Chiedere qualcosa sentendone la mancanza
ti allontana ancora di più dall’avere ciò che chiedi. Vediamo come funziona
davvero la Legge di Attrazione.
All’apparenza potrebbe sembrare strano
quello che viene enunciato nel titolo di questo post, ma se mi seguirai
converrai alla fine con me che non
è possibile avere ciò che chiedi, ma solo ciò che hai.
Partiamo dalla Legge di Attrazione, e
vediamo come le cose funzionano davvero. Sicuramente tutti avrete letto nei
testi riguardanti l’argomento che per ottenere qualcosa bisogna pensare a quella
cosa, e visualizzarla il più possibile, magari enunciando anche frasi che ci
aiutano ad attirare quella cosa a noi.
Non tutti però si soffermano sulla parte
forse più importante della legge. Se vuoi avere ciò che chiedi, devi
necessariamente ‘sentire’ che quella cosa è già tua. Ecco che allora scopriamo
perché molte volte non rusciamo ad ottenere quello che desideriamo.
Rivolgersi infatti all’Universo con parole
del tipo “Io voglio…” non fa che allontanarci dall’oggetto del nostro
desiderio.
Il
concetto è illustrato perfettamente da Neal Donald Walsh nel suo bellissimo
libro “Conversazioni con Dio“, nel quale lo stesso Dio dice che…
“Non puoi avere ciò che chiedi,
né
puoi avere qualsiasi cosa tu voglia.
Questo
perché la tua stessa richiesta
è
una dichiarazione che ti manca qualcosa,
e
il tuo dichiarare di desiderare questo
qualcosa
funziona soltanto nel senso
di
dar luogo a quella precisa esperienza:
il
senso della mancanza, nella tua realtà.
La
preghiera corretta non è mai perciò
una
preghiera di supplica,
ma
una preghiera di ringraziamento.”
La chiave di tutto è nell’espressione
“…perché la tua stessa richiesta è una dichiarazione che ti manca
qualcosa“.
Ecco risolto l’arcano, ed ecco spiegato
perché non puoi avere ciò che chiedi.
Ma
ora passiamo alla seconda parte della questione.
Non puoi avere ciò che chiedi… ma solo ciò
che hai
Nel vangelo di Matteo (Mt 13,12) Gesù
dice:
A chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza,
e
a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
Se apparentemente questa frase potrebbe
sembrare ingiusta, basta interpretare i termini “chi ha / non ha” nel senso di
“chi sa di avere / non avere”. Gesù naturalmente parlava del ‘sentire’ di avere
o non avere, non intendeva naturalmente il possesso reale.
Devi sentire di avere già qualcosa per
poter avere ciò che chiedi.
La
preghiera allora diventa non più un momento di richiesta, così come erroneamente
ci viene insegnato da quasi tutte le religioni, ma un
atto di ringraziamento per aver già ricevuto quello che stiamo
chiedendo.
Sostituiamo le parole “Voglio…” o
“Desidero…” con le parole “Io scelgo…” e “Io ringrazio per…”, mantenendo sempre
ben presente che le parole naturalmente non bastano peravere ciò che chiedi, ma
è di fondamentale importanza che tu senta davvero dentro di te la certezza che
quello che stai chiedendo ti è stato già accordato.
“Sentiti un Re e un regno ti verrà
dato”.
In
altre parole, trasforma la tua supplica in un atto volontario di creazione e di
ringraziamento per ciò che ti viene donato.
http://www.campoquantico.it/wordpress/puoi-avere-cio-che-chiedi-cio-che-hai/
http://risvegliodiunadea.altervista.org/
Tempi - finali . blogspot.it
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