domenica 11 maggio 2014

Parcelle degli avvocati:


 vanno concordate col cliente

 

Nuove regole per le parcelle degli avvocati all’insegna della trasparenza e della concorrenza: preventivo obbligatorio e prezzi chiari fin da subito.

Liberalizzazione dei compensi
Cliente “parte debole” del contratto? Non più: il cliente deve avere lo stesso potere contrattuale dell’avvocato e poter scegliere quello che preferisce, soprattutto quello più conveniente, certo senza dimenticare che non tutte le professionalità sono uguali.
È insomma finita l’era dei prezzi imposti, delle tariffe fissate per legge, del “tanto sono tutti cari”…

Ciò vale soprattutto per le prestazioni stragiudiziali dell’avvocato, cioè per tutte quelle attività svolte in modalità non contenziosa: si tratta di una vasta gamma di prestazioni che comprendono ogni tipo di consulenza (es. redazione di pareri), dalla predisposizione di lettere e contratti all’assistenza nelle transazioni, ecc..

I nuovi parametri fissati dal DM 140/2012, infatti, riguardano i procedimenti contenziosi, cioè le controversie che sono sfociate in liti davanti ad un giudice, e sono rivolti principalmente ai giudici che devono applicarli in sede di liquidazione giudiziale dei compensi degli avvocati.
Per il resto, il famoso decreto cresci-Italia (dl 1/2012 convertito in legge 27/2012) ha sostanzialmente liberalizzato i compensi degli avvocati: ogni legale fa il suo prezzo e ogni cliente  ha un parametro in più per scegliere il proprio difensore: il prezzo! Ma le novità non sono finite…
Obbligo di preventivo
Il codice civile già prevedeva due regole base in materia di libera determinazione del compenso tra le parti: il compenso deve essere proporzionale e adeguato al tipo di opera svolta ed eventualmente stabilito con patto scritto tra avvocato e cliente.
Oggi, con il decreto cresci-Italia, è stato introdotto un vero e proprio obbligo di accordo scritto: avvocato e cliente devono concordare l’importo del compenso fin dal momento del conferimento dell’incarico professionale e metterlo nero su bianco.
A tal fine l’avvocato deve informare il cliente sul grado di complessità dell’incarico e sulle prestazioni e attività da svolgere, nonchè sui possibili sviluppi della pratica e sulle prevedibili spese vive da sostenere (es. contributo unificato, diritti di copia e di notifica, marche da bollo, ecc.). Il tutto sotto forma di preventivo di massima.

Avvocato assicurato
A maggior tutela del cliente, per gli avvocati è stato introdotto l’obbligo (che sarà però effettivamente vigente e vincolante per tutti gli avvocati solo dalla prossima estate) di munirsi di polizza assicurativa per i danni causati nell’esercizio della loro attività professionale. A tal fine, nel momento in cui assume un incarico, il legale deve comunicare al cliente gli estremi della propria polizza assicurativa per la responsabilità professionale ed il relativo massimale.

Dal web i primi strumenti per il confronto dei preventivi

Come trovare un avvocato competente e conveniente?
Bisogna bussare alla porta di tutti gli studi legali della propria città, esporre a tutti gli avvocati locali la propria problematica e attendere il preventivo di ciascuno?
Non necessariamente. Uno strumento da poco approdato in rete consente di confrontare i preventivi degli avvocati e scegliere il proprio legale di fiducia.
Nato dalla positiva esperienza americana, Diritto Semplice è la prima (ed attualmente unica) piattaforma in Italia che realizza la concorrenza tra legali, permettendo all’utente di ottenere e confrontare i preventivi di più avvocati provenienti da tutta Italia.
http://consumatore.tgcom24.it/wpmu/2012/11/21/parcelle-degli-avvocati-vanno-concordate-col-cliente/

Nessun commento:

Posta un commento