di Mara Macrì - 17 Novembre 2011
Fin dalla prima infanzia, Bruno Gröning dimostra di possedere rare qualità, alla sua presenza guariscono persone ed animali
Uno dei principali obiettivi della teoria e della ricerca sociologica,
implica l’identificazione dei molteplici aspetti della società
evidenziandone i fenomeni che la caratterizzano. Il presente elaborato
si colloca in quella tradizione di studi che fa proprio questo
principio, trattando una tematica complessa e controversa: la
'guarigione miracolosa'. Tale evento sovrannaturale, quando accade,
trova prevalentemente una sua spiegazione nella religione perché
rappresenta, generalmente, per gli esseri umani il ponte ufficiale tra
l’uomo e la divinità. Dio s’incarna in Gesù Cristo per ribaltare ogni
concetto dogmatico attraverso la Sua parola taumaturgica e trasforma gli
uomini da servi peccatori a figli di un Padre buono. Gesù li guarisce
salvandoli per mezzo della fede, sostenendo che i suoi discepoli possono
compiere le stesse azioni “nel Suo nome” in quanto dotati dei doni
dello Spirito Santo, e per tali motivi legittimati a proseguirne l’opera
salvifica. È con spirito valutativo, dunque, che è stata affrontata
l’area sociale, poiché molti individui si auto-definiscono guaritori. Un
settore, questo, saturo di varie realtà, spesso inquietanti, legate a
scopi di lucro che ben poco hanno a che vedere con i miracoli di Gesù
Cristo. Per simili ragioni, ne vengono a soffrire quei personaggi che,
nella verità dei figli di Dio, attuano guarigioni inspiegabili
all’intelletto umano, naturalmente a titolo gratuito, e che affermano di
essere soltanto umili strumenti di Dio: come nel caso di Bruno Gröning.
Un uomo divenuto un fenomeno mondiale negli anni ‘50 meritevole di
essere citato per il suo operato…
Bruno Gröning si spinge nella zona della Ruhr, dove sempre più persone guariscono dalle loro malattie
La storia di un uomo semplice Bruno Gröning
nasce a Danzica il 31 maggio del 1906 in un momento storico spinoso. È
il quarto di sette figli e la madre, che ha sempre avuto parti dolorosi,
lo mette al mondo – con stupore della levatrice – circondata da un
fascio di luce che avvolge sia lei che il bimbo; poi scende dal letto e
si reca dal marito che si trova a miglia di distanza. Da quel momento
accadono strani fenomeni. Infatti, fin dalla prima infanzia, Bruno
dimostra di possedere rare qualità, alla sua presenza guariscono persone
ed animali e, di sovente, si allontana per immergersi nel silenzio del
bosco, nei pressi della sua abitazione. Il padre August, un uomo rigido e
incline alla collera, lo maltratta per queste 'bizzarrie' e l’unica a
proteggerlo è sua madre, una donna dolce e mite. Il bambino, pertanto,
vive la sua infanzia in un’alternanza tra il bene e il male, ed i suoi
comportamenti originali scatenano rabbia e sconcerto al punto che in
famiglia viene definito 'il matto'. A causa della prima guerra mondiale
riesce a frequentare la scuola fino alla quinta classe. Impara presto a
guadagnarsi da vivere facendo il falegname, il muratore,
l’elettricista, il meccanico, ed altri mestieri… Si sposa nel 1927
all’età di 21 anni. Il suo non è un matrimonio felice, la moglie non lo
comprende e non crede nella sua forza guaritrice. Dall’unione nascono
due figli Harald e Gűnter (1931-39 e 1939-49) che muoiono entrambi in
ospedale. Durante la seconda guerra mondiale è chiamato alle armi,
nonostante la sua reticenza, ma il Tribunale di Guerra lo costringe a
combattere sul fronte russo dove viene imprigionato. Nel duro periodo di
prigionia freddo e fame attanagliano lui e i suoi compagni, tuttavia
Bruno riesce a provvedere ad essi comunicando agli ufficiali russi che
per ordini che vengono “dall’alto” devono distribuire cibo ed abiti
pesanti per tutti. E stranamente i militari obbediscono… Riacquista la
libertà durante la profonda trasformazione della Germania e
trasferitosi nella parte Ovest del Paese inizia la sua missione, quella
che lo condurrà a divenire 'Il medico dei miracoli'. Siamo nel 1949.
I più importanti giornali definirono Gröning 'il medico dei miracoli'
Tra il cielo e la terra vi sono cose che sfuggono all’intelletto…
Bruno Gröning si spinge nella zona della Ruhr, dove sempre più persone
guariscono dalle loro malattie. Si sposta di casa in casa chiamato ad
aiutare, sempre disponibile ed instancabile finché un giorno un
ingegnere di Herford lo invita a far visita al figlio di nove anni,
malato di distrofia muscolare progressiva. Bruno riesce a far camminare
il piccolo ed il padre, commosso, lo prega di rimanere presso di lui per
aiutare altri malati. Egli accetta e da quel momento la sua fama si
espande, ogni giorno arriva sempre più gente da ogni parte della
Germania. Tutti parlano di lui e del fenomeno Gröning. La stampa
tedesca inizia ad occuparsi del caso, i più importanti giornali lo
definiscono 'il medico dei miracoli' ed anche la stampa internazionale
ne viene a conoscenza. Da un estratto di Revue, Il miracolo di Herford:
“Giorno e notte arrivavano masse di gente ad Herford – scrive il
cronista - nella piazza Wilhelm al numero 7, casa nella quale
alloggiava Bruno Gröning presso i genitori del bambino che aveva
guarito. La miseria umana che si manifestava era impressionante e senza
limite. Nei giardini circostanti la casa e nelle zone vicine sedevano
gli ammalati sulle sedie a rotelle, distesi su barelle, aspettando di
essere guariti... Da ogni parte della Germania arrivavano i sofferenti, i
giovani e i vecchi, le donne, le ragazze, i bambini di ogni classe
sociale, americani, inglesi, belgi, svizzeri, svedesi, ungheresi,
polacchi, ed anche zingari richiamati dalla guarigione di un bambino
zingaro muto. Infermi, ciechi, sordi, una comunità di miseria e di
bisogno. Gente povera senza speranza con un unico desiderio: guarire!”
Il sensazionalismo intorno al 'medico dei miracoli' si protrae nel tempo
mantenendo la Germania con il fiato sospeso. Viene girato un film e
chiamate in causa Commissioni Scientifiche e Tribunali, che vietano a
Bruno di operare guarigioni perché viola l’onore professionale dei
medici. Si espongono anche le più alte cariche dello Stato con pareri
contrastanti.
Il sensazionalismo intorno al 'medico dei miracoli' si protrae nel tempo mantenendo la Germania con il fiato sospeso
Il Ministro della Previdenza Sociale della Westfalia e Reno del Nord
accusa Bruno Gröning di abuso della legge empirica, mentre il Presidente
Ministeriale della Baviera dichiara che per l’eccezionale apparizione
di questo straordinario uomo, non si può gettare alle ortiche la sua
opera, che definisce "libera opera d’amore". Inoltre, la Chiesa
Protestante ritiene il suo operato incompatibile con i dettami della
fede, mentre numerosi sacerdoti cattolici lo seguono con fiducia,
definendo le guarigioni benedizioni donate da una Forza Superiore… Tra
la miseria umana e la contesa, si spalanca un abisso di difetti umani e
Bruno stesso commette l’errore di affidarsi - per la gestione di quella
che ormai è un’attività che coinvolge migliaia di persone - a soci
interessati soltanto a sfruttarlo lucrando sul suo operato, che lo
espongono ancora una volta all’attenzione della giustizia. Ma viene
assolto dai giudici di Monaco di Baviera che, pur riconoscendogli la
buona fede, gli ordinano di cessare ogni attività. Dopo il processo
Gröning presenta il suo operato come un insegnamento spirituale,
staccandosi da quei 'dottori' che chiedono denaro ai sofferenti. Ma la
situazione peggiora e nel 1955 viene implicato in una serie di vicende
giudiziarie; i mancati guadagni hanno indispettito alcuni individui che
si definiscono medici. Tra questi il suo maggior accusatore è Otto
Meckelbur, che per vendetta fa riemergere una storia grave accaduta anni
prima, da lui stesso manipolata con lo scopo di distruggere la figura
di Bruno, che viene accusato di aver promesso la guarigione dalla
tubercolosi ad una ragazza, in seguito deceduta. Nel 1956 è assolto
dall’accusa di omicidio e condannato per esercizio abusivo della
professione medica, dopo due anni, in appello, viene nuovamente
ingiustamente incriminato. Bruno Gröning tenterà un ricorso, ma ormai è
troppo tardi: gli viene diagnosticato un cancro allo stomaco. A Parigi,
durante i due interventi, lascia interdetti i medici che trovano i suoi
organi interni, non devastati da un cancro, ma completamente
carbonizzati…
Il 'guaritore miracoloso di Herford' colui che aveva guarito migliaia di persone, morì solo, in una clinica di Parigi
Termina i suoi giorni il 26 gennaio del 1959, il processo si concluderà
a causa del decesso dell’imputato, la cui sentenza definitiva non sarà
mai pronunciata. L’urna con le sue ceneri è deposta presso il cimitero
forestale di Dillenburg. Il 'guaritore miracoloso di Herford' colui che
aveva guarito migliaia di persone, morì solo, in una clinica di Parigi.
Ma perché accadde? Perché sopportò una sofferenza così amara e tante
ingiustizie? Perché non poté aiutare se stesso? Grete Häusler -
fondatrice dei Circoli degli amici di Bruno Gröning in tutto il mondo, così scrive nel suo libro Das Heil erfahren das ist Wahrhei:
“Bruno Gröning nella sua breve permanenza su questa terra ha portato
tanto bene. Il dono di aiutare gli era innato fin dalla culla. Dovunque
egli andasse accadevano cose meravigliose, non spiegabili con
l’intelletto. Al pubblico si presentò nel 1949 e dopo le migliaia di
guarigioni, dopo soli tre mesi, gli fu vietato di aiutare. Fu inseguito,
perseguitato e processato più volte. Si volle penalizzarlo e
condannarlo. Perché? A chi ha fatto del male? A nessuno. Ha fatto
soltanto tanto bene a moltissime persone…Era innocente ma si volle
punirlo. Era innocente ma gli fu vietato ciò che Dio gli aveva ordinato
di fare: aiutare gli uomini!” Bruno Gröning non era un guaritore, ma
un grande mistero… Un mistero di Dio. Prossimamente il film Il fenomeno Bruno Gröning presso il Piccolo Teatro Garbatella
Via Ignazio Persico 80/A 00154 Roma
Domenica 27 novembre e 18 Dicembre 2011
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