli uomini sono potuti evolvere cosi' magnificamente? Non nella tomba, in ogni caso. Nella tomba non c'e' evoluzione, si rimane quelli di prima. Non e' quindi dopo essere rimasti per anni in una tomba che gli uomini risusciteranno simili ad angeli. Come potrebbero? E comunque, se sono diventati angeli, perche’ giudicarli? Non si giudicano gli angeli. Occorre dunque comprendere che tra la morte e la resurrezione, vi e' tutto un intervallo di tempo durante il quale gli esseri umani possono trasformarsi ed evolvere. Si', perche’ si reincarnano. Per piu' e piu' volte partiranno, ritorneranno, ripartiranno... e riusciranno a perfezionarsi talmente tanto da diventare angeli. Ed e' questa la resurrezione.
   Tutti gli uomini sono dunque predestinati a risuscitare un giorno e a diventare come gli angeli, di una purezza perfetta. Ma questa resurrezione sottintende la reincarnazione. Volermi ora convincere che sara' nella tomba che gli uomini diverranno angeli... Neanche per idea! Essi usciranno da li', si reincarneranno, impareranno e si purificheranno fino a diventare perfetti. Ecco cos'e' la resurrezione: e' questo miglioramento che a poco a poco li condurra' alla perfezione. Tutte le creature risusciteranno un giorno in questo modo, ma non i morti... Solo i vivi risusciteranno."







Brano estratto da: In Principio era il Verbo,

 Coll. Omnia n. I009.




"Vi ho appena detto che lo strato piu' sottile del corpo eterico viene chiamato “etere riflettore” ed e' la sede della memoria. Ma questa memoria riguarda in particolare solo l'essere umano: sono i suoi archivi personali. Per conoscere gli archivi dell'universo, e' necessario andare a cercare una memoria piu' elevata nel corpo buddhico, poiche’ e' la' che si registrano gli avvenimenti dell'universo.
   Il corpo buddhico e' il corpo dell'amore disinteressato, della beatitudine assoluta, della purezza assoluta. Il Cristo e il Buddha sono stati esempi perfetti dell'amore, del sacrificio e della purezza. Ecco perche' il discepolo istruito in questa scienza deve cercare di sviluppare i sentimenti e i desideri piu' disinteressati e piu' puri per poter nutrire il suo corpo eterico e il suo corpo buddhico. Egli li nutre come la madre nutre in se' il bambino: con il proprio sangue.

    In base alla qualita' del proprio sangue, la madre mette al mondo un bambino sano o malaticcio; alla stessa stregua, l'essere umano forma i suoi corpi spirituali con il nutrimento che da' loro. Con il lavoro disinteressato, il sacrificio e l'amore divino, l'uomo costruisce il suo corpo di gloria, lo amplifica nella luce e nella bellezza, e grazie a quel corpo di gloria egli resuscita e diviene immortale."







« Qual è la volontà di Dio al loro riguardo, e cosa si aspetta Dio da loro? È la domanda che certi credenti si pongono un po’ ingenuamente. Si immaginano che Dio abbia una particolare volontà riguardo al luogo in cui essi devono abitare o alla professione che devono esercitare... Dio vuole forse che si formino una famiglia, oppure che non si sposino per consacrarsi a Lui? Chiede forse loro di sostenere una certa causa e di combatterne un’altra?…
In realtà, la volontà di Dio riguardo a ciascuno non è relativa a una particolare questione. Dio vuole semplicemente che l’uomo studi per comprendere le Sue leggi, che sono le leggi della vita, e che in seguito si sforzi di metterle in pratica. Certo, ognuno è personalmente chiamato in causa dalla volontà di Dio, ma scoprirà cosa Dio si aspetta da lui solo dopo aver studiato la volontà divina come principio. Inizi a mettersi in sintonia con la volontà divina in quanto principio di saggezza e di amore, e conoscerà veramente quel che Dio si aspetta da lui. »







« Anche se talvolta esistono motivi per criticare i dirigenti di un paese e burlarsi di loro, questo non è comunque il metodo giusto per renderli migliori e più competenti. Al contrario, tempestandoli di pensieri e sentimenti negativi, non solo non si sistema nulla, ma nell’invisibile si creano le condizioni che porteranno quei dirigenti a commettere ancora più errori e a prendere decisioni sempre meno illuminate per il paese.
Se volete veramente aiutare il vostro paese, invece di imprecare continuamente contro chi ne è a capo e ridicolizzarlo, mandategli luce. Non potete aiutare il paese nella sua interezza, poiché è immenso, ma è sufficiente aiutare un solo uomo, e questo è più facile; sarà poi quell'uomo a fare del bene a tutti, perché molte cose dipendono da lui. Uno solo è stato ispirato positivamente, e ne beneficiano tutti. I cittadini di un paese devono finalmente prendere coscienza dei legami che esistono tra loro e i propri dirigenti. Non è sufficiente esigere questo, rivendicare quest'altro e ribellarsi se non lo si ottiene: occorre imparare a conoscere i metodi più efficaci per ottenere ciò che si desidera, senza complicare le situazioni.  »




« A volte, senza sapere perché, voi provate all'improvviso una gioia o un dispiacere. Vi sono varie spiegazioni possibili a riguardo, ma ve ne darò una alla quale sicuramente non avete mai pensato. Vi sarà senz'altro capitato di incontrare per la strada un passante, uomo o donna, il cui volto ha attirato il vostro sguardo e al quale avete spontaneamente inviato un pensiero, un raggio d'amore... Quella persona non si è nemmeno resa conto che l'avete guardata, ma ha ricevuto ciò che voi le avete dato di buono attraverso i vostri occhi e ne ha risentito gli effetti. Quando provate all'improvviso una gioia, è possibile che un'entità del mondo invisibile, passando, vi abbia guardato proiettando il suo amore su di voi, e il vostro cuore ne è stato toccato. Dovunque, in qualunque luogo siamo, ci troviamo in mezzo a una folla di esseri visibili e invisibili, e riceviamo cose ora buone ora cattive, il che spiega molti dei nostri vari stati d'animo.
Anche il sole, che ci guarda ogni giorno, ci invia onde vivificanti. E poiché esso è un'immagine di Dio, nostro sole spirituale, dobbiamo diventare coscienti che attraverso il sole è Dio stesso a guardarci. Amare Dio significa presentarsi ogni giorno dinanzi a Lui per ricevere il Suo sguardo.  »




« Cos'è la resurrezione? La manifestazione di una corrente di vita che attraversa regioni nelle quali, fisicamente o psichicamente, la malattia e la morte avevano iniziato la loro opera. In natura sono tantissimi i fenomeni che possono darci un'idea di tale processo! Non solo il germe che esce dal seme, ma anche il pulcino che esce dall'uovo, certi animali che si risvegliano dal loro sonno invernale o la crisalide che si trasforma in farfalla sono tutte immagini della resurrezione. E gli alberi? Anch'essi resuscitano in primavera: tutti quei rami neri e spogli che si coprono di foglie e di fiori! Ecco ancora una resurrezione. E perché resuscitano? Perché non erano morti, perché in essi la vita è sempre presente.
Tutti questi fenomeni della natura hanno una loro corrispondenza nell'uomo. Fisicamente, psichicamente, ogni giorno l'uomo muore e resuscita. Quando in lui la vita si è indebolita, egli muore; quando essa si rafforza, egli resuscita. È come se un nuovo sangue circolasse nelle sue vene. Solo la vita, la vita divina ci resuscita, e noi dobbiamo lavorare per riempirci di quella vita. »




« Quando non possono più sopportare il presente, gli esseri umani hanno la tendenza a proiettarsi nell'avvenire; ma così facendo non ci guadagnano, poiché un giorno o l’altro saranno costretti ad arrendersi all’evidenza: l'avvenire in cui credevano di potersi rifugiare non ha alcun fondamento solido, e allora ciò che scoprono è il vuoto e anche l’angoscia. Anziché sognare il futuro, inizino piuttosto a vivere bene l’oggi, dove hanno tantissime cose da assaporare, vedere, apprezzare, e a cui pensare!
Tuttavia, per vivere bene l'oggi, devono imparare a non lasciarsi più trasportare dalla successione degli eventi e dei vari stati interiori creati dagli avvenimenti stessi. Facciano una pausa! Direte che la vita è un flusso ininterrotto impossibile da fermare. È vero, ma in questo flusso del tempo voi potete invece trovare il modo di fermarvi per mettere un po’ di ordine in voi stessi, per accordarvi con ritmi più armoniosi. Ed è qui che si scopre quanto la meditazione sia una pratica necessaria. Meditare significa rallentare la corsa precipitosa del tempo allo scopo di introdurre in se stessi un ritmo, una pace e una luce che lasceranno a lungo la loro impronta. »




« Ecco qualcuno che si lancia bruscamente nell'azione senza aver studiato a fondo il progetto che vuole realizzare: ne consegue necessariamente che incontrerà degli ostacoli. Allora è infelice, si lamenta, ed è solo dopo essersi lamentato a lungo che finisce per riflettere sulla causa del suo fallimento. Ovviamente è un po' tardi; avrebbe dovuto iniziare dalla riflessione, ma si può almeno sperare che il suo insuccesso lo indurrà a far meglio la volta seguente.
Pensare, sentire, agire: è questo l'ordine che deve presiedere a ogni impresa… È così che procede il saggio: egli inizia col riflettere, considera tutti gli elementi del lavoro da eseguire o del problema da risolvere; in seguito fa intervenire il sentimento, ossia il gusto, l’interesse, l’amore per il compito da eseguire. Infine decide di mettersi al lavoro per realizzare il suo progetto, e non abbandona quel progetto a metà strada. Si può dunque dire che ciò che il saggio ha concepito tramite il pensiero, viene da lui rafforzato e vivificato per mezzo del sentimento, e finalmente realizzato grazie a una volontà impeccabile. »




« Quando arriva la primavera, cominciamo a nutrirci dei raggi del sole che sorge, poiché la luce è il nutrimento migliore. E anche l'aria pura, la terra che si risveglia e gli alberi intorno a noi ci nutrono, se sappiamo come cucinarli... Sì, cucinarli! Attraverso il nostro pensiero e il nostro amore, possiamo fare di tutti questi elementi dei piatti deliziosi.
La vita spirituale è nutrizione. Essa è l'arte di trasformare tutto ciò che riceviamo dall'esterno in saggezza, bontà, forza, pace. Noi contribuiamo a questa trasformazione rivolgendo per prima cosa tutta la nostra attenzione al sole che sorge. Quando in seguito torniamo alle nostre attività quotidiane, ci sentiamo ogni volta appagati e più forti, più ricchi. Sì, più ricchi, perché la luce del sole che abbiamo ricevuto è oro, oro eterico, e quell'oro vale più di tutti i lingotti ammassati nelle banche, poiché ci trasmette la vita.  »




« Soffrire è sgradevole, ed è naturale voler mettere subito termine alla sofferenza in qualsiasi modo. Eppure, vi sono circostanze in cui sarebbe preferibile non sfuggire sistematicamente alla sofferenza, ma cercare piuttosto di attingere da essa delle forze per una vita nuova. Sì, perché una delle proprietà della sofferenza è quella di risvegliare nell’essere umano delle qualità che non si manifesterebbero mai in altre condizioni. Perciò, quando vi accade di soffrire fisicamente o moralmente, dite a voi stessi che vi viene offerta un’occasione per fare un grande lavoro su di voi.
Ovviamente, qui non sto parlando di certi dolori insopportabili che necessitano dell’assunzione di farmaci, ma di quei malesseri che si manifestano così frequentemente nella vita quotidiana. Anziché cercare subito sollievo e oblio attraverso pillole o altre sostanze, è preferibile cercare di approfittare di quegli inconvenienti per mettersi al lavoro e rafforzarsi interiormente. Ci riuscirete non rimanendo concentrati sulla vostra sofferenza, ma sforzandovi tramite il pensiero di armonizzare tutto nei vostri corpi, fisico, astrale e mentale. Quando quel lavoro sarà terminato, spesso constaterete che la vostra sofferenza è scomparsa proprio perché, grazie al lavoro del pensiero, sarete riusciti a introdurre l’armonia in tutto il vostro essere.  »




« Anche dopo parecchi fallimenti e delusioni, quanti uomini e donne si ostinano a credere che ciò non dipende da una loro comprensione difettosa dell’amore, ma semplicemente dal fatto che non hanno ancora incontrato la persona giusta, l’essere ideale: l’anima gemella. Come se la felicità dipendesse da un incontro che avviene per miracolo o per caso! E invece non è così che vanno le cose. Sappiate dunque che l’anima gemella non si presenta come un uomo o una donna che incontrerete all'improvviso e che vi farà provare il colpo di fulmine. L’incontro con l’anima gemella è anzitutto un processo psichico attraverso il quale la parte superiore del vostro essere attira la sua parte complementare. Dovete aver lavorato a lungo su voi stessi per essere degni di attirare la vostra metà divina, ma quando avrete finalmente stabilito il legame, sentirete che essa è presente perché abita in voi.
Volete veramente incontrare la vostra anima gemella? Non andate alla sua ricerca, ma concentratevi sulla luce: ella verrà da sola, attirata da quel bagliore che vedrà brillare in voi. Voi non sapete dove sia la vostra anima gemella, ma lei, invece, sa dove siete voi. Vi sia sufficiente attenderla interiormente: verrà.  »








« Davanti a certi destini umani si è tentati di dire che simili esistenze non hanno senso. Ecco degli esseri che avevano tutte le possibilità di imparare, di comprendere e di fare qualcosa di utile, ma che apparentemente non hanno imparato nulla, non hanno compreso nulla, non hanno fatto nulla, se non errori! Valeva forse la pena che vivessero?… Ebbene, ecco un pessimo ragionamento. L’esistenza attuale di un essere non è che l'anello di una lunga catena. Per comprendere cosa stia vivendo un certo uomo o una certa donna nel corso di una delle sue incarnazioni, quell'incarnazione non va considerata isolatamente, ma va ricollegata a tutte le sue incarnazioni passate, nel corso di secoli e millenni, e allo stesso tempo occorre sapere che quella esistenza proseguirà nel futuro.
Ci si inganna sempre sul significato da dare al presente, se non lo si ricolloca in quella continuità che va da un lontano passato a un futuro ancora più lontano. Quando non si sa che significato dare alla vita delle persone, non si deve dire che non ve ne sia alcuno; e anche riguardo agli esseri, comunque essi siano, non si ha il diritto di esprimere giudizi. Ogni vita ha un senso, e piuttosto che pronunciarsi sulla vita degli altri, ciascuno deve cercare di dare sempre più significato alla propria vita, al fine di prepararsi l'avvenire.  »




« Chi riesce a scaricare sugli altri le incombenze che dovrebbe portare a termine in prima persona, apparentemente guadagna qualcosa, ma perde molto di più. Se, in tutti quei casi in cui dovrebbe essere lui a fare degli sforzi, egli non compie tali sforzi, fisicamente o psichicamente, è l'infermità a minacciarlo. Egli diventa sempre più vulnerabile: quando non si esercitano le proprie facoltà, le si perde. Chi invece adotta la filosofia dello sforzo, impara a piegare la propria volontà e si rafforza. Ogni giorno scopre dentro di sé delle possibilità che non era cosciente di possedere, e ne prova una gioia che niente e nessuno gli può togliere.
Credetemi, la filosofia dello sforzo ci rivela che la gioia risiede nello sforzo stesso. Perciò, non scaricate su altri i compiti che voi stessi dovete accollarvi; e se è possibile, fate il lavoro senza il loro aiuto. Aggiungerò ancora che non dovete attendere che gli sforzi vi vengano imposti dall’esterno; siete voi stessi a doverveli imporre.  »







« È possibile che due esseri, pur non essendosi mai sfiorati nemmeno con la punta delle dita, avvertano tra loro un legame potente, indistruttibile. Niente e nessuno può separarli. Nonostante i muri, nonostante le montagne e gli oceani, essi sono insieme poiché il loro amore sfugge alle limitazioni del piano fisico.
Lo avrete certamente constatato: quando vi sentite abitati dalla presenza sottile di un essere a voi caro, non avete necessariamente bisogno della sua presenza fisica per sentirvi con lui. Se provate fortemente il bisogno della sua presenza fisica, significa che state uscendo dal vostro mondo interiore, e rischiate allora di andare incontro a grandi sofferenze. Chi può dire infatti che un giorno o l’altro le circostanze non vi priveranno dell'essere che amate?... Se invece siete interiormente abitati dalla sua presenza, le circostanze esterne avranno meno presa su di voi. Si tratta di un criterio: se pensando a quell'essere sentite altrettanta gioia di quanta ne provate vedendolo, siete liberi, e quella gioia non vi lascerà mai. »




« È difficile pronunciarsi in modo categorico sia sul bene sia sul male. Perché? Perché sulla terra niente è assolutamente buono o assolutamente cattivo; anche le cose migliori si accompagnano a qualche inconveniente. Come non rallegrarsi dell’arrivo della primavera? Con la luce e il calore tutto si risveglia, è meraviglioso. Sì, ma anche gli insetti nocivi si risvegliano: vespe, mosche, bruchi, pidocchi, zanzare… Quanto al progresso tecnico, si tratta di un bene oppure di un male? Quante scoperte, che inizialmente avevano portato immensi miglioramenti nella vita degli esseri umani, hanno finito per produrre catastrofi perché questi non hanno saputo mostrarsi prudenti, chiaroveggenti, e riflettere sulle conseguenze! Non è necessario moltiplicare gli esempi: potete constatarlo tutti i giorni.
Dunque, quali che siano gli avvenimenti o le condizioni, vi sono sempre delle precauzioni da prendere. Le cose migliori diventano cattive per gli ignoranti, perché essi non sono pronti ad affrontarle. Coloro che invece riflettono e hanno imparato come lavorare, riescono a trarre profitto anche dalle più grandi difficoltà. »







« Anche se è indispensabile che i bambini e gli adolescenti vadano a scuola e ottengano un titolo di studio, si è obbligati a constatare che la formazione del carattere è più importante dello sviluppo dell’intelletto. L’essenziale infatti è vivere, e non essere medico, avvocato, ingegnere o economista. E per vivere, per affrontare tutte le condizioni dell’esistenza, è importante lavorare sul proprio carattere. Una cosa è l’istruzione, altra cosa l’educazione. Più che di professori eruditi, i giovani hanno bisogno di istruttori che rivelino loro cos’è la vita e come devono viverla affinché le forze, le qualità e i doni che essi possiedono possano manifestarsi in pienezza.
Finché non si porrà l'accento sulla formazione del carattere, ma solo sullo sviluppo dell’intelletto, le conoscenze impartite ai giovani nelle scuole e nelle università non serviranno che al loro successo personale, e a quel successo essi giungeranno spesso a spese degli altri. Si insegni loro a lavorare anche sul proprio carattere, a non cercare di utilizzare quel sapere solo a proprio vantaggio, e si vedranno sorgere degli esseri in grado di far evolvere una società intera. »







« Tutta la civiltà altro non è che un lavoro sulla materia. Esistono però diverse specie di materia, e il lavoro che gli esseri umani fanno su materiali esterni a se stessi, possono farlo anche sulla propria materia psichica: tutti i loro istinti, i loro desideri, i loro sentimenti e i loro pensieri rappresentano una materia sulla quale devono eseguire un immenso lavoro di purificazione e di elaborazione. Da un certo punto di vista, si può dire che si tratta di un lavoro di creazione che è simile alla creazione artistica, poiché obbedisce alle stesse leggi.
Dal momento che concerne la totalità del nostro essere, il vero lavoro di creazione è il lavoro spirituale. Noi ci proiettiamo il più in alto possibile con l’intento di scoprire un ordine, una struttura, e captare le particelle più pure che entreranno nella materia dei nostri vari corpi: i nostri corpi spirituali, i nostri corpi psichici e anche il nostro corpo fisico. È uno sforzo di tutti i giorni, di ogni istante. Ogni giorno aggiungiamo un colore più vibrante, una forma più sottile, un suono più armonioso.  »




« Chi entra al servizio di un padrone, di un capo, si mette a disposizione di qualcuno che è esterno a lui, e perde necessariamente una parte della propria libertà. Chi invece si mette al servizio di Dio, non serve un essere esterno a sé, perciò è lontano dal perdere la propria libertà; al contrario, la conquista. È questo il fondamento della vera religione. Finché i credenti non capiranno che devono cercare di scoprire e servire Dio in se stessi, avranno di Lui un concetto erroneo. E non ci si deve stupire se l’idea di porsi al servizio di una potenza che si trova non si sa dove, e che inoltre forse è solo una creazione immaginaria, per alcuni sia assurda o insopportabile.
Servire Dio… Questa idea sarà correttamente compresa e accettata solo se l’essere umano prenderà coscienza che la Divinità che egli vuole servire abita nella sua anima. Più egli si consacra ad Essa, più Le si avvicina e più entra in comunicazione con Lei. Grazie al proprio lavoro, riesce a dissolvere le scorie accumulate dentro di sé a causa dei suoi pensieri, dei suoi sentimenti e dei suoi desideri inferiori. Così, egli scopre a poco a poco la quintessenza del proprio essere, che è la quintessenza di Dio stesso.  »




« Ciò che è fine, delicato e sottile, a prima vista non sembra poter resistere alle aggressioni. Ma osservate cosa avviene nei diversi regni della natura. In apparenza le pietre sono le più resistenti, ma in realtà le piante, grazie alle correnti di vita che circolano in esse, sanno difendersi meglio delle pietre, poiché sono vive; e gli animali possono farlo ancora meglio delle piante perché possono spostarsi. Quanto agli esseri umani, anche se essi sono vulnerabili sul piano fisico, sul piano psichico hanno tutti i mezzi per sfuggire alle condizioni difficili. Quando avranno imparato a utilizzare il pensiero per lavorare sulla propria materia, per affinarla e purificarla, non saranno più tanto alla mercé delle circostanze e neppure delle forze e delle entità malefiche del mondo invisibile.
Molto in alto, nella scala degli esseri, si trovano creature che hanno purificato a tal punto la propria materia e intensificato talmente la propria vita da diventare inafferrabili: non le si può catturare né limitare. E al di sopra di tutte queste creature c’è Dio, il Creatore, che è assolutamente inafferrabile, tanto inafferrabile che non Lo si può nemmeno concepire. »




« Dite a voi stessi che tutti gli esseri umani sono vostri fratelli, vostre sorelle, e se imparate ad accettarli con le loro debolezze, le loro lacune e le difficoltà che vi creano, attirerete la benevolenza e il sostegno delle entità celesti. Non imitate mai quelli che evitano gli altri col pretesto che sono inferiori a loro. Quegli ignoranti non sanno che così facendo trasgrediscono la legge dello scambio, e che di conseguenza il mondo divino rifiuterà di fare scambi con loro.
Sta a ciascuno scoprire come stabilire veri contatti con gli altri. Il sapiente sia felice di dare il proprio sapere e il saggio di dare la propria luce, e coloro che ricevono quei doni si rallegrino di essere stati istruiti e illuminati! Il forte sia felice di sostenere il debole, e il ricco di aiutare il povero, e il debole e il povero siano riconoscenti di sentirsi aiutati! Tutti coloro che, in qualsiasi campo, rifiutano di far circolare le proprie ricchezze, sono come acque stagnanti: non scopriranno mai il senso della vita, poiché la vita esiste unicamente nella circolazione, negli scambi.  »









« È certamente possibile sfuggire alla giustizia umana, ma è impossibile sfuggire alla giustizia divina, poiché anche se questa non viene esercitata in modo visibile sui colpevoli, li raggiunge interiormente. Vi sono criminali che sono sempre riusciti a sfuggire alla giustizia umana, ma poiché ogni atto ha delle ripercussioni sulla persona che lo commette, interiormente essi stanno crollando: il loro stato psichico, la loro stessa salute, tutto comincia a degradarsi. In apparenza certi elementi si conservano ancora, ma a poco a poco si sgretoleranno, poiché è il lato interiore a sostenere e ad alimentare l’insieme di quell’edificio che è l'essere umano; e se il lato interiore va in pezzi, anche l’esterno finirà per collassare.
Ecco come si manifesta la giustizia divina, e anche se le sanzioni non sono immediatamente visibili, sono istantanee: nell’istante in cui l’uomo commette una trasgressione, qualcosa in lui si oscura, si disgrega. Occorreranno forse degli anni perché quel degrado appaia esteriormente, ma interiormente qualcosa si sta già sgretolando. »




« La questione della sessualità può essere veramente risolta solo in funzione di ogni singola persona. Voler imporre regole identiche a tutti col pretesto della morale non è ragionevole, poiché quella stessa disciplina che condurrà gli uni verso una vera fioritura spirituale, può portare gli altri verso l’isterismo e la nevrosi.
Gli esseri umani non hanno tutti i medesimi bisogni, e chi non tiene conto di questa realtà rischia sia di predicare nel deserto, sia di infliggere tormenti inutili. Questo ovviamente non significa che non si debbano fare degli sforzi. Al contrario, ciascuno al proprio livello deve fare degli sforzi per dominare la forza sessuale, al fine di vivere il proprio amore in modo più poetico, più spirituale. L’atto d’amore di per sé non è né buono né cattivo: sarà semplicemente ciò che voi ne farete. Se lavorate su voi stessi per purificarvi, per illuminarvi e nobilitarvi, questo atto sarà fonte di tutte le benedizioni per voi e per colui o colei con cui vi unirete. L'amore vero deve fortificare e far crescere l’essere che amate. Quando lo vedrete fiorire grazie al vostro amore, saprete cos'è la vera gioia.  »




« L’esistenza quotidiana è una serie di incontri ai quali non si presta sufficiente attenzione. Che cosa sono respirare, mangiare, bere, lavarsi, ricevere la luce e il calore del sole, se non incontri con i quattro elementi: la terra, l'acqua, l'aria e il fuoco? Tutta la nostra esistenza non solo è fatta di tali incontri, ma dipende da essi.
Ogni giorno noi entriamo in contatto con i quattro elementi: con la terra quando mangiamo, con l’acqua quando beviamo e ci laviamo, con l’aria quando respiriamo, con il fuoco quando lo accendiamo, ma anche quando riceviamo la luce e il calore del sole. I quattro elementi non sono unicamente quelle forze della natura che vediamo eccezionalmente manifestarsi quando si verificano fenomeni come i terremoti, le burrasche, le trombe d’aria o le eruzioni vulcaniche: essi fanno parte della nostra vita quotidiana, e quindi ogni giorno possiamo entrare coscientemente in relazione con essi.  »




« Imparate a non contare su niente e su nessuno, né sulla vostra famiglia né sui vostri amici, nemmeno sul Signore, sì, nemmeno sul Signore... ma solo sul vostro lavoro. Perché? Perché sarà grazie al vostro lavoro che in seguito potrete contare sull’intero universo. Quando il contadino ha seminato il suo campo, può contare sul sole, sulla pioggia, sulla rugiada, poiché contribuiranno a far crescere le sementi. Ma se non ha seminato nulla, è inutile che conti su qualcosa.
Nemmeno il Signore vuole che contiamo tanto su di Lui. E non andate a raccontargli che la religione vi ha insegnato a rivolgervi a Lui ogni volta che vi trovate nel bisogno, poiché Egli vi risponderà: «Coloro che ti hanno insegnato sono degli ignoranti, perché non ti hanno detto che le leggi del mondo spirituale sono identiche a quelle del mondo fisico. Io non posso modificare queste leggi per far piacere ai pigri. Se vuoi che venga in tuo aiuto, devi cominciare tu stesso a lavorare». Sta dunque a noi fare prima qualcosa per mettere in moto i processi psichici e spirituali che ci permetteranno di realizzare i nostri migliori progetti.  »







« Quante volte si sente ripetere che la libertà è il bene più prezioso! E quante lotte gli esseri umani hanno intrapreso e ancora intraprendono per conquistarla! Molti le hanno anche sacrificato la vita. Ma non appena sono liberi, cosa fanno? Si direbbe che a loro pesi quella libertà: non sanno più cosa farne. Adesso che non hanno più niente e nessuno contro cui battersi, che più niente impedisce loro di spostarsi, di agire o di esprimere le proprie opinioni, si annoiano, e per distrarsi si mettono in situazioni inestricabili. Quante volte lo si è visto! La libertà è la cosa migliore, ma a certe condizioni. Volete essere liberi? Prima, chiedetevi cosa farete di quella libertà. A che vi servirà poter andare e venire liberamente, se trasportate in voi pensieri, sentimenti e desideri che vi incatenano e che finiranno per costringervi a letto?
La sola libertà che valga la pena conquistare è la libertà interiore: sarà questa libertà a permettervi di scoprire le verità essenziali di cui avete bisogno per orientarvi ed essere sostenuti nella vita. Tutte le meraviglie del cielo e della terra sono lì, intorno a voi, in voi… Ma per vederle, per comprenderle, occorre essere liberi, interiormente liberi.  »




« Anche se siete sottoposti alla frenesia della vita quotidiana, dovete comprendere la necessità di preservare il silenzio in voi, e lo preserverete abituandovi a studiare i pensieri e i sentimenti che vi attraversano. Dunque, più volte al giorno pensate a fermarvi un momento per analizzare ciò che sta avvenendo in voi, e non appena notate il minimo disturbo, la minima dissonanza, sforzatevi di porvi rimedio. Altrimenti, nel momento in cui vorrete meditare e fare un vero lavoro spirituale, non ci riuscirete: ci sarà sempre qualche stridio, qualche trambusto a impedirvelo e, a poco a poco, davanti alle difficoltà che incontrerete, finirete per abbandonare quella pratica tanto salutare che è la meditazione.
Il silenzio interiore è uno stato difficilissimo da raggiungere! Per tutto il giorno è necessario pensare a preparargli le condizioni. La prima condizione consiste nel nutrire solo pensieri e sentimenti armoniosi. Non appena vi sentite diventare impazienti, irritabili, è inutile andare a cercare scuse o spiegazioni altrove: avete lasciato che la disarmonia si infiltrasse in voi. Allora, reagite! »




« Conservate preziosamente nella vostra anima l’immagine della sorgente che scorre, al fine di non lasciar mai prosciugare in voi la sorgente della vita. E per far scorrere la sorgente della vita, è necessario amare. Certo, come la maggior parte degli esseri umani, anche voi direte che amate… Sì, ma di quale amore? Di un amore che spesso vi fa soffrire. Chi possiede la vera scienza dell’amore è continuamente ispirato, vive nella poesia e nella bellezza perché ha imparato ad amare tutte le creature umane. Ma le ama un po' da lontano, sa che se si avvicina troppo rimarrà deluso, e non volendo essere deluso mantiene una certa distanza. Allora, sia che quelle creature si manifestino o meno con bontà, generosità e fedeltà, egli non perde la sua ispirazione.
Quanti uomini e donne si lamentano di essere stati delusi, traditi dagli esseri che amavano! Ma è colpa loro, hanno voluto avvicinarsi troppo e ovviamente ciò che hanno scoperto non era gran che: cantine piene di muffa e ragnatele, acquitrini, rovi, spine… Era fatale che rimanessero delusi. Volete continuare ad amare gli esseri umani e a rimanerne incantati? Anche se dovete frequentarli, cercate di guardarli un po’ da lontano. »




« Anche se in apparenza esse sono cattive, non lamentatevi mai delle condizioni materiali che vi sono date in questa esistenza. Dite a voi stessi che quelle condizioni non sono determinanti. O, più esattamente, che sono determinanti nel senso che vi obbligano a fare un lavoro su voi stessi. Ciascuno si fa un’idea di ciò che per lui è buono o cattivo, ed ecco che invece la Provvidenza ha spesso punti di vista completamente diversi.
La cosa più saggia è dunque considerare le condizioni che vi sono date come le migliori per la vostra evoluzione. E, in ogni caso, esse saranno buone o cattive a seconda di ciò che sarete capaci di farne. Se non le si sa utilizzare, le condizioni più favorevoli producono solo catastrofi, mentre invece, se le si sa utilizzare, le cattive condizioni diventano le più benefiche. Non è al momento che potete esprimere un giudizio sulle condizioni che vi sono state date, ma molto tempo dopo, quando scoprirete quale vantaggio avrete saputo trarne. »




« L’esistenza è in perpetuo movimento. Anche se oggi si devono semplicemente portare avanti le attività del giorno prima, nessuna giornata si presenta in condizioni identiche. Da un giorno all'altro, quante cose possono cambiare! Al lavoro, in famiglia e nella società occorre sempre adattarsi. Se non si è pronti, ecco le sorprese, e si sa quali sono gli effetti prodotti dalle situazioni che non ci si aspettava: le esitazioni, lo scompiglio, l'agitazione, gli errori.
Ogni giorno porta dunque con sé nuovi problemi da risolvere. Come ci riuscirete, se non avete fatto chiarezza su ciò che avete vissuto il giorno prima? Potrete essere sicuri del domani solo se oggi cercherete di consolidare le basi della vostra vita psichica; e le consoliderete rivedendo gli avvenimenti della giornata, riflettendo sul modo in cui li avete vissuti, al fine di trarne delle lezioni. Tutto dipende dalla vostra capacità di organizzare il vostro mondo interiore. Sarà questa organizzazione a riflettersi sulla vostra percezione delle cose: quando il domani giungerà, gli avvenimenti vi troveranno pronti e determinati. »




« Esistono alcune differenze tra l’allegria e la gioia. L’allegria la si legge immediatamente su un volto. L'allegria è sorridente, da essa si sprigiona qualcosa di leggero. La gioia viene da regioni più profonde. Si può soffrire e al tempo stesso provare gioia, perché attraverso  quella sofferenza si percepisce che si sta comprendendo qualcosa di essenziale. Ovviamente la gioia profonda può anche esprimersi con l’allegria; ecco perché si può osservare che molti saggi sono allegri. Quel che essi hanno compreso li alleggerisce dei fardelli dell’esistenza. Contrariamente a ciò che molti immaginano, i saggi non sono tristi né pessimisti: sono allegri, e anche nelle sofferenze e nelle prove sono in grado di ridere.
Si sono studiati tutti i benefici della risata? Essa mantiene in noi l'elasticità, ci rende più leggeri e ci spinge ad avanzare. Ci rende anche più amorevoli. Chi sa ridere ama più degli altri e impara meglio e più velocemente degli altri.  »




« Che molte persone provino affetto reciproco, non lo si può negare; allo stesso tempo, però, sono talmente egocentriche da non accorgersi di quanto si stiano facendo soffrire a vicenda. E allora ne conseguono drammi, separazioni, anche nelle famiglie.
Ecco un uomo che, interamente assorbito dalle sue attività professionali – come accade tanto spesso ai nostri giorni – trascorre il suo tempo fuori casa, impegnato in riunioni, in viaggi… Quando rientra la sera, stanco, preoccupato e di cattivo umore, anche a causa delle difficoltà che ha incontrato nel corso della giornata, si lascia cadere su una poltrona e si immerge nella lettura del giornale per far capire chiaramente alla moglie che non vuole essere infastidito dai problemi della casa, dei figli e così via… Da molti indizi potrebbe accorgersi che la moglie comincia a stancarsi di quella situazione e che anche i figli ne soffrono. E invece no, non vede niente: la moglie è lì, i figli sono lì… i suoi mobili pure: va tutto bene. Fino alla sera in cui, rientrando a casa, scopre con stupore che la moglie se ne è andata portando con sé i figli… o abbandonandoli! E lui non capisce. È un colpo terribile, non riesce a riprendersi, ha un crollo e va dallo psicanalista, oppure consulta dei chiaroveggenti per sapere se sua moglie tornerà! Da anni poteva vedere benissimo quel che rischiava di verificarsi, ma il suo egocentrismo lo ha reso cieco. »




« Le qualità sono preferibili ai difetti e le virtù sono preferibili ai vizi: su questo punto tutti saranno d’accordo. Eppure, la verità è che le qualità e le virtù non hanno in sé valore assoluto. Molti possiedono grandi qualità, ma cosa ne fanno? Niente, o non molto. Altri, invece, che hanno gravi difetti e ne sono coscienti, soffrono e vogliono migliorarsi; allora, lavorando ogni giorno su se stessi, diventano esseri magnifici, capaci di realizzare grandi cose. Se non avessero quei difetti, forse non farebbero alcuno sforzo e si lascerebbero vivere.
Occorre dunque cercare di vedere oltre e non giudicare gli esseri in base a ciò che sono per il momento. È così che fa il Cielo. Il Cielo non è interessato a ciò che siamo, ma considera unicamente quel che cerchiamo di realizzare con ciò che abbiamo… e con ciò che ci manca! La sola cosa che al Cielo interessa è il lavoro al quale ci dedichiamo per porre sia i nostri difetti sia le nostre qualità al servizio di un alto ideale.  »




« «La vita è sogno»: è ciò che dicono poeti, filosofi e drammaturghi. Ed è vero. Ma non è per il fatto che la nostra vita terrena è un sogno che ci si deve lasciar andare a sognare… o più esattamente a sognare ad occhi aperti, a elucubrare, come troppo spesso accade. Si desidera questo, si vorrebbe quest'altro… Ma quei sogni sconclusionati, ispirati unicamente dai capricci, dal gusto per gli agi e i piaceri, non sono utili a nessuno, e men che meno a coloro che vi si abbandonano.
Non è proibito sognare, anzi, si deve sognare, ma a condizione che siano sogni coscienti e ispirati dalla generosità, sogni per il bene di tutti gli esseri umani. Ciascuno è in grado di creare tramite il pensiero immagini di una grande potenza che possono influenzare il corso delle cose. Allora, perché non sognare che il mondo intero un giorno vivrà nell’amore, nella pace, nella libertà e nella gioia? Se molti più uomini e donne facessero spesso questi sogni, contribuirebbero a una loro più rapida realizzazione.  »




« Spesso vi mancano i mezzi materiali per fare tutto il bene che vorreste; questo tuttavia non deve rattristarvi, perché comunque non siete completamente privi di mezzi. Incrociate un mendicante per la strada e gli date un po' di denaro rammaricandovi di non potergliene dare di più. Potete però aiutarlo in un altro modo, ossia utilizzando la forza del pensiero. Fermatevi un po’ più in là, e concentratevi discretamente proiettando su tutti i passanti il vostro desiderio di fare qualcosa per quell’uomo. Ciò che voi stessi non potete dare, altri, ispirati da voi, saranno indotti a darlo, e voi pure avrete partecipato a quel dono.
Non crediate che la vostra generosità si limiti a quel che voi stessi siete in grado di fare personalmente; essa può ugualmente manifestarsi attraverso altri. E questo vale anche in tutti quei casi in cui vorreste aiutare qualcuno, senza averne le possibilità materiali. Quel che conta è nutrire sempre dentro di sé buoni pensieri e nutrirli in modo abbastanza potente affinché finiscano per ispirare in altri il desiderio di realizzarli. »




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