26 giugno 2012
Il
pittogramma scoperto nei campi di frumento di Milk Hill tra le colline
splendide di Alton Barnes nel Wiltshire, ha un significato profondo e
spirituale. Esso è composto da 27 cerchi concentrici (14 cerchi
centrali) e rappresenta un serpente, ovvero Kukulkan (Quetzalcoatl).
Lunga all’incirca 100-150 metri, sulla formazione non sembrano
affacciarsi ipotesi che possa essere stata creata dai circle makers
disinformatori… che di solito si recano sul posto subito dopo la
scoperta, calpestando e semi-distruggendo completamente il
pittogramma, facendo poi credere che sia un falso.
fotografie estratte da www.cropcircleconnector.com
Gordon Mogford Copyright 2012
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fotografie estratte da www.cropcircleconnector.com
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IL RITORNO DI KUKULKAN
Come detto sopra, il crop circle
rappresenta un serpente con piccole ali e somiglia molto a quello del
Dio Kukulkan (Quetzalcoatl), strettamente associato con la stella del
mattino e della sera, Venere, è il nome che i Maya davano al dio
Serpente, un serpente piumato venerato nell’antica Mesoamerica. Egli non
è un semplice dio, ma un dio multiplo.La mitologia narra che attraverso
lo spirito di questo dio gli antenati abbiano ricevuto il sapere; e
narra che un giorno, nel 999 d.C., Kukulkàn abbia lasciato la sua gente
per intraprendere un viaggio verso i luoghi dai quali proveniva. Prima
di andare, ha promesso che tornerà. In gran parte dei culti del centro
america Quetzalcoatl o Kukulkan
veniva contemplato come il segno del ciclo dei mondi. L’epoca attuale
veniva considerata il quinto mondo, mentre i quattro precedenti erano
terminati e distrutti. Si raccontava che fosse stato proprio
Quetzalcoatl, recandosi a Mictlan (il mondo sotterraneo) a creare il
quinto mondo, quello del genere umano.
Per far ciò avrebbe usato il suo stesso sangue, col quale infuse nuova
vita alle ossa delle razze che lo avevano preceduto. Il quinto mondo,
secondo il calendario Maya, dovrebbe terminare il 22 dicembre del 2012.
Quindi secondo me il crop circle
rappresenta Quetzalcoatl o Kukulkan che sono in volo per il ritorno, per
stabilire una nuova era di pace e per una nuova coscienza e
consapevolezza cosmica. Secondo la ricercatrice Michelle Jennings la
formazione può darci qualche suggerimento. “La mia esperienza non
comprende la conoscenza dei movimenti planetari e astronomiche.
Tuttavia, mi sembra che i due puntini sulla parte esterna della
formazione di Milk Hill, rappresentano una sorta di coppia di oggetti
che hanno raggiunto un certo punto in relazione al sistema solare dove
sono o sembrano vicini all’orbita della Terra. E’ questa parte
all’evento del momento, che porterà un cambiamento per il nostro
pianeta? Considerando l’associazione di Tishtrya con Sirius, è la coppia
di cerchi che rappresentano quel sistema stellare binario“
Quindi secondo la Jennings ci sarebbe
una correlazione con la stella binaria Sirio A e Sirio B? Oppure ci sono
uno o due oggetti spaziali si trovano vicino all’orbita della Terra e
nessuno li ha visti? Anche il profeta Parravicini parlava di un qualcosa
di Extraterrestre che si sta avvicinando al nostro pianeta ed è
invisibile ai nostri occhi: “già stanno viaggiando verso la Terra
navi interplanetarie invisibili all’occhio umano. Questi esseri
invisibili all’occhio umano convivono nel nostro pianeta da sempre e
dimorano in templi e conventi perché sono mistici e cercano di imporre
la fede“
IL SERPENTE COME SIMBOLO DI UN NUOVO CICLO
Il serpente rappresenta il Potere
femminile ed è un simbolo polivalente, universalmente presente in tutte
le culture. E’ l’antenato mitico, il vivificatore, simbolo stesso della
cura, è l’animale originario alle sorgenti della vita e della libido.
Nella nostra cultura prevale il suo lato negativo in quanto la
Cristianità, soprattutto nel pensiero medioevale, ne ha sottolineato la
valenza malefica e distruttrice, associandolo spesso alla lussuria della
donna (Eva o la Bestia dell’Apocalisse). Archetipo fondamentale, o
meglio complesso di archetipi legato alle origini, rimanda al ciclo
continuo della vita:
l’Uroboro, il serpente che si morde la coda, sostenendo e avvolgendo la
creazione in un cerchio continuo, ne impedisce la fine. Nella sua forma
viva, circolare, rappresenta l’eterno ritorno.
Animale-simbolo considerato in modo contraddittorio, in molte culture
arcaiche rappresenta il mondo degli inferi e il regno dei morti per la
sua abitudine a ritirarsi in luoghi nascosti o in buche della terra, ma
anche il suo contrario per quella sua apparente capacità di rigenerarsi
attraverso il cambio della muta. In tal modo, e un po’ ovunque nel
mondo, rimanda alla vita e alla morte, al chiaro e allo scuro, sempre,
indissolubilmente, legati.
Essendo in relazione con la terra è in rapporto con gli antenati. Per
questo molte leggende parlano di serpenti sacralizzati. Rappresenta lo
spirito di una grande divinità, cosmografica e geografica.
In Africa è la più antica imago-mundi. In molte cosmogonie è l’Oceano stesso che racchiude in un quadrato la Terra.
In India, nel tantrismo è la kundalini, un serpente arrotolato alla base
della colonna vertebrale che, risvegliandosi, vivifica i chakra; nel
macrocosmo è Ananta, che serra tra le sue spire la base dell’asse del
mondo.
Il Grande Serpente Originario è l’Alfa e
l’Omega di ogni manifestazione: evocato, adorato o temuto da molti
popoli in Africa, in India, in Indonesia o in Estremo Oriente. E’ il
principio di ogni cosa e abita gli strati più profondi della terra, è la
riserva, il potenziale da cui provengono tutte le manifestazioni.
Rappresenta in modo intenso l’energia psichica, le forze che giacciono
nel profondo. Sul piano umano, è il doppio simbolo dell’anima e della
libido e rimanda ad un’ambivalenza sessuale che lo fa essere, in molte
tradizioni, maschio e femmina insieme o gemello di se stesso.
E’ doppio e Uno e rappresenta la dialettica vivificante.
Sia nella cultura greca che in quella
egizia, il serpente è colto nella sua doppiezza: è temuto in quanto ha
il potere di ricondurre il cosmo nel caos iniziale dell’indifferenziato.
Ma è anche apprezzato e venerato poiché rappresenta l’altra faccia
dello spirito, il vivificante, l’ispiratore della vita.
In esso il ventre della terra è il luogo in cui si opera l’alchimia
della rigenerazione e il serpente, in un processo complesso di
divoratore-divorato, diventa il tramite e il protagonista dello sviluppo
e dell’eterna ciclicità.
Il serpente è anche noto come medico e indovino. Esculapio, dio della
medicina, è rappresentato con il caduceo (dal greco: verga dell’araldo).
Questo oggetto, attributo di Mercurio, consiste in una bacchetta,
talvolta alata, intorno alla quale si attorcigliano due serpenti,
simbolo del principio dialettico. Nell’esoterismo è la conoscenza legata
al mistero dei processi vitali, per questo è rappresentato sulla croce
dei farmacisti. Essere padrone del serpente significa libero accesso
all’inconscio (per questi i bambini sono privilegiati rispetto agli
adulti)
e conoscenza di tutti i segreti: gli incantatori, nell’antichità, erano degli iniziati.
Vi è un’analogia tra l’intestino, che ne riproduce la forma, il serpente
e il labirinto. Questo chiarisce l’origine delle pratiche divinatorie
fondate sull’esame delle viscere.
Padrone della forza vitale e simbolo della rigenerazione che avviene
attraverso il fuoco, è anche il Drago, suo parente stretto.
Quetzalcoatl, il serpente alato nel mito azteco, incarna le qualità del
serpente e dell’uccello, collega cioè terra e cielo, ed è una figura
rigeneratrice.
I CODICI NASCOSTI DEI CERCHI NEL GRANO
In questi ultimi anni, i cerchi nel grano sono diventati sempre più
raffinati e complessi. Il motivo è l’espansione e la crescita della
coscienza dell’umanità. Con l’avvicinarsi del 21/12/2012,gli uomini
stanno lentamente ma stabilmente aprendo la mente alla conoscenza
contenuta in questi messaggi. Guardando queste forme geometriche sacre
ed entrando in sintonia con la loro energia, la nostra coscienza si
espande. Più i cerchi diventano complessi e più la nostra coscienza è
stimolata a crescere. Le informazioni contenute nei cerchi raggiungono
la nostra mente subconscia, anche se non ne siamo consapevoli. Se
rimaniamo aperti, svilupperemo i nostri scopi più alti a tutti i
livelli: fisico, mentale, emotivo e spirituale. In modo davvero
meraviglioso veniamo condotti a comunicare con altre forme di vita
parallele alla nostra. Le forme e le figure di questi cerchi contengono
delle informazioni sulla loro origine, anche se non siamo ancora in
grado di decodificare tutte queste informazioni con la mente analitica.
Gli uomini sono esseri soprattutto visivi. Ciò può costituire uno
svantaggio, perchè le informazioni contenute nei pittogrammi vengono
assorbite più facilmente attraverso il subconscio, più che attraverso
l’organo della vista. La loro energia risuonerà con la nostra stessa
struttura geometrica, guarendoci dal dolore presente e futuro.
Come asserisce giustamente l’artista
olandese Janosh, è’ importante capire che i crop circle sono quì per
riflettere la straordinaria bellezza e la saggezza presenti in ogni
essere umano. Ci guideranno e ci aiuteranno a comprendere pienamente
tutti gli aspetti della creazione. I pittogrammi ci fanno capire che la
geometria sacra non è solo dentro di loro, ma in tutto ciò che ci
circonda e dentro di noi. Dall’allineamento delle stelle e dalle antiche
strutture architettoniche a ogni cellula del nostro corpo, a ogni
battito del nostro cuore, questa geometria è ovunque. L’Universo, la
Terra e tutto ciò che vive è stato creato secondo la regola aurea, la
fondamentale proporzione geometrica della perfezione divina. Tutto
nell’Universo suona, canta questo messaggio di verità. La geometria
sacra è universale e vibra con il nostro DNA, con il nostro subconscio e
può avere effetti guaritivi in tutti coloro che si aprono a questa
conoscenza che è già dentro di noi. E’ lo stampo della creazione.
Massimo Fratini
http://www.segnidalcielo.it/2012/06/crop-circle-stupenda-formazione-compare-a-milk-hill-alton-barnes-wiltshire/
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