I BRICS contro il dominio USA, Roccaforte del Male
Summit 2014 dei Paesi BRICS a Fortaleza in Brasile |
I BRICS contro il dominio del dollaro e gli USA, roccaforte del Male
Nil Nicandrov, 18 luglio 2014
L'assalto sanguinoso della
globalizzazione diventa lentamente un ricordo del passato mentre il
risveglio va progressivamente intensificandosi.
La guerra lampo degli Stati Uniti volta
al dominio globale di Washington con lo slogan della "democrazia
unipolare" è considerata un fallimento dal resto del mondo.
Ma l'amministrazione Obama non è
pronta ad ammettere la sconfitta e continua a cercare pretesti per
iniziare guerre con provocazioni e propaganda nera creandosi nemici immaginari.
Brasile, Russia, India, Cina e Sud
Africa, i Paesi che compongono il gruppo dei BRICS, cambiano
drasticamente il mondo contemporaneo. Una delle tendenze è
abbandonare il sistema finanziario emerso dalla seconda guerra
mondiale.
I BRICS vogliono mettere fine al
predominio del dollaro o all'uso del verdone per comprare tutto ciò
che abbia valore materiale, accompagnato dal continuo barare degli
Stati Uniti.
Intervenendo al VI vertice dei BRICS a
Brasilia (15-16 luglio), il Presidente Vladimir Putin ha detto che è
matura da tempo la riforma di un sistema finanziario-monetario
internazionale che svantaggia il gruppo e ostacola il progresso delle
nuove economie mondiali.
"Nel caso dei BRICS abbiamo una
serie di coincidenti interessi strategici. Prima di tutto, la comune
intenzione di riformare il sistema monetario e finanziario
internazionale. Nella versione attuale è ingiusto verso i Paesi BRICS e
le nuove economie in generale.
Dovremmo avere un ruolo più attivo nel
sistema decisionale del FMI e della Banca Mondiale. Il sistema monetario
internazionale dipende molto dal dollaro o, per essere precisi, dalla
politica monetaria e finanziaria delle autorità statunitensi. I
Paesi BRICS vogliono cambiarlo."
Vi è l'urgente bisogno d'includere i
BRICS come partner paritari nel processo decisionale del Fondo
Monetario Internazionale e della Banca Mondiale.
A Fortaleza i BRICS hanno firmato la
dichiarazione e il piano d'azione comuni. La ratifica riflette
la visione unitaria della situazione politica ed economica nel mondo
contemporaneo e delinea i progetti di un'ulteriore cooperazione. Il
piano definisce le missioni da effettuare entro il prossimo vertice che si terrà in Russia nel 2015.
Tutti i media globali indicano
l'attivazione della Nuova Banca di Sviluppo (NDB) a Shanghai e della
Disposizione delle riserve per imprevisti (CRA) da 100 miliardi di
dollari dei BRICS, che saranno tolti dalle riserve delle banche
centrali dei Paesi membri, mentre il capitale per la banca di
sviluppo del gruppo proverrà dai bilanci nazionali.
Secondo il Presidente Putin, "La
Banca BRICS sarà una delle principali istituzioni multilaterali
finanziarie di sviluppo di questo mondo. In termini di crescente
concorrenza internazionale, il compito di attivare la cooperazione
commerciale e gli investimenti tra gli Stati membri dei BRICS diventa
importante" ha detto il leader russo.
Avvicinare le economie emergenti è di
vitale importanza nel momento in cui il Pianeta è colpito dalla crisi
finanziaria e i Paesi BRICS non possono rimanere estranei ai problemi
internazionali, ha asserito la presidentessa del Brasile Dilma Rousseff,
che ha ammonito il mondo a non vedere la proposta dei BRICS come
desiderio di dominio.
"Vogliamo giustizia e parità di
diritti. L'FMI dovrebbe urgentemente rivedere la distribuzione dei
diritti di voto riflettendo l'importanza delle economie emergenti
globali", ha detto la Rousseff. Secondo la presidentessa
brasiliana, il gruppo deve in gran parte attenuare l'impatto negativo
della crisi globale sulle finanze mondiali e la crescita economica.
La creazione della nuova Banca di
sviluppo e la Disposizione delle riserve per imprevisti (CRA) dei
BRICS mostrano che, indipendentemente da differenze culturali,
etniche e linguistiche, essi sono pronti a creare un'alleanza
strategica positiva per contrastare l'instabilità internazionale.
Dilma Rousseff sottolinea che l'aggregazione è emersa non per contrastare qualcuno, ma per seguire i propri
interessi. Crede che i BRICS faciliteranno la prosperità del
pianeta.
I cinque Paesi rappresentano
quasi 3 miliardi di persone con un PIL nominale complessivo di 16.039
miliardi di dollari, di cui 4 miliardi circa, di riserve in
valuta estera combinate. Dal 2014, le nazioni BRICS rappresentano il
21 per cento dell'economia mondiale.
I Paesi BRICS rappresentano oggi l'11%
degli investimenti globali di capitale, e il fatturato commerciale è
quasi raddoppiato negli ultimi 5 anni, ed è solo l'inizio. Gli
esperti russi hanno preparato la strategia dei BRICS per la
cooperazione economica. L'attuazione permetterà al gruppo di
occupare le prime posizioni nell'economia mondiale.
Un vertice BRICS-UNASUR (Unione delle
Nazioni Sudamericane) ha avuto luogo. La propaganda anti-BRICS aveva
previsto la partecipazione solo dei "leader populisti", il
presidente venezuelano Nicolas Maduro, il leader ecuadoriano Rafael
Correa, il presidente della Bolivia Evo Morales e, forse,
l’"eccentrico" presidente dell'Uruguay José Mujica.
Vertice BRICS-UNASUR |
Invece, tutti i leader sudamericani
sono andati in Brasile a vedere di persona i capi degli Stati BRICS
e ad informarsi in prima persona sulle loro attività. Commercio
ed economia erano in cima all'agenda. Il Sud America vuole ottenere
il massimo dai suoi contatti con i "Big Five" (I grandi
cinque; ndr).
Il Presidente Maduro ha detto che il
vertice era volto a proteggere il mondo multipolare. In Venezuela il
concetto si riflette nella politica dello Stato deciso nel Secondo
Piano nazionale del Venezuela socialista 2013-2019, o Piano Patria.
L'obbiettivo è garantire l'afflusso di
petrodollari necessari allo sviluppo socio-economico del Paese senza
compromettere il massimo recupero petrolifero a lungo termine. Il
documento è stato approvato dall'Assemblea Nazionale.
Il leader venezuelano crede che il suo
Paese abbia bisogno di un nuovo ordine economico creato dai
latino-americani sul loro continente. Ha detto che l'incontro è
stato d’importanza storica, facendo riunire i sudamericani che
scelgono la propria via allo sviluppo e le cinque Nazioni dal più
rapido sviluppo mondiale.
Vi sono stati incontri bilaterali tra
le controparti sudamericane. Vladimir Putin ha avuto colloqui
fruttuosi con i presidenti di Bolivia, Uruguay e Venezuela.
Washington ha utilizzato il tema
dell'Ucraina per intensificare la propaganda contro la Russia sullo
sfondo del vertice BRICS-UNASUR. In precedenza, il 15 luglio, Obama
aveva esortato gli inviati europei ad imporre misure più severe
contro la Russia.
Nel caso in cui i capi europei si
fossero rifiutati d'adottare nuove sanzioni, la Casa Bianca avrebbe
agito unilateralmente. Gli ambasciatori dell'Unione europea sono
stati invitati alla Casa Bianca.
Gli USA hanno esercitato pressioni dure
per spingere i Paesi europei ad adottare misure drastiche contro la
Russia, per "punirne l’aggressione". Le nuove sanzioni,
le prime cosiddette "sanzioni settoriali" degli Stati Uniti
contro la Russia, hanno colpito un certo numero di banche come, ad
esempio:
OAO Gazprombank e VEB, ed alcune
aziende energetiche russe, come OAO Novatek, Rosneft, e Kalashnikov
limitandone l'accesso ai mercati dei capitali degli Stati Uniti.
Alcuni alti funzionari sono sulla lista.
Il 15 luglio, prima dell'annuncio delle sanzioni, il
ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha commentato rivolto ai giornalisti: "È triste che il presidente di una
grande potenza si avvicini a tali questioni da quella posizione".
Sergej Lavrov - Ministro degli Esteri Russo |
"Vorrei ricordare pure che tutti i
leader dei BRICS hanno sottolineato che condannando le azioni
unilaterali nella politica globale non cercano lo scontro, ma
sostengono sforzi congiunti con la partecipazione di tutte le grandi
potenze, cercando d'individuare una soluzione reciprocamente
accettabile ai vari problemi" - ha aggiunto il diplomatico russo.
A questo proposito Sergej Lavrov faceva
riferimento alle parole del Presidente Vladimir Putin che parlava
dell'esperienza positiva nella cooperazione sulla questione siriana,
durante l'incontro con i leader BRICS del 14 luglio.
"Ecco perché dobbiamo,
probabilmente, avere un approccio filosofico ad ogni problema, ma ci
opponiamo ad azioni unilaterali ed emotive con ragione e
pragmatismo", ha detto il ministro. I BRICS e la maggioranza dei
membri UNASUR criticano le sanzioni degli Stati Uniti.
Stampa e blogger dicono che Washington
persegue un solo obiettivo, aggravare la situazione al confine tra
Russia e Ucraina e versare benzina sul fuoco del conflitto, con
l'aiuto del governo di Poroshenko controllato dagli statunitensi.
Obama sottolinea che gli Stati Uniti
hanno un ruolo speciale nella ricerca delle soluzioni a tali
conflitti. Quale problema è stato risolto dagli Stati Uniti durante,
ad esempio, gli ultimi 25 anni?
Paesi devastati, migliaia di morti,
centinaia di capi politici e militari assassinati perché non
soddisfacevano lo stile democratico degli USA, unico
autentico secondo loro, non è un egregio esempio d'irresponsabilità?
Le persone normali non sono spaventate
dal forte desiderio degli Stati Uniti di creare la Pax Americana
sulle rovine di altre più antiche e più perfette civiltà? Cosa
rifiutata anche dai più stretti alleati dell'impero.
Leader ragionevoli guardano con
preoccupazione gli Stati Uniti trasformarsi inesorabilmente in un
centro planetario del male.
Relato da Sebirblu.blogspot.it
Fonte: aurorasito.wordpress.com
Traduzione: Alessandro Lattanzio
Fonte d'origine: Strategic-Culture.org
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