Stargate creati nel DNA attivano
connessione con la Ragnatela Cosmica dell’Universo
L’articolo
apparso sul sito web Neuroscienze.net e la scoperta riportata da poco riguardo
la scoperta della “ragnatela cosmica” (o rete quantistica composta da gas o gas
ionizzati, plasma, energia), che collega fra loro le galassie, sistemi
stellari, pianeti, viene comunemente denominata “Rete
Quantistica” ed è stata osservata per la prima volta, grazie alla luce
diffusa da un quasar distante che ha illuminato i filamenti. Descritta su
Nature, la scoperta si deve a uno studio coordinato dall’astronomo italiano
Sebastiano Cantalupo che lavora negli Stati Uniti presso l’università della
California a Santa Cruz.
PORTALI
SPAZIO-TEMPORALI O STARGATE CREATI NEL DNA, ATTIVANO UNA CONNESSIONE CON LA RETE
QUANTISTICA DELL’UNIVERSO
Tutto
ciò che è stato divulgato ora è la fotocopia o meglio dire, l’impronta delle
ricerche che sto conducendo da anni sulle proprietà e le funzioni del DNA
correlate nel campo della fisica quantistica. Sono stato sempre convinto che il
DNA rappresenta il vero Sacro Graal, una piccola molecola che se sottoposta a
determinati tipi di frequenze, essa si attiva e crea un’apertura o portale
dimensionale che prende la forma di una vera Coppa. Attraverso il DNA possiamo
connetterci con la Rete Quantica (energetica) dell’Universo e possiamo diventare
un unico organismo vivente, connesso tramite filamenti energetici molto simili
alle sinapsi neurali.
La
scoperta della Matrix o Ragnatela Cosmica ( Matrice dell’Universo), spiega come
il cosmo o vuoto quantistico, sia in realtà PIENO di energia, più che altro
composto da Filamenti di Energia, quello che gli Indiani nativi americani
chiamavano la RAGNATELA COSMICA. Infatti il famoso detto o saluto indiano
del Mitakuye
Oyasin, ovvero Siamo
UNO era proprio in funzione del fatto che siamo una famiglia, siamo
tutti correlati, collegati attraverso
una ragnatela di energia, ma siamo attualmente in uno stato Off
Line e questo stato potrebbe diventare On
Line se solo riusciamo a comprendere i benefici e le proprieta del
DNA. Il DNA ci connette con la FONTE (Dio).
Massimo
Fratini
“L’UNIVERSO CONNESSO DA TUBULI DI QUANTI DI LUCE
UNA STRUTTURA ENERGETICA FORMATA APPUNTO DA SUONO – LUCE”
LA
DANZA COSMICA DI SHIVA
Fritjof
Capra, un fisico specializzato nel campo delle alte energie, nella prefazione al
suo libro Il Tao della fisica mette in luce svariati punti di contatto tra la
concezione taoista del cosmo e i principi fondanti dell’attuale fisica
subnucleare, ovvero quell’insieme di teorie scientifiche sviluppatesi in
opposizione alla fisica classica newtoniana. I due temi fondamentali di questa
concezione moderna della fisica sono l’unità, l’interdipendenza di tutti i
fenomeni e la struttura intrinsecamente dinamica dell’universo. Anche l’antica
concezione orientale del mondo, cui Capra fa riferimento, era essenzialmente
unitaria e dinamica, e i principi di mutamento/movimento ne costituivano il
tratto essenziale.
Shiva
è anche chiamato Nataraja, il «Signore della Danza», la cui danza cosmica, detta
Tandava, è ciò tramite cui l’universo viene manifestato, preservato e infine
riassorbito. Essa è simbolo dell’eterno mutamento della natura, dell’universo
manifesto, che attraverso una danza scatenata Shiva equilibra con armonia,
determinando la nascita, il moto e la morte di un numero infinito di corpi
celesti. Nell’ambito dell’iconografia più classica, il dio viene rappresentato
con una folta chioma, con quattro braccia (una per ogni punto cardinale), mentre
compie un passo di danza. Due delle braccia sono aperte, leggermente piegate,
una delle mani sorregge un tamburello, lo strumento musicale con cui ritma la
sua danza e l’altra una fiamma che rappresenta il fuoco con il quale genera la
distruzione. Shiva danza all’interno di un cerchio di fuoco, raffigurato da
tante piccole fiammelle, che rappresentano il rogo del mondo. Schiaccia sotto il
suo piede destro la figura mitologica di un nano, il quale rappresenta
l’oscuramento cui sono preda gli esseri umani, e che solo il dio è in grado di
dissolvere; oscuramento dovuto all’illusione dell’esistenza di una qualche
realtà immutabile del mondo, che invece è solo transitoria (maya).
Quando
Shiva inizia a danzare, tutta la Terra trema, e la vibrazione si estende a tutto
l’Universo che, bruciando, si sgretola sotto il ritmo della danza. L’Universo si
dissolve e la sua energia diminuisce sempre di più fino a concentrarsi in un
singolo punto, questo punto lentamente si dissolve, lasciando solo un tenue
suono, una vibrazione primitiva, di intensità sempre più debole, che alla fine
si annulla disperdendosi nel vuoto. E il vuoto rimane tale, fino al momento in
cui il dio, riprendendo la sua danza, decide di creare un nuovo Universo,
ripercorrendo in senso opposto tutti i passaggi della distruzione: il ritmo
della danza fa vibrare il vuoto, da cui scaturisce un suono, che si concentra in
un punto denso e di dimensioni infinitesime, il quale continuando a vibrare,
aumenta di dimensione fino ad esplodere in un nuovo Universo. A questo punto,
Shiva smette di danzare e la creazione è compiuta. (non vi sembra la teoria del
big-bang ante litteram?!)
Il
messaggio spirituale di tutto l’Induismo è l’idea che la moltitudine di eventi e
oggetti che ci circondano sono differenti manifestazioni della stessa realtà
ultima, detto Brahman, sorta di “energia” cosmica, impersonale, inconoscibile,
dalla quale si forma – per emanazione e non per creazione – tutto l’universo.
Confondere le diverse forme in cui questi si presenta, senza percepire un’unità
alla loro base, significa ricadere nel cosiddetto «incantesimo di Maya»,
nell’illusione di pensare le forme e le strutture attorno a noi come realtà
della natura, anziché frutti della mente umana, la quale misura e
classifica.
La
Teoria della Relatività ristretta (Einstein, 1905), oltre a fondere insieme i
concetti di spazio e di tempo, ha dimostrato che la materia altro non è che una
forma di energia. La meccanica (o fisica) quantistica (Planck, Bohr, Heisenberg,
Schrödinger, Dirac e altri, 1900-1928) ha evidenziato inoltre che, a livello
subatomico, tale forma di energia è composta da onde vibranti. Partendo da
queste premesse, secondo Capra l’universo sarebbe la manifestazione di un
“campo” d’intelligenza universale, in grado di dare origine, di far scaturire
ogni forma della realtà.
Sulla
stessa convinzione si basa il Taoismo, che chiama tale realtà soggiacente alle
cose Tao, caratterizzata da un mutamento costante e ciclico, di andata e ritorno
tra due polarità opposte, lo Yin e lo Yang. Questa caratteristica dinamica è
rappresentata dal simbolo cinese chiamato Tai Ji. I due punti nel diagramma
corrispondono all’idea che ogni volta una delle due forze arriva al suo massimo,
contiene già in se il seme del suo opposto.
Connessione
del DNA con i Campi Morfogentici e l’Iperspazio
Le
ricerche dei biologi quantistici russi, Poponin e Gariaiev sul DNA Fantasma, e
sulla decodifica del 90% del Dna attraverso l’uso del linguaggio, nonché gli
studi di Fosar e Bludorf e del microbiologo William Brown, sembrano suggerire
una base biologica delle facoltà Psi o delle facoltà ESP.
Si
ipotizza che attraverso cunicoli spazio-temporali magnetici il DNA si connetta
ai Campi Morfogenetici e all’Iperspazio, rendendo così possibile la percezione
di cognizioni anomale, ma anche connettendo tutta l’umanità in rete. Si accenna
anche a una possibile spiegazione delle NDE (Near Death Experiences) sulla base
di quanto proposto da uno scienziato giapponese, Saitou Tadashi, sui cunicoli
spazio-temporali. Inoltre si fa un parallelo con quanto affermato nelle antiche
scritture, come la Kabbalah e il Sefer Yetzirah, mostrando che la Scienza e la
Religione stanno convergendo verso un punto di vista unificato.
Per
chi ancora credesse che i racconti inerenti le capacità psi o parapsicologiche
siano storie per persone ingenue e sprovvedute, non supportate da alcun dato
scientifico, devo disilluderlo. Negli ultimi anni sono stati compiuti in tutto
il mondo, anche per conto di Prestigiose Università (in primo luogo Statunitensi
e Sovietiche) e Istituti di Ricerca, alcune decine di migliaia di studi
scientifici, rigorosi, documentati, seri e soprattutto ripetibili.
Tali
studi dimostrano in modo inconfutabile che la mente (umana ma anche animale),
possiede capacità di precognizione, telepatia, chiaroveggenza,psicocinesi,
guarigione, e tutta una serie di capacità in grado di attingere conoscenze
attraverso canali diversi e sconosciuti, che non sono i normali sensi
fisici.
In
particolare, ricordiamo i rigorosi ed interessanti studi riguardo alla
telepatia, alla precognizione, alla visione a distanza, del biologo inglese
Rupert Sheldrake , il quale ha ipotizzato per la prima volta , l’esistenza di
“Campi Morfici” o “Campi Morfogenetici”, ed ha formulato una “Teoria della
Risonanza Morfica”, in grado di spiegare tutta una serie di “anomalie” e di
fenomeni che gli attuali paradigmi scientifici non sono in grado di spiegare.
Tale teoria è in grado di rispondere a domande quali: “Come può un seme di
trifoglio dar vita ad una pianta di trifoglio, piuttosto che ad una quercia?”
oppure: ” Come è possibile che alcune scimmie confinate in un’isola del
Pacifico, avessero imparato a lavare le patate in mare per togliere la sabbia
prima di mangiarle, dopo che un numero considerevole di altre scimmie (con le
quali non solo non erano in contatto alcuno, ma dalle quali distavano centinaia
di Km) avevano imparato a farlo?” Ed ancora: “Come possono cani, gatti ed altri
animali domestici prevedere con assoluta precisione il ritorno dei proprietari?”
(Sheldrake, R., “La Mente estesa”, Urra, 2006)
Degni
di nota, sono anche gli studi di Dean Radin, autorevole scienziato dell’Istituto
di Scienze Noetiche di Petaluma, California, che ha indagato telepatia,
telecinesi, esperienze fuori dal corpo, reincarnazione, precognizione,
chiaroveggenza, ed ha condotto inoltre un monumentale, rigorosissimo ,
documentato studio, denominato “The Consciousness Project”, che studia gli
effetti della coscienza di campo. Tali studi sembrano suggerire che la Coscienza
di molti individui, orientata nella stessa direzione, possa addirittura alterare
i fenomeni meteorologici.
Inoltre,
recentemente sono stati declassificati migliaia di rigorosi studi scientifici,
condotti per oltre un ventennio da prestigiose Università Statunitensi, per
conto della Cia, riguardo la visione a distanza. Di tali numerosi studi è stata
commissionata una Meta-analisi, che fosse in grado di dare un verdetto
definitivo. Queste sono le parole dei Professori Universitari incaricati della
revisione e della Meta-analisi:
“La
cognizione anomala è possibile ed è stata dimostrata”
Questa
conclusione non è basata sulla credenza, ma piuttosto su criteri scientifici
comunemente approvati. Il fenomeno è stato replicato in varie forme in diversi
laboratori e culture …
Credo
che sarebbe uno spreco di preziose risorse continuare a cercare delle prove.
Nessuno
che abbia esaminato tutti i dati di tutti i laboratori, considerati come un
insieme complessivo, è riuscito ad indicare problemi metodologici o statistici
per spiegare i risultati costanti e in continua crescita ottenuti fino a questo
momento”.
Queste,
le parole a conclusione dello studio, della D.ssa Jessica Hutts, Docente di
Statistica presso l’Università della California di Davis , cui fanno eco le
conclusioni del Dr. Ray Hyman dell’Università dell’Oregon:
“Concordo
con Jessica Hutts sul fatto che le dimensioni dell’effetto riferite nei recenti
studi ganzfeld … non possono essere respinte come casuali, né appaiono
spiegabili da esperimenti multipli, distorsioni dovute al problema del
file-drower, verifiche statistiche inadeguate, o altri usi erronei della
deduzione statistica… Pertanto, accetto l’affermazione della Professoressa Hutts
secondo cui i risultati statistici degli esperimenti Saic e altri test
parapsicologici ‹‹sono ben al di là dell’aspettativa casuale›› ” (Radin, D.,
“The Conscious Universe. The Scientific Truth of Psychic Phenomena”, Harper
Collins Publisher, 2009, tr. It, “Fenomeni impossibili”, Macro Edizioni,
2012)
Pertanto,
non ci soffermeremo ad analizzare se i fenomeni ESP siano dimostrati o meno, in
quanto assumiamo come veri i risultati degli studi scientifici condotti in tutto
il mondo da qualificati Enti di Ricerca, nei precedenti venti anni, e ai quali
rimandiamo per ulteriori approfondimenti; piuttosto, cercheremo di dare una
risposta alla domanda “Esistono basi biologiche o ipotesi sui meccanismi di
azione di tali fenomeni?” In altre parole, tutto ciò che sappiamo sulla nostra
biologia è in grado di spiegarci come tutto ciò possa avvenire?
Sorprendentemente
la risposta è SI!
Vediamo
come.
Negli
anni che vanno tra il 1985 e il 1995, 2 biologi quantistici russi, Vladimir
Poponin e Piotr Gariaiev, fecero una importante scoperta. Applicando le regole
del linguaggio e della semantica al DNA, riuscirono a decifrare quel 90% del
DNA, precedentemente ritenuto DNA spazzatura, in quanto non si sapeva bene a
cosa servisse, pertanto era ritenuto inutile.
Inoltre,
i due biologi russi osservarono un curioso effetto, che denominarono “DNA
Fantasma”. Scoprirono che un campione di DNA in vitro, ossia dentro una
provetta, aveva la capacità di attirare ed utilizzare una luce laser coerente,
inducendola ad avvolgersi a spirale sull’elica del DNA. Dopo la rimozione del
campione di DNA e di tutto il materiale, i fotoni continuavano ad avvolgersi a
spirale come se il DNA fosse ancora li. L’effetto durava sino ad un mese.
(Gariaev. P., Poponin, V., “Vacuum DNA phantom effect in vitro and its possible
rational explanation”,Nanobiology,1995)
Queste
scoperte diedero il via a tutta un’altra serie di scoperte scientifiche.
Una
parte cospicua del nostro DNA, ovvero quella definita erroneamente dalla scienza
“dna spazzatura” è composta da elementi genetici mobili (trasposoni e
retrotrasposoni) detti anche “DNA Saltellante”, in grado di riscrivere e
attivare – o disattivare- dei codici genetici.(Gage, F.H. e A.R.Muotri, “What
Makes Each Brain unique” Scientific American, Marzo 2012). Un’altra parte delle
regioni del genoma che non codificano proteine, comprende delle sequenze di
numero variabile che si ripetono in tandem, denominate “DNA Satellite”.
Il
microbiologo William Brown ritiene che attraverso specifiche disposizioni
conformazionali, il DNA Satellite si interfacci con il “Campo Morfico” (un campo
di informazioni scoperto dal biologo inglese Rupert Sheldrake). Varie
conformazioni hanno una risonanza specifica con questo e, dunque, sono in grado
di sintonizzarsi su diversi programmi di informazioni. Poiché il Dna satellite è
molto specifico per ogni individuo, ciascuno di noi si sintonizza su un modello
morfogenetico distinto ed esclusivo. Appare probabile che sia il DNA
Saltellante, sia il DNA Satellite si interfaccino con il campo Morfico,
rispondendo così alle alterazioni dello stato di coscienza dell’individuo… come
un’antenna frattale, il DNA interagisce con il vuoto/etere/campo del punto zero,
trasducendo l’energia di punto zero che interagisce con la nostra coscienza. Una
maggiore interazione fra il nostro DNA e le forze di torsione e/o scalari nel
vuoto potrebbe equivalere ad una coscienza espansa, mentre una minore
interattività darebbe luogo a una consapevolezza contratta. Così “Certe
disposizioni modulari del DNA favorirebbero maggiormente la consapevolezza
cosciente”. (Brown, W., “Risonanza Morfica e biologia quantistica”, Nexus n. 97,
vol. 2, aprile-maggio 2012; Murphy, B., “Il DNA spazzatura: una porta verso la
trasformazione”, Nexus n. 100, vol. 5, ottobre-novembre 2012).
Questo
significa che il nostro DNA è in grado, attraverso meccanismi quantistici, di
accedere a vari campi di informazioni, ricevendo quelle che sono state definite
dagli scienziati “cognizioni anomale”. E questa capacità varia da individuo ad
individuo, in base a stati diversi di coscienza.
Il
fisico finlandese Matti Pitkänen ha formulato una teoria dell’Universo a otto
dimensioni, la geometrodinamica topologica (TGD), che crea un legame tra la
fisica e la biologia. Secondo la sua teoria, I cunicoli spazio-temporali
magnetici si fissano su sequenze del DNA fungendo da canali di comunicazione,
attraverso il meccanismo dell’ipercomunicazione. (Pitkänen, M., “Whormholes and
possibile new physics in biological length scales”, Helsinki,1997)
Ricordiamo
che l’ipercomunicazione è una trasmissione di informazioni mediante l’utilizzo
di cunicoli spazio- temporali attraverso l’iperspazio ( che è uno spazio
sovradimensionale definibile dal punto di vista matematico, di cui il nostro
universo quadridimensionale costituisce una parte. Nell’iperspazio non esistono
né spazio, né tempo al di fuori del continuum spazio-temporale). (Fosar G.,
Bludorf F., “Vernetze Intelligenz. Die Natur geth Online”, Omega Verlag, 2001,
tr..It. “L’intelligenza in rete nascosta del DNA” Macro edizioni, 2006)
L’importanza
del ruolo dei cunicoli spazio-temporali magnetici per il DNA del resto appare
anche negli studi di Luc Montagnier, premio Nobel per la Medicina, il quale ha
dimostrato che il DNA è in grado di teletrasportarsi attraverso campi magnetici
fissati nell’acqua. E un campo magnetico che trasporta una informazione può
essere anche un cunicolo spazio-temporale magnetico. (Montagnier L., Aïssa J.,
Ferris S., Montagnier J.-L., Lavallee C.,“Electromagnetic Signals Are Produced
by Aqueous Nanostructures Derived from Bacterial DNA Sequences”. Interdiscip Sci
Comput Life Sci, 2009; 1: 81-90).
”
tunnel spazio temporali o stargate, collegano aree completamente diverse
dell’Universo e attraverso cui si possono trasmettere informazioni al di fuori
dello spazio e del tempo”
Per
Grazyna Fosar e Franz Bludorf, il DNA è anche in grado di aprire dei fori nello
spazio-tempo, spalancando una finestra e creando dei cunicoli magnetizzati nel
tessuto dello spazio, “dei tunnel che collegano aree completamente diverse
dell’Universo e attraverso cui si possono trasmettere informazioni al di fuori
dello spazio e del tempo. Il DNA attrae queste informazioni e le trasmette alla
nostra coscienza” (Fosar G., Bludorf F., “Vernetze Intelligenz. Die Natur geth
Online”, Omega Verlag, 2001, tr..It. “L’intelligenza in rete nascosta del DNA”
Macro edizioni, 2006)
Per
questi autori, il Dna è in grado di comunicare direttamente con i cunicoli
spazio-temporali. “Tutti i risultati indicano che, rispetto alla comunicazione,
il DNA non è soggetto a nessuna limitazione. L’ipercomunicazione… costituisce
un’interfaccia con una rete aperta – una rete di coscienza o di vita. Proprio
come Internet, Il DNA può immettere i propri dati in questa rete, richiamare
dati da questa rete ed entrare in contatto con altri utenti della rete… ma non è
affatto limitato alla propria specie … anche esseri viventi diversi possono
scambiarsi le informazioni genetiche. L’ipercomunicazione è quindi una prima
interfaccia scientificamente dimostrabile tramite la quale le diverse forme di
intelligenza dell’universo sono collegate fra loro”. (Fosar G., Bludorf F.,
“Vernetze Intelligenz. Die Natur geth Online”, Omega Verlag, 2001, tr..It.
“L’intelligenza in rete nascosta del DNA” Macro edizioni, 2006)
Ciò
sarebbe in grado di spiegare, oltre che la ricezione di “cognizioni anomale”,
quali la percezione di eventi futuri o precognizione ad esempio, anche i
fenomeni che sono stati riferiti da persone che hanno avuto una NDE o Esperienza
di Premorte.
Secondo
uno scienziato giapponese dell’Università di Hiroshima, Saitou Tadashi, quando
moriamo ci spostiamo in un altro Universo, attraverso cunicoli spazio temporali
o buchi neri di Kerr, il che spiega la percezione di cadere velocemente dentro a
un tunnel e il rumore percepito dalle persone che hanno avuto una esperienza di
premorte, simile a un fischio o a un sibilo. (Saitou, Tadashi, “Through the
wormhole into the other universe. : On tunnels in near death experiences”,
Hiroshima Departmental Bulletin Papers, 2006).
Queste
ipotesi scientifiche e ricerche, confermano quanto sostenuto nella Kabbalah,
quando si afferma che il comportamento di ognuno di noi può contribuire alla
salvezza o alla dannazione di tutta l’umanità. (Dan, J., “La cabbalà”,
Mondolibri, Milano, 2006), Infatti, essendo tutti noi collegati “in rete”
attraverso le emanazioni elettromagnetiche dei nostri DNA, che, secondo Brown
agirebbero come antenne frattali e antenne elicoidali, mediante questa
connessione elettromagnetica, ognuno di noi può immettere dati nel campo
unificato della coscienza umana e al contempo, ognuno di noi è influenzato dai
dati che altri esseri umani, tramite il loro DNA hanno immesso nel medesimo
campo. Inoltre sembra degno di nota il fatto che nel Sefer Yetzirah, il libro
della creazione, si afferma che tutto il mondo è stato creato attraverso le
lettere dell’alfabeto: “Le ventidue lettere Fondamentali, le incise, le plasmò,
le combinò, le soppesò, le permutò e formò con esse tutto il Creato e tutto ciò
che c’è da formare nel futuro.
Le
ventidue lettere Fondamentali, le incise con la Voce” (“Sefer Yetzirà, libro
della formazione”, Atanor, 2000). Quest’ultima affermazione è veramente
sorprendente, se si considera che gli scienziati hanno dimostrato che il DNA si
riproduce, produce le proteine ed agisce, attraverso il suono ed è da esso
modificato e influenzato (in un incredibile esperimento, Poponin e Gariaiev
hanno trasformato un embrione di rana in una salamandra, inviando dei suoni
specifici al DNA. (Gariaev, P:, Volnovoj genetičeskij kod,Mosca,1997). Inoltre,
inviando delle Radiofrequenze a cellule di cuori infartuati, in Italia il
Professor Carlo Ventura è stato in grado di indurre cuori danneggiati a ricreare
le parti necrotizzate lese (Maioli, M., Rinaldi,S., Santaniello,S., Castagna,A.,
Pigliaru,G.,Gualini,S., Fontani,V., Ventura, C., “Radiofrequency Energy Loop
Primes Cardiac, Neuronal, and Skeletal Muscle Differentiation in Mouse Embryonic
Stem Cells: A New Tool for Improving Tissue Regeneration”, Cell Transplantation,
Volume 21, Number 6, 2012 , pp. 1225-1233(9)). Inoltre, ad ulteriore conferma di
quanto asserito nel Sefer Yetzirah, ricordiamo che i linguisti russi guidati da
Gariaiev hanno dimostrato che il DNA usa ed è influenzato dal linguaggio, ossia
dalle lettere dell’alfabeto.
Lentamente,
ma inesorabilmente la Scienza sta avvicinandosi sempre più a dare spiegazioni
per fenomeni che, tutto sommato, sono piuttosto comuni. Si stima che nel mondo
parecchi milioni di persone abbiano sperimentato percezioni paranormali (Secondo
la Gallup & Proctor Foundation il 5% della popolazione Nordamericana ha
avuto una NDE, il che corrisponde a otto milioni di persone, nella sola America
del Nord, (Gallup G., Proctor W., “Adventures in Immortality: A look Beyond the
Threshold of Death”, Mc Graw-Hill, New York, 1982) , stiamo parlando di uno
studio compiuto prima del 1982 e solo per quanto riguarda le NDE, senza
considerare tutti gli altri fenomeni e una data più recente!)
Le
ultime ricerche sul DNA sembrano essere le più promettenti in tal senso.
Per
concludere con le parole di Fosar e Bludorf:
“L’ipercomunicazione
definisce un’interfaccia con una rete aperta, cioè in linea di principio
illimitata, che include tutte le forme di intelligenza dell’Universo… Se
riuscissimo a vivere con maggior consapevolezza la coscienza di gruppo della
nostra specie – quella umana – potremmo ricevere queste informazioni in maniera
sempre più autentica… Le prestazioni di cui sono capaci in gruppo gli animali…
ci danno solo una pallida idea di cosa potrebbe raggiungere un giorno l’umanità
se unisse le sue forze” .
Redazione
Segnidalcielo
BIBLIOGRAFIA:
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Tadashi, “Through the wormhole into the other universe. : On tunnels in near
death experiences”, Hiroshima Departmental Bulletin Papers, 2006).
“Sefer
Yetzirà, libro della formazione”, Atanor, 2000
Sheldrake,
R., “La Mente estesa”, Urra, 2006
Tratto
da: http://www.segnidalcielo.it
http://ununiverso.altervista.org/
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