Per chi non ne fosse a corrente (e purtroppo sono ancora tantissimi) il
governo magiaro alcuni mesi fa ha deciso di ripagare con due anni di anticipo il
debito contratto col Fondo Monetario Internazionale allo scopo di non subire
piu’ pressioni ricattatorie da parte dei suoi ispettori.
Dopo essersi liberato di questi ricattatori e usurai il governo ha
iniziato ad adottare una serie di provvedimenti aventi lo scopo di stimolare
l’economia e aiutare le fasce piu’ deboli e cosi’ ha deciso di abbassare le
bollette di luce, acqua, gas e nettezza urbana del 20% e ha aumentato le
pensioni per compensare i recipienti dell’aumento del costo della
vita.
Tali provvedimenti sarebbero stati sufficienti per migliorare le
condizioni di vita degli ungheresi ma il governo ha deciso di andare oltre e
infatti nel disegno di legge fiscale recentemente approvato dal parlamento sono
previste nuove misure sugli assegni familiari e riduzione dell’IVA dal 27% al 5
% sui suini vivi e macellati.
Inoltre questo disegno di legge amplia le possibilità di detrarre le
tasse sui contributi sociali e sul reddito personale delle famiglie con più
figli nella fascia di reddito medio-bassa e questo ampliamento delle detrazioni
fiscali familiari costerà al bilancio 53 miliardi di fiorini (oltre 180 milioni
di euro) ed interesserà circa 260mila famiglie.
Ma se i cittadini ungheresi sono fortunati quelli di Budapest lo sono
ancora di piu’ visto che l’amministrazione municipale di questa citta’ ha deciso
che dal 1 Gennaio del 2014 il prezzo degli abbonamenti per i trasporti pubblici
sarà ridotto del 10% e nello specifico gli abbonamenti mensili passeranno dagli
attuali 10.500 fiorini a 9.500, l’annuale da 114.500 costerà 103.000 fiorini, il
pass mensile per gli studenti scenderà da 3.850 a 3.450 e quello mensile per
pensionati da 3.700 a 3.330 fiorini.
Questo e’ quello che avviene quando al governo ci sono partiti
nazionalisti che fanno l’interesse del popolo e questo spiega il perche’ la
nostra casta dirigente teme la crescita del nazionalismo in tutta Europa e usa
parole estremamente offensive per attaccare chiunque osa opporsi alla dittatura
dei poteri forti.
L’Ungheria dimostra che un’alternativa all’austerita’ esiste e sarebbe
ora che anche gli italiani protestassero affinche’ tali politiche vengano
adottate anche in Italia.
GIUSEPPE DE SANTIS – Londra.
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