M.T. Keshe: “così possiamo cambiare il mondo”
La verità sulle innovazioni d’alta avanguardia della Fondazione Keshe, che promuove e diffonde nel mondo applicazioni in grado di rivoluzionare la vita umana
Un intervista di quasi due ore in cui l’ingegnere nucleare M.T.
Keshe, fondatore dell’omonima fondazione, racconta molti aspetti delle
sue invenzioni. Una tecnologia che getta una nuova luce sulle nostre
conoscenze sulla natura della materia e che supera completamente quello
fino ad oggi accettate. Come reagire a queste rivelazioni?
La notizia dell’esistenza della Fondazione Keshe e la sua nuova
tecnologia al plasma, si sta rapidamente diffondendo sul Web. La nuova
comprensione sulla struttura della materia e dell’energia gravitazionale
come funzione dell’energia magnetica avrebbe reso possibile, secondo
l’ing. Keshe, una tecnologia in grado di rivoluzionare ogni campo della
vita umana.
La comunità internettiana è divisa. C’è chi spara a zero
immediatamente su tali prospettive; sono soprattutto coloro che hanno
una preparazione specialistica di fisica teorica, formatasi attraverso
il paradigma scientifico ufficiale che non consente la visione di Keshe.
C’è chi ormai si considera smaliziato nei confronti di tutte le
notizie che negli ultimi mesi sono comparse in rete, che promettono
cambiamenti stravolgenti della società, ma che poi non si avverano come
ci si aspettava. C’è chi semplicemente si aspetta la truffa dietro ogni
angolo e scommette che domani stesso mr. Keshe se ne esca con una
richiesta di contributo per finanziare le sue ricerche o che sia
rivelata la sua connivenza, volontaria o meno, con i detentori del
potere mondiale, impegnati ad ingannare il pubblico dando in pasto
favole irrealizzabili e guadagnare così il tempo necessario ad
implementare definitivamente il loro controllo totalitario.
Ma c’è anche chi considera le teorie di Keshe del tutto pertinenti, e tra questi ci sono anche scienziati eterodossi come Giuliana Conforto,
e vedono nella sua attività divulgativa tutti i principi, non solo
etici, di cui l’umanità in questo momento ha estremo bisogno.
Impossibile al momento verificare come stanno effettivamente le cose. Se
abbiamo deciso di proporre quest’altro contributo video è perché siamo
evidentemente tra i possibilisti, considerando tale atteggiamento
positivo più fruttuoso del tradizionale cinismo accademico.
L’intervista di quasi due ore all’ing. Keshe è in ogni caso molto
bella e colpisce la naturalezza e la sicurezza delle sue risposte, che
restituiscono comunque un quadro molto coerente dal punto di vista
razionale, etico e storico.
Un elemento estremamente significativo delle possibilità che mr.
Keshe promette riguarda il fatto che una simile tecnologia
rivoluzionerebbe anche l’intera struttura politica con cui è organizzato
il mondo. Inoltre si tratterebbe di una tecnologia talmente potente che
se usata male sarebbe in grado di distruggere in un attimo non solo
l’intera umanità ma il pianeta stesso che la ospita. E’ come se
evidentemente fossimo arrivati al punto di svolta epocale che richiede
il cambiamento radicale del tradizionale atteggiamento umano basato
sull’ostilità e la competizione.
Nell’intervista Keshe lo dice chiaramente: è fondamentale che tutte
le nazioni, tutti i gruppi umani, tutti gli uomini devono avere la
stessa identica conoscenza per poter usare tale tecnologia, in maniera
che nessuno possa esserne vantaggiato. In effetti la politica di
diffusione multilaterale dei brevetti che la fondazione Keshe sta
portando avanti conferma questa posizione.
Certo, sorprende un poco che la prima mossa per costruire questo
nuovo quadro politico mondiale basato sulla pace e la giustizia provenga
dal governo iraniano che sarebbe già in possesso della tecnologia al
plasma. Ricordiamo che Keshe è iraniano.
C’è però da dire che il recente illuminato discorso alle Nazioni Unite di Ahmadinejad è
perfettamente in linea con questa necessità e, paradossalmente,
giustificherebbe l’ennesimo tentativo dei gerarchi dell’oligarchia
mondiale di criminalizzare questo paese.
Un’ultima nota la vogliamo dedicare alla recente missione che un piccolo gruppo di aderenti alla comunità Tempo di Cambiare ha
compiuto recandosi in Belgio per incontrare mr. Keshe e verificare di
persona, se non altro, la veridicità umana del personaggio. Il resoconto
è stato positivo ed è riportato nel video che segue quello
dell’intervista a Keshe.
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