Beppe Grillo - Lettera aperta ai responsabili delle forze dell'Ordine
Lettera
aperta a Leonardo Gallitelli, Comandante generale dell'Arma
dei Carabinieri, Alessandro
Pansa, capo della Polizia di Stato e Claudio
Graziano, Capo di stato maggiore dell'Esercito italiano.
"Mi
rivolgo a voi che avete la responsabilità della sicurezza del Paese. Questo è
un appello per l'Italia. Il momento storico che stiamo vivendo è molto
pericoloso.Le istituzioni sono delegittimate. La legge elettorale è
stata considerata incostituzionale. Parlamento, Governo e Presidente della
Repubblica stanno svolgendo arbitrariamente le loro funzioni. E' indifferente
che qualche costituzionalista, qualche giornalista, qualche politico affermi il
contrario, questi sono i fatti, questo è il comune sentire della nazione.
I
partiti sono anch'essi delegittimati dai continui scandali, dalla
trattativa Stato - mafia, dalla contiguità di alcuni loro membri con la
criminalità organizzata, dall'indifferenza verso i problemi del Paese,
dall'appropriazione indebita di 2,3 miliardi di euro di finanziamenti pubblici
bocciati dalla volontà popolare attraverso un referendum. La gestione della
cosa pubblica, dei servizi sociali, dalla sanità alla scuola allasicurezza è
allo sbando. L'economia è al tracollo, la disoccupazione, in particolare
giovanile, sta arrivando a livelli intollerabili, la piccola e media impresa
sta scomparendo.
Il Governo è inesistente, capace solo di continue
dichiarazioni di ottimismo subito smentite dai fatti il giorno seguente. I
partiti hanno occupato ogni spazio, dall'economia, all'informazione, alla
destinazione dei soldi pubblici per foraggiare le lobby da cui provengono
spesso i loro appartenenti. L'Italia ha perso la sovranità monetaria,
la sovranità fiscale e si appresta a perdere ben presto anche quella economica
con l'ipotesi più che probabile di essere strangolata dalle politiche recessive
del Fondo Monetario Internazionale.
Gran parte dei cittadini è tenuta
all'oscuro della reale situazione in cui versa il Paese grazie a un regime di
disinformazione che pone l'Italia al70esimo
posto per la
libertà di stampa dopo molti Stati del cosiddetto Terzo Mondo. I disordini di
ieri in tutta Italia sono per la maggior parte dovuti a gente esasperata per le
sue condizioni di vita e per l'arroganza, la sordità, il menefreghismo di una
classe politica che non rinuncia ad alcun privilegio, tesa soltanto a
perpetuare sé stessa.
La protesta di ieri può essere l'inizio di
un incendio o l'annuncio di future rivolte forse incontrollabili. Alcuni agenti
di Polizia e della Guardia di Finanza a Torino si
sono tolti il casco, si sono fatti
riconoscere, hanno guardato negli occhi i loro fratelli. E' stato un grande
gesto e spero che per loro non vi siano conseguenze disciplinari.
Vi
chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato
l'Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al
supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla
corruzione e dal malaffare. Le forze dell'Ordine non meritano un ruolo così
degradante. Gli italiani sono dalla vostra parte, unitevi a loro.
Nelle prossime manifestazioni ordinate ai vostri ragazzi di togliersi il casco
e di fraternizzare con i cittadini. Sarà un segnale rivoluzionario, pacifico,
estremo e l'Italia cambierà.
In alto i
cuori."
Beppe Grillo
Nessun commento:
Posta un commento