Mantra e kirtan: che cosa sono
I
mantra e i kirtan, antichi canti provenienti da varie tradizioni, hanno
un potere trasformativo perchè composti da suoni capaci di modificare
la consapevolezza della mente e la chimica del cervello. Come tutte le
parole essi hanno un significato, ma l’effetto che generano deriva da
qualcosa che va al di là di questo.
La
pratica del cantare i Nomi Divini è un modo semplice e diretto per
entrare in contatto con la gioia, la bellezza e l’amore dentro di te,
ciò che tutti i maestri di tutte le tradizioni indicano come la tua Vera
Natura...
La pratica del “cantare nomi divini” con mantra e kirtan può cambiare la tua percezione del mondo
perché cambia innanzitutto la percezione che hai di te stesso. Cantando
mantra & kirtan non cerchi di “eliminare i pensieri” bensì, con il
tempo e con la pratica, e andando sempre più in profondità dentro di
te, imparerai a lasciarli andare. Imparerai anche a non farti
travolgere dalle emozioni semplicemente usando la tua totale presenza,
il resto accade da sè.
Fare esperienza della presenza d’amore dentro di te, cantando, non ha niente a che vedere con l’India, l’Occidente o il Tibet, ma con te.
Fare esperienza della presenza d’amore dentro di te, cantando, non ha niente a che vedere con l’India, l’Occidente o il Tibet, ma con te.
Krishna, Shiva e le altre divinità sono forme diverse dell’Unità,
cantare i loro nomi ti trasporta oltre le forme, oltre i sessi e le
religioni. A noi non interessa la loro conoscenza filosofica, ci
interessa invece l’esperienza diretta, il feeling, perchè il
significato profondo di questi nomi va oltre la mente e oltre qualsiasi
cosa possa essere compresa intellettualmente.
Krishna,
Ganesh, Rama non sono esseri fisici, sono stati di consapevolezza nei
quali possiamo “entrare”. Disponibili per noi proprio perchè parte del
nostro vero Sé, ci permettono di accedere a loro attraverso l’amore.
Il
modo migliore per approcciare il canto di mantra e kirtan è non
immaginarsi nulla, nè mete da raggiungere nè stati estatici particolari
da provare. Come diceva un famoso maestro di meditazione, la parte più
importante della pratica è sedersi e farla! Se ti senti leggero e
felice, canta, se ti senti triste e pesante, canta. Non importa quello
che senti, continua a cantare, ti libererai dall’abitudine di farti
assorbire dalle emozioni.
Cantando i Nomi Divini non spingi via i pensieri, ma canti perché questo ti porta sempre più in profondità.
E con la pratica impari a lasciar andare i pensieri che ti “portano via”. Anche l’abitudine di farti assorbire dalle emozioni se ne andrà, c’è solo una cosa da fare: metterci la tua attenzione, il resto accade da sè.
Cantando i Nomi Divini non spingi via i pensieri, ma canti perché questo ti porta sempre più in profondità.
E con la pratica impari a lasciar andare i pensieri che ti “portano via”. Anche l’abitudine di farti assorbire dalle emozioni se ne andrà, c’è solo una cosa da fare: metterci la tua attenzione, il resto accade da sè.
Non è necessaria alcuna esperienza col canto per fare quest'esperienza:
la voce, la musica e la tua presenza sono tutto ciò che è richiesto per
entrare in contatto con gioia, creatività e l'amore dentro e fuori di
te.
Sita Ram!
http://www.mantrasinging.it/index.php/mantra-a-kirtan.htmlù
Śri Caitanya Mahāprabhu
Hare
Krishna Hare Krishna Krishna
Hare Rama Hare Rama
Rama Rama Hare Hare
Fonte: http://www.krishnadas.it
tempi-finali.blogspot.it
Harinama in Madrid with Sacinandana Swami and Madhava Prabhu - Kirtan Fiesta 2010
Il Kirtan e il Mantra
Il Kirtan, è una pratica spirituale
e fa parte di un sistema di Yoga chiamato Mantra Yoga. Letteralmente Kirtan
significa « la ripetizione continua di un Mantra ». Questo sistema di Yoga
viene citato nei Tantra Shastras, una scrittura antica Indiana, ed è un
sentiero lungo il quale l'aspirante spirituale utilizza le vibrazioni sonore
per poter espandere ed infine liberare la propria coscienza spirituale latente.
Nomi diversi, per esempio Samadhi, Nirvana, Coscienza di Cristo oppure
unione, sono stati dati per definire questo risveglio spirituale e
indubbiamente la pratica e la ripetizione di un Mantra è un metodo veloce,
sicuro e potente che si adatta a tutti gli aspiranti spirituali nella loro
ricerca di realizzarsi.
La scienza del Mantra Yoga non è
limitata esclusivamente alla cultura Indiana poiché si trova in tutte le
culture spirituali del mondo. Infatti l'incontrarsi della gente e il cantare
canti sacri ha sempre fatto parte della pratica spirituale in tutte le
culture antiche.
Ma man mano che passava il tempo fu dimenticata l'essenza
spirituale di queste pratiche che invece vennero collegate col voodoo o la
magia oppure vennero considerate inutili poiché la gente aveva perso o
dimenticato il loro importante valore spirituale. Invece, in India i santi e
i saggi, gli Yogi e i Sannyas avevano conservato questa grande scienza e
avevano documentato tutto nei Tantra Shastra. I mantra sono stati tramandati
in sanscrito, lingua considerata pura; è stato detto che è la lingua base
dalla quale si sono sviluppate la maggior parte delle nostre lingue odierne.
Śri Caitanya Mahāprabhu
« Kirtan »
La lingua sanscrita consiste in una
serie di lettere chiamate Akshara, che letteralmente significano « gli
indistruttibili »; la combinazione di queste lettere individuali oppure le
loro vibrazioni sonore formano ciò che sono conosciuti come Mantra.
Ad ogni Akshara è associata una
frequenza particolare o vibrazione che agisce sull'individuo a diversi
livelli di coscienza. Per cui le combinazioni di queste Akshara nei vari
Mantra aiutano a svegliare un certo tipo di consapevolezza nell'individuo, a
seconda della struttura dello stesso.
E' interessante notare che anche
nella scienza di Kundalini Yoga, un altro ramo dello Yoga, a ciascuno dei
Chakra (centri psichici del corpo) è associata una forma specifica del loto.
Su ciascuno dei petali dei diversi loti sta un particolare Akshara o
vibrazione sonora, mentre Sahasrara, che è la sede della coscienza superiore,
contiene tutte le Akshara. Così, se si pratica e si perfeziona i vari Mantra,
si purifica e si sveglia i diversi centri psichici nel corpo e conseguentemente
anche il loro centro che è contenuto nel Sahasrara viene svegliato.
La musica è sempre stata un mezzo
molto potente per svegliare la coscienza spirituale, per non parlare del suo
valore nel liberare le tensioni emotive e nell'indurre ad uno stato di tranquillità
e rilassamento. Con la combinazione del Mantra e della musica abbiamo una
pratica che si chiama Kirtan. Sul sentiero della meditazione il Kirtan è uno
dei tre metodi con il quale il Bhakti, l'amore trascendentale, viene
risvegliato.
La musica è un'arte, un'espressione
comune a tutte le culture ed è un mezzo con il quale è stata soppressa quella
esperienza nella vita che trascende le parole, le azioni. La musica ha la
qualità di trascendenza. Ha un potere così grande che l'intelletto e la mente
razionale non possono più funzionare e ci si trasferisce nel regno dello
spirito.
Per facilitare questo movimento,
questo flusso, i Mantra sono stati lasciati nella loro forma originale poiché
qualunque tentativo per tradurre il significato sarebbe puramente
intellettuale.
Tramite la pratica del Kirtan e non
tramite la conoscenza intellettuale, vengono a poco a poco rivelati gli
aspetti più profondi dei Mantra.
Ha parlato di questo aspetto del
Bhakti e la sua attinenza nel riuscire a meditare, Paramahamsa Satyananda
durante la sua visita in Australia nel 1978. Infatti egli ha detto: « Una
volta che è stato compiuto questo Bhakti, viene spontaneo il Dhyana Yoga (la
meditazione) ».
Il potere del Kirtan è innegabile e
una volta che è stato sentito l'aspirante, tramite il risveglio di questo
Bhakti nel proprio essere, subisce un cambiamento notevole nella sua
spontaneità, nell'affrontare la vita, sia interiore che esteriore.
Il metodo del Kirtan è stato
adoperato da tanti santi e saggi per trascendere la coscienza normale.
Mira
Bai, una grande devota di Krisbna, aveva raggiunto il suo stato di
beatitudine e realizzazione spirituale tramite il ricordare e il cantare del
sacro nome del suo Signore. Così è il potere del Kirtan e del Mantra. Se
l'individuo riesce a liberarsi dalle proprie inibizioni e dai propri
complessi, questo metodo ha il potere di rompere le catene che normalmente
legano la coscienza umana permettendo alla coscienza individuale di fondersi
con quella Divina.
Krishna Das plays in Rishikesh.AVI
Hare
Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare
Hare
Hare Rama Hare Rama
Rama Rama Hare Hare
Fonte: http://www.krishnadas.it
tempi-finali.blogspot.it
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