... .Niente Cure sul Sintomo ma Stop Totale alle Abitudini Intossicanti
Che cos’è la malattia,
il tumore, che cosa significa curare, che cos’è il sistema immunitario,
qual’è il senso della nutrizione e cosa vuole il nostro corpo. Qual’è
l’importanza del digiuno, del cibo crudo, della frutta e della verdura.
Tutto questo racchiuso in un meraviglioso articolo del Dottore Valdo
Vaccaro in merito ad una domanda di una persona che come tutti noi è
stata educata al farmaco, alla dieta spazzatura e alla paura della
malattia.
RICERCA DI SOLUZIONE ALTERNATIVA
Gentile Valdo, Apprezzo molto il
Suo sito e leggo con interesse i consigli che da alle domande arrivate.
Vorrei descrivere in poche parole il mio problema e avere gentilmente
una risposta per la soluzione. Un anno fa mi hanno diagnosticato un
fibroma di 4 cm, che al controllo di fine settembre misurava 8cm. Mi
provoca ciclo abbondante (10 giorni) e vertigini fine periodo. Ho 45
anni. Il medico ha consigliato di togliere anche l’utero ma io prima
vorrei tentare le cure alternative. Come conviene iniziare una cura di
digiuno, per quanti giorni si deve fare e poi quando occorre ripetere?
Per cortesia mi mandi una risposta dettagliata. Saluti cordiali.
Gina
*****
RISPOSTA
DIGIUNO SIGNIFICA FEDE NEI MECCANISMI ORDINATI E INTELLIGENTI DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Ciao Gina, ti ho inviato con
mail a parte, alcune tesine mirate. Istruzioni sul digiuno le trovi su
altre tesine ancora, e basta che tu usi nel mio blog il termine
“digiuno” come motore di ricerca (se non sei esperta di queste semplici
cose fatti aiutare). Ricordati che il digiuno non è un procedimento
magico o una misura miracolosa antitumorale, ma un basilare mezzo per
ridare funzionalità al sistema immunitario. Sarà quello a orchestrare il
processo di ripristino-equilibrio e ripristino-salute nel corpo. Il
digiuno non rappresenta una cura ma soltanto il ridare al corpo
l’indispensabile condizione della funzionalità.
LA MEDICINA MODERNA PUNTA NON AL RISPETTO MA ALL’INIBIZIONE IMMUNITARIA
Ovvio che la medicina non creda a
queste cose. Coi suoi attuali sistemi e coi suoi schemi dietetici non
si cava un ragno dal buco. La medicina punta esattamente alla
demolizione farmacologica ed alimentare del sistema immunitario, alla
sua decapitazione. Non si espianta il sistema immunitario solo perché
non è localizzato in un punto o in un solo organo. Già lo fanno
disinvoltamente a rate, quando intervengono sul timo, sulle tonsille o
sull’appendice. Già lo fanno con gli immunosoppressori, addebitandogli i
guasti delle malattie cosiddette auto-immuni.
LA CHIRURGIA IMPLICA TECNICHE E CURE COSTOSE, CON FORTI IMPLICAZIONI ECONOMICHE
Quanto all’utero, o a qualsiasi
altra parte del corpo sottoponibile ad ablazione, per la chirurgia si
tratta solo di una insignificante porzione difettosa o anomala del
corpo, slegata a tutto il resto. Il principio della integrità sinergica
del corpo umano viene totalmente disatteso. Si parla disinvoltamente di
asportazione dell’utero solo perché una donna sopravvive in qualche modo
a tale insulto, per qualche tempo. Se si potesse marciare senza testa,
ma comunque vivi, anche per pochi giorni, certi chirurghi inserirebbero
tranquillamente anche la decapitazione nel loro repertorio. Non è
umorismo nero e di cattivo gusto, ma semplice osservazione della realtà.
Ogni operazione coinvolgente il bisturi produce un consistente
risultato economico per diverse persone e per diverse strutture, per cui
nessuno si sogna di contestare la gallina dalle uova d’oro chiamata
chirurgia.
DIGIUNO E SEMIDIGIUNO
La base di tutto, nel tuo caso,
sta in una rivoluzione autentica nello stile di pensiero, di vita e di
scelte alimentari. Iniziare un digiuno immediatamente senza preparazione
non è privo di inconvenienti. Dipende da come ti sei alimentata per
anni e da come ti stai alimentando ultimamente. Se hai mangiato proteine
animali e ti sei pertanto pesantemente acidificata fino a ieri, sarà
meglio condurre una o due settimane di alimentazione preparatoria al
digiuno, passando per gradi e progressione a una dieta vegana e
crudista, che negli ultimi giorni diverrà al 100% fruttariana. Solo a
quel punto partirai col digiuno vero e proprio. Ovvero con zero cibo,
zero stress, zero distrazioni, zero dispersioni di energia e di calore,
riposo a letto dinamicizzato da un minimo di stretching muscolare,
respirando bene e a fondo e bevendo acqua leggera in libera abbondanza
ma a piccoli sorsi (Shelton), oppure acqua con limone (Ehret), oppure
acqua e succhi di frutta fresca tipo uva o mela o mirtilli (secondo
altri autori). Più succhi aggiungiamo e più allunghiamo nel tempo gli
effetti disgregativi del digiuno. L’assumere solo frutta o solo
centrifugati di tuberi, radici, verdure e mela o di ananas (come frutti
dolcificanti e non fermentanti), viene correntemente chiamato
semidigiuno, anche se si tratta solo di una forma di nutrizione effetto
eliminativo.
DURATA DEL DIGIUNO
La durata del digiuno va dal
minimo di 3 giorni del digiuno casalingo fai-da-te, al digiuno di una,
due o persino 4 settimane. Pur essendoci casi di miglioramenti e
guarigioni assai sistematici in tutte le versioni digiunistiche. Ritengo
comunque che sia meglio predicare prudenza e optare per digiuni di 5-7
giorni, con ripetizione su basi mensili, interrelati ad un periodo
intermedio di ciclo fruttariano. In altre parole,
digiuno-semidigiuno-digiuno, intendendo per semidigiuno un periodo di
normale alimentazione vegancrudista tendenziale a prevalenza fruttariana
o verduriana a seconda delle esigenze particolari. Per casi di digiuno
breve e detossificante, i segnali tipici di stop logico al digiuno
consistono in una ripresa dell’appetito (che se ne era andato nel
frattempo), in una urina chiara (che era diventata scura), in una
scomparsa dei fenomeni tipo la febbre o il colare intenso di muco, in
una lingua pulita e non più carica di patina chiara, in un alito
gradevole e non più pesante.
UNA TRIBU’ DI CANNIBALI CHIAMATA SISTEMA CELLULARE
Il digiuno è una specie di
operazione chirurgica senza bisturi e senza farmaci, condotta sul tavolo
operatorio della natura. Il meccanismo consiste nel trasformare il
proprio sistema cellulare (100 trilioni di cellule) in una grande tribù
di cannibali. Le cellule infatti non seguono i gusti e le problematiche
culturali del loro padrone. Male sopportano di restare senza cibo, per
cui, in caso di digiuno e di stop al cibo, esse bussano con veemenza
alla porta del sistema immunitario e vanno a cercare sostanza cibaria
all’interno del corpo. L’assorbimento non è disordinato e indiscriminato
o casuale, ma segue criteri di logica ordinata, intelligente e
autoprotettiva (vedi legge del corpo che non va mai contro se stesso, se
non spinto da deviazioni iatrogene). Diventa inizialmente un
prelevamento di quanto reperibile nel sangue, nella linfa e negli
interstizi, ovvero nel materiale liquido dell’organismo, e poi man mano
si vanno ad intaccare i trigliceridi, i depositi di grasso e di
omocisteina (in queste circostanze è importante lo strumento acqua per
spinger fuori i prodotti tossici associati con l’adipe corporale). Poi
si passa ad intaccare tutte le eventuali sovra-crescite cellulari
anomale, si chiamino esse noduli, indurimenti, cisti, e tumori.
IL PROCESSO DISGREGATIVO CHIAMATO AUTOLISI
Nulla di magico, di utopistico o
di vuduistico, ma una semplice disgregazione cellulare chiamata
autolisi. Un processo del resto che avviene regolarmente nel corpo umano
anche senza il ricorso al digiuno, ogni volta che miglioriamo
sensibilmente le nostre condizioni di vita, concedendoci relax, sole e
vita salutare. In pratica tutte le energie psicofisiche, enzimatiche ed
elettromagnetiche dell’organismo vengono concentrate e dirette al
recupero funzionale del corpo, senza i grossi sprechi energetici delle
giornaliere digestioni che, soprattutto nero caso dei carnivori e di chi
vive a cibo-spazzatura, sono ragguardevoli. Piccole forme tumorali si
creano e si autodisgregano in continuazione nel corpo di tutti i viventi
senza che essi nemmeno se ne accorgano e senza che nessuno strumento
riesca a rivelarle.
PROVVIDENZIALE INCAPSULAZIONE VELENI IN ECCESSO
Il tumore, quello solido e
concreto, non è infatti una maledizione arrivata casualmente da un
pianeta infernale della Via Lattea, ma una provvidenziale incapsulazione
di veleni attuata a scopo protettivo e come ultima ratio. Una
sistemazione di emergenza firmata sistema immunitario. I veleni interni,
liberi e non incapsulati, finirebbero nelle diverse zone del corpo
creando cachessie e cancri a iosa, senza questa provvidenziale
soluzione. Il tumore è dunque da considerare corpo vivente e aggiuntivo,
inserito come serbatoio-veleni nelle zone critiche, dotato di normali
cellule, regolarmente alimentate dal sangue e dal sistema linfatico e
ripulite da essi secondo le regole del normale metabolismo corporale.
Convivere col tumore si può, ma occorre allora controllarne lo sviluppo.
Crescendo troppo potrebbe subire restringimenti e impedimenti alla
circolazione, e conseguente degenerazione in cachessia con irraggiamento
tossico e formazione di metastasi.
LA CHIRURGIA NON RAPPRESENTA AFFATTO UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA
La corrente pratica medica di
asportare i tumori e di ricorrere alla chemio non ha nulla di
scientifico, di logico e di utile. La storia della lotta ai tumori e al
cancro su quelle basi è decisamente fallimentare, non solo per le
mutilazioni e le sofferenze causate agli operati, ma anche perché la
recidiva e la ricrescita sono costantemente dietro l’angolo. Gli stessi
dati numerici e statistici di fonte medica offrono una panoramica
impietosa e scoraggiante, per cui la baracca delle operazioni va avanti
più per questioni di lucrosa convenienza economica che per autentica
assistenza ai pazienti colpiti. Le mie tesine “Zona Tumore e Zona
Cancro”, del 28/1/09, “Tumore barriera e strumento del sistema
immunitario”, del 22/9/11, “Lipotoxemia ed emoviscosità, ovvero cancro”,
del 19/1/10, e “L’inevitabile conflitto tra medicina naturale e igiene
naturale”, del 3/2/12, contengono ulteriori dettagli su questo spinoso
argomento.
DIETA ANTITUMORALE A FAVORE DELL’UNICA FORZA DEPUTATA ALLA GUARIGIONE
Basilarmente la dieta
antitumorale, all’infuori da digiuni e dai semidigiuni, è una dieta
salubre e quindi ricca di vitalità e di cibi crudi. Preteine animali
tipo carni e latticini, pesce e uova, zucchero e sale, caffè e the, cibi
spazzatura di diverso tipo, cibi sintetici e devitalizzati, cibi cotti e
mortificati, vanno cancellati rigorosamente dal proprio repertorio
alimentare. Risvegli con abbondanti succhi di agrumi. Colazioni con
centrifugati di carote-sedani-mela più ciuffo di piantaggine, salvia e
radice di fitolacca (falsa-uva), oppure con rape, patate, ravanelli,
topinambur, più ciuffo di malva, menta, tarassaco e ortica. Pranzi e
cene con verdure crude iniziali seguite da secondo piatto a patate o
zucche o legumi stile fagiolini e lupini, o cereali integrali leggeri
tipo miglio e saraceno. Manciata di frutta secca e di datteri, nonché 2 o
3 cucchiai di germe di grano e di semini (zucca, sesamo, girasole,
lino), servono a completare il quadro. Poche e limitate le
trasgressioni, limitabili al pane integrale, alla pasta integrale e alla
pizzetta vegana (una volta a settimana). Ache in questo caso la dieta
non ha poteri guarenti ma ha soltanto le caratteristiche adatte a
favorire e rinforzare l’unica forza deputata alla guarigione, che è
l’azione immunitaria.
NON ESISTONO PRODOTTI MIRACOLISTICI E NON ESISTONO TERAPISTI STRABILIANTI
E’ fondamentale togliersi dalla
testa l’idea che esistano al mondo sostanze speciali trovate o da
trovarsi, guaritori superbravi o specialisti eccezionali, capaci di
sostituirsi ai meccanismi autoguaritivi del corpo.
NIENTE CURE SUL SINTOMO MA STOP TOTALE ALLE ABITUDINI INTOSSICANTI
Quanto contenuto in questa
tesina, nelle altre tesine, nel mio blog e nei miei libri, non
rappresenta una cura medica alternativa o una prescrizione. Non mi
chiamo Di Bella, non mi chiamo Simoncini, non mi chiamo Nacci, non mi
chiamo Messeguet e non mi chiamo medico. Rappresento solo un tassello
informativo di una libera scienza dedita alla salute e al benessere, con
forti radici millenarie (Pitagora, Parmenide, Ippocrate, Asclepiade,
Marco Aurelio, Galeno). Una scienza basata sul rispetto delle leggi
naturali (la Natura è Sovrana Medicatrice di Tutti i mali), sul
ripristino dell’equilibrio e sul metodo della non cura del sintomo
(tipica della medicina). Una scienza basata sullo stop alle abitudini
intossicanti, di tipo alimentare, comportamentale ed emozionale. Chi si
attiene a questi principi, lo fa dopo aver deciso tra soluzione medica e
soluzione igienistica, e si assume tutte le responsabilità del caso.
Valdo Vaccaro
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