Pensieri
« Di tutti coloro che
si fanno notare per capacità intellettuali, artistiche, psichiche ecc., si dice
che possiedono un dono. Che cos’è un dono? È un’entità spirituale che è
penetrata in un essere per lavorare attraverso lui. Certo, tra gli specialisti
del cervello non ve ne saranno molti ad ammettere che i talenti e le capacità
sono entità che abitano gli esseri umani. Eppure, la prova che non sono questi
ultimi a realizzare quelle meraviglie, ma altri attraverso loro, è che essi
possono anche perdere quel dono. È accaduto a molti; i disordini ai quali si
sono lasciati andare hanno fatto sì che lo perdessero: le entità che li
abitavano li hanno lasciati.
Volete che attraverso
voi vengano a manifestarsi entità superiori sotto forma di qualità e di
talenti? Chiamate la luce, l’armonia, la pace: sono queste le condizioni
indispensabili per attirare quelle entità. Esse sono là in attesa, e quando
vedono un essere che ha saputo preparare una dimora degna di loro, con quale
gioia penetrano in lui per arricchirlo e abbellirlo, e attraverso quell'essere
arricchire e abbellire anche gli altri! »
« Per vivere e
affrontare tutte le condizioni dell’esistenza, è importante rafforzare il
proprio carattere; altrimenti, cosa si può fare con persone che sono incapaci
di sopportare la minima difficoltà, il minimo ostacolo? Quella sensibilità
nevrastenica, che è nutrita dalla natura inferiore, rende molto difficile
l’esistenza; ecco perché molti hanno tratto la conclusione che per essere
felici è meglio rimanere insensibili.
In realtà, va fatta
una differenza tra la vera sensibilità e quella sensibilità malaticcia che
sarebbe più esatto definire “suscettibilità” o “sentimentalismo”. La vera
sensibilità è una facoltà che ci rende capaci di elevarci molto in alto, al
fine di avere accesso alla bellezza di regioni sempre più luminose e sottili.
Il sentimentalismo è invece una manifestazione della natura inferiore di quegli
esseri che, considerandosi il centro del mondo, trovano che nei propri
confronti non si manifesti mai abbastanza considerazione; alla minima occasione
si sentono frustrati, feriti, e diventano aggressivi. Chi ha realmente colto
questa distinzione comprende di avere tutto un lavoro da fare sulla propria
natura inferiore per dominarla: questo è l'unico modo per permettere alla
propria vera sensibilità di svilupparsi. »
« Presagendo i
pericoli che minacciano l’avvenire dell’umanità, molte persone si dicono
preoccupate per le generazioni future. Ebbene, si preoccupino per prima cosa
del modo in cui fanno venire al mondo i figli: è molto più importante che non
riflettere sulle condizioni materiali in cui questi vivranno.
Fortunatamente, in
numero sempre maggiore, medici, infermieri e psicologi comprendono l’importanza
del periodo durante il quale la madre porta nel grembo il suo bambino. Infatti,
già nel grembo della madre, il bambino è un essere dotato di una certa forma di
coscienza; la madre può dunque entrare in relazione col bambino ed esercitare
un’influenza su di lui. Quando le donne misureranno l’entità del proprio
potere, comprenderanno di essere più forti di tutti i mezzi materiali che si
possano mettere in atto per fronteggiare le minacce che pesano sull’avvenire
dell’umanità. Quell'avvenire è nelle loro mani. Se una madre, durante i nove
mesi in cui porta nel grembo il suo bambino, si sforza di concentrare su di lui
i suoi migliori pensieri, i suoi migliori sentimenti e i suoi migliori
desideri, formerà un essere che, più avanti, saprà portare la pace, l’armonia e
la luce nel mondo. E il padre del bambino deve sostenerla nei suoi sforzi. »
« Se alcuni non
vogliono fare lo sforzo di armonizzarsi con gli altri, è perché temono di
venire assorbiti dalla collettività. No, ciascuno è un individuo ben distinto,
ma pur conservando il carattere che gli è proprio e il modo di essere che gli è
proprio, deve lavorare per l’unità. Osservate le cellule dell’organismo: non
sono identiche fra loro e non espletano le medesime funzioni. Una cellula del
cuore non è una cellula dello stomaco; ciascuna conserva la propria
individualità, ma le affinità e i legami reciproci creano tra le cellule quello
stato di armonia chiamato “salute”. È così difficile da comprendere?
Non si deve chiedere a
un nero di diventare bianco, né a un musulmano o a un buddista di diventare
cristiano. Nel passato, la cristianità ha inviato dei missionari per convertire
tutti i popoli della terra, e quante violenze, quante tragedie ne sono
derivate! Tutti i credenti, come tutti gli esseri umani, devono conservare le
proprie particolarità e differenze, ma allo stesso tempo devono stabilire tra
loro legami fraterni grazie ai quali formeranno un’unità. »
« Invece di decidersi
a fare qualcosa per aiutare coloro che soffrono, certi sedicenti spiritualisti
si accontentano di dire: «Oh, è il loro destino, è il loro karma». Se costoro
chiamano in causa la legge del karma solo per giustificare il proprio egoismo,
sarebbe meglio che non ne avessero mai sentito parlare!
Ovviamente è
preferibile che tutti conoscano le leggi del destino, che comprendano perché
certe disgrazie capitano a loro e capitano anche ad altri. Ma quando vedono che
le persone sono sottoposte alle prove, facciano quello che possono per
aiutarle. Qualcuno dirà: «Ma perché cercare di aiutarle, dal momento che quanto
accade a quelle persone era scritto nel loro destino?» Anzitutto perché gli
sforzi che si fanno per aiutare gli esseri non sono mai inutili: in determinate
circostanze, vedendo la vostra compassione e la vostra buona volontà, le entità
celesti possono lasciarsi commuovere e alleggerire le sofferenze di quegli
esseri. Ed è un bene anche per voi poiché, aiutando gli altri, sviluppate nuove
qualità. Non è facile essere veramente utili agli altri, è vero, ma non fa
nulla: quali che siano le circostanze, si deve cercare di aiutarli. Anche se
non ci riuscirete, almeno diventerete voi stessi più intelligenti, più forti e
più liberi. »
Brano estratto da:
Natale e Pasqua nella tradizione iniziatica,
Coll. Izvor n. I209.
"In questo passaggio Gesu' dice: “Quando
risusciteranno dai morti, infatti, gli uomini non prenderanno moglie, ne’ le
donne marito, ma saranno come angeli nei cieli”. E per diventare angeli, dove mai gli uomini
sono potuti evolvere cosi' magnificamente? Non nella tomba, in ogni caso. Nella
tomba non c'e' evoluzione, si rimane quelli di prima. Non e' quindi dopo essere
rimasti per anni in una tomba che gli uomini risusciteranno simili ad angeli.
Come potrebbero? E comunque, se sono diventati angeli, perche’ giudicarli? Non
si giudicano gli angeli. Occorre dunque comprendere che tra la morte e la
resurrezione, vi e' tutto un intervallo di tempo durante il quale gli esseri
umani possono trasformarsi ed evolvere. Si', perche’ si reincarnano. Per piu' e
piu' volte partiranno, ritorneranno, ripartiranno... e riusciranno a
perfezionarsi talmente tanto da diventare angeli. Ed e' questa la resurrezione.
Tutti gli uomini sono dunque predestinati a
risuscitare un giorno e a diventare come gli angeli, di una purezza perfetta.
Ma questa resurrezione sottintende la reincarnazione. Volermi ora convincere
che sara' nella tomba che gli uomini diverranno angeli... Neanche per idea!
Essi usciranno da li', si reincarneranno, impareranno e si purificheranno fino
a diventare perfetti. Ecco cos'e' la resurrezione: e' questo miglioramento che
a poco a poco li condurra' alla perfezione. Tutte le creature risusciteranno un
giorno in questo modo, ma non i morti... Solo i vivi risusciteranno."
Brano estratto da: In
Principio era il Verbo,
Coll. Omnia n. I009.
"Vi ho appena
detto che lo strato piu' sottile del corpo eterico viene chiamato “etere
riflettore” ed e' la sede della memoria. Ma questa memoria riguarda in
particolare solo l'essere umano: sono i suoi archivi personali. Per conoscere
gli archivi dell'universo, e' necessario andare a cercare una memoria piu'
elevata nel corpo buddhico, poiche’ e' la' che si registrano gli avvenimenti
dell'universo.
Il corpo buddhico e' il corpo dell'amore
disinteressato, della beatitudine assoluta, della purezza assoluta. Il Cristo e
il Buddha sono stati esempi perfetti dell'amore, del sacrificio e della
purezza. Ecco perche' il discepolo istruito in questa scienza deve cercare di
sviluppare i sentimenti e i desideri piu' disinteressati e piu' puri per poter
nutrire il suo corpo eterico e il suo corpo buddhico. Egli li nutre come la
madre nutre in se' il bambino: con il proprio sangue.
In base alla qualita' del proprio sangue,
la madre mette al mondo un bambino sano o malaticcio; alla stessa stregua,
l'essere umano forma i suoi corpi spirituali con il nutrimento che da' loro.
Con il lavoro disinteressato, il sacrificio e l'amore divino, l'uomo costruisce
il suo corpo di gloria, lo amplifica nella luce e nella bellezza, e grazie a
quel corpo di gloria egli resuscita e diviene immortale."
« Qual è la volontà di
Dio al loro riguardo, e cosa si aspetta Dio da loro? È la domanda che certi
credenti si pongono un po’ ingenuamente. Si immaginano che Dio abbia una
particolare volontà riguardo al luogo in cui essi devono abitare o alla
professione che devono esercitare... Dio vuole forse che si formino una
famiglia, oppure che non si sposino per consacrarsi a Lui? Chiede forse loro di
sostenere una certa causa e di combatterne un’altra?…
In realtà, la volontà
di Dio riguardo a ciascuno non è relativa a una particolare questione. Dio
vuole semplicemente che l’uomo studi per comprendere le Sue leggi, che sono le
leggi della vita, e che in seguito si sforzi di metterle in pratica. Certo,
ognuno è personalmente chiamato in causa dalla volontà di Dio, ma scoprirà cosa
Dio si aspetta da lui solo dopo aver studiato la volontà divina come principio.
Inizi a mettersi in sintonia con la volontà divina in quanto principio di
saggezza e di amore, e conoscerà veramente quel che Dio si aspetta da lui. »
« Anche se talvolta
esistono motivi per criticare i dirigenti di un paese e burlarsi di loro,
questo non è comunque il metodo giusto per renderli migliori e più competenti.
Al contrario, tempestandoli di pensieri e sentimenti negativi, non solo non si
sistema nulla, ma nell’invisibile si creano le condizioni che porteranno quei
dirigenti a commettere ancora più errori e a prendere decisioni sempre meno
illuminate per il paese.
Se volete veramente
aiutare il vostro paese, invece di imprecare continuamente contro chi ne è a
capo e ridicolizzarlo, mandategli luce. Non potete aiutare il paese nella sua
interezza, poiché è immenso, ma è sufficiente aiutare un solo uomo, e questo è
più facile; sarà poi quell'uomo a fare del bene a tutti, perché molte cose
dipendono da lui. Uno solo è stato ispirato positivamente, e ne beneficiano
tutti. I cittadini di un paese devono finalmente prendere coscienza dei legami
che esistono tra loro e i propri dirigenti. Non è sufficiente esigere questo,
rivendicare quest'altro e ribellarsi se non lo si ottiene: occorre imparare a
conoscere i metodi più efficaci per ottenere ciò che si desidera, senza
complicare le situazioni. »
« A volte, senza
sapere perché, voi provate all'improvviso una gioia o un dispiacere. Vi sono
varie spiegazioni possibili a riguardo, ma ve ne darò una alla quale
sicuramente non avete mai pensato. Vi sarà senz'altro capitato di incontrare
per la strada un passante, uomo o donna, il cui volto ha attirato il vostro
sguardo e al quale avete spontaneamente inviato un pensiero, un raggio
d'amore... Quella persona non si è nemmeno resa conto che l'avete guardata, ma
ha ricevuto ciò che voi le avete dato di buono attraverso i vostri occhi e ne
ha risentito gli effetti. Quando provate all'improvviso una gioia, è possibile
che un'entità del mondo invisibile, passando, vi abbia guardato proiettando il
suo amore su di voi, e il vostro cuore ne è stato toccato. Dovunque, in
qualunque luogo siamo, ci troviamo in mezzo a una folla di esseri visibili e
invisibili, e riceviamo cose ora buone ora cattive, il che spiega molti dei
nostri vari stati d'animo.
Anche il sole, che ci
guarda ogni giorno, ci invia onde vivificanti. E poiché esso è un'immagine di
Dio, nostro sole spirituale, dobbiamo diventare coscienti che attraverso il
sole è Dio stesso a guardarci. Amare Dio significa presentarsi ogni giorno
dinanzi a Lui per ricevere il Suo sguardo.
»
« Cos'è la
resurrezione? La manifestazione di una corrente di vita che attraversa regioni
nelle quali, fisicamente o psichicamente, la malattia e la morte avevano
iniziato la loro opera. In natura sono tantissimi i fenomeni che possono darci
un'idea di tale processo! Non solo il germe che esce dal seme, ma anche il
pulcino che esce dall'uovo, certi animali che si risvegliano dal loro sonno
invernale o la crisalide che si trasforma in farfalla sono tutte immagini della
resurrezione. E gli alberi? Anch'essi resuscitano in primavera: tutti quei rami
neri e spogli che si coprono di foglie e di fiori! Ecco ancora una
resurrezione. E perché resuscitano? Perché non erano morti, perché in essi la
vita è sempre presente.
Tutti questi fenomeni
della natura hanno una loro corrispondenza nell'uomo. Fisicamente,
psichicamente, ogni giorno l'uomo muore e resuscita. Quando in lui la vita si è
indebolita, egli muore; quando essa si rafforza, egli resuscita. È come se un
nuovo sangue circolasse nelle sue vene. Solo la vita, la vita divina ci
resuscita, e noi dobbiamo lavorare per riempirci di quella vita. »
« Quando non possono
più sopportare il presente, gli esseri umani hanno la tendenza a proiettarsi
nell'avvenire; ma così facendo non ci guadagnano, poiché un giorno o l’altro
saranno costretti ad arrendersi all’evidenza: l'avvenire in cui credevano di
potersi rifugiare non ha alcun fondamento solido, e allora ciò che scoprono è
il vuoto e anche l’angoscia. Anziché sognare il futuro, inizino piuttosto a
vivere bene l’oggi, dove hanno tantissime cose da assaporare, vedere,
apprezzare, e a cui pensare!
Tuttavia, per vivere
bene l'oggi, devono imparare a non lasciarsi più trasportare dalla successione
degli eventi e dei vari stati interiori creati dagli avvenimenti stessi.
Facciano una pausa! Direte che la vita è un flusso ininterrotto impossibile da
fermare. È vero, ma in questo flusso del tempo voi potete invece trovare il
modo di fermarvi per mettere un po’ di ordine in voi stessi, per accordarvi con
ritmi più armoniosi. Ed è qui che si scopre quanto la meditazione sia una
pratica necessaria. Meditare significa rallentare la corsa precipitosa del tempo
allo scopo di introdurre in se stessi un ritmo, una pace e una luce che
lasceranno a lungo la loro impronta. »
« Ecco qualcuno che si
lancia bruscamente nell'azione senza aver studiato a fondo il progetto che
vuole realizzare: ne consegue necessariamente che incontrerà degli ostacoli.
Allora è infelice, si lamenta, ed è solo dopo essersi lamentato a lungo che
finisce per riflettere sulla causa del suo fallimento. Ovviamente è un po'
tardi; avrebbe dovuto iniziare dalla riflessione, ma si può almeno sperare che
il suo insuccesso lo indurrà a far meglio la volta seguente.
Pensare, sentire,
agire: è questo l'ordine che deve presiedere a ogni impresa… È così che procede
il saggio: egli inizia col riflettere, considera tutti gli elementi del lavoro
da eseguire o del problema da risolvere; in seguito fa intervenire il
sentimento, ossia il gusto, l’interesse, l’amore per il compito da eseguire.
Infine decide di mettersi al lavoro per realizzare il suo progetto, e non
abbandona quel progetto a metà strada. Si può dunque dire che ciò che il saggio
ha concepito tramite il pensiero, viene da lui rafforzato e vivificato per
mezzo del sentimento, e finalmente realizzato grazie a una volontà impeccabile.
»
« Quando arriva la
primavera, cominciamo a nutrirci dei raggi del sole che sorge, poiché la luce è
il nutrimento migliore. E anche l'aria pura, la terra che si risveglia e gli
alberi intorno a noi ci nutrono, se sappiamo come cucinarli... Sì, cucinarli! Attraverso
il nostro pensiero e il nostro amore, possiamo fare di tutti questi elementi
dei piatti deliziosi.
La vita spirituale è
nutrizione. Essa è l'arte di trasformare tutto ciò che riceviamo dall'esterno
in saggezza, bontà, forza, pace. Noi contribuiamo a questa trasformazione
rivolgendo per prima cosa tutta la nostra attenzione al sole che sorge. Quando
in seguito torniamo alle nostre attività quotidiane, ci sentiamo ogni volta
appagati e più forti, più ricchi. Sì, più ricchi, perché la luce del sole che
abbiamo ricevuto è oro, oro eterico, e quell'oro vale più di tutti i lingotti
ammassati nelle banche, poiché ci trasmette la vita. »
« Soffrire è
sgradevole, ed è naturale voler mettere subito termine alla sofferenza in
qualsiasi modo. Eppure, vi sono circostanze in cui sarebbe preferibile non
sfuggire sistematicamente alla sofferenza, ma cercare piuttosto di attingere da
essa delle forze per una vita nuova. Sì, perché una delle proprietà della
sofferenza è quella di risvegliare nell’essere umano delle qualità che non si
manifesterebbero mai in altre condizioni. Perciò, quando vi accade di soffrire
fisicamente o moralmente, dite a voi stessi che vi viene offerta un’occasione
per fare un grande lavoro su di voi.
Ovviamente, qui non
sto parlando di certi dolori insopportabili che necessitano dell’assunzione di
farmaci, ma di quei malesseri che si manifestano così frequentemente nella vita
quotidiana. Anziché cercare subito sollievo e oblio attraverso pillole o altre
sostanze, è preferibile cercare di approfittare di quegli inconvenienti per
mettersi al lavoro e rafforzarsi interiormente. Ci riuscirete non rimanendo
concentrati sulla vostra sofferenza, ma sforzandovi tramite il pensiero di
armonizzare tutto nei vostri corpi, fisico, astrale e mentale. Quando quel
lavoro sarà terminato, spesso constaterete che la vostra sofferenza è scomparsa
proprio perché, grazie al lavoro del pensiero, sarete riusciti a introdurre
l’armonia in tutto il vostro essere. »
« Anche dopo parecchi
fallimenti e delusioni, quanti uomini e donne si ostinano a credere che ciò non
dipende da una loro comprensione difettosa dell’amore, ma semplicemente dal
fatto che non hanno ancora incontrato la persona giusta, l’essere ideale:
l’anima gemella. Come se la felicità dipendesse da un incontro che avviene per
miracolo o per caso! E invece non è così che vanno le cose. Sappiate dunque che
l’anima gemella non si presenta come un uomo o una donna che incontrerete
all'improvviso e che vi farà provare il colpo di fulmine. L’incontro con l’anima
gemella è anzitutto un processo psichico attraverso il quale la parte superiore
del vostro essere attira la sua parte complementare. Dovete aver lavorato a
lungo su voi stessi per essere degni di attirare la vostra metà divina, ma
quando avrete finalmente stabilito il legame, sentirete che essa è presente
perché abita in voi.
Volete veramente
incontrare la vostra anima gemella? Non andate alla sua ricerca, ma
concentratevi sulla luce: ella verrà da sola, attirata da quel bagliore che
vedrà brillare in voi. Voi non sapete dove sia la vostra anima gemella, ma lei,
invece, sa dove siete voi. Vi sia sufficiente attenderla interiormente:
verrà. »
« Davanti a certi
destini umani si è tentati di dire che simili esistenze non hanno senso. Ecco
degli esseri che avevano tutte le possibilità di imparare, di comprendere e di
fare qualcosa di utile, ma che apparentemente non hanno imparato nulla, non
hanno compreso nulla, non hanno fatto nulla, se non errori! Valeva forse la
pena che vivessero?… Ebbene, ecco un pessimo ragionamento. L’esistenza attuale
di un essere non è che l'anello di una lunga catena. Per comprendere cosa stia
vivendo un certo uomo o una certa donna nel corso di una delle sue
incarnazioni, quell'incarnazione non va considerata isolatamente, ma va
ricollegata a tutte le sue incarnazioni passate, nel corso di secoli e
millenni, e allo stesso tempo occorre sapere che quella esistenza proseguirà
nel futuro.
Ci si inganna sempre
sul significato da dare al presente, se non lo si ricolloca in quella
continuità che va da un lontano passato a un futuro ancora più lontano. Quando
non si sa che significato dare alla vita delle persone, non si deve dire che
non ve ne sia alcuno; e anche riguardo agli esseri, comunque essi siano, non si
ha il diritto di esprimere giudizi. Ogni vita ha un senso, e piuttosto che
pronunciarsi sulla vita degli altri, ciascuno deve cercare di dare sempre più
significato alla propria vita, al fine di prepararsi l'avvenire. »
« Chi riesce a
scaricare sugli altri le incombenze che dovrebbe portare a termine in prima
persona, apparentemente guadagna qualcosa, ma perde molto di più. Se, in tutti
quei casi in cui dovrebbe essere lui a fare degli sforzi, egli non compie tali
sforzi, fisicamente o psichicamente, è l'infermità a minacciarlo. Egli diventa
sempre più vulnerabile: quando non si esercitano le proprie facoltà, le si
perde. Chi invece adotta la filosofia dello sforzo, impara a piegare la propria
volontà e si rafforza. Ogni giorno scopre dentro di sé delle possibilità che
non era cosciente di possedere, e ne prova una gioia che niente e nessuno gli
può togliere.
Credetemi, la
filosofia dello sforzo ci rivela che la gioia risiede nello sforzo stesso.
Perciò, non scaricate su altri i compiti che voi stessi dovete accollarvi; e se
è possibile, fate il lavoro senza il loro aiuto. Aggiungerò ancora che non
dovete attendere che gli sforzi vi vengano imposti dall’esterno; siete voi
stessi a doverveli imporre. »
« È possibile che due
esseri, pur non essendosi mai sfiorati nemmeno con la punta delle dita,
avvertano tra loro un legame potente, indistruttibile. Niente e nessuno può
separarli. Nonostante i muri, nonostante le montagne e gli oceani, essi sono
insieme poiché il loro amore sfugge alle limitazioni del piano fisico.
Lo avrete certamente
constatato: quando vi sentite abitati dalla presenza sottile di un essere a voi
caro, non avete necessariamente bisogno della sua presenza fisica per sentirvi
con lui. Se provate fortemente il bisogno della sua presenza fisica, significa
che state uscendo dal vostro mondo interiore, e rischiate allora di andare
incontro a grandi sofferenze. Chi può dire infatti che un giorno o l’altro le
circostanze non vi priveranno dell'essere che amate?... Se invece siete
interiormente abitati dalla sua presenza, le circostanze esterne avranno meno
presa su di voi. Si tratta di un criterio: se pensando a quell'essere sentite
altrettanta gioia di quanta ne provate vedendolo, siete liberi, e quella gioia
non vi lascerà mai. »
« È difficile
pronunciarsi in modo categorico sia sul bene sia sul male. Perché? Perché sulla
terra niente è assolutamente buono o assolutamente cattivo; anche le cose
migliori si accompagnano a qualche inconveniente. Come non rallegrarsi
dell’arrivo della primavera? Con la luce e il calore tutto si risveglia, è
meraviglioso. Sì, ma anche gli insetti nocivi si risvegliano: vespe, mosche,
bruchi, pidocchi, zanzare… Quanto al progresso tecnico, si tratta di un bene
oppure di un male? Quante scoperte, che inizialmente avevano portato immensi
miglioramenti nella vita degli esseri umani, hanno finito per produrre
catastrofi perché questi non hanno saputo mostrarsi prudenti, chiaroveggenti, e
riflettere sulle conseguenze! Non è necessario moltiplicare gli esempi: potete
constatarlo tutti i giorni.
Dunque, quali che
siano gli avvenimenti o le condizioni, vi sono sempre delle precauzioni da
prendere. Le cose migliori diventano cattive per gli ignoranti, perché essi non
sono pronti ad affrontarle. Coloro che invece riflettono e hanno imparato come
lavorare, riescono a trarre profitto anche dalle più grandi difficoltà. »
« Anche se è
indispensabile che i bambini e gli adolescenti vadano a scuola e ottengano un
titolo di studio, si è obbligati a constatare che la formazione del carattere è
più importante dello sviluppo dell’intelletto. L’essenziale infatti è vivere, e
non essere medico, avvocato, ingegnere o economista. E per vivere, per
affrontare tutte le condizioni dell’esistenza, è importante lavorare sul
proprio carattere. Una cosa è l’istruzione, altra cosa l’educazione. Più che di
professori eruditi, i giovani hanno bisogno di istruttori che rivelino loro
cos’è la vita e come devono viverla affinché le forze, le qualità e i doni che
essi possiedono possano manifestarsi in pienezza.
Finché non si porrà
l'accento sulla formazione del carattere, ma solo sullo sviluppo
dell’intelletto, le conoscenze impartite ai giovani nelle scuole e nelle
università non serviranno che al loro successo personale, e a quel successo
essi giungeranno spesso a spese degli altri. Si insegni loro a lavorare anche
sul proprio carattere, a non cercare di utilizzare quel sapere solo a proprio
vantaggio, e si vedranno sorgere degli esseri in grado di far evolvere una
società intera. »
« Tutta la civiltà
altro non è che un lavoro sulla materia. Esistono però diverse specie di
materia, e il lavoro che gli esseri umani fanno su materiali esterni a se
stessi, possono farlo anche sulla propria materia psichica: tutti i loro
istinti, i loro desideri, i loro sentimenti e i loro pensieri rappresentano una
materia sulla quale devono eseguire un immenso lavoro di purificazione e di
elaborazione. Da un certo punto di vista, si può dire che si tratta di un
lavoro di creazione che è simile alla creazione artistica, poiché obbedisce
alle stesse leggi.
Dal momento che
concerne la totalità del nostro essere, il vero lavoro di creazione è il lavoro
spirituale. Noi ci proiettiamo il più in alto possibile con l’intento di
scoprire un ordine, una struttura, e captare le particelle più pure che
entreranno nella materia dei nostri vari corpi: i nostri corpi spirituali, i
nostri corpi psichici e anche il nostro corpo fisico. È uno sforzo di tutti i
giorni, di ogni istante. Ogni giorno aggiungiamo un colore più vibrante, una
forma più sottile, un suono più armonioso.
»
« Chi entra al
servizio di un padrone, di un capo, si mette a disposizione di qualcuno che è
esterno a lui, e perde necessariamente una parte della propria libertà. Chi
invece si mette al servizio di Dio, non serve un essere esterno a sé, perciò è
lontano dal perdere la propria libertà; al contrario, la conquista. È questo il
fondamento della vera religione. Finché i credenti non capiranno che devono
cercare di scoprire e servire Dio in se stessi, avranno di Lui un concetto
erroneo. E non ci si deve stupire se l’idea di porsi al servizio di una potenza
che si trova non si sa dove, e che inoltre forse è solo una creazione
immaginaria, per alcuni sia assurda o insopportabile.
Servire Dio… Questa idea
sarà correttamente compresa e accettata solo se l’essere umano prenderà
coscienza che la Divinità che egli vuole servire abita nella sua anima. Più
egli si consacra ad Essa, più Le si avvicina e più entra in comunicazione con
Lei. Grazie al proprio lavoro, riesce a dissolvere le scorie accumulate dentro
di sé a causa dei suoi pensieri, dei suoi sentimenti e dei suoi desideri
inferiori. Così, egli scopre a poco a poco la quintessenza del proprio essere,
che è la quintessenza di Dio stesso. »
« Ciò che è fine,
delicato e sottile, a prima vista non sembra poter resistere alle aggressioni.
Ma osservate cosa avviene nei diversi regni della natura. In apparenza le
pietre sono le più resistenti, ma in realtà le piante, grazie alle correnti di
vita che circolano in esse, sanno difendersi meglio delle pietre, poiché sono
vive; e gli animali possono farlo ancora meglio delle piante perché possono
spostarsi. Quanto agli esseri umani, anche se essi sono vulnerabili sul piano
fisico, sul piano psichico hanno tutti i mezzi per sfuggire alle condizioni
difficili. Quando avranno imparato a utilizzare il pensiero per lavorare sulla
propria materia, per affinarla e purificarla, non saranno più tanto alla mercé
delle circostanze e neppure delle forze e delle entità malefiche del mondo
invisibile.
Molto in alto, nella
scala degli esseri, si trovano creature che hanno purificato a tal punto la
propria materia e intensificato talmente la propria vita da diventare
inafferrabili: non le si può catturare né limitare. E al di sopra di tutte
queste creature c’è Dio, il Creatore, che è assolutamente inafferrabile, tanto
inafferrabile che non Lo si può nemmeno concepire. »
« Dite a voi stessi
che tutti gli esseri umani sono vostri fratelli, vostre sorelle, e se imparate
ad accettarli con le loro debolezze, le loro lacune e le difficoltà che vi
creano, attirerete la benevolenza e il sostegno delle entità celesti. Non
imitate mai quelli che evitano gli altri col pretesto che sono inferiori a
loro. Quegli ignoranti non sanno che così facendo trasgrediscono la legge dello
scambio, e che di conseguenza il mondo divino rifiuterà di fare scambi con
loro.
Sta a ciascuno
scoprire come stabilire veri contatti con gli altri. Il sapiente sia felice di
dare il proprio sapere e il saggio di dare la propria luce, e coloro che
ricevono quei doni si rallegrino di essere stati istruiti e illuminati! Il
forte sia felice di sostenere il debole, e il ricco di aiutare il povero, e il
debole e il povero siano riconoscenti di sentirsi aiutati! Tutti coloro che, in
qualsiasi campo, rifiutano di far circolare le proprie ricchezze, sono come
acque stagnanti: non scopriranno mai il senso della vita, poiché la vita esiste
unicamente nella circolazione, negli scambi.
»
« È certamente
possibile sfuggire alla giustizia umana, ma è impossibile sfuggire alla
giustizia divina, poiché anche se questa non viene esercitata in modo visibile
sui colpevoli, li raggiunge interiormente. Vi sono criminali che sono sempre
riusciti a sfuggire alla giustizia umana, ma poiché ogni atto ha delle
ripercussioni sulla persona che lo commette, interiormente essi stanno
crollando: il loro stato psichico, la loro stessa salute, tutto comincia a
degradarsi. In apparenza certi elementi si conservano ancora, ma a poco a poco
si sgretoleranno, poiché è il lato interiore a sostenere e ad alimentare
l’insieme di quell’edificio che è l'essere umano; e se il lato interiore va in
pezzi, anche l’esterno finirà per collassare.
Ecco come si manifesta
la giustizia divina, e anche se le sanzioni non sono immediatamente visibili,
sono istantanee: nell’istante in cui l’uomo commette una trasgressione,
qualcosa in lui si oscura, si disgrega. Occorreranno forse degli anni perché
quel degrado appaia esteriormente, ma interiormente qualcosa si sta già
sgretolando. »
« La questione della
sessualità può essere veramente risolta solo in funzione di ogni singola
persona. Voler imporre regole identiche a tutti col pretesto della morale non è
ragionevole, poiché quella stessa disciplina che condurrà gli uni verso una
vera fioritura spirituale, può portare gli altri verso l’isterismo e la
nevrosi.
Gli esseri umani non
hanno tutti i medesimi bisogni, e chi non tiene conto di questa realtà rischia
sia di predicare nel deserto, sia di infliggere tormenti inutili. Questo
ovviamente non significa che non si debbano fare degli sforzi. Al contrario,
ciascuno al proprio livello deve fare degli sforzi per dominare la forza
sessuale, al fine di vivere il proprio amore in modo più poetico, più
spirituale. L’atto d’amore di per sé non è né buono né cattivo: sarà
semplicemente ciò che voi ne farete. Se lavorate su voi stessi per purificarvi,
per illuminarvi e nobilitarvi, questo atto sarà fonte di tutte le benedizioni
per voi e per colui o colei con cui vi unirete. L'amore vero deve fortificare e
far crescere l’essere che amate. Quando lo vedrete fiorire grazie al vostro
amore, saprete cos'è la vera gioia. »
« L’esistenza
quotidiana è una serie di incontri ai quali non si presta sufficiente
attenzione. Che cosa sono respirare, mangiare, bere, lavarsi, ricevere la luce
e il calore del sole, se non incontri con i quattro elementi: la terra,
l'acqua, l'aria e il fuoco? Tutta la nostra esistenza non solo è fatta di tali
incontri, ma dipende da essi.
Ogni giorno noi
entriamo in contatto con i quattro elementi: con la terra quando mangiamo, con
l’acqua quando beviamo e ci laviamo, con l’aria quando respiriamo, con il fuoco
quando lo accendiamo, ma anche quando riceviamo la luce e il calore del sole. I
quattro elementi non sono unicamente quelle forze della natura che vediamo
eccezionalmente manifestarsi quando si verificano fenomeni come i terremoti, le
burrasche, le trombe d’aria o le eruzioni vulcaniche: essi fanno parte della
nostra vita quotidiana, e quindi ogni giorno possiamo entrare coscientemente in
relazione con essi. »
« Imparate a non
contare su niente e su nessuno, né sulla vostra famiglia né sui vostri amici,
nemmeno sul Signore, sì, nemmeno sul Signore... ma solo sul vostro lavoro.
Perché? Perché sarà grazie al vostro lavoro che in seguito potrete contare
sull’intero universo. Quando il contadino ha seminato il suo campo, può contare
sul sole, sulla pioggia, sulla rugiada, poiché contribuiranno a far crescere le
sementi. Ma se non ha seminato nulla, è inutile che conti su qualcosa.
Nemmeno il Signore
vuole che contiamo tanto su di Lui. E non andate a raccontargli che la
religione vi ha insegnato a rivolgervi a Lui ogni volta che vi trovate nel
bisogno, poiché Egli vi risponderà: «Coloro che ti hanno insegnato sono degli
ignoranti, perché non ti hanno detto che le leggi del mondo spirituale sono
identiche a quelle del mondo fisico. Io non posso modificare queste leggi per
far piacere ai pigri. Se vuoi che venga in tuo aiuto, devi cominciare tu stesso
a lavorare». Sta dunque a noi fare prima qualcosa per mettere in moto i
processi psichici e spirituali che ci permetteranno di realizzare i nostri
migliori progetti. »
« Quante volte si
sente ripetere che la libertà è il bene più prezioso! E quante lotte gli esseri
umani hanno intrapreso e ancora intraprendono per conquistarla! Molti le hanno
anche sacrificato la vita. Ma non appena sono liberi, cosa fanno? Si direbbe che
a loro pesi quella libertà: non sanno più cosa farne. Adesso che non hanno più
niente e nessuno contro cui battersi, che più niente impedisce loro di
spostarsi, di agire o di esprimere le proprie opinioni, si annoiano, e per
distrarsi si mettono in situazioni inestricabili. Quante volte lo si è visto!
La libertà è la cosa migliore, ma a certe condizioni. Volete essere liberi?
Prima, chiedetevi cosa farete di quella libertà. A che vi servirà poter andare
e venire liberamente, se trasportate in voi pensieri, sentimenti e desideri che
vi incatenano e che finiranno per costringervi a letto?
La sola libertà che
valga la pena conquistare è la libertà interiore: sarà questa libertà a
permettervi di scoprire le verità essenziali di cui avete bisogno per
orientarvi ed essere sostenuti nella vita. Tutte le meraviglie del cielo e
della terra sono lì, intorno a voi, in voi… Ma per vederle, per comprenderle,
occorre essere liberi, interiormente liberi.
»
« Anche se siete
sottoposti alla frenesia della vita quotidiana, dovete comprendere la necessità
di preservare il silenzio in voi, e lo preserverete abituandovi a studiare i
pensieri e i sentimenti che vi attraversano. Dunque, più volte al giorno
pensate a fermarvi un momento per analizzare ciò che sta avvenendo in voi, e
non appena notate il minimo disturbo, la minima dissonanza, sforzatevi di porvi
rimedio. Altrimenti, nel momento in cui vorrete meditare e fare un vero lavoro
spirituale, non ci riuscirete: ci sarà sempre qualche stridio, qualche
trambusto a impedirvelo e, a poco a poco, davanti alle difficoltà che
incontrerete, finirete per abbandonare quella pratica tanto salutare che è la
meditazione.
Il silenzio interiore
è uno stato difficilissimo da raggiungere! Per tutto il giorno è necessario
pensare a preparargli le condizioni. La prima condizione consiste nel nutrire
solo pensieri e sentimenti armoniosi. Non appena vi sentite diventare
impazienti, irritabili, è inutile andare a cercare scuse o spiegazioni altrove:
avete lasciato che la disarmonia si infiltrasse in voi. Allora, reagite! »
« Conservate
preziosamente nella vostra anima l’immagine della sorgente che scorre, al fine
di non lasciar mai prosciugare in voi la sorgente della vita. E per far
scorrere la sorgente della vita, è necessario amare. Certo, come la maggior
parte degli esseri umani, anche voi direte che amate… Sì, ma di quale amore? Di
un amore che spesso vi fa soffrire. Chi possiede la vera scienza dell’amore è
continuamente ispirato, vive nella poesia e nella bellezza perché ha imparato ad
amare tutte le creature umane. Ma le ama un po' da lontano, sa che se si
avvicina troppo rimarrà deluso, e non volendo essere deluso mantiene una certa
distanza. Allora, sia che quelle creature si manifestino o meno con bontà,
generosità e fedeltà, egli non perde la sua ispirazione.
Quanti uomini e donne
si lamentano di essere stati delusi, traditi dagli esseri che amavano! Ma è
colpa loro, hanno voluto avvicinarsi troppo e ovviamente ciò che hanno scoperto
non era gran che: cantine piene di muffa e ragnatele, acquitrini, rovi, spine…
Era fatale che rimanessero delusi. Volete continuare ad amare gli esseri umani
e a rimanerne incantati? Anche se dovete frequentarli, cercate di guardarli un
po’ da lontano. »
« Anche se in
apparenza esse sono cattive, non lamentatevi mai delle condizioni materiali che
vi sono date in questa esistenza. Dite a voi stessi che quelle condizioni non
sono determinanti. O, più esattamente, che sono determinanti nel senso che vi
obbligano a fare un lavoro su voi stessi. Ciascuno si fa un’idea di ciò che per
lui è buono o cattivo, ed ecco che invece la Provvidenza ha spesso punti di
vista completamente diversi.
La cosa più saggia è
dunque considerare le condizioni che vi sono date come le migliori per la
vostra evoluzione. E, in ogni caso, esse saranno buone o cattive a seconda di
ciò che sarete capaci di farne. Se non le si sa utilizzare, le condizioni più
favorevoli producono solo catastrofi, mentre invece, se le si sa utilizzare, le
cattive condizioni diventano le più benefiche. Non è al momento che potete
esprimere un giudizio sulle condizioni che vi sono state date, ma molto tempo
dopo, quando scoprirete quale vantaggio avrete saputo trarne. »
« L’esistenza è in
perpetuo movimento. Anche se oggi si devono semplicemente portare avanti le
attività del giorno prima, nessuna giornata si presenta in condizioni
identiche. Da un giorno all'altro, quante cose possono cambiare! Al lavoro, in
famiglia e nella società occorre sempre adattarsi. Se non si è pronti, ecco le
sorprese, e si sa quali sono gli effetti prodotti dalle situazioni che non ci
si aspettava: le esitazioni, lo scompiglio, l'agitazione, gli errori.
Ogni giorno porta
dunque con sé nuovi problemi da risolvere. Come ci riuscirete, se non avete
fatto chiarezza su ciò che avete vissuto il giorno prima? Potrete essere sicuri
del domani solo se oggi cercherete di consolidare le basi della vostra vita
psichica; e le consoliderete rivedendo gli avvenimenti della giornata,
riflettendo sul modo in cui li avete vissuti, al fine di trarne delle lezioni.
Tutto dipende dalla vostra capacità di organizzare il vostro mondo interiore.
Sarà questa organizzazione a riflettersi sulla vostra percezione delle cose:
quando il domani giungerà, gli avvenimenti vi troveranno pronti e determinati.
»
« Esistono alcune
differenze tra l’allegria e la gioia. L’allegria la si legge immediatamente su
un volto. L'allegria è sorridente, da essa si sprigiona qualcosa di leggero. La
gioia viene da regioni più profonde. Si può soffrire e al tempo stesso provare gioia,
perché attraverso quella sofferenza si
percepisce che si sta comprendendo qualcosa di essenziale. Ovviamente la gioia
profonda può anche esprimersi con l’allegria; ecco perché si può osservare che
molti saggi sono allegri. Quel che essi hanno compreso li alleggerisce dei
fardelli dell’esistenza. Contrariamente a ciò che molti immaginano, i saggi non
sono tristi né pessimisti: sono allegri, e anche nelle sofferenze e nelle prove
sono in grado di ridere.
Si sono studiati tutti
i benefici della risata? Essa mantiene in noi l'elasticità, ci rende più
leggeri e ci spinge ad avanzare. Ci rende anche più amorevoli. Chi sa ridere
ama più degli altri e impara meglio e più velocemente degli altri. »
« Che molte persone
provino affetto reciproco, non lo si può negare; allo stesso tempo, però, sono
talmente egocentriche da non accorgersi di quanto si stiano facendo soffrire a
vicenda. E allora ne conseguono drammi, separazioni, anche nelle famiglie.
Ecco un uomo che,
interamente assorbito dalle sue attività professionali – come accade tanto
spesso ai nostri giorni – trascorre il suo tempo fuori casa, impegnato in
riunioni, in viaggi… Quando rientra la sera, stanco, preoccupato e di cattivo
umore, anche a causa delle difficoltà che ha incontrato nel corso della
giornata, si lascia cadere su una poltrona e si immerge nella lettura del
giornale per far capire chiaramente alla moglie che non vuole essere
infastidito dai problemi della casa, dei figli e così via… Da molti indizi
potrebbe accorgersi che la moglie comincia a stancarsi di quella situazione e
che anche i figli ne soffrono. E invece no, non vede niente: la moglie è lì, i
figli sono lì… i suoi mobili pure: va tutto bene. Fino alla sera in cui,
rientrando a casa, scopre con stupore che la moglie se ne è andata portando con
sé i figli… o abbandonandoli! E lui non capisce. È un colpo terribile, non
riesce a riprendersi, ha un crollo e va dallo psicanalista, oppure consulta dei
chiaroveggenti per sapere se sua moglie tornerà! Da anni poteva vedere
benissimo quel che rischiava di verificarsi, ma il suo egocentrismo lo ha reso
cieco. »
« Le qualità sono
preferibili ai difetti e le virtù sono preferibili ai vizi: su questo punto
tutti saranno d’accordo. Eppure, la verità è che le qualità e le virtù non
hanno in sé valore assoluto. Molti possiedono grandi qualità, ma cosa ne fanno?
Niente, o non molto. Altri, invece, che hanno gravi difetti e ne sono
coscienti, soffrono e vogliono migliorarsi; allora, lavorando ogni giorno su se
stessi, diventano esseri magnifici, capaci di realizzare grandi cose. Se non
avessero quei difetti, forse non farebbero alcuno sforzo e si lascerebbero
vivere.
Occorre dunque cercare
di vedere oltre e non giudicare gli esseri in base a ciò che sono per il
momento. È così che fa il Cielo. Il Cielo non è interessato a ciò che siamo, ma
considera unicamente quel che cerchiamo di realizzare con ciò che abbiamo… e
con ciò che ci manca! La sola cosa che al Cielo interessa è il lavoro al quale
ci dedichiamo per porre sia i nostri difetti sia le nostre qualità al servizio
di un alto ideale. »
« «La vita è sogno»: è
ciò che dicono poeti, filosofi e drammaturghi. Ed è vero. Ma non è per il fatto
che la nostra vita terrena è un sogno che ci si deve lasciar andare a sognare…
o più esattamente a sognare ad occhi aperti, a elucubrare, come troppo spesso
accade. Si desidera questo, si vorrebbe quest'altro… Ma quei sogni
sconclusionati, ispirati unicamente dai capricci, dal gusto per gli agi e i
piaceri, non sono utili a nessuno, e men che meno a coloro che vi si
abbandonano.
Non è proibito
sognare, anzi, si deve sognare, ma a condizione che siano sogni coscienti e
ispirati dalla generosità, sogni per il bene di tutti gli esseri umani.
Ciascuno è in grado di creare tramite il pensiero immagini di una grande
potenza che possono influenzare il corso delle cose. Allora, perché non sognare
che il mondo intero un giorno vivrà nell’amore, nella pace, nella libertà e
nella gioia? Se molti più uomini e donne facessero spesso questi sogni,
contribuirebbero a una loro più rapida realizzazione. »
« Spesso vi mancano i
mezzi materiali per fare tutto il bene che vorreste; questo tuttavia non deve
rattristarvi, perché comunque non siete completamente privi di mezzi.
Incrociate un mendicante per la strada e gli date un po' di denaro
rammaricandovi di non potergliene dare di più. Potete però aiutarlo in un altro
modo, ossia utilizzando la forza del pensiero. Fermatevi un po’ più in là, e
concentratevi discretamente proiettando su tutti i passanti il vostro desiderio
di fare qualcosa per quell’uomo. Ciò che voi stessi non potete dare, altri,
ispirati da voi, saranno indotti a darlo, e voi pure avrete partecipato a quel
dono.
Non crediate che la
vostra generosità si limiti a quel che voi stessi siete in grado di fare
personalmente; essa può ugualmente manifestarsi attraverso altri. E questo vale
anche in tutti quei casi in cui vorreste aiutare qualcuno, senza averne le
possibilità materiali. Quel che conta è nutrire sempre dentro di sé buoni
pensieri e nutrirli in modo abbastanza potente affinché finiscano per ispirare
in altri il desiderio di realizzarli. »
PROSVETA
Tempi - finali .
blogspot.it
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