La Keshe Foundation e l’Iran saranno il fulcro del nostro futuro?
19/09/2012
Fra la fine di agosto e l’inizio di
settembre si sono verificati due eventi che potrebbero avere
ripercussioni molto importanti sul futuro prossimo dell’umanità e che,
pertanto, meritano tutta la nostra attenzione.
Mentre tutti i sistemi, le convinzioni e
i dogmi del nostro mondo occidentale si stanno lentamente ma
inevitabilmente sgretolando, i paesi del Non-Aligned Movement (NAM) si
sono riuniti dal 26 al 31 agosto nel sedicesimo summit NAM ospitato
dall’Iran. Pochi giorni dopo, il 6 settembre, una fondazione scientifica
belga, con a capo un ingegnere nucleare iraniano, ha presentato una
tecnologia avanzatissima che smentisce i dogmi della scienza e della
fisica ufficiale e che potrebbe risolvere tutti i problemi più urgenti
dell’umanità.
Questi
due eventi hanno come fattore comune l’Iran, proprio la stessa nazione
epicentro del cyber spionaggio e degli attacchi informatici che stanno
caratterizzando la guerra cibernetica, oltre che delle varie operazioni
militari e terroristiche in corso in Medio Oriente.
La stessa nazione vittima delle ingiuste
sanzioni e delle inique misure di restrizione decise dall’ONU e
dall’Unione Europea, di un immotivato decreto restrittivo emesso dal
presidente degli Stati Uniti, nonché dell’infame propaganda dei
mainstream media occidentali che continuano a descrivere l’Iran come uno
stato terrorista, un vero e proprio asse del male. Una nazione che,
invece, potrebbe diventare il fulcro del nostro futuro...
Il summit NAM e l’isterismo dei media occidentali
Il sedicesimo summit NAM è stato indubbiamente un enorme trionfo
diplomatico, con ben 120 paesi, provenienti da cinque continenti, che si
sono incontrati a Teheran nonostante Stati Uniti, Israele e Unione
Europea abbiano tentato di tutto per isolare, infamare e attaccare in
vari modi il paese ospitante. La frustrazione derivante dal fallimento
dei miseri tentativi di minarne l’immagine e il grande successo del
summit hanno provocato un reazione furiosa ed isterica dell’élite
governativa occidentale nei confronti dello stato iraniano.
Mentre centinaia di delegazioni di tutto il mondo intavolavano
discussioni con i rappresentanti iraniani e sfruttavano questa
opportunità per espandere reciproche relazioni bilaterali, i mainstream
media occidentali, notoriamente manipolati, controllati e corrotti,
hanno in parte scelto la strategia del silenzio, in particolare in
Italia, e in parte deciso di dare voce alla rabbia e al malcontento.
Fra questi ultimi c’erano, in prima linea, importanti testate
giornalistiche come The Guardian, The New York Times e The Huffington
Post, la cui tattica è consistita nel mettere in discussione
l’importanza dell’evento, tentando di ridicolizzare l’immagine e
l’ospitalità iraniana, senza tralasciare l’infame pratica di censurare,
tagliare e manipolare ad arte le dichiarazioni degli esponenti
intervenuti al summit. Il ricorso unanime a pregiudizi, luoghi comuni e
ignobili insulti comprova ancora una volta la propaganda falsa ed
ingannevole sistematicamente intrapresa dai mainstream media verso
qualsiasi antagonista dei corrotti governi occidentali che sia in grado
di minacciarne gli obiettivi di controllo, sottomissione e vessazione.
Il summit di Teheran, invece, ha dimostrato che l’Iran non solo non è
affatto isolato, ma potrebbe addirittura avere un ruolo centrale e
decisivo nell’importante processo di evoluzione tecnologica, di
soluzione pacifica dei conflitti, di risveglio delle coscienze e di
comprensione del concetto universale di comunità.
La tecnologia della Keshe Foundation
La Keshe Foundation è un’organizzazione senza scopo di lucro
registrata in Olanda e con sede in Belgio, fondata dall’ingegnere
nucleare iraniano Mehran Tavakoli Keshe. La fondazione, mai nominata da
emittenti televisive e testate giornalistiche, studia da qualche
decennio i campi gravitazionali, i campi magnetici e l’utilizzo del
plasma come fonte di energia libera, con l’obiettivo di sviluppare
tecnologia avanzata per l’esplorazione spaziale, come mezzi di trasporto
e propulsione, generatori di energia, sistemi medici e sanitari, nonché
sistemi di alimentazione per i viaggiatori spaziali.
Gli sforzi profusi negli anni da Keshe e dai suoi collaboratori hanno
consentito alla fondazione di comprendere appieno come generare,
replicare e controllare campi gravitazionali e magnetici, rilasciando
contestualmente specifiche quantità di luce ed energia. La scoperta alla
base della tecnologia Keshe, denominata MAGRAVS (Magnetic and
Gravitational Field Force), è in antitesi con i principi della fisica
ufficiale finora insegnata nelle università di tutto il mondo e
stravolge il canonico modello a quark dei neutroni. Secondo Keshe, il
neutrone, chiamato anche plasma fondamentale inerziale, è formato dai
tre tipi fondamentali di materia, cioè la materia, l’antimateria e la
materia oscura, i quali, interagendo reciprocamente allo stato di
plasma, generano campi gravitazionali e magnetici. Quando campi
magnetici di intensità simile interagiscono fra loro, possono legarsi
formando i cosiddetti pacchetti di dinamica sferica i quali, rotando e
interagendo, consentono di generare campi magnetici e gravitazionali.
Il neutrone, che al di fuori del nucleo atomico diventa instabile e
ha un’emivita di circa 15 minuti, può decadere in un protone e un
elettrone che, a loro volta, sono entrambi composti di materia,
antimateria e materia oscura. Il processo di decadimento del neutrone
rilascia piccoli campi magnetici sotto forma di luce ed energia allo
stato libero. La manipolazione del plasma magnetico consente di creare
semplici reattori al plasma e, quindi, di generare campi magnetici e
gravitazionali, permettendo di controllare energia e materia nei diversi
stati di aggregazione: solido, liquido e gassoso. Vi invito a guardare
con attenzione il video sotto allegato per una breve rappresentazione
della tecnologia.
L’importante conferma scientifica di Giuliana Conforto
La Keshe Foundation afferma che diversi eminenti scienziati hanno
valutato ed accettato l’applicabilità della loro tecnologia e, a
supporto di questa affermazione, giunge un interessantissimo articolo
intitolato “Possiamo vincere la gravità?” nel quale Giuliana Conforto,
astrofisica e docente di meccanica classica e quantistica, evidenzia
diverse analogie fra le sue ricerche e i fondamenti teorici di Keshe.
Da tempo, infatti, Giuliana Conforto denuncia il tabù della gravità
come un mistero che la scienza ortodossa ufficiale afferma erroneamente
di aver definitivamente risolto. Analogamente a M.T. Keshe, ella ritiene
che la sfera di circa 300 chilometri di raggio, posta al centro del
core cristallino del nostro pianeta e definita dai geofisici “inner
inner core”, altro non sia che un wormhole, cioè un buco nero in
istantaneo contatto con il sole vero e proprio che possiamo ammirare in
cielo. Una rivoluzione astronomica e antropica che identifica questo
buco nero come il sol invictus, il sole nero legato al culto di Mitra
nato nell’antica Persia (l’attuale Iran, guarda caso) e propagatosi
nell’antica Roma, una rivoluzione proposta per millenni e infine
cancellata sia dalle religioni che dalla scienza.
In definitiva, Giuliana Conforto ritiene veritiera la tecnologia
gravitazionale di Keshe e riconosce che potrebbe realmente cambiare le
sorti del mondo, a meno che non venga anch’essa invischiata nei soliti
giochi di potere come già accaduto per altre scoperte. Invito
personalmente a consultare con attenzione le teorie e le prove che la
nostra astrofisica illustra sul proprio sito web poiché le ritengo molto
interessanti e in grado di fornire spiegazioni più che plausibili a
diversi interrogativi esistenziali dell’essere umano.
Le possibili applicazioni della tecnologia Keshe
La tecnologia individuata dalla Keshe Foundation, già esposta ai
rappresentanti dei governi che hanno risposto all’invito e sono
intervenuti alle presentazioni ufficiali, può essere applicata in
diversi settori come i trasporti, la creazione di nuovi materiali,
l’ambiente, la salute, l’alimentazione, l’energia e l’esplorazione
spaziale. Questo è già sufficiente per far immaginare in quale misura
essa possa realmente cambiare la nostra vita a livello planetario.
In maggiore dettaglio, la tecnologia Keshe consente di ripristinare
lo stato originale di salute del corpo umano con una metodologia di cura
rapida, senza ricorso a medicinali e senza effetti collaterali, agendo
sulla combinazione plasmatica dei campi magnetici che compongono gli
atomi di idrogeno, ossigeno, carbonio e azoto, che sono alla base degli
amminoacidi del nostro organismo. Le malattie curabili sono moltissime e
comprendono il cancro, la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), la
sclerosi multipla, il morbo di Parkinson e la cancrena.
Nel settore dei trasporti, la tecnologia Keshe consente di produrre
reattori al plasma a doppio magnetismo, in grado di creare gravità o
magnetismo, ovvero attrazione o repulsione rispetto ai campi magnetici
planetari e interplanetari, permettendo sia di sollevare automobili,
navi o velivoli, sia di viaggiare nello spazio con navicelle che
ricreano condizioni simili a quelle che sperimentiamo sul nostro
pianeta.
La medesima tecnologia, inoltre, consente di produrre batterie
elettriche alimentate al plasma e generatori ad energia libera e pulita
con potenza fino a 10 KW senza bisogno di alcun carburante, consente di
decontaminare le pericolosissime scorie chimiche e nucleari, nonché di
ripulire le dannose emissioni di anidride carbonica nel processo di
produzione di acqua pulita. Oltre 300 brevetti sono già stati registrati
per diverse applicazioni, ad esempio per la creazione di nuovi
materiali conduttivi ad uso industriale. Molto presto ognuno di noi
potrebbe essere in grado di costruire autonomamente impianti domestici
per la produzione di energia elettrica.
Il possibile utilizzo militare e pacifico della tecnologia MAGRAVS
Come ho già esposto in un articolo precedente, la tecnologia MAGRAVS
consente importanti applicazioni in ambito militare, dichiaratamente a
scopo difensivo e pacifico, in grado di avere effetti devastanti su
qualsiasi tipo di mezzo militare convenzionale con qualsiasi armamento,
anche quelli più tecnologicamente avanzati posseduti dalle superpotenze
occidentali. Il sistema MAGRAVS, infatti, può bloccare qualsiasi
dispositivo elettronico e oscurare i sistemi di comunicazione a
qualsiasi frequenza e in un ampio raggio, anche a grande distanza e
satelliti compresi. Secondo le affermazioni di M.T. Keshe e del governo
iraniano, questa potente tecnologia di difesa militare sarebbe già a
disposizione di Iran e Siria e avrebbe consentito la cattura di un
avanzatissimo drone statunitense senza provocargli nemmeno un graffio.
Una prospettiva terribile per quelle poche nazioni finora abituate a
spadroneggiare in lungo e in largo nel nostro pianeta, provocando, forti
del proprio strapotere militare e senza scrupolo alcuno, guerre, stragi
e rivoluzioni assolutamente immotivate, ingiuste e sanguinarie in nome
del profitto. Ecco spiegato perché il presidente degli Stati Uniti
Barack Obama si è precipitato ad emanare un decreto urgente, dopo
neanche due giorni dalla prima presentazione di MAGRAVS, per mettere
fuori legge la tecnologia Keshe e diffidare qualsiasi nazione, in
particolare Iran e Siria, ad introdurla in qualsiasi forma sul
territorio americano, in quanto metterebbe a rischio la sicurezza
nazionale americana e costituirebbe una grave violazione dei diritti
umani.
In aggiunta, nei giorni scorsi, il Canada ha deciso di chiudere la
propria ambasciata in Iran ed espellere i diplomatici iraniani dal
proprio territorio, denunciando il supporto dell’Iran al presidente
siriano Bashar Al-Assad, il mancato rispetto verso gli ispettori delle
Nazioni Unite, nonché la retorica razzista antisemita e l’incitamento al
genocidio del governo iraniano. Infine, si è ulteriormente inasprito
l’atteggiamento di Israele, che ha accusato gli Stati Uniti di essere
praticamente impotenti e ha minacciato più volte il lancio di un attacco
militare verso l’Iran.
La Keshe Foundation, in risposta a queste e ad altre provocazioni, ha
sempre replicato in maniera aperta e pacifica, invitando gli scienziati
americani e la NASA a collaborare per utilizzare efficacemente la
tecnologia MAGRAVS per l’esplorazione spaziale, ed esortando il
presidente Obama ad emanare un nuovo decreto che porti su un cammino di
pace. L’intenzione dichiarata di M.T. Keshe, infatti, è quella di
portare la pace nel mondo e mettere in grado l’umanità intera di
partecipare alla comunità universale e di capire che stiamo per
assistere ad un cambiamento fondamentale.
Keshe ha anche proposto al governo americano di convertire le
fabbriche militari affinché producano risorse per l’utilizzo della
tecnologia MAGRAVS a beneficio dell’intera umanità, trasformando
qualsiasi strumento di guerra in mezzo di pace universale. Mediante
l’utilizzo di questa potente tecnologia, qualsiasi nave portaerei
diverrebbe in un instante solo una semplice vasca galleggiante, i caccia
bombardieri dei semplici uccelli di metallo e i sommergibili delle
lugubri tombe marine. Questo è uno spostamento di forze che le
super(pre)potenze occidentali devono assolutamente comprendere, per il
bene dell’intera umanità e del pianeta, perché qualsiasi atto di forza
sarebbe totalmente inefficace e comporterebbe l’inutile perdita di molti
soldati.
Sebbene non vi siano ancora grosse rivelazioni su quanto accaduto e
divulgato nel corso dell’ultima presentazione, Mehran Keshe ha già
ufficializzato l’istituzione del programma spaziale africano, denominato
ASSP, dichiarando che vi sarebbero ottime probabilità che venga
stabilito anche un programma aerospaziale nel Sud America (SASSP).
Rivelazioni di grande importanza perché, qualora permanesse
l’ostruzionismo dei paesi occidentali e della NASA verso la tecnologia
MAGRAVS, due dei continenti che in passato non hanno avuto alcun accesso
a programmi spaziali potrebbero disporre di sistemi di esplorazione
spaziale di gran lunga più avanzati rispetto a Russia e Stati Uniti,
poiché basati su tecnologia gravitazionale e magnetica anziché
sull’antiquata propulsione a combustibile.
È recentissima la notizia dell’avvio di una prima serie di lezioni
internazionali sulla tecnologia spaziale Keshe, le sue applicazioni ed
implicazioni, presso l’Università di Freetown in Sierra Leone a metà di
ottobre.
Il ruolo centrale dell’Iran negli accadimenti planetari
La potente tecnologia di cui disporrebbe l’Iran e la pacifica
supremazia che ne deriva spiegherebbero l’affollarsi di accadimenti
intorno a questo paese. Ormai anche i bambini hanno perfettamente
compreso che tutte le denunce sbraitate da Stati Uniti, Israele, Unione
Europea e alleati vari non sono altro che falsi pretesti senza alcun
fondamento.
L’Iran è stato accusato di voler sviluppare armi nucleari con una
certa insistenza da parte di Stati Uniti ed Israele, cioè da due fra le
prime tre nazioni al mondo in possesso del maggior volume di testate
nucleari operative. L’Iran è stato additato, senza alcun prova, come
responsabile degli attacchi informatici subiti da grosse compagnie
petrolifere in Arabia Saudita e Qatar, mentre ci sono diverse prove che
consentono di attribuire con certezza a Stati Uniti e Israele la
paternità di tutti i maggiori attacchi informatici subiti dall’Iran per
mezzo dei malware Stuxnet, Duqu, Flame, Gauss e Wiper.
L’Iran è stato accusato anche di fomentare lo scoppio della terza
guerra mondiale, ma gli unici movimenti di mezzi militari nello Stretto
di Hormuz e tutto intorno al confine iraniano sono opera degli Stati
Uniti e dei suoi fidi alleati, accompagnati da esplicite e ripetute
minacce di attacco militare imminente, soprattutto da parte di Israele.
Come non bastasse, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha
recentemente dichiarato che le superpotenze occidentali hanno provocato
l’eccezionale stato di siccità in cui sta versando il suo paese,
parlando esplicitamente di operazioni di geoingegneria clandestina che
bloccano sistematicamente qualsiasi perturbazione prima che arrivi
sull’Iran. Sebbene la siccità non sia un fenomeno così raro in Medio
Oriente, per chi conosce la geoingegneria, già adottata su vasta scala
in tutto il mondo e ormai così evoluta da dover essere considerata a
tutti gli effetti una vera e propria arma scalare, non è difficile
immaginare che possa essere usata dai poteri criminali come arma verso
una nazione che per loro è diventata una vera ossessione.
Il grande cambiamento all’orizzonte
A prescindere da questo teatrino di accuse reciproche, nel quale
ritengo non esistano innocenti, qualora una tecnologia avanzata e
potentissima come la MAGRAVS venisse finalmente usata per il bene comune
e distribuita a tutte le popolazioni del pianeta, essa potrebbe
realmente rendere del tutto inutile qualsiasi tentativo di conquista
della supremazia sulla popolazione in qualsiasi forma: militare,
energetica, economica o finanziaria.
Una tecnologia così potente può finalmente rendere l’essere umano
moderno autosufficiente e in grado di assolvere in autonomia a qualsiasi
necessità di sostentamento e di spostamento.
In un tempo relativamente
breve, il colossale impero costruito sul petrolio, sulla medicina
ufficiale e sugli armamenti verrebbe spazzato via, liberando l’umanità
da una schiavitù che dura da troppo tempo. Malattie, siccità, carestie,
pestilenze, inquinamento, contaminazione ambientale e guerre, tutto
diventerebbe solo un ricordo poiché la vera tecnologia avanzata non
sarebbe più nelle mani di pochi criminali spietati, bensì a disposizione
di tutti i popoli per il progresso della razza umana, non solo sotto
l’aspetto tecnologico. Ecco perché l’Iran è coinvolto in molti dei più
eclatanti eventi degli ultimi tempi, perché costituisce l’epicentro
della guerra cibernetica, perché è sempre nei funesti pensieri dei
governi occidentali e viene sistematicamente diffamato ed attaccato dai
mainstream media.
L’Iran, in tutto questo processo, potrebbe realmente avere un ruolo
centrale importantissimo ed essere il vero catalizzatore del futuro
risveglio planetario dallo stato di incosciente sottomissione che
mantiene frenati i popoli, soprattutto quelli occidentali. Il risveglio
di massa consentirebbe finalmente a tutti noi di vedere con i nostri
occhi, in maniera chiara e lampante, tutti gli inganni e le azioni
criminali cui siamo stati e siamo tuttora soggetti ad opera delle élite
di potere, dei governi corrotti, dei politici falsi e depravati, di
tutti coloro che dovrebbero operare per il bene dell’umanità e avrebbero
un’enorme responsabilità che è stata però sistematicamente tradita.
Gli
stessi che stanno tentando di tutto per screditare e infamare l’Iran,
che hanno oscurato qualsiasi notizia sulla tecnologia Keshe, che
vogliono a tutti i costi infiammare il Medio Oriente per avviare una
nuova guerra mondiale ad unico vantaggio degli stessi, maledetti e
occulti fini. Chi rappresenta, adesso, il vero asse del male?
Il crollo della schiavitù economica, energetica e militare potrebbe
dare il colpo di grazia al già pericolante sistema finanziario mondiale,
basato sul dollaro statunitense, una moneta ormai completamente priva
di controvalore. In aggiunta, la Cina ha recentemente annunciato di aver
avviato un nuovo sistema finanziario che consentirà alle nazioni di
tutto il mondo di commerciare il petrolio in yuan e non in dollari,
sterline o yen, svincolandosi completamente dalle valute occidentali. La
Russia ha subito scelto di fornire alla Cina tutto il petrolio di cui
hanno bisogno senza usare il dollaro americano come riferimento. Da
oggi, quindi, qualsiasi nazione che voglia ricorrere al nuovo sistema
finanziario potrà farlo, compreso il tanto bistrattato Iran che potrà
così aggirare l’embargo e le sanzioni arbitrariamente comminate dalle
élite occidentali.
Si prevedono tempi duri per chi ha mantenuto il potere fino ad oggi
con le guerre, lo sfruttamento, la dittatura travestita da democrazia,
il crimine, la crudeltà, l’inganno e la schiavitù, cioè chi non ha
capito e non vuole ancora capire che è tempo di cambiare. Per tutti.
Ettore Guarnaccia
http://www.segnidalcielo.it/2012/09/la-keshe-foundation-e-liran-saranno-il-fulcro-del-nostro-futuro/
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