Caricato in data 02/dic/2011
http://www.nonsoloanima.tv - Incontro con Hernan Huarache Mamani sul tema "Tinkunakuy: la sapienza della Natura per ritrovare l'armonia nella coppia"
In questa puntata, Mamani ci parla dell'antica cultura andina, di come era vissuta la coppia e il matrimonio, e comincia a delineare le differenze di attitudine proprie del mondo femminile e maschile.
Oggi la cultura andina, che è quella degli antichi Peruviani, è stata contaminata dalla cultura occidentale a livello politico, economico, spirituale e religioso.
Tuttavia ancora oggi esistono coppie che seguono i principi originari, e che stanno insieme per una vita. E se il partner muore, l'altro continua il suo percorso da solo, non per una forma di moralità, ma per una scelta di percorso.
In Occidente molte coppie fanno finta di essere felici ma in realtà hanno creato una gabbia o un inferno privato. Questo accade nella cultura occidentale, che esalta la sofferenza e per la quale il dolore è la componente fondamentale. In essa, la vita di coppia non è vissuta in senso spirituale.
I figli sono danneggiati dall'infelicità e ipocrisia dei genitori.
Vediamo come funziana la coppia nella cultura andina.
L'uomo e la donna vivono per far diventare felice l'altro, e lavorano a questo obiettvo ogni giorno.
Durante il matrimonio andino, vi era lo scambio delle "cordicelle": 360 cordicelle messe in un anello di rame, che veniva appeso all'ingresso della casa.
Per ogni giorno di felicità, l'uomo e la donna spostavano una cordicella verso destra, e per ogni giorno di infelicità verso sinistra. E nessuno poteva cambiare il verso di questo spostamento.
Ad esempio, l'uomo non poteva modificare il modo in cui la donna aveva messo la sua cordicella.
Se alla fine dell'anno le cordicelle erano molto a sinistra, vi erano sanzioni o anche punizioni.
Nella coppia, è importante trovare una persona con cui avere complementarietà, senza troppo differenze.
Tanto l'uomo quanto la donna avevano il diritto di fare le esperienze che consideravano utili. Cosideravano che ogni persona porta un qualche insegnamento.
Esperienze amichevoli e anche sessuali. La libertà sessuale era normale, affinché si avessero più informazioni possibili.
La verginità al matriomonio non era accettata... era spesso indice di incapacità di relazionarsi con l'altro.
Il sesso si faceva già da giovani, ma senza parlarne, vantarsi: il rapporto fra due persone era comunque intimo e da rispettare.
Quando due giovani si vedevano per un po' e si sentivano intenzionati a scegliersi, accadeva che lui andava dai suoi genitori affinché ne parlassero con i genitori di lei. E alla fine Lei poteva comunque rifiutarsi e nessuno genitore poteva imporsi.
A quel punto, il primo passo era un periodo di convivenza, prima di sposarsi. E poteva durare anche diversi anni. Se non si accordavano in questi anni, allora il rapporto terminava, e non si raccontava a nessuno quel che era accaduto, perché quello che accade fra due persone riguarda solo loro.
Uomo e donna sono biologicamente diversi...
L'uomo è più "terra-terra", sta sul piano più fisico, concreto.
La donna invece è più concentrata a livello della mente.
Entrambi usano corpo e mente, certo, ma in modo diverso.
I maschi pensano che le donne pensano come loro, e idem le donne... ma non è così.
L'uomo parla dell'amore.. ma per conquistare la donna con la quale vuole avere un contatto fisico. La donna non parla dell'amore, ma lo fa: se c'è un ospite, si preoccupa di fargli da mangiare... se vede un uomo, anche se non è bellissimo, si accorge anche di altre qualità...
Nessun commento:
Posta un commento