Il grillino Sibilia umilia il “signor Letta”
sul signoraggio bancario
Il
deputato del Movimento 5 Stelle incalza il premier anche sul debito
pubblico e nel corso del suo intervento si rivolge più volte a lui
chiamandolo "signor Letta". La vicepresidente della Camera, Marina
Sereni, interrompe l'esponente grillino e lo invita a rivolgersi al
presidente del Consiglio "in maniera appropriata"
C.N.
– 22 Maggio 2013 – Il parlamentare Carlo Sibilia del Movimento 5 Stelle
ha tenuto un discorso in Parlamento che ha molto messo in imbarazzo il
premier Enrico Letta per tutto ciò che riguarda il signoraggio bancario,
Mes e debito pubblico, esordendo così: “Mi spiega qual è il nesso tra
banche e stati oggi Sig letta ?
mi
spiega qual è questo nesso se la banca centrale europea è di fatto di
proprietà delle banche centrali nazionali? Diremmo benissimo se le
banche centrali nazionali fossero di proprietà dei cittadini, dello
stato. peccato però che le banche centrali nazionali siano, di fatto,
banche di proprietà di istituti di credito PRIVATI”.
“L’esempio
è la banca d’Italia - spiega Sibilia – che non è di proprietà dei
cittadini italiani come il nome potrebbe lasciar pensare, ma bensì di
proprietà di Intesa San Paolo, MPS, Unicredit, assicurazioni generale,
tutte spa. Tutte trasparentemente elencate sul sito della Banca
d’Italia. Quindi è come dire che dei soggetti privati siano proprietari
della nostra moneta e ce la prestino richiedendola indietro con
interesse”.
“Ma
se la moneta è dei cittadini, degli stati – si chiede il deputato
grillino – allora perché ce la prestano? ha mai sentito parlare di
signoraggio bancario sig. Letta? ne parlate mai alle riunioni del club
Bilderberg? club di cui lei, il suo predecessore Mario Monti, Emma
Bonino guarda caso suo ministro degli esteri e Mario Draghi guarda caso
direttore della Bce fate parte”.
“Gli
istituti privati - prosegue Sibilia – stampano moneta cedendola in
prestito e richiedendone restituzione con interesse per creare questa
spirale di stritolamento che si chiama debito. Il consiglio europeo è
responsabile di un Europa non fondata sui diritti, non fondata sulla
solidarietà tra i popoli, ma di un Europa fondata sul debito. Debito
come strumento di schiavitù degli stati”.
“Dica
questo al presidente Van Rompuy – suggerisce il parlamentare in
occasione dell’incontro di Letta a Bruxelles – E poi chi è questo Van
Rompuy? chi lo ha eletto? io so che lei lo conosce sig. Letta perché
anch’egli guarda caso è parte del club Bilderberg. ma sappia che i
cittadini italiani non sanno per nulla chi sia e da dove venga questo
personaggio che non è mai stato eletto in nessuna elezione nazionale e
presiede un organismo che condiziona gran parte delle scelte dei
cittadini europei e di tutto il mondo”.
“Si
ricorda il tormentone “ce lo chiede l’europa” – chiede il grillino al
premier – bene allora dica a van Rompuy che “glielo chiede l’Italia” ,
dica da parte nostra che l’Italia rifiuta il
MeccanismoEuropeodiStabilità mostro giuridico e anticostituzionale!,
dica da parte nostra che riteniamo questa politica di scatole cinesi,
austerithy, fiscal compact, patto di stabilità: non essere la politica
dell’Italia!”
“Dica
da parte nostra - incalza Sibilia – che l’Italia ha bisogno di visione
politica e non di riforme imposte dall’europa come egli stesso
auspicava, dica che, in merito all’evasione fiscale, ci prenderemo
subito gli 80 miliardi evasi dal circuito delle slot machine, dica che
sigleremo convenzioni in favore della trasparenza bancaria con i
paradisi fiscali di tutta Europa che generano evasione per decine di
miliardi di euro e con i quali siamo stati sempre fin troppo tolleranti
se non protettivi, dica che ripristineremo il reato di falso in
bilancio”.
“Sig.
Letta - prosegue – lo sappiamo che lei non dirà mai nulla di tutto
questo a Van Rompuy, non per una questione di coraggio quello forse, se è
lì dov’è, non le manca, ma perché da oltre 15 anni l’Italia che avete
costruito voi partiti PD e PDL, ormai modello Unico è diventata un
servile scendiletto dei banchieri di tutta europa. ma sappia, sig Letta,
che i cittadini italiani qui fuori vorrebbero che lei dicesse ciò le
abbiamo suggerito noi. Adesso – conclude Sibilia – pensi a quello che ha
in mente di dire Lei domani (oggi ndr) e ne tragga le sue conclusioni”.
Tra
l’altro, nel corso del suo intervento, Sibilia si rivolge più volte al
premier chiamandolo "signor Letta" e la vicepresidente della Camera,
Marina Sereni, interrompe l'esponente grillino e lo invita a rivolgersi
al presidente del Consiglio "in maniera appropriata".
Ecco il video dell'intervento
Nessun commento:
Posta un commento