La magia. Cos’è, perché funziona, e per quale motivo i politici la usano in segreto.
24 novembre 2012
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Ciò che rende questo articolo una vera pietra miliare
della divulgazione di un tema come la magia è che l’autore, l’avvocato
Paolo Franceschetti, curatore di un blog su questi argomenti ormai molto
conosciuto sul web, ha saputo sintetizzare in uno scritto
sufficientemente succinto da poter essere letto tutto d’un fiato un
vastissimo materiale informativo e, con un approccio insieme sereno,
serio, a tratti persino naïve e mai per nulla
sensazionalistico ha presentato un quadro della magia con cui il lettore
medio potrà finalmente fare ordine su tale concetto, ripulendo la
propria visione dalla tremenda massa di disinformazione che viene
distribuita dai media di ogni genere.
Al termine della lettura la conclusione inevitabile che
il lettore ne trarrà è che chi è ai vertici del potere mondiale usa la
magia al punto che si potrebbe dire che il vero motore della realtà e
del suo succedersi di eventi è proprio questa arte antica quanto
l’universo, oggi sempre più negata alle masse per eroderne
deliberatamente la conoscenza e quindi la capacità di guidare
autonomamente la propria esistenza.
Franceschetti, di cui in questi giorni è uscita una bella intervista sui podcast periodici di Italo Cillo a questo link,
ha compiuto un’opera meritoria poiché in queste sue righe si legge
l’intenzione come di voler aprire finalmente le finestre e far entrare
aria e luce del sole in una stanza della conoscenza rinchiusa per
millenni nella più segreta oscurità.
Chi nonostante tutto rimarrà scettico in merito, perderà
semplicemente l’occasione di giovarsi del vantaggio di cui altri, che
reggono le redini del potere, si giovano da tempo immemorabile.
Jervé - ICONICON.IT
La magia. Cos’è, perché funziona, e per quale motivo i politici la usano in segreto.
di Paolo Franceschetti
1. Premessa.
2. La magia come scienza del modificare la realtà.
3. La magia come scienza del cambiamento di noi stessi.
4. la magia come scienza della natura e dell’unione col divino.
5. La magia come scienza della volontà.
6. Rapporto tra magia e moderne discipline scientifiche.
7. In particolare: rapporto tra magia e psicologia.
8. Riassunto: la definizione di magia e alcuni esempi di riti magici.
9. Religione e scienza. Strumenti diversi ma fine unico.
10. L’uso della magia da parte di politici e capi di stato.
11. I libri segreti delle società segrete.
12. Il grande segreto della magia.
13. Come vengono utilizzati i riti.
14. Alcuni consigli per il miglioramento personale. I libri di Brizzi.
15. Bibliografia generale e consigli per approfondire.
1. Premessa.
Prima di iniziare questo articolo è bene fare una premessa. Ciò che
scrivo è diretto a chi non sa nulla di magia e di esoterismo, quindi
alla gente comune. In sostanza, è come se mi rivolgessi a un ipotetico
me stesso 5-6 anni fa, quando questi argomenti erano per me sconosciuti,
e utilizzerò termini e argomenti comprensibili, a scapito della
precisione tecnica, al solo fine di far capire alcuni concetti; concetti
in realtà banali, ma che per l’astrusità con cui sono in genere
presentati, per il tecnicismo utilizzato dagli addetti ai lavori,
unitamente alla disinformazione imperante in materia, sono assolutamente
sconosciuti alle masse.
I tecnici e gli esperti storceranno il naso per alcune cose che dirò;
in particolare partiremo dalla premessa che esoterismo e magia sono due
termini da usare come sinonimi. In linea teorica questo non è corretto,
essendo la magia una branca dell’esoterismo, ma per semplificare le
cose possiamo utilizzare i due termini come sinonimi; in fondo tutti i
ricercatori di esoterismo si interessano anche necessariamente di magia,
e tutti i maghi sono anche esoteristi, anche se non è vero il
contrario.
Una delle cose che, negli studi di questi anni, mi ha sorpreso di
più, è stato lo scoprire che la magia è uno degli strumenti più potenti
utilizzato dai personaggi più famosi e influenti della terra; reali di
casate europee, presidenti USA e primi ministri italiani, francesi,
spagnoli; politici (i più insospettabili, da Bertinotti e Borghezio, a
Berlusconi o Prodi), personaggi TV, ecc.
A prima vista questa cosa può apparire strana o frutto di fantasia
(già mi vedo gli scettici alla lettura di queste righe dire: “le prove,
Franceschetti, vogliamo le prove”), ma che lo strumento esoterico/magico
sia diffusissimo in tutti gli ambienti dei personaggi più potenti della
terra, lo dimostrano, oltre a studi importanti – come quelli dello
storico Giorgio Galli – un argomento decisivo, di tale importanza da
essere idoneo a troncare ogni obiezione.
L’argomento è questo.
La massoneria ha, al diciottesimo grado del rito scozzese, quello di
Cavaliere Rosacroce. Il trentesimo è quello di Cavaliere Kadosh, in cui
si ripete il dramma di Jacques de Molay e della vendetta templare.
Gli altri gradi della massoneria fanno tutti, indistintamente,
direttamente o indirettamente riferimento a principi o concetti
esoterici, dal Tempio di Salomone ai misteri egizi.
Chi entra in massoneria, in altre parole, è (meglio sarebbe dire
“dovrebbe essere”) obbligato a studiare il significato corrispondente ai
vari gradi; un massone, insomma, deve studiare e conoscere i Rosacroce,
i Templari e tutto il patrimonio di conoscenze esoteriche che queste
confraternite si portano dietro. Se quindi il percorso dell’individuo
all’interno della massoneria è un percorso serio, e non finalizzato
unicamente alla brama di potere personale o allo scambio di favori, tale
percorso deve necessariamente includere lo studio della magia e
dell’esoterismo.
Studiare i Rosacroce e i Templari significa infatti anche studiare
esoterismo e magia; tutto ciò che c’è di magico/esoterico in Occidente
si deve ai Rosacroce; tutti i riti magici praticati dalle varie
confraternite esoteriche si rifanno a conoscenze introdotte e diffuse
dai Rosacroce; i mazzi di tarocchi più utilizzati e diffusi sono tutti
direttamente o indirettamente derivati dal tarocco Rider-Waite, ispirato
alla tradizione della confraternita rosacrociana della Golden Dawn; la
maggior parte delle confraternite magico-esoteriche occidentali si
rifanno alla tradizione templare e/o rosacrociana; tutti gli esoteristi
più famosi al mondo erano appartenenti ad una fratellanza di matrice
rosacrociana; tutti i libri di esoterismo più diffusi sono scritti o da
iniziati a confraternite rosacrociane, o comunque sono impregnati di
concetti rosacrociani.
I Rosacroce sono, in Occidente, la magia; e tutto ciò è magia richiama anche inevitabilmente i Rosacroce.
La massoneria è una filiazione diretta delle società rosacrociane e
templari. Possiamo quindi dire, semplificando le cose, che la massoneria
è un’immensa organizzazione magico-esoterica.
A questo punto allora non c’è bisogno di “prove” per sapere e
convincerci che i personaggi più potenti della terra praticano e
conoscono la magia. Se è vero che i reali inglesi sono il vertice
ufficiale della massoneria di rito anglosassone mondiale, se è vero che
Monti, Berlusconi, Bush, Clinton, e tutti i presidenti degli USA, erano e
sono massoni, ma lo erano anche Lenin, Marx, Gheddafi, e in generale i
personaggi più importanti della storia dell’umanità, se è vero che la
massoneria conta decine di migliaia di affiliati, tratti dalle classi
più colte e agiate della società, delle due l’una: o tutta questa gente
ha tempo da perdere con organizzazioni, rituali, e confraternite
inutili, oppure c’è un motivo più profondo per cui queste persone sono
tutte iniziate agli alti gradi della massoneria, cioè di
un’organizzazione che è possibile definire come “organizzazione
magico-esoterica”.
Il motivo per cui tutta questa gente appartiene o è appartenuta alla massoneria è – in realtà – molto semplice.
La massoneria detiene le chiavi del potere nel mondo.
E detiene queste chiavi grazie agli strumenti magico-esoterici di cui si serve.
Scriveva Aleister Crowley al riguardo: “I nostri fratres
posseggono le chiavi di tutte le religioni e possono interpretare a loro
vantaggio tutti i riti, creare nuove fedi e nuove festività, governando
il mondo secondo giustizia e virtù”.
Scrive al riguardo Eliphas Levi nel suo “Storia della magia”, nel
capitolo intitolato, non a caso, “Origini magiche della massoneria”: I
massoni hanno “ricevuto i templari come modello, i Rosacroce come padri,
e i Giovanniti come antenati.
Per capire cosa è la magia cerchiamo di procedere per vari step.
Vediamo nei prossimi paragrafi cosa è veramente la magia, come funziona e
come viene utilizzata dai personaggi che sono al potere.
Dopodiché vedremo che la magia ha un ruolo molto più importante di
quel che si crede nei destini dell’umanità e nelle scelte politiche che
si fanno ogni giorno, quotidianamente, sulla pelle dei cittadini e delle
masse ignoranti.
2. La magia come scienza del modificare la realtà.
La magia è l’arte di modificare la realtà.
Israel Regardie scrive che “la magia è l’arte di applicare cause naturali per produrre effetti sorprendenti”.
Crowley diceva che “lo scopo generale della magia è influenzare il mondo
dietro le apparenze, per poter trasformare le apparenze stesse”.
Robert Canters, nella sua prefazione a “Storia della magia” scrive che
“per mezzo della magia le cose cessano di essere ciò che sono per
divenire ciò che noi desideriamo che siano”.
Il mago non è un tizio vestito in modo strambo che fa uscire un coniglio
dal cilindro. Il mago è colui che riesce a modificare la realtà attorno
a sé, facendo prendere agli avvenimenti la piega che vuole lui.
È magia ad esempio cercare di attirare a sé la persona amata, cercare
di attirare ricchezze, ma anche guarire un ammalato (in genere in
questi casi si parla di magia bianca) o far ammalare una persona sana (e
in genere qui si parla di magia nera).
Primo punto fermo è quindi il seguente: la magia è l’arte di modificare la realtà esterna attorno a noi.
Come si ottiene la modificazione della realtà?
Con l’evocazione di angeli, la recitazione di formule, con la forza di volontà, con procedimenti e riti particolari.
In realtà il mago non fa né più né meno che quello che fanno quasi
tutte le persone, ad eccezione degli atei e dei materialisti convinti:
il cattolico si recherà a Lourdes o invocherà Padre Pio, l’induista
praticherà forme di meditazione (sono strabilianti i “miracoli” compiuti
dagli Yogi orientali), il buddhista reciterà dei mantra, altri
ritengono di avere un contatto coi propri defunti, ecc.
La differenza è che il mago chiama la sua arte “magia”, appunto,
mentre il buddhista parlerà di “legge mistica”, l’induista parlerà di
poteri yogici, il cattolico dirà che ha ricevuto la grazia dalla
Madonna, San Gennaro, Padre Pio, ecc. e spesso discorre di miracolo
ritenendo ottusamente che i miracoli li possa fare solo la Madonna, e
non sapendo che la produzione di eventi eccezionali è assolutamente
normale presso la maggior parte delle comunità etniche nel mondo.
Ulteriore differenza è che il mago, oltre alle invocazioni di entità
superiori, userà qualsiasi altro strumento, connesso alla forza di
volontà e all’arte magica in generale.
In definitiva possiamo dire che la differenza di fondo tra magia e
religione è che il mago studia questi fenomeni in modo scientifico,
mentre il cattolico o il buddhista in linea di massima sono
inconsapevoli di quello che fanno e se gli dici che l’invocazione della
Madonna o la recitazione del Daimoku o dell’Om Mani Padme Hum, dell’Om
Namah Shivaya, ecc. sono atti magici si offendono pure e pensano che tu
stia bestemmiando.
3. La magia come scienza del cambiamento di se stessi.
Il presupposto fondamentale perché la magia funzioni è che il mago modifichi se stesso e cambi internamente.
Secondo punto fermo è quindi che la magia, per essere efficace, ha bisogno di un cambiamento interiore del mago.
Non per niente, con mia sorpresa, ho potuto constatare che su tutti i
testi di magia, da quelli più antichi ai più moderni, si insiste molto
sulla meditazione e sulle varie tecniche di miglioramento di se stessi.
Scrive Regardie che la via mistica si può raggiungere in due modi:
con la meditazione e lo yoga, o con la magia, ma combinando insieme le
due tecniche i risultati saranno eccezionali.
Addirittura ho trovato in molti testi di magia la recitazione di
mantra tipici dell’induismo o del buddhismo (dal classico OM, all’Om
Mani Padme Hum del buddhismo tibetano) e tecniche di meditazione yoga
prese pari pari dall’Oriente, e praticate da sempre da Templari e
Rosacroce, che le avevano apprese in Oriente.
Anche nel libro “Magick” di Aleister Crowley si insiste molto sulla meditazione e lo yoga.
In alcuni libri di magia si fa espresso riferimento agli esercizi
spirituali di Ignazio di Loyola (il fondatore dell’Ordine dei Gesuiti)
che sono da molti considerati i più efficaci in ambito magico. Nel suo
libro “Esercizi spirituali”, Ignazio di Loyola dà consigli di
meditazione e immaginazione che, secondo Franz Hartmann, servono per
sviluppare i poteri della mente e dell’anima.
Peraltro, con mia somma sorpresa, ho potuto constatare che nei testi
di magia di Papus, di Dion Fortune, di Eliphas Levi, e in altri si
insiste non solo sulla necessità che il mago pratichi la meditazione, ma
che segua un regime alimentare vegetariano, senza alcool, e sano.
In altre parole, ad approfondire l’esoterismo e la magia si scopre
che quelle che vengono fatte passare per “teorie new age” o per scoperte
moderne, erano già ampiamente praticate e consigliate da maghi e
alchimisti del 1500, del 1700 e del 1800.
4. La magia come scienza della natura e come unione col divino.
Infine, un concetto importante da capire è che la magia, per
funzionare, deve procedere in accordo con la natura; il mago riesce a
provocare un cambiamento nella realtà materiale, solo se questa volontà è
in profondo accordo con la natura stessa delle cose da cambiare.
Il mago cioè, per operare, deve anche essere un profondo conoscitore della natura, dei suoi ritmi, e dei suoi segreti.
Ma la natura è il prodotto di Dio, e quindi, per essere in armonia
con la natura, occorre essere in armonia con Dio e con il divino.
Gesù poteva produrre tutti quei miracoli perché era in assoluta
armonia con Dio e la natura. Ma miracoli analoghi a quelli di Gesù erano
e sono prodotti anche da Yogi indiani, che da secoli sono maestri
nell’arte di entrare in comunione con il divino e con la natura (il
termine Yoga infatti significa unione, e in particolare unione col
divino, quindi lo scopo dello Yoga è proprio quello di elevare lo
spirito per entrare in contatto con Dio).
Secondo Israel Regardie, lo scopo del teurgo è “l’acquisizione
dell’autoconoscenza e l’unione con il divino” (L’Albero della Vita, pag.
99).
Eliphas Levi diceva che la magia è “la scienza tradizionale dei segreti della natura”.
Mentre per Eugène Canseliet è “l’arte divina che consiste nel prendere contatto con l’anima universale”.
La magia, diceva Crowley, non è un modo di vivere, ma IL modo di vivere.
Considerando
che l’uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio, e che il principio
fondamentale della magia è il famoso principio “come in alto così in
basso” di Ermete Trismegisto (che è l’equivalente del “come in cielo
così in terra” del Padre Nostro cristiano), l’uomo deve conoscere se
stesso per poter essere in armonia con Dio, e conoscere Dio per essere
in armonia con se stesso.
Aleister Crowley diceva di se stesso che era uno strumento di esseri superiori che controllano il destino umano.
“Siamo tutti parti di Dio, non semplicemente timbri che riproducono
il suo nome, noi siamo poemi ispirati da Dio, i figli generati dalla sua
follia amorosa”.
E altrove, sempre Crowley, disse: “La Grande Opera significa entrare
in unione con l’infinito e liberare la divina scintilla di luce
imprigionata nel corpo”.
“Amore è l’unica legge, Amore sotto il dominio della Volontà”, era un altro dei motti di Crowley.
La stessa cosa che dicono i cristiani, i buddhisti, gli induisti, gli sciamani.
La magia – secondo la definizione di Regardie – è quindi una scienza
dello spirito, un sistema tecnico di formazione per finalità divine
(L’Albero della Vita, pag. 133).
Il mago quindi è anche un credente, nel senso che crede senz’altro in Dio.
Non a caso per entrare in massoneria sono richieste tassativamente
tre regole: essere uomo, aver compiuto i 21 anni, e credere in un Dio
unico.
Si legga, per chi è curioso di approfondire, quello che scrive Dion Fortune sulla via mistica a questo link:
5. La magia come scienza della volontà.
La magia, consistendo nel modificare la realtà, è anche la scienza della volontà.
Secondo Dion Fortune, i nostri pensieri non solo ci influenzano, ma
formano canali di ingresso e attrazione delle corrispondenti forze nel
cosmo.
Secondo Regardie, ciò che conta in magia sono il pensiero e la
volontà. Gli attrezzi del mago sono solo un rafforzamento di tale
volontà (pag. 140). “Tutti i riti, gli interminabili dettagli
cerimoniali, le circumambulazioni, gli incantesimi, e le suffumicazioni
vengono attuate deliberatamente per esaltare l’immaginazione e
rafforzare la forza di volontà”.
Eliphas Levi scrive al proposito: “Se vuoi regnare su te stesso e sugli altri, impara a volere”.
Il pensiero corre immediatamente ai numerosi libri e manuali sul
potere della volontà, dai libri di Louise Hay a quelli di Wayne Dyer, ma
anche ai numerosi manuali sulle tecniche di vendita che si insegnano in
ambito aziendale, nonché ai principi base della maggior parte delle
correnti psicologiche, da quelle comportamentali estreme del professor
Giorgio Nardone, a quelle della psicologia cognitiva (secondo cui
cambiando i nostri pensieri possiamo cambiare le nostre emozioni e
dunque essere più felici).
6. Rapporto tra magia e discipline moderne scientifiche
Una delle cose che si scoprono approfondendo le varie correnti
esoteriche è che esse sono tutte molto simili, quasi come strade che,
pur diverse, conducono alla stessa meta.
I punti fermi di tutte le dottrine esoteriche, da quelle pitagoriche,
a quelle egizie, a quelle catare, templari e rosacrociane, nonché degli
esoterismi orientali, sono i seguenti: l’anima; la dottrina della
reincarnazione; la possibilità di operare trasformazioni della realtà
mediante la forza di volontà.
Cristo, secondo i Rosacroce e la massoneria, è venuto sulla terra per
diffondere le dottrine esoteriche alle masse; in sostanza l’esoterismo
di Cristo era un esoterismo semplice, alla portata di tutti, e non più
riservato ai soli iniziati delle scuole misteriche.
Cristo insomma portava in Occidente quell’esoterismo che in Oriente
era molto più diffuso, per spiritualizzare la società occidentale.
La lotta tra rosacrocianesimo prima, massoneria poi, e Chiesa
cattolica, è dunque uno scontro titanico tra due cristianesimi: quello
cattolico di Pietro e Paolo e quello di Giovanni.
Il cristianesimo stava dunque portando una ventata di rinnovamento
nella società occidentale, e tale ventata è stata impedita da due
fattori.
Il primo è stato la nascita della Chiesa cattolica; a partire dalla
morte di Cristo, Roma, fiutando il pericolo insito nella dottrina
cristiana, l’ha fatta diventare religione ufficiale dell’impero al fine
di controllarla, ha stravolto l’interpretazione dei Vangeli, e ha
costruito una religione da cui ha bandito quasi ogni riferimento
esoterico (non a caso Roma contiene già nel suo nome la negazione del
messaggio di Cristo; se il messaggio del Cristo è infatti l’amore, amor
in latino, Roma è proprio il termine amor letto al contrario).
Nei secoli la Chiesa ha poi distrutto tutti gli esoterismi che man
mano si trovava nel cammino: l’esoterismo gnostico, quello templare con
la distruzione dell’Ordine nel 1314, quello cataro con la crociata
contro gli albigesi, quello boemo, e in generale facendo una guerra
aperta a qualsiasi esoterismo (basti pensare alla guerra odierna che
viene fatta a discipline come lo Yoga, che alcuni sacerdoti considerano
una disciplina satanica).
Altri fattori di distruzione sono stati il materialismo e lo scientismo.
I vari rami delle dottrine esoteriche si sono specializzati oltre
misura e frammentati in modo da non permettere più la comprensione del
tutto.
Dall’alchimia è nata la chimica.
Dall’astrologia è nata l’astronomia.
Dalla numerologia è nata la matematica (a coloro – magari docenti di
matematica razionali e amanti del pensiero scientifico – che leggeranno
con scetticismo questa affermazione, mi basterà ricordare che Pitagora,
il cui teorema tutti abbiamo studiato a scuola, era il fondatore di una
delle scuole di pensiero esoterico più note nell’ambiente esoterico,
tanto che ancora oggi i membri di molte società segrete, massoni
compresi, vengono definiti anche “pitagorici”; mentre Leonardo da Vinci,
considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, era un
rosacroce).
Dalle tecniche per modificare la realtà è nata la fisica.
La stessa religione nasce dalla scienza esoterica. Qualunque
religione organizzata nasce sempre come una branca deviata di una
corrente esoterica. L’esoterismo studia tutto ciò che ha a che fare con
l’anima e con Dio, religioni comprese; e fa partire dal basso (dalla
ricerca di sé) la ricerca dell’unione col divino; la religione invece fa
partire dall’alto, imponendo con la forza, questa unione, facendo
smarrire all’uomo la comprensione di se stesso.
Scrive Kanters che “la magia è autoritaria; la religione, sua sorella, è
umile”; la religione prega e spera, la magia costringe e riesce”.
Scrive Edouard Schuré che “la dottrina esoterica non è solo una
scienza, una filosofia, una morale, una religione; essa È la scienza, la
filosofia, la morale e la religione, di cui tutte le altre non sono che
preparazioni e degenerazioni” (I grandi iniziati, pag. 17).
7. In particolare: rapporti tra magia e psicologia.
Dalle tecniche magiche per migliorare se stessi, si sono dipartite le
varie scienze psicologiche e sociologiche; basta leggere i libri di
Dion Fortune (esoterista inglese che fu membro della Golden Dawn e che
da giovane fu psicologa) per vedere che la sociologia e la psicologia
non hanno inventato nulla, ma hanno semplicemente studiato e
approfondito una parte della scienza esoterica. Tutti i libri di
miglioramento personale – dalla legge dell’attrazione, ai libri di Dale
Carnegie (che tra l’altro era un massone di alto grado), ai libri di
Wayne Dyer – dicono cose che era possibile trovare in scritti
magico-esoterici del 1800, del 1500, ma addirittura nei Vangeli, se
interpretati correttamente e non alla lettera come pretenderebbero di
fare alcuni cattolici.
Ciò che oggi dicono le moderne tecniche psicologiche, lo dicevano già
gli scritti magici ed esoterici di Cornelio Agrippa nel 1500, di Papus
nell’800 e di Dion Fortune ai primi del 1900.
In una biografia di Crowley mi sono imbattuto in una tecnica
psicologica abbastanza paradossale utilizzata dal grande mago nero
inglese per guarire una persona, che mi ha ricordato le moderne tecniche
di Nardone e Watzlawick.
E tecniche molto particolari di psicoterapia sono contenute nel libro
della maga e psicologa Dion Fortune dal titolo “I segreti del dottor
Taverner, dottore dell’occulto”, e nel libro “Psicomagia” di Alejandro
Jodorowsky, che mi hanno ricordato in alcuni punti ancora una volta le
moderne terapie di Nardone.
La differenza è che se dici che hai guarito una persona con la
terapia di Nardone sei un genio avanti coi tempi; se dici che hai usato
la tecnica di Jodorowsky o Fortune sei pazzo, e se poi ti azzardi a dire
che hai preso lo spunto da Crowley dicono che sei satanista.
Gli psicodrammi familiari che vengono utilizzati in alcune moderne
tecniche di psicoterapia, poi, sono identici agli psicodrammi che Osho
faceva attuare nella sua comune (e che presumo si attuino ancora oggi).
Se però lo psicodramma lo hai fatto nell’ashram di Osho sei un
arancione fuori di testa; se lo hai fatto in un moderno centro di
terapia scucendo centinaia o migliaia di euro sei uno “avanti”.
In entrambi i casi, poi, se fai notare a chi effettua queste pratiche
che hanno semplicemente messo in atto un rito, con degli effetti
magici, l’interlocutore non capisce proprio cosa tu stia dicendo, non
avendo la gente il minimo concetto del significato dei riti e dei ruoli
che il rito riveste per la psiche e per il comportamento umano.
Nel campo della psicologia fu Carl Gustav Jung (il cui padre era
sicuramente massone, mentre lui era un rosacroce) che cercò di riportare
la psicologia alle sue origini, studiando i rapporti tra psicologia,
alchimia ed esoterismo; fu questo il motivo per cui ruppe con Freud, che
lui considerava un mistificatore e un ingannatore. Sigmund Freud
infatti era un massone appartenente alla potente organizzazione
massonica del B’nai B’rith, la massoneria ebraica, ed era consapevole
del danno che faceva alla parte spirituale dell’uomo con la diffusione
della sue teorie e il suo pansessualismo di stampo dionisiaco.
Jung (che
tra l’altro non solo praticava la magia, ma faceva viaggi astrali e
comunicava con entità disincarnate) riteneva, giustamente, che le teorie
di Freud avrebbero potuto danneggiare la società e combatté, per quello
che poté, questa possibilità. Le differenze tra Jung e Freud non erano,
come si crede comunemente, differenze di metodo e di teorie; erano
differenze di scuole massoniche e indirizzi esoterici: il B’nai B’rith,
la massoneria che vuole condurre al NWO assoggettando i popoli per
portarli all’oscurità, e i Rosacroce bianchi, che di quei popoli
volevano l’illuminazione.
Ma gli junghiani successivi, da James Hillman in poi, hanno
provveduto a distruggere il lavoro di Jung, troppo pericoloso per la
società di allora e di oggi, sì che oggi molti psicanalisti che si
definiscono junghiani non sanno nulla di alchimia, magia ed esoterismo,
pur essendo la scienza alchemica alla base di molti scritti di Jung.
Mentre gli junghiani attuali si guardano bene dall’approfondire il
rapporto tra psicologia, alchimia e magia.
In particolare, la psicologia tende alla normalizzazione
dell’individuo (considerato normale quando rientra nella società e trova
un lavoro e una famiglia; cioè considerato normale quando si adegua a
una società malata, il che è una contraddizione in termini) senza però
offrire risposte spirituali, cioè senza offrire le risposte più
importanti ai malesseri esistenziali dell’individuo.
Scrive la psicanalista Dion Fortune nel suo libro “Magia applicata”
che “aiutare un paziente ad adattarsi meglio alla società non significa
necessariamente curarlo ma trasmettergli le nevrosi della società
stessa”.
Quanto alla sociologia, scienza che si presupporrebbe “moderna”, in
realtà non fa altro che riprendere alcuni studi che erano propri già
delle scienze esoteriche, sul potere di influenzare le masse.
Anche qui, basterà rimandare a questo scritto di Dion Fortune, tratto
dal suo “Magia applicata”, per vedere come, con poche parole, spieghi i
fenomeni dell’isteria di massa in modo molto semplice.
Il mago quindi, perlomeno se illuminato, dovrebbe essere sia
psicologo che sociologo, perché sa penetrare profondamente nell’anima
umana e guarisce (se stesso o gli altri) con degli interventi all’anima.
Purtroppo, la specializzazione della psicologia e della sociologia,
che hanno separato la parte spirituale da quella materiale, ha reso il
lavoro dello psicologo molto poco efficace giungendo addirittura ad
affermare che il “pensiero magico” è un sintomo di delirio e
schizofrenia. E se un paziente dice che fa viaggi astrali, e parla con
entità disincarnate (come faceva Jung), lo psichiatra gli fa un TSO.
8. Riassunto. La definizione di magia. Esempi di riti magici.
Riassumendo:
- 1) la magia è l’arte di modificare la realtà attorno a noi;
- 2) il mago deve essere un profondo conoscitore di se stesso;
- 3) il mago deve essere un profondo conoscitore della natura e delle sue leggi;
- 4) il segreto della magia sta nella forza di volontà.
Molte pratiche e abitudini sociali sono pratiche magiche, o derivate dalla magia, ma sono chiamate con altri nomi.
- La recitazione dei mantra buddhisti, operando una trasformazione interna ed esterna, è magia.
- La meditazione è magia.
- La psicanalisi, operando una trasformazione interna, per migliorare gli eventi esterni dell’individuo e renderlo più felice, è magia.
- La psichiatria, somministrando farmaci per alterare gli stati emotivi e mentali, fa né più né meno quello che faceva e fa tuttora l’alchimia; la psichiatria quindi è magia.
- L’invocazione dell’aiuto divino, ma anche l’invocazione dei santi o della Madonna, operando miracoli, è magia; e la stessa messa cattolica è un rito esoterico, non a caso molto simile ai riti praticati dalle società segrete.
- La preghiera è una forma di magia.
Faccio ora due esempi pratici di come il mago ottenga risultati concreti sulla realtà circostante a lui.
In un caso un mago-massone mi ha raccontato che con un rito (se non
ricordo male il Picatrix) aveva scommesso il lunedì che avrebbe
materializzato un pranzo di pesce per 20 persone per il fine settimana.
Il venerdì è venuto il proprietario di un ristorante, a chiedergli come
poteva restituirgli un favore che costui tempo fa gli aveva fatto; il
giorno dopo le 20 persone hanno mangiato pesce al ristorante.
Un altro mi ha raccontato che non fa un lavoro fisso; tempo fa aveva
bisogno di una consistente somma di denaro perché era stato costretto a
pagare dei lavori condominiali imprevisti. Dopo qualche giorno, un
debitore che gli doveva del denaro e che lui non sperava più di
rivedere, si è scusato del ritardo con cui aveva restituito il prestito e
ci aggiunse per riconoscenza una somma in più tale da coprire tutto il
debito.
In uno scontro magico che avveniva tra Crowley e alcuni suoi
avversari, un giorno arrivò un poliziotto a casa di Crowley a fare una
perquisizione; questo era l’effetto del rito, secondo Crowley. Crowley
reagi con altro rito, e al suo avversario – se non ricordo male –
morirono tutti i cani.
Questo è né più né meno quello che fanno i buddhisti aderenti alla
scuola di Nichiren; recitano il Daimoku con delle finalità, e quando il
risultato è raggiunto lo attribuiscono alla recitazione del Daimoku.
Ed è sempre, né più né meno, quel che succede quando un devoto prega Padre Pio, San Gennaro, o la Madonna.
È quello che insegna Louise Hay nei suoi libri come “Puoi cambiare la
tua vita” (ripetendo molte volte una cosa e finendo per convincercene,
arriveremo al risultato voluto), e il libro “The Secret” con la sua
legge dell’attrazione.
9. Religione e scienza. Strumenti diversi ma fine unico.
Più in generale lo stesso problema della psicologia lo hanno tutte le
scienze. Il problema è che oggi il fisico, il matematico, lo psicologo,
l’astrologo, studiando a fondo un solo aspetto della realtà (che è
invece sempre una e complessa) perde di vista l’unità del tutto.
L’estrema specializzazione di queste materie ha fatto quindi perdere
di vista l’insieme, diminuendo l’efficacia degli studi complessivi, che
sono diventati aridi e spesso inutili e fini a se stessi. Soprattutto,
la specializzazione e la frammentazione del sapere ha fatto perdere di
vista la cosa più importante, la parte spirituale della realtà,
trasformando la società in quello che possiamo constatare con i nostri
occhi: una società materialista in cui gli individui hanno perso il
senso di ciò che sono e di ciò che fanno.
Tutte le dottrine esoteriche e magiche dicono, in sostanza, la stessa
cosa: l’anima è la parte più importante dell’individuo, ed è immortale;
e l’uomo deve cercare di uscire dalla sua condizione materiale per
elevarsi a vette spirituali. Scrive Schuré che “tutte le tradizioni
religiose ed esoteriche giungono a conclusioni identiche nella sostanza
ma differenti nella forma, sulle verità fondamentali e finali, seguendo
tutte lo stesso schema dell’iniziazione interiore e della meditazione”.
Nelle tradizioni spirituali sia antiche che moderne l’anima è sempre al centro dell’interesse.
Nella società occidentale, invece, dell’anima non si parla più.
L’ostacolo alla crescita dell’individuo e alla sua elevazione è
venuto da due fronti che hanno sferrato un attacco combinato alla
spiritualità: la Chiesa cattolica e la scienza.
La Chiesa ha eseguito le seguenti operazioni:
- ha negato la dottrina della reincarnazione e l’anima, relegandola a un ruolo marginale e sostanzialmente inesistente (secondo la Chiesa l’anima è sì la parte più importante dell’essere umano, ma solo perché un giorno ci sarà il giudizio universale, in cui saremo giudicati per quello che abbiamo fatto in quest’unica vita; in tal modo si è quindi negato il concetto di anima come è inteso in tutte le tradizioni esoteriche, occidentali e orientali);
- ha messo al bando la magia e l’esoterismo;
- ha affermato che bisogna credere per fede, e non per esperienza diretta del divino, che si cerca assolutamente di bandire in tutti i modi.
La scienza ha fatto la stessa cosa, ma con mezzi diversi:
- nega l’anima e Dio, spesso facendo passare chi è religioso per una persona primitiva, che è in cerca di sicurezze, al limite della superstizione;
- ha messo al bando la magia e l’esoterismo, elevando la scienza stessa a religione;
- si deride chi ha “fede”, contrapponendo la fede, cieca, superstiziosa e ignorante, alla scienza, progredita, moderna, civile. In realtà sostituendo alla “fede” in Dio, la fede nella sua inesistenza e la fede nella scienza.
In sostanza, Chiesa cattolica e scienza sono state le due facce della
stessa medaglia, apparentemente divise, ma in realtà unite da un fine
comune: la distruzione dell’anima e dello spirito.
Hanno inoltre inoltre fatto credere che chi è buddista, induista, mago,
ecc. lo sia per “fede”, cioè per accettazione acritica e incondizionata a
un qualcosa di divino, quando invece il buddista, l’induista, il mago,
fanno ogni giorno esperienza del divino.
Da questo punto di vista, la lotta secolare tra Massoneria e Chiesa
cattolica è stata anche (e lo è ancora) una lotta magica: la Chiesa ha
cercato di impedire in tutti i modi la diffusione e lo sviluppo della
magia in Occidente, la massoneria e i Rosacroce hanno cercato di
introdurla e diffonderla.
10. L’uso della magia da parte dei politici e dei capi di Stato.
Per maggiore chiarezza, ripeto quindi quello che ho già detto poche righe sopra.
A portare prove del legame tra politica e esoterismo, tra movimenti
politici della storia e influenze massoniche, rosacrociane, o di altri
ordini occulti, ci hanno provato in molti. È stato quindi dimostrato che
il regime nazista fu influenzato dall’esoterismo della Società Thule e
che Aleister Crowley era consigliere segreto di Hitler; mentre Giuseppe
Cambareri, altro esoterista, fu consigliere di Mussolini. È provato che
tutti i presidenti USA sono e sono stati massoni, e clamoroso fu quando
Bush e Kerry dichiararono entrambi, in un’intervista congiunta, di
appartenere alla stessa società segreta, la Skull and Bones; massoni e
rosacrociani furono Mazzini, Garibaldi, Cavour (la cosiddetta carboneria
altro non era che una filiazione della massoneria).
Ma il limite di questi studi è di voler sempre rimanere agganciati a
prove documentali e certe, quando invece il vero segreto, come dice
giustamente Fausto Carotenuto in una recente intervista al mensile X
Times di novembre, non viene mai messo per iscritto e può solo essere
intuito.
Non c’è in realtà bisogno di “prove” particolari per poter affermare
che i personaggi più potenti dell’economia e della politica
internazionale pratichino la magia.
Infatti, considerando che i personaggi più importanti della storia
dell’umanità sono stati e sono tutti massoni, delle due l’una: o la
massoneria è un’immensa congrega di idioti dediti a giocare a rituali
vetusti e demenziali e i personaggi più importanti dell’umanità erano e
sono dei trogloditi superstiziosi, mentre noi, comuni mortali razionali e
amanti del pensiero scientifico, siamo dei geni, oppure tali personaggi
conoscevano e praticavano la magia, e hanno (e sanno) qualcosa che noi
non sappiamo; e allora alla magia e all’esoterismo va riservato un posto
ben diverso rispetto a quello che gli viene riservato in genere.
Occorre anche considerare che la massoneria conta tra i suoi iscritti
oltre 50.000 persone, e queste persone non sono studenti, disoccupati,
barboni o nullafacenti, ma sono avvocati, magistrati, commercialisti,
architetti, politici, medici, imprenditori, insomma la classe dirigente
del paese. Tanto per fare un esempio, ai vertici intermedi della Rosa
Rossa non c’era solo il magistrato Piero Luigi Vigna, ora defunto, ma
c’è tuttora un magistrato che firma molti articoli esoterici e che leggo
spesso su riviste e libri di esoterismo.
Insomma, se è vero, per le cose che abbiamo detto in precedenza, che
la massoneria è un’immensa organizzazione magica, di livello mondiale,
ciò equivale a dire che la magia è molto più diffusa di quanto si creda,
solo che la si chiama con nomi diversi.
Beninteso… la maggior parte dei massoni non ha la minima idea del
significato dei riti, non studia quasi nulla, e non capisce il perché di
ciò che fa; così come la maggior parte dei cattolici non ha mai letto
il Vangelo e la maggior parte dei buddhisti non ha mai letto un
qualsiasi sutra per intero. La maggior parte dei massoni non sa nulla di
massoneria, essendosi affiliato per carrierismo, per avere favori, o
semplicemente perché in certi ambienti così fan tutti.
Come accade in tutte le organizzazioni, solo una minoranza si rende
davvero conto di ciò che fa e ne è consapevole. Ma questo non toglie che
– lo ripeto – abbiamo oltre 50.000 persone della classe dirigente
italiana, affiliate a un’organizzazione magico/esoterica; il che
imporrebbe agli scettici, ai materialisti, e ai fideisti della scienza,
di farsi venire qualche dubbio rispetto alle certezze granitiche che
nutrono.
Del resto, come abbiamo ampiamente dimostrato in altri articoli,
simboli massonici o esoterici (e quindi magici) sono dappertutto; la
moneta da un dollaro (con la piramide massonica e la frase “novus ordo
seclorum”), la moneta da uno e due euro (con le sei linee, sei stelle e
ancora sei linee presenti su tutte le monete, cioè il 666) e le dodici
stelle a cinque punte (la donna che venne dal mare con una corona di
dodici stelle dell’Apocalisse), i simboli dei partiti, le costruzioni
(penso ad esempio alla sede del Parlamento europeo, la cui strana e
incomprensibile forma è in realtà copiata pari pari dalla struttura
della Torre di Babele); Berlusconi ha costruito le sue ville secondo
precisi criteri esoterici, come ha dimostrato L’Espresso in un articolo
tempo fa e come ha spiegato Gioele Magaldi nel sito del Grande Oriente
Democratico, ecc.
Questa gente, insomma, perde il suo tempo a disseminare ovunque
simboli massonici, esoterici e magici. E ancora una volta delle due
l’una: o questi sono dei perditempo, o forse nel loro agire c’è un
significato più profondo che sfugge alla maggioranza della gente.
11. I libri segreti delle società segrete.
Parlando di prove, non credo inoltre che esistano (come invece diceva
Gabriella Carlizzi) dei manoscritti cifrati e segreti per decodificare
il linguaggio delle società segrete, perché se esistessero prima o poi
potrebbero venire distrutti o scoperti, e non sarebbe possibile
mantenere una segretezza assoluta per secoli; soprattutto non sarebbe
possibile che uno stesso segreto iniziatico possa essere detenuto da
persone che stanno anche a distanza di migliaia di km le une dalle altre
e che spesso hanno necessità di comunicare in tempo reale e senza
limiti fisici.
Sicuramente esistono testi magici che sono stati tenuti segreti per
secoli e che ora vengono spesso ristampati (le edizioni Rebis in
particolare negli ultimi anni hanno pubblicato testi interessantissimi,
come – almeno per i mie fini – i testi di Arthur Edward Waite; mentre
Venexia editrice pubblica i testi della Fortune e di Regardie).
Sicuramente esisteranno testi, anche molto importanti, tenuti segreti alle masse.
Ma i veri libri importanti, a mio parere, sono sotto gli occhi di
tutti: la Bibbia (compresi gli apocrifi), i Vangeli (compresi gli
apocrifi e gnostici), la Divina Commedia e altri libri sacri.
Avendo le chiavi per interpretare questi libri, si ha la chiave della conoscenza esoterica.
Ecco – ad esempio – il motivo per cui la massoneria festeggia San
Giovanni (“Ci sono due chiese oggi: la Chiesa cattolica, di Pietro, e
quella massonica, di Giovanni”, dice il Gran Maestro Di Bernardo in
un’intervista a Ferruccio Pinotti), i Rosacroce hanno come figura di
riferimento più importante San Giovanni, e la stessa Rosa Rossa fa
sempre riferimento a San Giovanni.
Nel Vangelo di Giovanni è infatti contenuta la parte più importante
del messaggio esoterico di Cristo, che è riassumibile nelle sue due
frasi: “voi siete dei” e “conoscete la verità e la verità vi renderà
liberi”, il che, poi, è lo stesso messaggio che c’è nella Genesi: Dio
creò l’uomo a sua immagine somiglianza.
E tale messaggio (che si può tradurre così: con la tua volontà, tu
crei la tua realtà) è identico, sia per chi opera con animo puro, sia
per chi vuole utilizzare questi strumenti per il male. Magia bianca e
magia nera, infatti, si servono degli stessi strumenti; è solo il fine
che è diverso, come dicono chiaramente Dion Fortune e Israel Regardie.
12. Il grande segreto della magia.
Il grande segreto della magia è quindi il valore della forza di
volontà, e la scoperta che tutto ciò che capita nella nostra vita è
attirati dai nostri pensieri.
Ne consegue che modificando i nostri pensieri può cambiare la nostra vita.
Nell’antichità si riteneva che questo segreto non potesse essere dato
alle masse o a chiunque lo volesse conoscere, per evitare che se ne
potesse fare un uso distorto.
I Pitagorici dicevano che dare il segreto a chiunque avrebbe
comportato che il depresso/pessimista avrebbe utilizzato questa
conoscenza per autoflagellarsi e accusarsi e sentirsi in colpa di tutte
le disgrazie capitate alla gente intorno a lui; il malvagio se ne
sarebbe servito per far del male; e la persona troppo limitata non
avrebbe retto alla rivelazione, finendo per perdere il senno.
Nel medioevo i Rosacroce e i Templari detenevano questo e altri
segreti ma non potevano rivelarlo, perché sarebbero stati perseguitati
dalla Chiesa cattolica.
Oggi però, piano piano, questo concetto sta iniziando a farsi strada
(a partire dai libri di esoterismo, sempre più diffusi, per passare dai
libri new age – il cui contenuto è identico a ciò che già scrivevano
Plotino qualche millennio fa e Cornelio Agrippa qualche secolo fa – fino
ai recenti libri come “The Secret”, il cui titolo non casuale non è
altro che una volgarizzazione di alcuni segreti che sono stati sempre
propri delle scienze magiche ed esoteriche).
Ciò che la cultura moderna e occidentale ha voluto nasconderci e
cerca tutt’oggi di nascondere, insomma, è l’importanza della forza di
volontà e tutto ciò che costituisce una tecnica per migliorare se
stessi.
La società occidentale cerca di distruggere sistematicamente la
volontà dell’individuo, impedendogli di pensare, riflettere, migliorare.
Tutto il sistema in cui viviamo è un complesso apparato volto a impedire lo sviluppo delle facoltà latenti in ogni uomo.
A questo risultato si arriva con una serie di mezzi.
Anzitutto facendo lavorare ogni individuo otto ore al giorno e anche
più, ci si assicura che la persona non abbia tempo per evolversi,
dovendo pensare soprattutto a mantenersi.
I cibi sempre peggiori, la pubblicità insistente solo sul
materialismo, la completa estromissione dai media, dai film, dai
telefilm, dagli spettacoli, e dall’informazione in genere, di tutto ciò
che è spirituale (in particolare della manipolazione spirituale dei mass
media abbiamo parlato in un articolo precedente), produce l’effetto
visibile a tutti: l’annichilimento delle persone, l’azzeramento delle
volontà, una società di infelici, persone che non conoscono il senso
della vita, che sono depresse, che hanno paura di tutto (della
bocciatura, della morte propria e altrui, di essere lasciati dal
partner, del proprio datore di lavoro cui si sottomettono come schiavi
per paura di perdere il lavoro, di parlare in pubblico, di perdere i
loro soldi, la loro casa, la loro auto, ecc.) e che sono schiave docili
del sistema e i cui svaghi principali sono il calcio o la discoteca, due
delle cose più inutili che la mente umana abbia prodotto.
Per evitare poi che la gente si avvicini alla discipline esoteriche
(e quindi migliori se stessa, approfondendo il senso della vita e della
morte), il sistema provvede ad effettuare le seguenti operazioni:
- la magia viene presentata come una cosa da operetta, i cui testimonial principali sono Otelma, Silvan, e Vanna Marchi;
- alcuni programmi e approfondimenti insistono molto sui maghi ciarlatani che propinano filtri d’amore a pagamento, presentando la gente che si rivolge ai maghi come dei superstiziosi ignoranti;
- nelle trasmissioni, sui giornali, nelle opere storiche, scientifiche e letterarie, viene volutamente omesso qualsiasi riferimento esoterico e qualsiasi riferimento ai problemi dell’anima e dello spirito;
- nei testi di storia viene omesso qualsiasi riferimento alla massoneria e ai Rosacroce, e alla loro importanza nella storia dell’umanità; di Dante ci insegnano che scelse San Bernardo come guida in Paradiso perché era devoto alla Madonna, e i Fedeli d’Amore ci vengono presentati come una manica di imbecilli che passavano il loro tempo a scrivere sonetti demenziali a donne angelicate che poi cornificavano nella loro vita privata;
- lo Yoga e le tradizioni orientali sono presentati come una sorta di fuffa new age praticata da fricchettoni con i capelli lunghi e che fumano canne (v. ad esempio il personaggio di Verdone nel film “Un sacco bello”), oppure persone svitate e svampite senza aggancio con la realtà (v. ad esempio il personaggio di Dharma nel telefilm “Dharma e Greg”); in caso estremi poi si arriva addirittura a dire che lo Yoga e le discipline orientali sono “sataniche”, come fanno Padre Amorth e altri cattolici fondamentalisti; in linea di massima però chi pratica discipline come la meditazione viene sempre presentato come un disadattato che fugge dalla realtà, mentre la persona “adattata” e di successo, ben agganciata alla realtà, è ovviamente quello che viaggia vestito in giacca e cravatta sulla sua BMW;
- si omette accuratamente di dire che Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Mozart, Beethoven, Bacone (che pare fosse colui che effettivamente scrisse le opere di Shakespeare), ecc. erano rosacroce, quindi maghi ed esoteristi, come lo erano Mazzini, Cavour e altri meno nobili personaggi, per evitare che la gente si faccia domande.
- Possiamo quindi dire che il grande segreto della magia è che essa funziona, e che chi detiene il potere nella nostra società ha fatto credere alla gente che essa non solo non funzioni, ma sia una scienza da ciarlatani, da persone superstiziose e arretrate, e che una persona, per essere evoluta, debba fare riferimento alla “scienza” e solo alla scienza.
- Un altro segreto è che i personaggi politici, da Borghezio ad Andreotti, Berlusconi o Monti, la utilizzano come strumento quotidiano, mentre a noi ci propinano al massimo il mago Otelma e Silvan.
13. Come vengono utilizzati i riti.
Una delle domande che mi sono posto in questi anni è come facessero
certi poteri a creare degli eventi simbolici con una perfezione quasi
assoluta.
Nei
riti di sangue che ho analizzato, da solo o tramite i lettori del blog,
ho notato che dal punto di vista simbolico coincide sempre tutto alla
perfezione per disegnare metaforicamente un evento che ha un certo
significato esoterico. Una delle “coincidenze” che mi hanno da sempre
più colpito è che nella lista passeggeri del disastro di Ustica, ai
numeri 13 e 19, compaiono rispettivamente Maria Grazia Croce e Rosa De
Dominicis, mentre al numero 22, che è il numero della perfezione e di
Dio, compare un certo Diodato; così come mi ha sempre colpito il fatto
che a Viterbo, città rosacrociana per eccellenza in Italia, i nomi dei
sindaci abbiano quasi sempre richiamato simboli rosacrociani, o in
maniera evidente (Rosato Rosati, Gigli, Fioroni, Ascenzi) o in maniera
meno evidente e più sottile ma comunque sempre collegabile.
Sempre parlando di nomi, mi ha sempre colpito come i nomi degli
esoteristi e dei massoni più famosi facciano riferimento a concetti
esoterici o simbolici. A titolo di esempio: Crowley richiama crow, il
corvo. Israel Regardie richiama Israele. L’attuale maestro venerabile
della Loggia degli Illuminati, successore quindi dei Templari, si chiama
Giuliano Di Bernardo, richiamando quindi San Bernardo, il fondatore
dell’ordine templare. Licio Gelli richiama sia la luce che il giglio.
Carpeoro, studioso ed esperto di massoneria e Rosacroce, il cui vero
nome è Gianfranco Pecoraro, già nel nome richiama Giovanni e Cristo (il
pecoraro è il pastore, e il buon pastore è Cristo) ma soprattutto è nato
il 24 giugno, festa della massoneria ma anche dei Rosacroce.
Escludendo che queste coincidenze siano create a tavolino da un
gruppo di persone che stabiliscono nome e cognome della persona che
ricoprirà una certa carica (anche perché in tal caso bisognerebbe
ipotizzare che i genitori di Carpeoro abbiano deciso di procreare il
piccolo Gianfranco 9 mesi prima del 24 giugno, il 24 ottobre), la
spiegazione deve essere ricercata in quelle coincidenze significative di
cui parla Jung.
Ma queste coincidenze significative sono provocate (anche) dalle
persone che manipolano la realtà per mezzi di strumenti esoterici, nella
maggior parte dei casi all’insaputa della persona interessata, che
spesso crede di rivestire quel posto esclusivamente per meriti
personali. Si spiega in tal modo perché persone col quoziente di
intelligenza di Monti o, peggio, di Bush (che significa cespuglio, ma
anche roseto), possano ricoprire ruoli di rilievo internazionale; e come
sia potuta arrivare alla presidenza del Consiglio o al Parlamento gente
con un quoziente intellettivo pari a quello di un comodino, come la
maggior parte dei politici attuali.
Solo per fare un esempio, Monti è senz’altro inconsapevole del motivo
per cui è stato chiamato alla Presidenza del Consiglio, e non si è mai
fatto domande su come abbia fatto a diventare rettore della Bocconi pur
avendo scritto solo pochi articoli di economia, peraltro anche poco
conosciuti e apprezzati. Senz’altro lui crede di rivestire il suo ruolo
per le sue capacità, così come anche Di Pietro crederà di rivestire il
suo ruolo per la sua eloquenza e la sua intelligenza.
La verità è che questa gente è nel posto dove sta, per altre ragioni, e
mossa (anche) da forze che non riescono a controllare nè a immaginare.
La maggior parte degli eventi significativi viene prodotta quindi
senz’altro con decisioni umane, razionali, e programmate a tavolino, ma
viene anche indotta (provocata, o agevolata) dai riti esoterici
collettivi, effettuati dagli appartenenti all’organizzazione esoterica
contemporaneamente e in varie parti del mondo.
Un evento come il disastro del Concordia, o una vicenda come quella
delle Bestie di Satana, vengono realizzati a livello umano da persone
che non conoscono il disegno complessivo, ma vengono orchestrati a
livello superiore da persone che agiscono con riti collettivi e la forza
di volontà e di cui nessuno sospetta l’esistenza, neanche il magistrato
corrotto che insabbia l’indagine o manipola le prove, o l’assassino che
ha sparato il colpo (il quale crede di aver agito per vendetta, o per
un improvviso atto di follia).
In fondo è quel che diceva anche Jung quando, sinteticamente, diceva
che le coincidenze sono “pensieri che incontrano altri pensieri”.
Le coincidenze sono quindi provocate dal pensiero collettivo di chi effettua questi riti.
Questa idea a me pareva una mezza follia, ma dopo che mi era stata
detta e ripetuta da esoteristi noti e meno noti e da Gabriella Carlizzi
in passato, mi è stata di recente confermata da un ex funzionario dei
servizi segreti, di cui mi fido molto (Fausto Carotenuto); ho trovato
una conferma poi in scritti di Dion Fortune, che sono veri e propri
documenti di prova in tal senso (e che fra poco indicherò).
Mi sono soffermato a riflettere sul fatto che molti di noi, che
praticano discipline orientali, effettuano queste meditazioni collettive
(idem nella Soka Gakkai, dove si fanno spesso recitazioni collettive
per raggiungere determinate finalità, aiutare persone, ecc.).
Nulla di più e nulla di diverso da quando tutti i fedeli di varie
chiese, in ogni parte del mondo, pregano per qualsiasi cosa (dalla
salute del papa, alla pace in una certa zona, ecc.).
L’unica differenza è che noi le effettuiamo per fini positivi.
Le organizzazioni esoteriche “nere” effettuano le stesse meditazioni,
ma per fini negativi, con cui condizionano (o tentano di condizionare)
la maggior parte degli eventi che accadono nel mondo.
A coloro che rideranno di queste mie affermazioni, rispondo
da subito che finché si tratta di persone razionali e materialiste,
magari atee, l’incredulità è assolutamente normale.
Ma a chi pratica una qualsiasi forma di religione organizzata
e quindi effettua preghiere collettive, a chi pratica meditazioni
collettive (per la pace, per la salute di un amico, per qualsiasi cosa),
a chi recita il Daimoku o altri mantra per produrre risultati nella
propria e altrui vita, replico che in tal caso l’incredulità iniziale,
seppure comprensibile, diventa stupidità se si traduce nel continuare a
negare questi fenomeni.
Mi rivolgo insomma ai lettori di questo articolo con un messaggio chiaro.
Se siete materialisti e atei, ridete pure di ciò che ho scritto e pensate pure che io sia fuori di testa.
Ma se appartenete a una di queste categorie: cattolici che vanno a
messa la domenica o anche solo a Natale, seguaci di Osho, di Paramahansa
Yogananda, buddhisti della Soka Gakkai o di altre forme di buddhismo,
praticanti yoga o altre forme di meditazione, musulmani, protestanti,
pentecostali, induisti, devoti di San Gennaro, della Madonna di Lourdes o
di Medjugorje… sappiate che non c’è alcuna differenza tra replicare nel
tempio massonico il rito della morte di Hiram, replicare il rito della
morte di Christian Rosenkreutz nel tempio della Golden Dawn, e replicare
il rito della morte di Gesù a Pasqua o della sua nascita a Natale,
recitare il Daimoku replicando il sorgere della Torre Preziosa, o fare
il rito del Rakhi (del braccialetto) come succede in alcune comunità di
matrice induista.
Soprattutto è stupidità pensare che quello che facciamo noi ha un
senso (ad esempio la recitazione del Daimoku per i buddhisti di
Nichiren, o la preghiera collettiva la domenica in piazza San Pietro) e
non possano poi esserci altre persone, con altri intenti completamente
opposti, che pregano per fini contrari, sia pure con preghiere e riti
diversi da quelli cui ci hanno abituati.
Nel testo di Dion Fortune “La battaglia magica d’Inghilterra” viene
offerta una preziosa testimonianza documentale della pratica di questi
riti collettivi di meditazione; il libro raccoglie le lettere che questa
esoterista inglese scriveva ai suoi adepti, per operare mediante
strumenti esoterici contro il regime nazista.
Si tratta di documenti reali, dal valore eccezionale, con cui
l’esoterista inglese dà ai suoi adepti le istruzioni per combattere
“esotericamente” il regime nazista, a mezzo di meditazioni collettive.
Si può credere a quanto c’è scritto o no. Ma per non crederci occorre
essere atei e materialisti, perché chiunque – lo ripeto – sia
cattolico, protestante, musulmano, buddhista, induista, massone o
aderente a una qualsiasi altra forma di spiritualità, non potrà che
ritrovare negli scritti di Dion Fortune lo stesso modus operandi che si
trova all’interno del proprio gruppo di appartenenza.
14. Alcuni consigli per il miglioramento personale. I libri di Brizzi.
La letteratura esoterica, alchemica e magica è fatta per il 90% da testi volutamente incomprensibili.
Si deve in particolare a Aleister Crowley, Dion Fortune, Israel
Regardie, se si è aperta la strada a scritti comprensibili e chiari su
queste materie, che oggi sono pubblicati prevalentemente da Edizioni
Mediterranee, Venexia Editrice e Edizioni Rebis, permettendo di capire
la magia e l’esoterismo anche ai non iniziati.
La maggior parte delle persone però non ha bisogno di studiare testi
di alchimia e magia per migliorare se stesso; né è necessario, per
essere felici, essere in grado di richiamare angeli e altre entità.
Le strade per trovare la felicità sono diverse e personali:
buddhismo, meditazione, pratiche religiose serie, corsi di miglioramento
personale, psicoterapie, sono strade valide a seconda della personalità
dell’individuo.
Il rischio della religione, sia essa il buddhismo o l’induismo o il
cristianesimo, è il fanatismo; il rischio della psicoterapia è che si
perda di vista il fine spirituale e si tenda alla normalizzazione
dell’individuo senza tenere conto della sua anima.
D’altronde anche la strada del perfezionamento di se stessi
percorrendo vie esoteriche ha dei rischi ancora più grandi; in primo
luogo perché la strada della magia e dell’esoterismo è lunga e tortuosa,
in secondo luogo perché attualmente le vie iniziatiche sono quasi
completamente in mano a forze oscure che hanno scopi completamente
diversi rispetto al perfezionamento dell’individuo.
Basta vedere la fine
che ha fatto la massoneria, che dovrebbe essere un luogo di
perfezionamento dell’individuo, ed è invece il luogo dove ci si incontra
per favori e per complottare contro la società, e che annovera tra i
suoi affiliati personaggi come Licio Gelli, Totò Riina, Bernardo
Provenzano, i vertici della ’ndrangheta della camorra e di Cosa Nostra,
che devono essere tutti, rigorosamente, massoni (ma si tratta di
massoneria deviata, precisa sempre il massone quando gli si fa notare
questo particolare). D’altronde, avendo conosciuto personalmente alcuni
individui appartenenti a confraternite magiche o esoteriche, mi hanno
dato l’impressione di essere tutto fuorché degli iniziati.
Una splendida sintesi dei principi base della magia e dell’alchimia,
da cui si possono imparare le tecniche base per migliorare se stessi e
la propria vita, senza dover necessariamente passare per lo studio di
intrugli a base di code di pipistrello e occhi di rospo, la si può
trovare sui libri di Salvatore Brizzi.
Brizzi ha scritto tre libri molto importanti:
- La Porta del Mago
- Officina Alkemica
- Risveglio
Nonostante il titolo, non sono libri di magia, ma sono libri di
perfezionamento personale, di miglioramento personale per trovare una
via per la propria felicità.
L’autore, in questi testi, estrapola dai libri di magia e alchimia
solo ciò che può servire a migliorare se stessi, sì che essi sono più
libri di psicologia che di magia e alchimia.
A differenza però dei libri di psicologia in commercio, Brizzi coltiva molto la parte spirituale.
In sostanza egli fa – in modo chiaro e senza complicazioni – quello
che dovrebbe fare l’esoterismo e la vera religione: aiutare nel percorso
di felicità personale, dando un ausilio per trovare un senso alla vita,
e per vivere una vita che abbia un senso.
Ed è riuscito, credo per la prima volta, a riunificare psicologia e
spiritualità, dando risposte psicologiche ai problemi principali che
hanno tutti, senza trascurare la parte spirituale che è fondamentale.
15. Bibliografia generale e spunti per approfondire.
Sui rapporti tra politica e magia, di Giorgio Galli:
- Hitler e il nazimo magico, BUR
- Esoterismo e politica, ed. Rubbettino
In generale sono molto interessanti e più illuminanti di qualsiasi
altro scritto, gli interventi di Gioele Magaldi (maestro venerabile del
GOD) sul sito del Grande Oriente Democratico, in cui parla
dell’affiliazione massonica di Berlusconi e Monti.
Che tutti i presidenti USA siano e siano stati massoni è noto. In
particolare, secondo Gianfranco Carpeoro, ogni presidente USA riceve
automaticamente l’iniziazione al 32esimo grado, anche se – per
avventura – non fosse massone da prima.
Di Dion Fortune si può leggere
- “Magia applicata”, Venexia Editrice
- “Come difendersi dagli influssi negativi”, edizioni Armenia. Entrambi una valida introduzione alla magia
- Il suo testo più importante è “La Cabala Mistica”, incomprensibile però per i non iniziati.
Di Israel Regardie il testo base è
- “L’Albero della Vita”, dove fornisce le nozioni di base per chi vuole studiare magia ed esoterismo.
- Interessanti sono anche i 4 volumi delle Edizioni Mediterranee “Insegnamenti magici della Golden Dawn”.
Di Aleister Crowley è molto interessante e facile (anche se a tratti incomprensibile)
- Magick, edizioni Astrolabio Ubaldini.
Per uno studio dell’esoterismo e della magia, oltre ai libri citati, sono fatti molto bene:
- Helmut Gebelain, Alchimia, ed. Mediterranee.
- Paolo Franceschetti, L’esoterismo e la magia spiegata in parole comprensibili (data di pubblicazione prevista: 2022, perché per ora la maggior parte dell’esoterismo mi risulta incomprensibile e quando vado da qualche esoterista per farmi spiegare qualcosa in genere esco con le idee ancora più confuse di prima).
Per una prospettiva spirituale relativa alla situazione politica internazionale:
- Fausto Carotenuto, Il mistero della situazione internazionale, ed. Il ternario.
Su Freud e la sua appartenenza alla massoneria ebraica:
Di Jung:
- Psicologia e alchimia
- Simboli della trasformazione
- L’uomo e i suoi simboli
Il testo di Schuré citato nell’articolo è il famoso libro “I grandi iniziati”.
Il testo di Eliphas Levi citato nel primo paragrafo è “Storia della magia”, Edizioni Mediterranee, pag. 285.
Il testo dal quale ho preso la citazione di R. Kanters è: Storia della magia, di Francois Ribedeau Dumas, ed. Mediterranee
Per le citazioni di Aleister Crowley mi sono basato sui due testi di Sutin e Lawrence.
Prevengo un’obiezione che proverrà dai lettori cattolici. Il fatto
che abbia spesso citato Crowley non è dovuto al fatto che sono posseduto
da Satana, o mi sono convertito alla magia nera, così come il fatto di
aver citato spesso Dion Fortune e Israel Regardie non fa di me un
iniziato alla Rosa Rossa.
Il punto è un altro, ed è che questi autori sono tra i pochi maghi
che hanno esposto la dottrina esoterica in forma comprensibile e
divulgativa. A Crowley, ad esempio, va l’immenso merito di aver indicato
chiaramente il confine tra magia nera e magia bianca (che lui praticava
entrambe per sua stessa ammissione).
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