Levitazione acustica: quando il potere del suono vince la gravità
(fonte dell'articolo: http://ununiverso.altervista.org/blog/levitazione-acustica-quando-il-potere-del-suono-vince-la-gravita-e-a-dimostrarlo-e-la-scienza-2/)
Fu Henry Kjellson, un'ingegnere svedese
costruttore d’aeroplani, a raccontare nel libro “The lost techniques”, la
strabiliante esperienza del Dr Jale, il suo amico svedese che, avendo il
privilegio di soggiornare in un lamastero tibetano, riuscì a documentare e filmare come i
monaci riuscissero a sollevare massi pesantissimi e a spostarli a 250 metri
d’altezza, utilizzando unicamente la levitazione acustica.
Vide con i suoi occhi un fenomeno che per le leggi fisiche del tempo non poteva esistere: col solo suono di tamburi e trombe, i monaci riuscivano a sollevare grosse pietre di pesi differenti dal suolo che, arrivate a 250 metri più in alto, con l’aiuto di alcuni yachs, venivano poi ricevute e sistemate da altri monaci. Evidentemente essi hanno sfruttato un’enorme fonte di energia sconosciuta, ma la scienza ufficiale tolse di mezzo i filmati che furono ufficialmente confiscati e secretati dalla società inglese per cui l’uomo lavorava e ancora oggi sembrano essersi volatilizzati.
Vide con i suoi occhi un fenomeno che per le leggi fisiche del tempo non poteva esistere: col solo suono di tamburi e trombe, i monaci riuscivano a sollevare grosse pietre di pesi differenti dal suolo che, arrivate a 250 metri più in alto, con l’aiuto di alcuni yachs, venivano poi ricevute e sistemate da altri monaci. Evidentemente essi hanno sfruttato un’enorme fonte di energia sconosciuta, ma la scienza ufficiale tolse di mezzo i filmati che furono ufficialmente confiscati e secretati dalla società inglese per cui l’uomo lavorava e ancora oggi sembrano essersi volatilizzati.
Ma i tibetani non furono gli unici a conoscere
anticamente la levitazione acustica: secondo alcune leggende arabe giunte sino
a noi, gli antici Egizi facevano volare pietre spostandole con la sola forza del
pensiero e con il suono, lasciando così intendere che avrebbero potuto usare
questo sistema per la costruzione di piramidi.
D’altra parte, i sacerdoti egizi erano
depositari delle “Parole del Potere”, insegnate dal dio Thot: se le parole
venivano pronunciate correttamente, producevano un modello tridimensionale in
risonanza con l’Etere, generando l’effetto desiderato o un’energia.
Forse la più interessante testimonianza della
levitazione è ancora oggi presente nel villaggio indiano di Shivapur: nel
cortile collocato all’esterno della moschea dedicata al Santo Sufi Qamar Alì
Dervish c’è una pietra cilindrica di oltre 60 kg ed ogni giorno, durante la
preghiera, 11 fedeli la circondano
mettendosi a ripetere il nome del Santo, fino a raggiungere una certa intensità
acustica: a quel punto gli 11 uomini sollevano la pietra, utilizzando un solo
dito ciascuno e, terminata la
litania, fanno un rapido balzo all’indietro, per evitare di restar schiacciati
dalla caduta a peso morto di essa.
Come non citare Walter Russel, che nel
trentunesimo capitolo del libro “A new concept of the Universe” spiega che l’Universo consiste
interamente di onde in movimento e che qualunque teoria che non sia in grado di
trovare un appropriato posto all’interno dell’onda, a causa di ciò non ha nessun
altra collocazione all’interno della Natura.
Parole sicure, dure, ma possono resistere
indenni ad un esame? Dal lavoro di John Keeky siamo portati a credere sia
davvero così.
Keely trascorse tutta la sua vita a studiare la forza cosmica misteriosa liberata dai suoi apparecchi, convinto che le vibrazioni del Cosmo producessero una forma di musica le cui ottave, opportunamente accordate, potessero liberare un’energia inesauribile.
Keely trascorse tutta la sua vita a studiare la forza cosmica misteriosa liberata dai suoi apparecchi, convinto che le vibrazioni del Cosmo producessero una forma di musica le cui ottave, opportunamente accordate, potessero liberare un’energia inesauribile.
Nell’Universo, dagli atomi alle galassie,
tutto si trova in uno stato particolare di vibrazione.
Anche ogni singola parte del nostro corpo ha una
vibrazione che deve essere armoniosa per mantenerlo in salute; e le malattie si
instaurano se viene alterata la frequenza vibratoria,naturalmente perfetta,
di organi, tessuti e cellule che compongono il nostro corpo.
In questo sistema perfetto, i suoni hanno un
ruolo fondamentale nel corpo umano e in tutto il Cosmo: se una vibrazione può far ammalare o
guarire, ma anche rompere un vetro, probabilmente può anche sollevare un
peso.
I suoi arcani meccanismi, dotati di sfere
metalliche composte da oro, argento e platino, corni in ottone, canne d’organo e
fili, furono fatti funzionare sotto lo sguardo attonito di numerosi spettatori e
studiati senza successo dai suoi contemporanei, che volevano ad ogni costo
smascherare la frode dello scienziato.
L’enigma sotteso a secolari ricerche pare
essersi quasi risolto.
Sulla rivista dell’Accademia delle Scienze
degli Stati Uniti, è stato descritto un nuovo metodo di levitazione acustica in
movimento, sviluppato da un team di ricercatori del Politecnico di Zurigo,
capeggiato dall’italiano Daniele Foresti.
Come egli stesso spiega, la levitazione acustica, ossia l’utilizzo
di onde sonore per mantenere in aria piccoli oggetti, esisteva già da diversi
decenni, ma si trattava di una levitazione statica, in cui gli oggetti
vengono mantenuti in equilibro in un certo punto. Per farlo si sfrutta
la pressione esercitata dalle onde acustiche e, variandone opportunamente
l’intensità e la frequenza, in questo caso infrasuoni, è possibile far
‘galleggiare’ qualsiasi tipo di piccoli oggetti, anche liquidi.
Il ventinovenne ricercatore italiano, invece,
nell’ambito del conseguimento del dottorato in Svizzera, ha avuto la sensazionale idea di
utilizzare tanti levitatori, disponendoli uno accanto all’altro, per capire
come far passare la ‘palla’ da uno all’altro e guidare così il movimento di un
oggetto.
Proprio come in una chitarra, dove la forma fa
praticamente tutto, poiché mantiene il controllo delle onde e la risonanza, il segreto del primo levitatore al mondo
in grado di manipolare e muovere più oggetti contemporaneamente sta tutto nella
sua geometria.
In cosa consiste nel dettaglio il suo metodo di
levitazione acustica?Sfruttando le proprietà del suono, è
possibile manipolare piccole quantità di oggetti solidi o muovere piccole
quantità di liquidi, senza alcun tipo di contatto con altri strumenti, quindi
evitando interazioni o contaminazioni.
Forza di gravità e tocco provocano deformazioni
nei materiali che, seppur minime, possono compromettere la perfetta reazione
chimica tra due liquidi o altri tipi di sostanze.
Lo strumento, messo a punto nei laboratori svizzeri,
permette di muovere oggetti con una sezione fino a 7 millimetri, senza limiti di
lunghezza ed è utilizzabile su qualsiasi tipo di materiale. Il levitatore può muovere gocce di leghe
metalliche fuse, che possono essere mescolate insieme per formare nuovi
materiali oppure per l’incapsulamento del solido-liquido.
Alcuni esperimenti sono stati anche di tipo biologico, dimostrando i vantaggi
della levitazione anche per la trasfezione del Dna, ossia inserendo parti di Dna
all’interno delle cellule ed evitando alcune delle problematiche che insorgono
con le tecniche tradizionali, con potenziali applicazioni in campo chimico e
farmaceutico.
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