Guide Venusiane e Maestri Intraterrestri.
Olivier de Rouvroy, 9 luglio 2012
Luis Fernando Mostajo Maertens è nato a
Cochabamba, in Bolivia, il 20 Gennaio 1964. È allo stesso tempo
archeologo, architetto, artista e musicista ma soprattutto è anche
conosciuto per aver avuto dei contatti con extraterrestri, specialmente
Venusiani, come con gli intraterrestri che abitano nelle città di Luce
della Terra Cava.
Questi contatti sono iniziati quando
aveva tredici anni e sono proseguiti poi in maniera quasi ininterrotta.
Egli è stato preparato per diventare un istruttore, trasmettere le
tecniche di sviluppo interiore mentale e spirituale che gli sono state
insegnate...
Ha tenuto numerose conferenze nella
maggior parte dei paesi dell’America del Sud, ma anche in Messico, in
Canada, negli Stati Uniti, in Spagna e pure in Egitto. Ha inoltre
scritto e pubblicato numerosi libri nei quali descrive la natura delle
sue esperienze con le sue Guide venusiane e riporta i grandi messaggi di
risveglio che gli hanno trasmesso.
In effetti, gli hanno domandato di
diventare uno dei loro relatori per la nostra Umanità. Egli è
considerato oggi come uno dei più importanti contattisti della nostra
epoca perché è uno dei rari ad aver prodotto delle prove materiali
irrefutabili dei suoi scambi con autentici membri della Confederazione
dei Pianeti.
Secondo Mostajo, i Venusiani hanno una
base terrestre situata sotto il lago Titicaca, in Bolivia, in un posto
che si trova in prossimità dell’antica città di Tiahuanaco dove si
ergono d’altronde, nel mezzo delle rovine, le vestigia di un
antichissimo calendario di pietra venusiano. Tiahuanaco si trovava una
volta sul bordo del lago e non nel deserto.
Lì i Venusiani avevano contribuito allo
sviluppo di una straordinaria civiltà solare. Infatti un tempo essi
avevano fondato parecchie colonie sulla Terra di cui non rimane oggi che
questa base localizzata sotto il lago Titicaca, dove vivono anche dei
discendenti di superstiti del cataclisma atlantideo.
Per quanto concerne il pianeta Venere, di
cui si sa essere considerato dagli scienziati fisicamente inabitabile a
motivo della sua assenza d’acqua e della sua temperatura elevata, esso
accoglie secondo Mostajo una civiltà sotterranea evoluta.
I Venusiani possiedono come noi dei corpi
fisici, ma di una densità vibratoria minore che permette loro di
materializzarsi o di smaterializzarsi molto facilmente e di adattarsi
senza difficoltà alle vibrazioni terrestri.
A richiesta dei Maestri della terra
interiore e delle Guide venusiane, Mostajo si è recato in diversi luoghi
che ospitano dei punti di passaggio verso la Terra Cava, come quello
del Monte Shasta in California, il vulcano Moai nelle Hawaii, l’antica
città Maya di Copan in Honduras, il Macchupicchu in Perù, Samaipata
nell’Amazzonia boliviana, il monte Bugarach nei Pirenei francesi,
Monserrat in Spagna, così come certi siti dell’antico Egitto.
In seguito, egli è stato autorizzato a
raggiungere il Tempio dei Sette Raggi posizionato sotto il lago
Wiñaymarka che è il nome dato alla parte sud del Titicaca. È in questo
luogo che risiedono attualmente le Guide della Fraternità Bianca.
Mostajo le ha incontrate lì ed ha ricevute molteplici iniziazioni.
Egli lavora ormai all’edificazione della
città ideale di Wiñaymarka che sarà situata alla superficie su una delle
rive del lago e che deve diventare un modello di habitat solare per
l’Età d’Oro.
Ecco un estratto di un messaggio che ci ha trasmesso dopo essere andato alle Hawaii.
“I Venusiani fanno parte della
Confederazione dei Pianeti. Secondo loro, l’Universo intero è di Energia
Pura e questa Energia agisce in maniera dinamica su tutte le stelle
della galassia che si scambiano continuamente informazioni. Essi pensano
che la Terra, così come noi la conosciamo, non abbia terminato la sua
evoluzione. Essa è sempre in trasformazione.
Da migliaia d’anni essi hanno instaurato
un Grande Piano di assistenza e di aiuto alla nostra Umanità. Sono
attualmente presenti tra noi per stabilire un contatto perché questo fa
parte del loro programma di sostegno. Pensano che dobbiamo prendere
parte alla trasformazione della Terra e assumerci un ruolo nei
cambiamenti che stanno per prodursi.
L’Energia che giunge fino a noi proviene
dal Sole. Durante migliaia d’anni, essa si è concentrata nelle mitiche
montagne del Tibet, principalmente nella regione del lago Manasarovar.
Ma dopo la seconda guerra mondiale una traslazione si è prodotta verso
le Americhe. Si tratta di una regione a sud del lago Titicaca che è
diventata il principale ricettacolo del magnetismo cosmico.
È in quest’area che le Guide
extraterrestri hanno un tempo accompagnato lo svolgersi delle culture
sud-americane ancestrali, fino all’evento dell’Età d’Oro della Civiltà
Solare di Tiahuanaco, all’epoca in cui la leggendaria città perduta di
Païtiti conobbe anche il suo apogeo.
Contrariamente a Tiahuanaco, di cui sono
state ritrovate delle vestigia sul bordo del lago Titicaca, Païtiti non è
mai stata scoperta e la sua posizione rimane un enigma.
Molti esploratori tentano in questo
momento di localizzarla e di scoprirne il luogo esatto. Ma altre civiltà
come quelle Incas sono state ispirate dalla cultura solare venusiana.
In America del Nord, gli Apaches sono gli eredi diretti delle Guide
venusiane.
Malgrado la reticenza di certi custodi di
questa conoscenza ancestrale, le informazioni che detengono stanno
cominciando a circolare perché esse possono e devono ormai essere
comprese dal più grande numero possibile di Terrestri.
Già da qualche anno le mie Guide mi
avevano invitato, con sei altri amici, ad accedere in un sito chiamato
“Le Anime”. Ci avevano spiegato che stavano per arrivare con i loro
vascelli, confermando la comunicazione telepatica che avevo ricevuto dal
1977. Alla data che mi avevano indicato, mi sono recato con i miei
amici in questo luogo.
Erano circa le nove di sera quando ho
vissuto un evento che ha definitivamente cambiato il corso della mia
vita. Cinque differenti oggetti illuminati con i colori dell’arcobaleno
sono apparsi davanti ai miei occhi. Hanno cominciato ad inviare dei
fasci di luce, come se avessero dei fari enormi, capaci di illuminare
grandi distese di terreno a kilometri tutt’intorno. Questo è durato
circa quindici minuti.
Durante questo tempo ho ricevuto
telepaticamente una grande quantità di informazioni. Le Guide mi hanno
annunciato che desideravano attivare una nuova fase nel processo di
preparazione dell’Umanità ad un incontro fisico con loro, non perché
essi siano migliori di noi, ma per il motivo che i campi di energia nei
quali si posizionano sono differenti dai nostri e che una rettifica è
necessaria.
Hanno spiegato che ci necessita
assolutamente elevare le nostre vibrazioni spirituali ed è solo così che
potremmo abituarci fisicamente a vivere una nuova vita ed a
sperimentare una diversa civiltà. Ci hanno anche suggerito di smettere
di mangiare della carne e di cominciare senza indugi a praticare un
regime interamente vegetariano.
È, secondo loro, una condizione
indispensabile all’elevazione del nostro livello vibratorio. E questo
stato deve imperativamente essere raggiunto da uno stragrande numero di
esseri umani prima che essi possano scendere e stabilire un contatto con
l’insieme dell’Umanità.
Le Guide affermano che il principale
ostacolo per l’essere umano è la paura dell’ignoto. Di conseguenza, ci
domandano di imparare a controllare le nostre paure, le nostre emozioni,
alfine che un contatto extraterrestre diretto con una parte importante
della popolazione planetaria diventi possibile.
Mi hanno poi addestrato personalmente
invitandomi a recarmi, ora solo, ora in gruppo, in luoghi
particolarmente selvaggi e inospitali, con l’intento di pervenire a
superare tutte le mie paure e a controllare ogni mia emozione.
Ciò che mi hanno domandato di fare era
qualche volta difficile da compiersi. Mi ricordo di aver pensato: “Dato
che le Guide vegliano su di me, non può arrivare nulla di cattivo.” Ma
quando camminate tutti soli nel mezzo della notte in piena foresta e
improvvisamente avete l’impressione che una persona vi tocchi la
schiena, allora, credetemi, è difficile non avere la pelle d’oca!
Più tardi, mi sono reso conto che quando
si vive questo genere di esperienza, non c’è solo la paura che si
manifesta, anche molte altre emozioni cominciano a risalire all’interno
di sé: l’angoscia, la frustrazione, il sentimento di essere abbandonato,
l’impressione di perdere la ragione…
Dunque non solamente bisogna imparare a
riconoscere questi stati emotivi quando sopraggiungono ma dovete anche
apprendere a controllarli e riuscire ad essere capaci di utilizzarli
coscientemente. È questo che costituisce l’allenamento della padonanza
di sé. Nel mio caso, questa preparazione è durata circa tre anni.
Lungo questo processo di addestramento,
le Guide hanno messo a mia disposizione differenti strumenti. Per quanto
strano ciò possa sembrarvi, il più straordinario dei doni che mi hanno
offerto è il mio Nome Proprio, il Nome cosmico che è il mio unico e vero
Nome.
Essi mi hanno spiegato che tutti gli
Esseri viventi nell’Universo dispongono di questa chiave unica a cui
nessun altro all’infuori di sé può adeguarvisi. È il vostro Nome
spirituale il quale è, nello stesso tempo, il “sesamo” dell’immortalità
dell’Anima di ciascuno.
Quando iniziate ad operare con questa
chiave, tutto diventa magico: le vostre memorie cellulari cominciano a
risvegliarsi, vi ricordate di chi voi siete, da dove venite, vi
rammentate di ciò che è la vostra missione presente e saprete in quale
posto dovrete andare nel futuro… Tutto si illumina e si combina, tutto
si posiziona nel migliore dei modi possibili per voi stessi e per la
vostra Anima.
Durante una delle mie esperienze con le
Guide, esse mi hanno domandato di stendere le mani. Quando l’ho fatto,
un vascello spaziale è apparso proprio al di sopra di me. Esso mi ha
inviato una sorta di energia condensata che è discesa nelle mie mani e
che si è materializzata sotto la forma fisica di due piramidi.
Una forza sconosciuta è penetrata
all’interno del mio corpo, a qualche centimetro al di sopra della
ghiandola del timo, là dove si trova il terminale dei nostri nervi
radiali che permette all’organismo di assimilare l’energia. Mi hanno
spiegato che questo strumento non è unicamente destinato agli Esseri
spirituali che operano in favore del cambiamento ma che è anche stato
trasmesso alla Terra per aiutarla a trasformarsi.
Sono lungi dall’essere il primo ad aver
ricevuto questa forma di energia materializzata. Se vi rammentate è
menzionata nella Bibbia quando il popolo di Israele lasciò l’Egitto;
Mosè ricevette in offerta due pietre dai sacerdoti, conosciute con i
nomi di Ourim e Thumim e che racchiudevano la medesima energia.
Qui in America del Nord, anche Joseph
Smith ha ricevuto due pietre bianche alfine di poter tradurre le placche
d’oro che gli erano state trasmesse dalla Guida venusiana Moroni.
Secondo Joseph Smith, la sera del 21
Settembre 1823, nel momento in cui pregava intensamente una luce inondò
la sua stanza e un messaggero celeste chiamato Moroni gli
sarebbeapparso e gli avrebbe rivelato che degli antichi annali poggiati
su delle placche d’oro erano interrati in una vicina collina e che lui,
Joseph Smith, avrebbe dovuto tradurre in inglese questo testo sacro.
Le Guide extraterrestri hanno donato ad
alcuni di noi questi strumenti per consertirci di risvegliare il nostro
sesto senso e di aprire i nostri occhi spirituali sulle dimensioni
superiori. Così al termine dei tre anni, mi sono familiarizzato con
l’insieme della loro flotta. Conosco ora ciascuno dei loro vascelli e
ciò che mi è stato dato di vedere; anche coloro che mi hanno
accompagnato ne sono stati testimoni.
Una delle loro astronavi aveva per
missione di aprirmi una porta dimensionale che essi chiamano “porta di
trasferimento”. Questi varchi concentrano dell’energia luminosa sugli
individui e provocano un’accelerazione delle loro vibrazioni che ha per
effetto quello di smaterializzare le molecole del loro corpo alfine che
possano proiettarsi nel luogo dove sono attesi.
Non è fantascienza. Degli scienziati
russi hanno d’altronde già scoperto questo procedimento e provano, in
questo momento, a sviluppare una macchina per il teletrasporto. Negli
Stati Uniti, l’esperienza di Filadelfia ha già permesso di fare sparire
una nave intera con tutto il suo equipaggio per farla riapparire altrove
un po’ più tardi. Ma siccome gli Americani non padroneggiano questa
tecnologia, se ne è sfiorata la catastrofe.
L’esperienza di Filadelfia (talvolta
designata sotto il nome di Project Raimbow, ossia Progetto Arcobaleno) è
un’esperienza militare della Marina Americana che ebbe luogo nei
cantieri navali di Filadelfia nell’Ottobre del 1943.
Consistette nel rendere invisibile per un
breve periodo il cacciatorpediniere USS Eldridge. Secondo un
sopravvissuto dell’esperienza, questa nave fu resa invisibile e poi
teletrasportata avanti e indietro tra Filadelfia e Norfolk (Virginia).
Ma l’esperienza non si svolse come
previsto: certi membri dell’equipaggio divennero pazzi, altri sparirono o
vennero fusi con lo scafo della stessa nel momento della sua
smaterializzazione.
Queste conseguenze inattese hanno,
sembra, convinto la Marina Americana a desistere dal progetto ma nulla
permette oggi di affermare che questo abbandono sia stato definitivo.
Le Guide di Venere sanno che l’Essere
umano, dalla sua nascita, impara per imitazione. Così, coloro che
entrano in contatto con una civiltà diversa che è molto più evoluta
della nostra (che è andata al di là della guerra, della malattia, della
sofferenza e della penuria) possono cominciare a comprendere che questa
civiltà avanzata si basa su un concetto più elevato della vita e che
possono condividerlo con altre persone nei luoghi dove esse vivono.
Ciascuno può aiutare delle individualità
che in seguito ne soccorreranno altre ed è così che poco a poco le
mentalità si evolvono. Alcuni credono ancora che un immensa astronave
discenda dal cielo e come per magia tutto cambi per noi. No. È l’umano
che deve assumersi la responsabilità del cambiamento. È ora che dobbiamo
prenderci in carico completamente il nostro destino.
Dopo tre anni di preparazione, nel
momento in cui mi sono trovato in un posto isolato nel mezzo della
Cordigliera delle Ande, essi mi hanno contattato e mi hanno avvertito
che, alle otto della sera, una nave spaziale si sarebbe materializzata
in una valle chiamata “Valle Potosi” e che l’equipaggio della stessa
avrebbe attivato l’apertura di una porta attraverso la quale sarei stato
in grado di andare con loro.
Mi hanno spiegato che mi avrebbero
condotto in una città che non si trova sul Pianeta Terra ma su Venere,
in una valle che essi chiamano la Valle del Silenzio. È il luogo dove si
trova l’Accademia delle Scienze Spirituali di questa civiltà.
Non appena ho raggiunto la Valle Potosi,
un’astronave ha iniziato ad emettere degli impulsi che sembravano
produrre dell’energia che si è rapidamente condensata sotto-forma di
mezzaluna di un colore biancastro e brillante. Una volta materializzata
l’energia, mi hanno detto: “Vieni!” Ho sentito il mio cuore trasalire.
Ma essi hanno ripetuto: “Vieni!”.
Ho fatto ciò che mi avevano domandato. Ho
cominciato a camminare verso l’energia proveniente dal vascello. Sono
passato attraverso il campo di energia della mezzaluna e immediatamente
mi sono sentito senza peso. Ho avuto una sensazione di vertigine, come
quando volate in un aereo che incontra delle turbolenze e si ha molta
pressione nella testa e nel petto.
Avrei voluto andarmene ma non potevo
perché ero circondato dal campo di energia che mi attirava in avanti e i
miei piedi non toccavano più il suolo.
Rapidissimamente la notte stellata delle
Ande ha iniziato a trasformarsi in una valle magica. Il cielo aveva
delle forme multicolori. Proprio alla mia destra, un grande e bellissimo
Essere mi si è presentato.
Egli mi ha detto: “Non preoccuparti. Tu
sei qui perché è venuto il momento di mostrarti tutto ciò di cui ti ho
parlato in precedenza. Il mio nome è “Tel”. Durante il tempo che
passerai qui con noi, ti daremo delle informazioni nuove sulla tua
futura Missione.”
Poi ha cominciato a parlarmi dell’aspetto
strano che aveva il cielo al di sopra delle nostre teste. Mi ha
spiegato che ciò proveniva dalla reazione delle nuvole che circondavano
Venere, dal fenomeno conosciuto come “pioggia solare”. È questo che
produceva questo cielo multicolore. Sul pianeta Terra c’è qualcosa di
simile che si chiama aurora boreale.
Egli ha detto che la loro vita su Venere è
sotterranea. Quando una civiltà è più evoluta non costruisce più al di
sopra del suolo ma principalmente sottoterra. E c’è una spiegazione per
questo. Le civiltà più evolute del nostro Universo sono insediate il più
vicino possibile al nucleo dei pianeti che le ospitano, a contatto
diretto con l’energia tellurica.
Mi ha anche messo al corrente che i
Venusiani non utilizzano gli angoli ma costruiscono degli edifici
circolari e conici. Questo mi ricorda i tepee (le tende degli indiani
d’America; ndt) dei nativi americani del Nord. Egli ha aggiunto che la
loro popolazione attuale conta meno di cinque milioni di persone che
vivono tutte all’interno del Pianeta e che le donne sono in grande
maggioranza.
La civiltà di Venere assomiglia molto
alla nostra ma sarebbe preferibile dire che è la nostra che risulta
molto simile alla loro. Esiste una semplice ragione per questo: da
parecchie migliaia d’anni, il nostro genoma è stato modificato dai
Venusiani per aiutarci ad evolvere come loro.
Come chiarire altrimenti che noi siamo
riusciti, in un lasso di tempo così corto, ad uscire dall’era delle
caverne e a diventare capaci di organizzare dei viaggi nello spazio? È
grazie all’apporto dei Venusiani se noi abbiamo potuto saltare alcune
tappe!
Essi hanno gli occhi chiari e la pelle
piuttosto bianca. Sono svelti ed atletici. Portano delle tute che
aderiscono perfettamente ai loro corpi. Si nutrono un po’ come noi ma si
limitano ad un’alimentazione strettamente vegetariana.
Un gran numero di organi che tuttora noi
possediamo sono totalmente scomparsi in loro. Li abbiamo ancora perché
consumiamo più di quanto dovremmo. Essi continuano ad accoppiarsi per
procreare ma i loro amplessi sono leggeri e piacevoli a motivo della
dimensione spirituale che danno alle loro unioni.
Dicono che se noi desideriamo
risvegliarci e continuare ad avanzare anche come specie, abbiamo bisogno
di prendere coscienza interiormente e di aiutarci gli uni con gli
altri. C’è una catena evolutiva nell’Universo. Alcuni tra loro hanno
raggiunto un livello molto elevato di sviluppo sociale. Sono in grado di
condividere questo liberamente con persone come noi.
Tel mi ha spiegato che per raggiungere la
vera spiritualità non è necessario salire in alto su una montagna né
sedersi a meditare per delle ore. È sufficiente conoscere e comprendere
le leggi della natura e vivere in armonia con essa.
L’autentica spiritualità non è
inaccessibile. Essa è vicinissima a noi. È sufficiente cambiare
attitudine verso la natura, pensare ed agire in un modo positivo per
elevarsi spiritualmente.
Egli mi ha presentato a tre Maggiori in
età (i Saggi di Venere). Essi mi hanno parlato con Amore in un
linguaggio universale che non è solamente telepatico ma che consiste in
una serie di ideogrammi che costituiscono una sorta di data-base.
Conosciamo questo con il nome di Annali Akasici (o Cronache dell’Akasha;
ndt).
È una specie di memoria collettiva che si
trova nella cintura di radiazioni circondanti la Terra che gli
scienziati chiamano “Fasce di Van Allen”. Tutto vi è continuamente
registrato: ogni nostro pensiero e ciascuna delle nostre azioni fino
alla più fuggevole delle nostre emozioni. Nella sua forma fisica, questa
cintura comporta sette livelli sovrapposti. È ciò che mi hanno rivelato
i Saggi.
I dati akasici terrestri sono protetti
dal governo interno della Terra. Questa Governance collegiale è
conosciuta con il nome di Grande Fraternità Bianca. E questa Grande
Fraternità Bianca è stata formata per aiutare l’Umanità a sopravvivere
alla distruzione dell’antica civiltà di Atlantide.
Prima della scomparsa delle sette
civiltà, i “Vecchi” di Atlantide hanno protetto le loro conoscenze
mettendole in differenti luoghi situati all’interno del Pianeta. È in
uno di questi siti che risiede il Governo positivo della Terra.
Coloro che lo compongono attendono con
Amore che l’Umanità pervenga alla maturità prima di trasmettere questa
Conoscenza ed insegnarci ad usarla perché incorriamo nel rischio di
ripetere sempre gli stessi errori come nel passato. È così che questo mi
è stato trasmesso.
Una delle città interne si trova vicino
al luogo dove avevo l’abitudine di vivere, sul bordo del Lago Titicaca,
in prossimità della sua parte sud alla quale è stato dato il nome di
Lago Wiñaymarka nel linguaggio aymara.
Vicino a questo lago c’è un tempio
nascosto della Fraternità Bianca. Una parte della mia Missione consiste
nel restare in contatto con questi Esseri perché hanno compreso
l’obbiettivo della Terra e della Creazione del Cosmo e possono aiutare
noi a conformarvisi.
Tutta la popolazione delle città interne
ha beneficiato delle conoscenze dei Venusiani e dei progrediti della
loro civiltà. Da quello che dicono, il nostro mondo è attualmente diviso
in quattro regioni. Quando si uniranno, esse formeranno ciò che si
chiama la Chakana che è la Croce quadrata andina.
Questa si ottiene anche proiettando su
una superficie piana le quattro facce della piramide con il piedistallo.
La piramide è il simbolo dell’eternità e Wiñaymarka, nel linguaggio
Aymara, vuole dire “Città Eterna”.
Un anno dopo il mio viaggio
interdimensionale e il mio incontro con le Guide di Venere essi mi hanno
ricontattato ma questa volta ciò è avvenuto nella mia propria casa.
Quando ero sul punto di andare a dormire uno degli Anziani è apparso
davanti a me per proiezione olografica.
La prima cosa che ho notato era la Luce
che usciva dai suoi occhi. Mi ha spiegato come gli occhi sono lo
specchio dell’Anima. Solo dopo questo, mi sono reso conto che faceva
parte dei Maggiori ma con delle caratteristiche nordiche. Aveva dei
capelli lunghi, dritti e bianchi e una barba molto fine.
Si è presentato con il nome di Soromis e
mi ha detto semplicemente: “La chiave che può aprire la porta della
vostra coscienza è di amare Dio al di sopra di tutto e di amare gli
altri come amate voi stessi”.
Queste parole, tra l’altro, già molto
conosciute da miliardi di individui su questa Terra e che conoscevo
certamente già io stesso, hanno prodotto in me un sentimento simile ad
un terremoto. Non sono mai stato così sconvolto.
Il Saggio ha aggiunto: “La vera
realizzazione non è molto lontana da voi. È anzi molto vicina a ciascuno
di voi se accettate di dirigervi verso la vostra propria Luce”.
In quel momento, ho infine realizzato che
è impossibile comprendere il senso di queste parole con il solo
mentale; non si può riceverne il contenuto che attraverso il cuore.
Gli Anziani si rivolgono al nostro cuore,
non alla nostra mente. La loro energia, i loro pensieri e le loro
parole esprimono un certo livello vibratorio al quale voi accedete al di
là di ciò che capite. Essi illuminano la vostra comprensione.
Ho compreso in quell’istante che se Dio è
Amore, allora il solo modo di connettersi con questa Sorgente di Amore è
aprire il cuore e dare Sé stessi, il Suo Amore, agli altri. Non c’è
nessun avanzamento possibile senza Servizio. Ma non si può dare agli
altri ciò che non si è in grado di trovare all’interno di noi stessi.
È per questo che il primo compito
dell’uomo e di imparare ad amarsi. Tuttavia, amare se stessi non vuol
dire esaminarsi allo specchio e dirsi: “WOW, come sono bello! Ora posso
uscire e andare ad incontrare gli altri”.
La pratica dell’Amore di Sé consiste
nell’apportare un nutrimento adatto a ciascun piano del nostro sviluppo:
il piano fisico, il piano emozionale, il piano mentale e il piano
spirituale. È così che si diventa un Essere completo.
Ho infine afferrato che il vero Amore non
è quello che ci è stato insegnato. Esso non è cieco. Il vero Amore è
cosciente e intelligente perché ci permette di dare agli altri
esattamente ciò di cui hanno bisogno.
Il Saggio Anziano non era là unicamente
per dirmi quello, ma anche per esortarmi ad integrare me stesso nel
cerchio luminoso della Fraternità Bianca. Mi ha invitato a recarmi nella
Terra interna affinché io potessi scoprirvi l’Iniziazione Solare.
Questa esperienza mi ha condotto ad oltrepassare di gran lunga tutte le precedenti.
E molti altri come me sono sul punto di
viverla perché oggi gli Antichi hanno aperto le porte con l’obbiettivo
che la loro saggezza e le loro conoscenze possano raggiungere l’insieme
dell’Umanità ed accompagnarla fino alla Nuova Epoca.”
Luis Fernando Mostajo Maertens
Informazioni da Olivier de Rouvroy
Fonte: erenouvelle.fr
Traduzione: Sebirblu.blogspot.com
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