Stati Uniti d’Europa:
la fine dell’Italia come Stato.
di Marco Mori
La foto che vedete è stata diffusa dal Presidente della Camera, Laura Boldrini. Occorre subito precisare che, se nasce una nuova nazione che occupa il territorio italiano, ovviamente il nostro Stato cessa per definizione di esistere.
Ma che cos’è lo Stato? Quali sono i suoi elementi costitutivi fondanti ed indispensabili? Mi rendo conto che oggi la risposta a tale domanda è più attuale che mai. L’ignoranza è purtroppo diffusa…
Lo Stato ha tre elementi fondanti che devono sussistere contemporaneamente affinché esso possa definirsi tale:
a) il territorio;
b) il popolo;
c) il potere d’imperio.
Territorio e popolo sono concetti chiari, il potere d’imperio invece merita una piccola spiegazione. Esso rappresenta la forza di imporre la propria volontà, anche coattivimente, sul proprio territorio, è la personalità giuridica dello Stato, ovvero in definitiva la sua sovranità. Lo Stato che perde la sua sovranità cessa di essere tale. In una democrazia ovviamente la sovranità appartiene al popolo ed infatti così prevede la nostra Cost. (Art. 1).
Fin qui tutto chiaro, anche persone di scarsissime conoscenze giuridiche e costituzionali. Perfino Matteo Renzi, Elena Boschi (a cui come premio per la propria ignoranza giuridica è stato dato il compito di modificare la Costituzione), Laura Boldrini (colei che ha diffuso la foto degli USE) potrebbero apprendere la definizione di Stato. Oppure, per essere bipartisan, e coinvolgere anche chi non è al governo, certamente anche Lara Comi (europarlamentare che invoca la fine dello Stato italiano), Corrado Passera (che evidentemente, non pago di aver collaborato con Monti alla distruzione del Paese, ha fondato un piccolo movimento che punta a proseguire nella medesima rotta) o Silvio Berlusconi, se si applicassero, potrebbero riuscire a capire la definizione di Stato e quali siano i suoi elementi indefettibili.
Quello che invece non si riesce a far capire, perché apparentemente più complesso, specialmente a chi fa della fine dell’Italia il suo obiettivo, è il concetto di immutabilità della forma repubblicana dello Stato prevista dall’art. 139 Cost., concetto che vuol dire ben altro rispetto alla mera impossibilità di tornare alla monarchia.
In sostanza la nostra Costituzione non è solo rigida ma è immutabile nei suoi principi fondamentali.Ovviamente il ruolo di Stato dell’Italia è per definizione parte della forma repubblicana che non potrebbe più esistere se il Paese non avesse più il pieno potere d’imperio all’interno del proprio territorio.
Questo concetto viene ignorato anche dal Presidente della Repubblica Mattarella che a Cernobbio, nonostante esso sia il garante della Costituzione e dell’unità nazionale, ha da poco pronunciato un indecoroso discorso in cui ha chiesto apertamente la fine della nazione italiana invocando la sua annessione agli Stati Uniti d’Europa.
Sulle frasi di Mattarella ci sarà comunque modo di tornare in apposito post poiché hanno anche un chiaro rilievo penale, configurando alto tradimento. Il PDR ha infatti invocato la commissione di quelli che, a tutti gli effetti, sono delitti contro la personalità dello Stato. Non importa infatti che si ritenga che gli USE sarebbero cosa buona e giusta. Ai fini della commissione dei delitti contro la personalità dello Stato conta solo la sottrazione del potere d’imperio, fatto pacifico laddove l’Italia perde la natura di Stato per diventare “regione” o “provincia” di un nuovo ordinamento. E non tiriamo fuori la favola degli Stati federali. Se c’è una menomazione dell’indipendenza e della sovranità da parte di un ordinamento federale che li avvolge, essi non conservano affatto la loro natura di Stati e l’uso del termine è totalmente improprio sotto il profilo tecnico e fattuale.
Stupisce che ormai sembri assolutamente normale che l’Italia sparisca. Che lo Stato italiano sia cancellato, rimanendo la parola Italia unicamente l’identificazione di un territorio, e la parola italiano quella di un popolo senza più alcuna sovranità in casa propria. Stupisce che si scambi la sovranità di una nazione ed il suo diritto ad esistere per l’isolamento della stessa. Come se essere sovrani in casa propria impedisse buoni rapporti internazionali.
Stupisce poi che chi afferma queste cose, compreso l’inqualificabile Mattarella, si sia ben guardato dal mettere in dubbio quello che davvero rende non paritario il diritto internazionale, ovvero il vergognoso diritto di veto che 5 nazioni della Terra hanno, su tutte le altre, in sede alle Nazioni Unite. Ma questo gli euro-ignoranti non ve lo dicono. Preferiscono bollare, come fa anche Mattarella, come populismo le critiche di chi ha compreso che pochi pazzi ci stanno per far schiantare contro un muro, e che lo schianto sarà tremendo.
Alla falsa emergenza di una crisi economica, indotta volontariamente con una paginetta di regole che hanno privato le nazioni della moneta obbligandole ad indebitarsi in valuta estera, peraltro entro limiti così ristretti da risultare assolutamente insufficienti per avere qualsivoglia possibilità di crescita, abbiamo affiancato anche la crisi umanitaria dell’immigrazione. Anche quest’ultima è provocata proprio da noi. È stato l’occidente (o meglio la finanza che lo controllo in toto) infatti a mantenere in povertà 3/4 del mondo con politiche coloniali ed è sempre stato l’occidente che, con la scusa di esportare democrazia, ha bombardato masse di poveri disperati creando le conseguenti emergenze umanitarie, oggi aggravate anche dal volontario finanziamento di gruppi terroristici.
La stessa evidente ignoranza di alcune culture dipende direttamente dallo stato di sottosviluppo in cui le abbiamo tenute. Tutto questo rappresenta un’abile manovra a tenaglia che utilizza la crisi, come pontificato anche da Mario Monti, al fine di obbligarci a cedere la nostra sovranità. Ma tutto questo non basterebbe a cancellare l’Italia perché i Padri Costituenti avevano reso immutabile la Repubblica che dunque diventava definitiva e non più superabile.
Eppure nel delirio collettivo di una falsa emergenza stiamo andando oltre la revisione costituzionale. A passo spedito procediamo verso la distruzione della Costituzione repubblicana senza la quale gli Stati Uniti d’Europa sono ovviamente impossibili da realizzare senza un vero colpo di mano di carattere palesemente eversivo.
Gli Stati Uniti d’Europa dunque sono semplicemente il cappello politico che certificherà la nostra sconfitta nella guerra economica combattuta in questi lunghi anni e la conseguente annessione del territorio italiano da parte delle potenze vincitrici che sono proprio i gruppi finanziari globali che hanno deciso di prendere il controllo e cancellare le nazioni sottraendo e disperdendo la loro residua sovranità. Chi firmerà il trattato che creerà gli USE firmerà, sic et simpliciter, la resa incondizionata dell’Italia alla finanza internazionale che violentemente ci ha annientato.
Ricordiamo tutto questo ai vari Mattarella ed a tutti gli altri politici favorevoli agli USE. Ricordiamo soprattutto a chi usa la pace come scusa per proseguire nell’illecito cammino intrapreso che, sia che siate in buona fede, sia che siate in malafede, tutti voi state condannando l’umanità intera al terzo conflitto mondiale. Gli USE non saranno affatto progresso e pace ma l’inizio della fine per tutti noi. I popoli non si mettono insieme con la forza, un banale insegnamento che la storia ha dimostrato più volte al prezzo di fiumi di sangue.
Fermatevi!
http://www.studiolegalemarcomori.it/stati-uniti-deuropa-la-fine-dellitalia-come-stato/
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