Parcelle degli avvocati:
vanno concordate col cliente
Nuove regole per le parcelle degli avvocati all’insegna della trasparenza e della
concorrenza: preventivo
obbligatorio e prezzi chiari fin da subito.
Liberalizzazione
dei compensi
Cliente “parte
debole” del contratto? Non più: il cliente deve avere lo stesso potere
contrattuale dell’avvocato e poter scegliere quello che preferisce, soprattutto
quello più conveniente, certo senza dimenticare che non tutte le professionalità
sono uguali.
È
insomma finita l’era dei prezzi imposti, delle tariffe fissate per legge, del
“tanto sono tutti cari”…
Ciò
vale soprattutto per le prestazioni stragiudiziali dell’avvocato, cioè per tutte quelle
attività svolte in modalità non contenziosa: si tratta di una vasta gamma di
prestazioni che comprendono ogni tipo di consulenza (es. redazione di pareri),
dalla predisposizione di lettere e contratti all’assistenza nelle transazioni,
ecc..
I
nuovi parametri fissati dal DM 140/2012, infatti, riguardano
i procedimenti contenziosi, cioè le controversie che sono sfociate in
liti davanti ad un giudice, e sono rivolti principalmente ai giudici che devono
applicarli in sede di liquidazione giudiziale dei compensi degli avvocati.
Per
il resto, il
famoso decreto cresci-Italia (dl 1/2012 convertito in legge 27/2012) ha
sostanzialmente liberalizzato i compensi degli avvocati: ogni legale fa il suo prezzo e ogni cliente
ha un parametro in più per scegliere il proprio difensore: il prezzo! Ma le
novità non sono finite…
Obbligo
di preventivo
Il
codice civile già prevedeva due regole base in materia di libera determinazione
del compenso tra le parti: il
compenso deve essere proporzionale e adeguato al tipo di opera
svolta ed eventualmente
stabilito con patto scritto tra avvocato e cliente.
Oggi,
con il decreto cresci-Italia, è stato introdotto un vero
e proprio obbligo di accordo scritto: avvocato e cliente devono
concordare l’importo del compenso fin dal momento del conferimento dell’incarico
professionale e metterlo nero su bianco.
A
tal fine l’avvocato deve informare il cliente sul
grado di complessità dell’incarico e sulle prestazioni e attività da
svolgere, nonchè sui possibili
sviluppi della pratica e sulle prevedibili spese vive da sostenere (es.
contributo unificato, diritti di copia e di notifica, marche da bollo, ecc.). Il
tutto sotto forma di preventivo di massima.
Avvocato
assicurato
A
maggior tutela del cliente, per gli avvocati è stato introdotto l’obbligo (che sarà però effettivamente vigente e
vincolante per tutti gli avvocati solo dalla prossima estate) di
munirsi di polizza assicurativa per i danni causati nell’esercizio della
loro attività professionale. A tal fine, nel momento in cui assume un incarico,
il legale deve comunicare al cliente gli estremi della propria polizza
assicurativa per la responsabilità professionale ed il relativo massimale.
Dal
web i primi strumenti per il confronto dei preventivi
Come
trovare un avvocato competente e conveniente?
Bisogna
bussare alla porta di tutti gli studi legali della propria città, esporre a
tutti gli avvocati locali la propria problematica e attendere il preventivo di
ciascuno?
Non
necessariamente. Uno strumento da poco approdato in rete consente di confrontare
i preventivi degli avvocati e scegliere il proprio legale di
fiducia.
Nato
dalla positiva esperienza americana, Diritto Semplice è la prima (ed attualmente unica)
piattaforma in Italia che realizza la concorrenza tra legali, permettendo
all’utente di ottenere e confrontare i preventivi di più avvocati provenienti da
tutta Italia.
http://consumatore.tgcom24.it/wpmu/2012/11/21/parcelle-degli-avvocati-vanno-concordate-col-cliente/
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