martedì 21 ottobre 2014

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Gli Operatori di Luce


Featuring image: “Waking dreams” from Utherworld © Phil Straub

Presentazione

Parte della notorietà che il nostro blog ha acquisito negli ultimi due anni è dovuta al fatto di aver contribuito notevolmente allo smascheramento del sistema globale di channeling deception, ossia di quella sofisticata e subdola pletora di messaggi canalizzati trasmessi da entità malevole pseudo-angeliche e diretti a raggirare e addormentare la coscienza umana. Se scorrete il menù Escape the Matrix, immergendovi nella vastità dell’opera chiarificatoria svolta da Hearthaware, troverete sia post di debugging (cioè quelli che, tramite argomentazione logica, dimostrano l’infondatezza spirituale di taluni channellings) sia post di orienting, ovvero quelli dove si tracciano principi guida che dovrebbero garantire l’autenticità delle canalizzazioni che vi si conformano.

Tuttavia, il modo migliore per capire se un channelling, di dubbia provenienza e interpretazione, sia autentico oppure no, è quello di compararlo con messaggi alquanto discosti dai soliti logorroici ritornelli New Age, in modo da abituarsi a riconoscere senza sforzo le differenze di significato che emergono, con lampante evidenza, ogni volta che un fake ci passa sotto gli occhi. Volendo uscire dagli argini e rompere con la tradizione, che ci ha visti sempre riluttanti a pubblicare canalizzazioni per via dell’assuefazione dilagante in certi ambienti New Age web-dipendenti, abbiamo scelto qui di condividere con voi una straordinaria ed enciclopedica canalizzazione di Yeshua ben Joseph – il Gesù dei cristiani, colui il quale, due millenni or sono, ospitò l’ultima incarnazione del Cristo – ricevuto dalla channeler olandese Pamela Kribbe sotto lo pseudonimo di Jeshua.

Il testo affronta di petto, con notevole chiarezza ed esaustività, la storia terrestre dei cosiddetti “Operatori di Luce” (o, all’inglese, “Lightworkers“), figure ancor oggi ambigue per identità e funzione nel contesto dell’evoluzione della coscienza globale. L’ambiguità del ruolo degli Operatori di Luce discende dall’inarginata estensione della manipolazione iperdimensionale di cui sono stati e sono tuttora soggetti, che li rende, nel peggiore dei casi – ironia della sorte – avamposti e protagonisti in prima persona della channeling deception: Operatori di Oscurità, insomma, anzichè di Luce. Il fenomeno del precetto oscuro di queste anime – la cui volontà di aiuto è evidentemente più forte della loro capacità di discernimento – è talmente diffuso, che perfino Cameron Day (autore ben noto ai lettori habitués del blog) ha sentito la necessità di prendere le distanze dall’intera categoria con un articolo dal titolo emblematico: “Perchè non sono più un Operatore di Luce“.
Tuttavia, va ribadito che le generalizzazioni di categoria sono, per loro natura, distorsioni della verità (“Non fare di tutta l’erba un fascio” è un altro modo più pittoresco per esprimere il medesimo concetto). C’è molto da salvare e da apprezzare nel mondo dei lightworkers, una volta che si sia stabilito con chiarezza chi sia un lightworker e che cosa lo renda tale: visto in tal senso, il testo che vi proponiamo non potrebbe essere più esplicito. Se, nel leggerlo con calma e ponderazione, sentirete le memorie più profonde del vostro essere vibrare e riecheggiare, esponendo alla luce del presente frammenti della vostra storia animica remota intrecciati da fili di storia del nostro Pianeta, allora potrete riconoscervi Operatori di Luce, aldilà di ogni ragionevole dubbio o convinzione.
Se siete anime sufficientemente antiche, ripercorrerete il vostro sbarco sulla Terra in veste di anime guerriere esploratrici, dedite a coinvolgere e sconvolgere il Pianeta Verde nelle vostre battaglie galattiche per scopi puramente bellici; ricorderete la manipolazione e lo sfruttamento che avete usato alle nascenti ingenue anime umane, allo scopo di asservirle e piegarle al vostro volere; poi, all’improvviso, qualcosa mutò in voi anime avanzate: decideste di abbandonare il potere e di aprirvi alla via del cuore, proprio mentre i vostri fratellini terrestri avevano appena subito l’ennesima degradante manipolazione genetica; ecco allora il vostro pentimento e il tentativo di redenzione, che vi convinse a reincarnarvi in corpi umani e addossarvi il fardello karmico che avevate voi stessi generato. Il vostro senso della giustizia cresceva di Era in Era, mentre vi reincarnavate come maghi, sciamani, sacerdoti e attivisti sociali, per cercare di risvegliare quante più persone possibili.
Quando l’ordine sociale, costituito di anime umane ormai mature e disincantate, scoprì il potere e non volle ascoltare il messaggio di chi come voi, eoni addietro, aveva vissuto sulla pelle la stessa esperienza, passaste dal ruolo di carnefici al ruolo di vittime: foste perseguitati, ricercati, catturati, sfruttati, torturati e uccisi per essere stati semplicemente voi stessi, frammenti di luce in un mondo buio, che andavano offrendo la verità a chi non poteva ancora comprenderla; queste ferite, pregne di senso di colpa e solitudine, scuotono e lacerano ancora oggi le vostre membra. Tuttavia, proprio oggi, che nutrite la convinzione di essere qui per aiutare il genere umano e anelate risvegliare le coscienze contro il potere occulto manipolativo, dovete ancora pienamente realizzare che, per riuscire nel vostro intento, vi è richiesto di abbandonare ogni velleità di conflitto, rivalsa e lotta contro qualcuno o qualcosa, che siano Arconti, alieni, Governi Ombra, Illuminati, massonerie e politici corrotti o quella parte di “gregge” umano che s’intestardisce a pascolare a chius’occhi, fidandosi ancora dei suoi cattivi pastori.
Il senso profondo del messaggio di Jeshua, tinto di una sensazionale ovvietà, è proprio questo: finchè voi Operatori di Luce non vi sarete spogliati della vostra pesante eredità storica e karmica, del vostro senso di diversità, inadeguatezza, alienazione e dell’impulso istintivo a voler combattere il “male”, non potrete realizzare compiutamente il senso della vostra incarnazione: non siete qui per guarire gli altri, ma solo per guarire voi stessi. Imparate a guardare con compassione alle anime umane ancora avvinghiate al potere gerarchico e agli esseri extraplanetari dediti alla dominazione globale, perchè sono e fanno oggi esattamente ciò che voi foste e faceste eoni fa: la grande Ruota della Vita ha soltanto compiuto un giro in più. Se il Creatore lasciò liberi voi di agire in tal modo, voi Creature consapevolmente divine non potete esimervi oggi dal fare altrettanto.
Lasciate che la storia del pianeta faccia il suo corso, lasciate andare l’ego e l’antagonismo spirituale e apritevi alla nascente coscienza Cristica che tutto abbraccia. Vi accorgerete allora di percepire un nuovo e diverso “potere“: quello di riempire la vostra vita di serenità, integrazione, accettazione, pace, armonia e perfino normalità. Questo è oggi l’unico Vero modo in cui potete supportare il genere umano ad evolversi verso la coscienza Cristica.
Che la Pace e l’Armonia siano con voi
Lòthlaurin

Jeshua attraverso Pamela Kribbe Gli Operatori di Luce


operatori-di-luce-11. L’identità dell’Operatore di Luce

lightworker-banner-1Gli Operatori di Luce sono anime che hanno un forte desiderio interiore di diffondere Luce – conoscenza, libertà e amore di sé – sulla Terra. Lo sentono come la loro missione. Spesso si sentono attratti dalla spiritualità e da qualche genere di lavoro terapeutico.
A causa della loro missione profondamente sentita, spesso gli Operatori di Luce si sentono diversi dalle altre persone. Sperimentando diversi tipi di ostacoli sulla loro strada, la vita li incita a trovare il proprio sentiero personale e unico. Quasi sempre gli Operatori di Luce sono degli individui solitari, che non si adattano alle strutture fisse della società.

Una nota sul concetto di Operatore di Luce

Il concetto di “Operatore di Luce” può suscitare incomprensione, poiché “separa” un particolare gruppo di anime dal resto. Può essere inteso come un suggerimento che questo particolare gruppo sia in qualche modo superiore agli altri, cioè a coloro che “non operano per la Luce”. Questo modo di pensare è in totale disaccordo con la natura e l’intento stessi del lavoro di Luce. Spieghiamo brevemente cosa c’è di sbagliato in esso.
Prima di tutto, le pretese di superiorità sono generalmente non illuminate. Bloccano la vostra crescita verso una coscienza libera e amorevole. In secondo luogo, gli Operatori di Luce non sono “migliori” o “superiori” rispetto a chiunque altro. Hanno semplicemente una storia diversa da coloro i quali non appartengono a questo gruppo. Grazie a questa particolare storia, di cui parleremo in seguito, essi hanno certe caratteristiche psicologiche che li distinguono come un gruppo. In terzo luogo, ogni anima diventa un Operatore di Luce in una qualche fase del suo schiudersi, per cui l’etichetta di “Operatore di Luce” non è riservata ad un numero limitato di anime.
Il motivo per cui, nonostante le possibili incomprensioni, usiamo il termine “Operatore di Luce”, è che esso porta delle associazioni e smuove delle memorie dentro di voi che vi aiutano a ricordare. C’è anche un vantaggio pratico, in quanto il termine viene frequentemente usato nella vostra attuale letteratura spirituale.

Le radici storiche degli Operatori di Luce

Gli Operatori di Luce portano dentro di sé la capacità di raggiungere il risveglio spirituale più in fretta degli altri. Hanno dentro di sé i semi interiori per un rapido risveglio spirituale. Riguardo a questo, sembrano essere su una strada più veloce della maggioranza delle persone, se così scelgono. Di nuovo, non è perché gli Operatori di Luce siano delle anime in qualche modo “migliori” o “più elevate”. Sono, tuttavia, più vecchie della maggior parte delle anime attualmente incarnate sulla Terra. Questa maggiore età dovrebbe essere preferibilmente intesa come riferita all’esperienza e non al tempo.
Gli Operatori di Luce hanno raggiunto una particolare fase di illuminazione prima di incarnarsi sulla Terra e iniziare la loro missione. Scelgono consapevolmente di farsi coinvolgere nella ruota karmica della vita e sperimentare tutte le forme di confusione e illusione che comporta.
Lo fanno per comprendere appieno “l’esperienza terrena”. Questo permetterà loro di compiere la propria missione. Solo passando essi stessi attraverso tutte le fasi di ignoranza e illusione, possiederanno alla fine gli strumenti per aiutare gli altri ad ottenere uno stato di vera felicità e illuminazione.
Perché gli Operatori di Luce perseguono questa missione sincera di aiutare l’umanità, correndo così il rischio di perdersi per secoli nella pesantezza e confusione della vita terrena? Questo è un argomento che tratteremo ampiamente in seguito. Per ora diremo che ha a che fare con un karma di tipo galattico. Gli Operatori di Luce furono presenti alla vigilia della nascita dell’umanità sulla Terra. Parteciparono alla creazione dell’uomo. Furono co-creatori dell’umanità. Nel processo di creazione, essi fecero delle scelte e agirono in modi di cui si pentirono profondamente in seguito. Ora sono qui per rimediare alle loro decisioni di allora.
Prima di addentrarci in questa particolare storia, nomineremo alcune caratteristiche delle anime operatrici di Luce che di solito le distinguono dagli altri uomini. Questi tratti psicologici non appartengono unicamente agli Operatori di Luce, e non tutti gli Operatori di Luce li riconosceranno come propri. Compilando questo elenco, vogliamo semplicemente dare un profilo dell’identità psicologica dell’Operatore di Luce. Riguardo alle caratteristiche, il comportamento esteriore è meno importante della motivazione interiore o dell’intento sentito. Ciò che sentite dentro è più importante di ciò che mostrate all’esterno.

Caratteristiche psicologiche degli Operatori di Luce

Sin da giovanissimi nella loro vita, si sentono diversi. Di solito si sentono isolati dagli altri, soli e incompresi. Spesso diventano degli individualisti, che dovranno trovare la propria strada unica nella vita.
Hanno delle difficoltà a sentirsi a proprio agio nei lavori e/o nelle strutture organizzative tradizionali. Gli Operatori di Luce sono antiautoritari per natura, il che significa che si oppongono naturalmente alle decisioni o ai valori che si basano soltanto sul potere o su una gerarchia. Questa caratteristica antiautoritaria è presente anche se sembrano timidi e riservati. È collegata con l’essenza stessa della loro missione qui sulla Terra.
Gli Operatori di Luce si sentono chiamati ad aiutare le persone come terapeuti o insegnanti. Possono essere psicologi, guaritori, insegnanti, infermieri, ecc. Se nella loro professione non aiutano le persone in maniera diretta, l’intento di contribuire al bene superiore dell’umanità è chiaramente presente.
La loro visione della vita è colorata da un senso spirituale di come tutte le cose siano collegate tra di loro. Consciamente o inconsciamente, essi portano dentro di sé dei ricordi di sfere di luce non terrene. Ogni tanto possono provare nostalgia di queste sfere e sentirsi estranei sulla Terra.
Onorano e rispettano profondamente la vita, il che si manifesta spesso come amore per gli animali e attenzione verso l’ambiente. La distruzione di parti del regno animale e vegetale sulla Terra per opera degli umani provoca in essi dei forti sentimenti di perdita e dolore.
Sono di cuore buono, sensibili ed empatici. Possono avere dei problemi ad affrontare dei comportamenti aggressivi e generalmente sperimentano delle difficoltà ad affermare i propri diritti. Possono essere dei sognatori, ingenui o altamente idealisti, come pure insufficientemente radicati, cioè non abbastanza realisti. Siccome raccolgono facilmente i sentimenti e gli stati d’animo negativi delle persone che li circondano, è importante che passino del tempo da soli regolarmente. Questo permetterà loro di distinguere tra i propri sentimenti e quelli degli altri. Hanno bisogno di momenti solitari per consultarsi con se stessi e con la madre Terra.
Hanno vissuto molte vite sulla Terra in cui sono stati profondamente coinvolti nella spiritualità e/o religione. Sono stati presenti in gran numero nei vecchi ordini religiosi del vostro passato, come monaci, suore, eremiti, psichici, streghe, sciamani, preti, sacerdotesse, ecc. Sono stati coloro che fornivano un ponte tra il visibile e l’invisibile, tra il contesto quotidiano della vita terrena e i regni misteriosi dell’aldilà, i regni di Dio e gli spiriti del bene e del male. Per aver ricoperto questi ruoli, spesso sono stati emarginati e perseguitati. Molti di voi sono stati condannati al rogo a causa dei talenti che possedevano. I traumi della persecuzione hanno lasciato delle tracce profonde nella memoria della vostra anima, che possono manifestarsi oggi come paura di essere pienamente radicati, ossia paura di essere realmente presenti, perché vi ricordate di essere stati brutalmente attaccati per via di chi eravate.

Perdersi: l’insidia dell’Operatore di Luce

Gli Operatori di Luce possono rimanere bloccati negli stessi stati di ignoranza e illusione come chiunque. Anche se muovono da un punto di partenza diverso, la loro capacità di penetrare attraverso la paura e l’illusione, per ottenere l’illuminazione, può essere bloccata da molti fattori (per “illuminazione” intendiamo uno stato dell’essere in cui vi rendete conto di essere essenzialmente Luce e capaci di scegliere la Luce in qualsiasi momento).
Uno dei fattori che bloccano la strada verso l’illuminazione per gli Operatori di Luce è il fatto che si portano dietro un pesante fardello karmico, che può farli fuorviare per molto tempo. Come abbiamo affermato prima, questo fardello karmico è relativo alle decisioni che essi hanno preso in passato riguardo all’umanità nelle sue fasi iniziali. Queste decisioni mancavano essenzialmente di rispetto verso la vita. Tutti gli Operatori di Luce attualmente in vita, desiderano rimediare ad alcuni dei loro errori passati e restaurare e accudire ciò che fu distrutto a causa di quegli errori.
Quando gli Operatori di Luce si saranno aperti un varco attraverso il fardello karmico, il che significa rilasciare qualunque bisogno di potere, si renderanno conto di essere fondamentalmente degli esseri di Luce. Questo permetterà loro di aiutare gli altri a trovare il loro vero sé. Ma prima dovranno superare quel processo essi stessi. In genere questo richiede grande determinazione e perseveranza a livello interiore. Dato che la società fornisce loro valori e giudizi che spesso vanno contro i loro stessi impulsi naturali, molti Operatori di Luce si sono persi, finendo in stati di insicurezza, abnegazione e persino depressione e disperazione. Ciò è dovuto al fatto che non riescono ad adeguarsi all’ordine stabilito delle cose e ne concludono che deve esserci qualcosa di terribilmente sbagliato in loro.
Ciò che gli Operatori di Luce devono fare a questo punto è smettere di cercare convalide dall’esterno – dai genitori, amici o dalla società. Prima o poi, voi che state leggendo dovrete fare il salto memorabile verso il vostro vero potere, che significa credere realmente in voi stessi, rispettare davvero le vostre inclinazioni naturali e il vostro sapere interiore e agire in basse ad essi.
Vi invitiamo a fare questo salto e vi assicuriamo che saremo con voi ad ogni passo sulla via, proprio come voi sarete presenti per gli altri lungo la loro via, in un futuro non troppo lontano.

operatori-di-luce-22. La storia galattica degli Operatori di Luce

lightworker-banner-2La nascita dell’anima

Le anime operatrici di Luce sono nate molto prima che la Terra e l’umanità avessero origine. Le anime nascono a ondate. In un certo senso, le anime sono eterne, senza inizio e senza fine. Ma in un altro senso, esse nascono a un qualche punto. È il punto in cui la loro coscienza raggiunge il senso di sé individuale. Prima di questo punto, esse sono già presenti come una possibilità. Tuttavia, ancora non esiste alcuna coscienza di “me” e di “altro da me”.
La coscienza di “me” nasce quando una linea di demarcazione viene disegnata tra gruppi di energie. Per spiegare questo, dobbiamo usare delle metafore.
Pensate per un momento all’oceano e immaginatelo come un enorme campo di energie fluenti, correnti che si mescolano e si separano costantemente. Immaginate che una coscienza diffusa pervada l’intero oceano. Chiamatelo l’oceano dello Spirito, se volete. Dopo un po’, concentrazioni di coscienza si levano in certi punti dell’oceano. Qui la coscienza è più focalizzata, meno indefinita, che nei suoi immediati dintorni. Dappertutto nell’oceano è in corso una differenziazione, che conduce allo sviluppo di forme trasparenti dentro l’oceano. Queste forme, che sono punti focalizzati di coscienza, si muovono indipendentemente dal loro ambiente. Si sentono diverse dall’oceano (Spirito). Ciò che accade qui è la nascita di un elementare senso di sé o consapevolezza di sé.
Perché i punti focalizzati di coscienza nascono in alcune parti dell’oceano e non in altri? Questo è molto difficile da spiegare. Riuscite a sentire, comunque, che c’è qualcosa di molto naturale in questo processo? Quando gettate dei semi in un’aiuola, vi accorgete che ognuna delle piccole piante che spuntano cresce coi propri tempi e ritmi. Alcune potrebbero non crescere così grandi o così facilmente come le altre. Alcune non cresceranno affatto. Esiste una differenziazione nel campo. Perché? L’energia dell’oceano (lo Spirito oceanico) cerca intuitivamente la migliore espressione possibile per tutti i suoi molteplici flussi o strati di coscienza.
Durante la formazione dei punti individuali di coscienza dentro l’oceano, c’è una forza che opera sull’oceano dall’esterno. Si tratta della forza d’ispirazione divina, che può essere concepita come l’aspetto maschile di Ciò che vi ha creati. Mentre l’oceano rappresenta il lato femminile, ricettivo, l’aspetto maschile può essere visualizzato come raggi di luce che si riversano nell’oceano intensificando il processo di differenziazione e la separazione in cumuli individuali di coscienza. Sono come i raggi del sole che scaldano il vivaio.
L’oceano e i raggi di luce insieme formano un’entità o un essere, che può essere chiamato un Arcangelo. È un’energia archetipica, con sia un aspetto maschile sia un aspetto femminile, ed è un’energia angelica che si manifesta o si esprime in voi.
Dopo essere nata come un’unità individuale di coscienza, l’anima abbandona lentamente lo stato oceanico di unità, che per lungo tempo era stata la sua casa. L’anima diventa sempre più consapevole di essere separata e per conto proprio.
Con questa consapevolezza, nell’anima nasce per la prima volta una sensazione di perdita o carenza. Quando l’anima s’imbarca nel suo viaggio di esplorazione come un’entità individuale, essa porta con sé una certa nostalgia dell’integrità, un desiderio di appartenere a qualcosa di più grande di se stessa. Nel suo intimo, l’anima conserverà il ricordo di uno stato di coscienza in cui tutto è uno, in cui non esiste alcun “me” e “altro”. È così che essa considera la “casa”: uno stato di unità estatica, un luogo di totale sicurezza e fluidità.
Con questo ricordo nel fondo della sua mente, l’anima inizia i suoi viaggi attraverso la realtà, attraverso innumerevoli campi di esperienza ed esplorazione interiore. L’anima neonata è spinta dalla curiosità e ha un gran bisogno di sperimentare. Questo era l’elemento assente nello stato oceanico di unità. Ora l’anima è in grado di esplorare liberamente qualsiasi cosa desideri. È libera di cercare l’integrità in ogni maniera possibile.
Dentro l’universo, ci sono innumerevoli livelli di realtà da esplorare. La Terra è semplicemente uno di essi, peraltro nato abbastanza tardi, cosmicamente parlando. I livelli di realtà o dimensioni hanno sempre origine dalle necessità o dai desideri interiori. Come tutte le creazioni, essi sono manifestazioni di visioni o considerazioni interiori. La Terra è stata creata da un desiderio interiore di unire elementi di realtà diverse, che erano in conflitto tra di loro. La Terra doveva essere un crogiolo per un vasto assortimento di influenze. Spiegheremo questo ulteriormente in seguito. Per ora basti dire che la Terra era un relativo ritardatario sulla scena cosmica e che molte anime vissero varie vite di esplorazione e sviluppo su altri livelli di realtà (pianeti, dimensioni, sistemi stellari, ecc.), già molto tempo prima della nascita della Terra.
Gli Operatori di Luce sono delle anime che hanno vissuto moltissime vite su questi altri pianeti prima di incarnarsi sulla Terra. È questo che le distingue dalle “anime terrestri”, come le chiameremo per comodità. Le anime terrestri sono anime che si sono incarnate in corpi fisici sulla Terra relativamente presto nel loro sviluppo come unità individualizzate di coscienza. Si potrebbe dire che esse abbiano iniziato il loro ciclo di vite terrene quando le loro anime erano nella fase neonatale. A quel tempo, le anime operatrici di Luce erano “adulte”. Avevano già vissuto molte esperienze, e il tipo di rapporto che avevano con le anime terrestri può essere paragonato a quello tra genitori e figli.

Lo sviluppo della vita e della coscienza sulla Terra

Sulla Terra, l’evoluzione delle forme di vita era in stretta relazione con lo sviluppo interiore delle anime terrestri. Sebbene nessun’anima sia legata ad un particolare pianeta, le anime terrestri potrebbero benissimo essere chiamate i nativi del vostro pianeta. Questo perché la loro crescita ed espansione coincidono approssimativamente con la proliferazione delle forme di vita sulla Terra.
Quando nascono, le unità individuali di coscienza sono piuttosto simili alle singole cellule fisiche, per quanto riguarda la struttura e la possibilità. Proprio come le cellule individuali hanno una struttura relativamente semplice, i movimenti interiori di una coscienza neonata sono trasparenti. Non si è ancora instaurata molta differenziazione. C’è un mondo di possibilità davanti a loro, sia fisiche sia spirituali. Lo sviluppo da un’unità neonata di coscienza a un tipo di coscienza che è introspettiva e capace di osservare e reagire al suo ambiente, può essere paragonato approssimativamente allo sviluppo da un organismo unicellulare a un organismo vivente complesso, che interagisce in molti modi col proprio ambiente.
Qui stiamo paragonando lo sviluppo della coscienza animica allo sviluppo biologico della vita, e non lo facciamo solo come metafora. Infatti, lo sviluppo biologico della vita, così com’è avvenuto sulla Terra, dovrebbe essere visto contro lo sfondo della necessità spirituale delle anime terrestri di esplorare e fare esperienza. Questo bisogno o desiderio di esplorare ha portato in essere la ricca varietà di forme di vita sulla Terra. Come abbiamo detto, la creazione è sempre il risultato di un movimento interiore della coscienza. Anche se la Teoria dell’Evoluzione, così com’è attualmente accettata dalla vostra scienza, descrive in maniera corretta, fino a un certo grado, lo sviluppo delle forme di vita sul vostro pianeta, essa tralascia del tutto la spinta interiore, la motivazione “nascosta” dietro a questo processo profondamente creativo. La proliferazione delle forme di vita sulla Terra è dovuta ai movimenti interiori al livello dell’anima. Come sempre, lo Spirito precede e crea la Materia.
All’inizio, le anime terrestri s’incarnavano nelle forme fisiche che meglio si adattavano al loro ancora rudimentale senso di sé: organismi unicellulari. Dopo un periodo in cui fecero esperienza, integrandola nella loro coscienza, nacque il bisogno di mezzi più complessi di espressione fisica. È così che le forme di vita più complesse furono propulse in essere. La coscienza creava delle forme fisiche per rispondere ai bisogni e ai desideri delle anime terrestri, la cui coscienza collettiva apparteneva primariamente alla Terra.
La formazione di nuove specie e l’incarnazione delle anime terrestri nei membri individuali di quelle specie rappresentano un grande esperimento di vita e coscienza. Anche se l’evoluzione è azionata dalla coscienza – non azionata dal caso o dalla sorte – essa non segue una linea di sviluppo predeterminato, perchè la coscienza stessa è libera ed imprevedibile.
Le anime terrestri sperimentarono ogni sorta di forma di vita animale. Hanno occupato numerosi tipi di corpi fisici nel regno animale, ma non hanno sperimentato tutti la stessa linea di sviluppo. Il cammino dello sviluppo di un’anima è molto più fantastico e avventuroso di quanto pensiate. Non ci sono delle leggi al di sopra o al di fuori di voi. Voi siete la legge per voi stessi. Così, per esempio, se desiderate sperimentare la vita dal punto di vista di una scimmia, ad un certo punto del tempo potreste trovarvi a vivere nel corpo di una scimmia, sin dalla nascita o come un ospite temporaneo. L’anima, specialmente un’anima giovane, desidera ardentemente esperienza ed espressione. Questo impulso ad esplorare spiega la diversità delle forme di vita che prosperarono sulla Terra.
All’interno del grande esperimento della vita, la nascita della vita umana segnò l’inizio di un’importante fase nello sviluppo della coscienza animica sulla Terra. Prima di spiegare questo più dettagliatamente, parleremo delle fasi di sviluppo interiore dell’anima, in generale.

L’evoluzione della coscienza: fase neonatale, maturità, vecchiaia

Se osserviamo lo sviluppo della coscienza animica dopo la sua nascita come un’unità individuale, essa passa approssimativamente attraverso tre fasi interiori. Queste fasi esistono indipendentemente dal particolare piano di realtà (pianeta, dimensione sistema stellare) in cui la coscienza sceglie di abitare o sperimentare:
  1. Lo stadio dell’Innocenza, il Paradiso;
  2. Lo stadio dell’Ego, il “Peccato“;
  3. Lo stadio della seconda Innocenza, l’Illuminazione.
Metaforicamente, questi stadi possono essere paragonati all’infanzia, alla maturità e alla vecchiaia.
Dopo essere nate come unità individuali di coscienza, le anime abbandonano lo stato oceanico d’unità, che ricordano come beato e perfettamente sicuro. Poi vanno avanti per esplorare la realtà in una maniera totalmente nuova. Lentamente diventano più consapevoli di se stesse e del modo in cui sono uniche in confronto ai loro compagni di viaggio. In questa fase esse sono molto ricettive e sensibili, come un bambino piccolo che osserva il mondo con gli occhi spalancati, esprimendo curiosità e innocenza.
Questa fase può essere chiamata paradisiaca, giacché l’esperienza di unità e sicurezza è ancora fresca nella memoria delle anime neonate. Sono ancora vicino a casa; ancora non dubitano del proprio diritto di essere chi sono.
Mentre il loro viaggio continua, il ricordo di casa sbiadisce man mano che si immergono in diversi tipi di esperienze. Tutto è nuovo all’inizio e, nello stadio infantile, tutto viene assorbito in maniera acritica. Una nuova fase subentra quando l’anima giovane inizia a vivere se stessa come il punto focale del suo mondo. Allora essa inizia a rendersi conto davvero che esiste una cosa come “me” e “altro”. Inizia a sperimentare i modi in cui può influenzare il suo ambiente agendo in base a questa realizzazione. L’idea stessa di fare qualcosa che scaturisca dalla vostra coscienza è nuova. Prima c’era un’accettazione più o meno passiva di ciò che passava. Ora c’è, dentro l’anima, una consapevolezza crescente del suo potere di esercitare la propria influenza su ciò che sperimenta.
Questo è l’inizio dello stadio egoico.
Originariamente, l’ego rappresenta la capacità di usare la vostra volontà per influenzare il mondo esterno. Per favore, notate che la funzione originale dell’ego è semplicemente ciò che permette all’anima di sperimentare se stessa totalmente come un’entità separata. Si tratta di uno sviluppo naturale e positivo nell’evoluzione dell’anima. L’ego non è “cattivo” in sé e per sé. Tuttavia, tende ad essere espansivo o aggressivo. Quando l’anima neonata scopre la propria capacità di influenzare il suo ambiente, s’innamora dell’ego. Nell’intimo, dentro l’anima che ora si sta maturando, c’è ancora un ricordo doloroso: il ricordo di casa, il ricordo del Paradiso perduto. L’ego sembra avere la risposta a questo dolore, a questa nostalgia di casa. Sembra che permetta all’anima di acquisire attivamente la padronanza della realtà. Intossica l’anima ancora giovane con l’illusione di potere.
Se mai ci sia stata una caduta in disgrazia o una caduta dal Paradiso, è questa: la giovane coscienza animica che rimane ipnotizzata dalle possibilità dell’ego, dalla promessa di potere. Tuttavia, lo scopo stesso della coscienza, che nasce come anime individuali, è di esplorare, sperimentare tutto ciò che esiste: il Paradiso come pure l’Inferno, l’innocenza come pure il “peccato”. Quindi, la caduta dal Paradiso non fu una “svolta sbagliata”. Non c’è alcun senso di colpa collegato ad essa, a meno che non crediate che ci sia. Nessuno vi accusa, tranne voi stessi.
Quando l’anima giovane diventa matura, c’è uno spostamento verso un modo di osservare e sperimentare le cose “centrato sull’io”. Invece della connessione, l’illusione di potere intensifica la separazione tra le anime. Per questo, nell’anima s’instaurano la solitudine e un senso di alienazione. Sebbene non ne sia realmente consapevole, l’anima diventa un lottatore, un guerriero per il potere. Il potere sembra essere l’unica cosa che la rassicuri, almeno per un po’.
In precedenza abbiamo distinto un terzo stadio nello sviluppo della coscienza animica: lo stadio dell’Illuminazione, della “seconda innocenza” o vecchiaia. Avremo molto da dire su questa fase e, in particolare, sulla transizione dal secondo al terzo stadio, più avanti in questo articolo. Ora ritorneremo al nostro racconto delle anime terrestri e chiariremo in che modo il risveglio della fase egoica coincide con la comparsa degli esseri umani sulla Terra.

Anime nello stadio egoico: gli umani compaiono sulla Terra

La fase in cui le anime terrestri esploravano la vita vegetale e animale coincideva con lo stadio dell’Innocenza o del Paradiso ai livelli interiori. La vita prosperava sulla Terra sotto la guida e protezione di esseri spirituali dai regni angelici e devici (I deva operano al livello eterico, cioè più vicino al mondo fisico di quanto facciano gli angeli). I corpi eterici delle piante e degli animali erano acriticamente ricettivi verso le energie materne sollecite e nutrienti del regno angelico e devico. Non avevano alcuna tendenza a “liberarsi” e andarsene per trovare un loro modo di fare le cose. C’era ancora un grande senso di unità e armonia tra tutte le cose viventi.
La nascita dell’uomo-scimmia, tuttavia, segnò un punto di trasformazione nello sviluppo della coscienza. Essenzialmente, camminando eretto e attraverso lo sviluppo del cervello, la coscienza che risiedeva nell’uomo-scimmia ottenne una padronanza migliore del suo ambiente. La coscienza incarnata nell’antropoide iniziò a sperimentare com’era avere un controllo maggiore sul suo ambiente immediato. Iniziò a scoprire il proprio potere, la propria capacità di influenzare il suo ambiente. Incominciò ad esplorare il Libero Arbitrio.
Questo sviluppo non era una pura coincidenza. Era una risposta ad una necessità interiore, sentita dalle anime terrestri, una necessità di esplorare l’individualità a livelli più profondi di prima. L’autoconsapevolezza crescente delle anime terrestri preparava il terreno per la comparsa, in termini biologici, dell’uomo, l’essere umano che noi conosciamo.
Quando le anime terrestri furono pronte per entrare nella fase egoica, la creazione dell’uomo permise a queste anime di sperimentare una forma di vita con il libero arbitrio. Dotò la coscienza incarnata anche di una consapevolezza maggiore di “me” rispetto all'”altro”. Con questo, il terreno era pronto per i possibili conflitti tra il “mio interesse” e il “tuo interesse”, il “mio desiderio” e il “tuo desiderio”. L’individuo si stava allontanando dall’unità lampante, dall’ordine naturale di “dare e prendere”, per scoprire quali altre strade fossero disponibili. Questo segnò la fine del Paradiso sulla Terra, ma vi chiediamo di non considerarlo come un evento tragico, bensì come un processo naturale, simile alle stagioni del vostro anno. Fu una svolta naturale negli eventi, che infine avrebbe permesso a voi, in quest’epoca, di equilibrare la divinità e l’individualità nel vostro essere.
Quando la coscienza animica terrena entrò nella fase egoica e iniziò ad esplorare “l’essere umano”, le influenze deviche e angeliche lentamente si ritirarono in disparte. È nella stessa natura di queste forze rispettare la libera volontà di tutte le energie che incontrano. Non eserciteranno mai la loro influenza senza essere invitate a farlo. Così la coscienza egoica ebbe dominio libero e le anime terrestri fecero la conoscenza di tutti i privilegi e gli inconvenienti del potere. Questo influenzò anche il regno vegetale e animale. Si potrebbe dire che l’energia guerriera emergente fu parzialmente assorbita da questi regni non umani, creando in essi un senso di scompiglio, presente ancora oggi.
Quando le anime terrestri desideravano nuove strade di esperienza, questo le rendeva ricettive anche verso nuove influenze esterne. Qui vogliamo attirare l’attenzione specialmente su alcuni tipi di influenze galattiche extraterrestri, che influenzarono fortemente le anime terrestri in via di maturazione, ma ancora giovani. È a questo punto della nostra storia che entrano in scena anche le anime che abbiamo chiamato anime operatrici di Luce.

Influenze galattiche sull’uomo e sulla Terra

Per influenze galattiche o extraterrestri, intendiamo influenze da parte di energie collettive associate a certi sistemi stellari, stelle o pianeti. Nell’Universo esistono molti livelli o dimensioni di esistenza. Un pianeta o una stella può esistere in varie dimensioni, spaziando dalla dimensione materiale a quelle più eteree. In generale, le comunità galattiche, che influenzarono le anime terrestri, esistevano in una realtà meno densa o meno materiale di quella in cui esistete voi sulla Terra.
I regni galattici erano abitati da anime mature, che erano nate molto tempo prima delle anime terrestri ed erano nel fiore del loro stadio egoico. Quando la Terra iniziò ad essere abitata da ogni tipo di forma di vita e, alla fine, anche dagli esseri umani, i regni extraterrestri osservavano questo sviluppo con grande interesse. La diversità e l’abbondanza di forme di vita attirò la loro attenzione. Sentivano che qualcosa di speciale stava accadendo qui.
Tra le diverse comunità galattiche c’erano in atto, da molto tempo, grandi lotte e battaglie. Questo era un fenomeno naturale, in un certo senso, in quanto la coscienza delle anime coinvolte aveva bisogno della lotta per scoprire tutto sull’essere centrati su di sé e sul potere. Esse stavano esplorando il funzionamento dell’ego e, mentre “progredivano”, diventavano molto esperte nel manipolare la coscienza. Diventavano esperte nel sottomettere altre anime o comunità di anime al loro dominio per mezzo di strumenti psichici sottili e meno sottili.
L’interesse che le comunità galattiche dimostravano nei confronti della Terra era principalmente egocentrico. Vi vedevano un’opportunità per esercitare la loro influenza in maniere nuove e potenti. Si potrebbe dire che, a quel punto, le battaglie intergalattiche avevano raggiunto un punto morto. Quando si lotta gli uni contro gli altri ripetutamente, dopo un po’ si arriva ad un certo tipo di equilibrio, una spartizione delle zone di potere, per così dire. Ci si conosce talmente bene da sapere dove c’è spazio per agire e dove non ce n’è. In questo modo, la situazione era giunta ad un vicolo cieco e i nemici galattici speravano di trovare nuove opportunità sulla Terra. Pensavano che la Terra potesse fornire il palcoscenico per rinnovare la battaglia e superare il punto morto.
Il modo in cui le comunità galattiche cercavano di esercitare la loro influenza sulla Terra era manipolando la coscienza delle anime terrestri. Le anime terrestri erano particolarmente ricettive verso la loro influenza quando entravano nella fase egoica. Prima di farlo, erano immuni da qualunque forza esterna motivata dal potere, perché esse stesse non avevano alcuna propensione all’uso del potere. Voi siete immuni da aggressione e potere, quando non c’è nulla dentro di voi a cui queste energie possano attaccarsi. Quindi le energie galattiche non avevano accesso alla coscienza delle anime terrestri prima che queste anime decidessero di esplorare l’energia del potere esse stesse.
La transizione alla fase egoica rese le anime terrestri vulnerabili perché, a parte la loro intenzione di esplorare la coscienza egoica, esse erano ancora ampiamente innocenti e infantili. Così non fu difficile per i poteri galattici imporre le loro energie alla coscienza delle anime terrestri. Essi operavano per mezzo della manipolazione di coscienza o il controllo della mente. Le loro tecnologie erano molto sofisticate. Per lo più avevano degli strumenti psichici, non dissimili dal lavaggio del cervello attraverso suggestioni ipnotiche subconscie. Operavano ai livelli psichici e astrali, ma influenzavano gli esseri umani fino al livello materiale/fisico del corpo. Influenzavano lo sviluppo del cervello umano, restringendo la gamma di esperienze disponibili agli esseri umani. Essenzialmente stimolavano modelli di pensiero ed emozione basati sulla paura. La paura era già presente nella coscienza dell’anima terrestre come conseguenza del dolore e della nostalgia che ogni anima giovane si porta dentro. I poteri galattici presero questa paura esistente come punto di partenza per ampliare di molto le energie di paura e remissività nelle menti e nelle emozioni delle anime terrestri. Questo permise loro di controllare la coscienza umana.
I guerrieri galattici tentarono successivamente di combattere i loro precedenti nemici galattici attraverso l’essere umano. La lotta di potere sull’umanità era una lotta tra vecchi nemici galattici che usavano gli esseri umani come loro uomini di paglia.
Il delicato senso d’individualità e autonomia dell’anima terrestre fu bloccato ai suoi inizi da questo intervento violento, questa guerra per il cuore dell’umanità. Tuttavia, gli intrusi galattici non potevano togliere loro davvero la libertà. Per quanto massiccia fosse l’influenza extraterrestre, l’essenza divina dentro ogni coscienza-anima individuale rimaneva indistruttibile. L’anima non può essere distrutta, anche se la sua natura libera e divina può essere velata per molto tempo. Questo ha attinenza con il fatto che il potere non è, alla fine, reale. Il potere raggiunge i suoi scopi sempre attraverso le illusioni di paura e ignoranza. Non può far altro che nascondere e velare le cose; non può creare o distruggere nulla in realtà.
Per giunta, questo attacco contro le anime terrestri non portò solo oscurità sulla Terra. Involontariamente, avrebbe dato inizio ad un profondo cambiamento nella coscienza dei guerrieri galattici, una svolta verso il successivo stadio di coscienza: l’Illuminazione o la “seconda Innocenza”.

Le radici galattiche delle anime operatrici di Luce

Come si inserisce in questa storia il concetto di anime operatrici di Luce? Prima di venire sulla Terra a incarnarsi in corpi umani, le anime operatrici di Luce avevano abitato per molto tempo in vari sistemi stellari. Espresso nei termini dello sviluppo trifasico della coscienza, esse vi passarono gran parte della loro maturità. Fu in questa fase che esse esplorarono la coscienza egoica e tutte le questioni annesse, relative al potere. Fu la fase in cui esplorarono l’Oscurità facendo frequentemente un cattivo uso del loro potere.
In questa fase galattica, gli Operatori di Luce furono co-creatori dell’essere umano, mentre si sviluppava. Proprio come altre forze galattiche, essi avevano l’intenzione di usare l’uomo come un burattino per guadagnare predominio in altre parte dell’Universo. È difficile spiegare le tecniche che i poteri galattici usavano nelle loro battaglie, perché non assomigliano a nulla nel vostro mondo, almeno non nella misura in cui le perfezionarono. Essenzialmente, la tecnologia bellica galattica si basava su una scienza d’energia non-materialistica. Essi conoscevano il potere della psiche e sapevano che la coscienza crea la realtà fisica. La loro metafisica era più adeguata della visione materialistica abbracciata dai vostri scienziati moderni. Dato che la vostra scienza ufficiale considera la coscienza una conseguenza dei processi materiali, anziché il contrario, essa non riesce ad immaginare i poteri creativi e causali della mente.
All’epoca di Cro-Magnon, le anime operatrici di Luce interferirono a livello genetico nello sviluppo naturale dell’uomo. Dovreste considerare questa interferenza genetica come un processo di manipolazione dall’alto verso il basso; impressero nel cervello/coscienza umano forme di pensiero particolari che influenzarono lo strato fisico cellulare dell’organismo. L’effetto di queste impressioni fu che un elemento meccanico-robotico fu installato nel cervello umano e sottrasse parte della forza naturale e della autoconsapevolezza dell’essere umano. Ci fu un innesto artificiale che rese l’uomo più adatto come strumento per gli scopi strategici degli extraterrestri.
Interferendo in questo modo nello sviluppo della vita sulla Terra, le anime operatrici di Luce violarono il naturale corso delle cose. Non rispettarono l’integrità delle anime terrestri, che occupavano la specie umana in evoluzione. In un certo modo, le privarono del loro Libero Arbitrio appena conquistato.
Esiste un senso secondo cui nessuno può rubare il Libero Arbitrio di un’altra anima, come abbiamo detto alla fine dell’ultimo paragrafo. Tuttavia, in termini pratici, a causa della superiorità extraterrestre ad ogni livello, le anime terrestri persero il loro senso di autodeterminazione in misura importante. Gli Operatori di Luce guardavano agli esseri umani come strumenti, essenzialmente come cose, che li aiutavano a realizzare i loro scopi. In quel periodo non erano pronti a rispettare la vita come preziosa di per sé. Non riconoscevano nell'”altro” (nei loro nemici o schiavi) un’anima vivente come loro.
Ora non ha alcun senso giudicare questo, poiché fa tutto parte di uno sviluppo grandioso e profondo di coscienza. Al livello più profondo non esiste alcuna colpa, solo libera scelta. Non ci sono vittime, né colpevoli; in definitiva, esiste solo esperienza.
Voi, le anime operatrici di Luce, che una volta usavate questi mezzi oscuri di oppressione, in seguito vi giudicaste molto severamente per i vostri atti. Anche ora, portate dentro di voi un profondo senso di colpa, di cui siete parzialmente consapevoli come sensazione di non essere abbastanza bravi in qualunque cosa facciate. Questa sensazione nasce da un malinteso.
È importante capire che “Operatore di Luce” non è qualcosa che voi semplicemente siete o non siete. È qualcosa che voi diventate, quando passate attraverso il viaggio dell’esperienza: facendo esperienza della Luce e dell’Oscurità, essendo voi stessi Luce e Oscurità. Se dovessimo darvi un nome, invece di Operatori di Luce, vi chiameremmo le Anime Cristiche.
Avete mai vissuto l’esperienza di un grave errore da voi commesso che ha cambiato le cose in maniere positive e inaspettate? Qualcosa di simile accadde come conseguenza dell’interferenza galattica con la Terra e l’umanità. Nel processo di imprimere le loro energie alle anime terrestri, le forze galattiche crearono in effetti un grande crogiolo di influenze sulla Terra. Si potrebbe dire che gli elementi combattenti dentro le diverse anime galattiche furono impiantati nell’umanità come una razza, costringendo così l’essere umano a trovare un modo per unirli e portarli ad una coesistenza pacifica. Anche se questo complicò di molto il viaggio delle anime terrestri, alla fine avrebbe creato la possibilità migliore per una svolta positiva, una via d’uscita dalla situazione di stallo raggiunta dai conflitti galattici.
Ricordatevi: tutte le cose sono interconnesse. Esiste un livello a cui le anime terrestri e le anime galattiche erano e sono spinte dallo stesso intento. Questo è il livello angelico. Ogni anima è un Angelo nella sua essenza. Al livello angelico, sia i guerrieri galattici sia le anime terrestri acconsentirono a prendere parte al Dramma Cosmico tracciato qui sopra.
L’interferenza galattica non solo “aiutò” la Terra a diventare il crogiolo che era destinato ad essere, ma segnò anche l’inizio di un nuovo tipo di coscienza dentro i guerrieri galattici. In modi imprevisti, segnò la fine della fase egoica, la fine della maturità per loro e l’inizio di qualcosa di nuovo.

La fine dello stadio egoico per gli Operatori di Luce

Prima che la Terra entrasse in scena, le guerre intergalattiche avevano raggiunto un punto morto. Quando la battaglia fu rinnovata sulla Terra, essa venne in effetti trasposta sulla Terra. Con questa trasposizione, qualcosa iniziò a cambiare dentro la coscienza galattica. Il tempo delle guerre galattiche era finito.
Anche se rimasero attivamente coinvolte con l’umanità sulla Terra, le anime galattiche lentamente si ritirarono nel ruolo di osservatrici. In questo ruolo esse cominciarono a diventare consapevoli di un particolare tipo di stanchezza dentro il loro essere. Sentivano un vuoto interiore. Sebbene le lotte e le battaglie andassero avanti, non le affascinavano più come prima. Esse incominciarono a porsi domande filosofiche del tipo: qual è il significato della mia vita? Perché sto lottando tutto il tempo? Il potere mi rende davvero felice? Queste domande intensificavano la loro sensazione di essere stanche della guerra.
I guerrieri galattici stavano gradualmente raggiungendo la fine del loro stadio egoico. Senza saperlo, avevano trasferito l’energia dell’ego e della lotta per il potere, proprio sulla Terra, un luogo che era energeticamente aperto a ricevere questa energia. In quei tempi, le anime umane stavano appena incominciando a esplorare la fase egoica di coscienza.
Dentro la coscienza dei guerrieri galattici fu creato un certo spazio: uno spazio per il dubbio, uno spazio per la riflessione. Essi entrarono in una fase di trasformazione, che descriveremo distinguendo i seguenti passi:
  1. Essere insoddisfatti di ciò che la coscienza basata sull’ego ha da offrirvi, desiderando “qualcosa d’altro”: l’Inizio della fine;
  2. Diventare consapevoli dei vostri legami con la coscienza basata sull’ego, riconoscendo e rilasciando le emozioni e i pensieri collegati ad essa: parte Centrale della fine;
  3. Lasciare che le vecchie energie basate sull’ego muoiano dentro di voi, gettando via il bozzolo, diventando il vostro nuovo sé: la Fine della fine;
  4. Il risveglio dentro di voi della coscienza basata sul cuore, motivata dall’amore e dalla libertà; aiutare gli altri a compiere la Transizione.
Questi quattro passi segnano la transizione dalla coscienza basata sull’ego alla coscienza basata sul cuore. Per favore, ricordatevi che sia la Terra e l’umanità sia i regni galattici passano attraverso questa fase, soltanto non simultaneamente.
Il pianeta Terra sta facendo ora il passo 3. Anche molti di voi Operatori di Luce stanno facendo il passo 3, in sintonia col processo interiore della Terra. Alcuni di voi stanno ancora lottando col passo 2 e ci sono alcuni che sono già arrivati al passo 4, assaporando le delizie della gioia e dell’ispirazione del cuore.
Tuttavia, ci sono ampie parti dell’umanità che non desiderano affatto abbandonare la coscienza basata sull’ego. Non sono ancora entrate nel passo 1 della fase di transizione. Questo non è qualcosa che debba essere giudicato o criticato o per cui affliggersi. Cercate di vederlo come un processo naturale, come la crescita di una pianta. Voi non giudicate un fiore per essere un bocciolo anziché in piena fioritura. Cercate di vederlo in questa Luce. Esprimere dei giudizi morali sugli effetti distruttivi della coscienza basata sull’ego nel vostro mondo si fonda sulla mancanza di comprensione delle dinamiche spirituali. Inoltre, indebolisce le vostre stesse forze, giacché la rabbia e frustrazione che a volte sentite guardando le notizie o leggendo i vostri giornali, non possono essere trasformate in qualcosa di costruttivo. Non fanno altro che impoverirvi e abbassare il vostro livello di vibrazione. Cercate di vedere le cose con distacco, con atteggiamento di fiducia. Cercate di percepire intuitivamente le correnti nascoste nella coscienza collettiva, le cose di cui a malapena leggete o sentite nei media.
Non ha alcun senso cercare di cambiare anime che sono ancora coinvolte nella realtà della coscienza basata sull’ego. Esse non vogliono il vostro “aiuto”, poiché non sono ancora aperte alle energie basate sul cuore che voi, Operatori di Luce, desiderate condividere con loro. Anche se a voi sembra che abbiano bisogno di aiuto, finché non lo vogliono, non ne hanno bisogno. È così semplice.
Agli Operatori di Luce piace molto dare e aiutare, ma spesso perdono la loro capacità di discernere in questo campo. Questo comporta uno spreco di energie che può sfociare in insicurezza e delusione da parte dell’Operatore di Luce. Per favore, usate la vostra capacità di discernere qui, perché il desiderio di aiutare può diventare tragicamente una trappola per gli Operatori di Luce, che impedisce loro di completare realmente il passo 3 della transizione.
Ora termineremo la nostra descrizione degli Operatori di Luce alla fine del loro stadio egoico. Come abbiamo detto, in quel tempo voi, con altri imperi galattici, interferiste nella vita dell’umanità, mentre l’essere umano moderno prendeva forma. Quando iniziaste sempre di più a recitare il ruolo dell’osservatore, vi stancaste della lotta.
Il potere che da tanto tempo inseguivate, si risolse in un tipo di predominio che annientava le qualità uniche e individuali di ciò che dominavate. Così nulla di nuovo poteva entrare nella vostra realtà. Uccidevate tutto ciò che era “altro”. Dopo un po’, questo modo di procedere rendeva la vostra realtà statica e prevedibile. Quando diventaste consapevoli della vacuità della lotta per il potere, la vostra coscienza si aprì a nuove possibilità. Nacque un desiderio struggente per “qualcosa d’altro”.
Voi avevate completato il passo 1 della transizione verso la coscienza basata sul cuore. Le energie dell’ego, che per eoni avevano avuto libero corso, si placarono e fecero spazio per “qualcosa d’altro”. Nei vostri cuori si svegliò una nuova energia, come un tenero fiore. Una voce sottile e quieta incominciò a parlarvi di “casa”, un luogo che una volta avevate conosciuto, ma di cui avevate perso le tracce lungo il cammino. Dentro di voi sentivate nostalgia di casa.
Proprio come le anime terrestri, voi avevate una volta sperimentato lo stato oceanico d’unità da cui è nata ogni anima. Vi siete evoluti gradualmente da questo oceano come unità individuali di coscienza. Proprio come queste “piccole anime”, avevate un grande entusiasmo e interesse ad esplorare, mentre allo stesso tempo vi portavate dentro il ricordo doloroso di un paradiso che avevate dovuto lasciarvi alle spalle.
Quando più tardi siete entrati nello stadio egoico di coscienza, questo dolore era ancora dentro di voi. Quello che cercavate di fare, essenzialmente, era di riempire col potere questo vuoto nel vostro cuore. Cercavate di realizzarvi facendo il gioco della lotta e conquista.
Il potere è l’energia che maggiormente contrasta l’unità. Esercitando il potere, vi isolate dall'”altro”. Lottando per il potere, vi allontanate ancor di più da casa: dalla coscienza dell’unità. Il fatto che il potere vi conduca lontano da casa invece di avvicinarvi ad essa, vi è stato nascosto per molto tempo, poiché il potere è fortemente intessuto d’illusione. Il potere può facilmente nascondere il suo vero volto ad un’anima infantile e inesperta. Il potere crea l’illusione di abbondanza, realizzazione, riconoscimento e persino d’amore. Lo stadio egoico è un’esplorazione illimitata dell’area del potere: del vincere, perdere, lottare, dominare, manipolare, essere carnefice ed essere vittima.
A livello interiore, durante questo stadio l’anima va in pezzi. La fase egoica comporta un attacco all’integrità dell’anima. Con l’integrità intendiamo l’unità naturale dell’anima. Con l’ingresso nella coscienza basata sull’ego, l’anima entra in uno stato di schizofrenia. Perde la sua innocenza. Da un lato, l’anima lotta e conquista; dall’altro lato, si rende conto che è sbagliato danneggiare o distruggere altri esseri viventi. Non è tanto che sia sbagliato secondo una qualche legge o un giudice obiettivo. Ma l’anima si rende conto inconsciamente di stare facendo qualcosa che è contraria alla sua stessa natura divina. È nella natura della sua stessa essenza divina creare e dare vita. Quando l’anima opera in base a un desiderio di potere personale, nel suo profondo intimo nasce un senso di colpa. Di nuovo, non c’è alcun giudizio esterno sull’anima, che la proclami colpevole. L’anima stessa si rende conto di stare perdendo la sua innocenza e purezza. Mentre, esternamente, l’anima insegue il potere, un senso crescente di indegnità la sta divorando dal di dentro.
Lo stadio della coscienza basata sull’ego è una fase naturale nel viaggio dell’anima. In effetti, comporta l’esplorazione totale di un aspetto dell’essere dell’anima: la Volontà. La vostra volontà costituisce il ponte tra il mondo interiore e quello esteriore. La volontà è quella parte di voi che concentra l’energia della vostra anima nel mondo materiale. La volontà può essere ispirata dal desiderio di potere o dal desiderio di unità. Questo dipende dallo stato della vostra consapevolezza interiore. Quando un’anima raggiunge la fine dello stadio egoico, la volontà diventa sempre di più un’estensione del cuore. L’ego o la volontà personale non viene distrutto, ma fluisce in armonia con la saggezza e l’ispirazione del cuore. A questo punto, l’ego accetta con gioia il cuore come sua guida spirituale. La naturale integrità dell’anima viene ristabilita.
Quando voi, anime operatrici di Luce, arrivaste al passo 2 della transizione dalla coscienza basata sull’ego a quella basata sul cuore, sentiste un sincero desiderio di riparare ai danni che avevate fatto sulla Terra. Vi rendeste conto di aver maltrattato gli esseri umani viventi sulla Terra e di aver ostacolato la libera espressione e lo sviluppo delle anime terrestri. Vi rendeste conto di aver violato la vita stessa cercando di manipolarla e controllarla secondo le vostre necessità. Desideraste allora liberare gli esseri umani dai legami di paura e limitazione che avevano portato molta oscurità nelle loro vite, e sentivate di poter avere i massimi risultati in questo senso incarnandovi in corpi umani voi stessi. Così, per trasformare le vostre creazioni dall’interno, vi incarnaste in corpi umani, la cui costituzione genetica era stata parzialmente creata da voi stessi. Le anime che andarono sulla Terra con questa missione intendevano diffondere Luce nelle loro stesse creazioni manipolate.
Ecco perché sono chiamate Operatori di Luce. Voi prendeste la decisione di fare questo – e di rimanere intrappolati in un’intera serie di vite terrene – per un nuovo senso di responsabilità e anche per il sincero impulso di prendere su di voi questo fardello karmico, affinché poteste lasciar andare completamente il passato.

operatori-di-luce-33. Operatori di Luce che s’incarnano sulla Terra

lightworker-banner-3La nascita della coscienza basata sul cuore

Quando v’incarnaste sulla Terra, avevate appena iniziato la transizione da una coscienza basata sull’ego a quella basata sul cuore. Abbiamo delineato questa transizione come composta da quattro passi. Avete fatto il primo passo quando siete diventati consapevoli del vostro desiderio di “qualcosa d’altro”, qualcosa di diverso dalla lotta per il potere che prima riempiva le vostre vite.
Questa lotta aveva dato scopo e significato alle vostre vite per un periodo di tempo sostanziale. L’attrattiva che il potere aveva su di voi vi aveva indotti ad usare l’essere umano come un burattino nelle vostre battaglie galattiche. Tutti gli imperi galattici parteciparono a questo. Ma quando le energie belligeranti furono trasposte sulla Terra, con l’uomo come loro campo giochi, voi diventaste piuttosto degli osservatori e vi ritiraste dalle battaglie dirette. Guardavate ciò che accadeva sulla Terra. Vedevate l’essere umano svilupparsi diventando qualcosa, uno stato dell’essere che voi avevate raggiunto molto tempo prima. Voi eravate diventati dei guerrieri sofisticati, con raffinati metodi di manipolazione psichica e guerriglia. L’uomo doveva diventare uguale, con i vostri innesti genetici a posto.
Questi innesti genetici causarono un alto grado di sviluppo mentale nell’essere umano. Le funzioni di istinto naturale e sentimento furono più o meno soppresse a favore della funzione di pensiero e ragionamento.
Abbiamo detto che le influenze galattiche causarono moltissima paura nell’umano che si stava evolvendo. Infatti, questo elemento di paura era in stretta relazione con l’enfasi eccessiva posta sul processo di pensiero. In una situazione equilibrata la paura viene superata, o messa nella giusta prospettiva, dalle vostre abilità intuitive e dalla vostra capacità di sentire che cosa è giusto o appropriato fare. Tuttavia, quando la facoltà di pensare ha il sopravvento, la paura tende ad essere rafforzata, poiché il pensiero si basa su un processo logico-meccanico, che non permette all’intuizione o al sentimento di entrare nel processo. Quando la facoltà mentale è alimentata dalle emozioni di paura, essa tende a correre in maniera incontrollata producendo idee illusorie, idee di controllare tutto e tutti. I regimi dittatoriali sono un esempio di questa facoltà mentale sfrenata.
La risposta alla paura non è mai pensare di più. È pensare di meno e fidarsi del flusso della vita. È ricadere nello stato di grazia, che è il vostro diritto di nascita. È lasciar andare anziché aggrapparsi.
Quando lo stadio di dominio dell’ego finì dentro le anime operatrici di Luce, queste si aprirono ad un nuovo modo di essere. Intuitivamente vi rivolgeste all’energia del cuore. Stavate infatti cercando un tipo di creatività che trascendesse il mero gioco di potere. Vi rendeste conto che la lotta per il potere era distruttiva e non poteva creare nulla di nuovo, poiché uccideva e assimilava tutto quello che era “altro”.
Cercando di controllare e dominare la vita, sia all’interno che all’esterno di voi stessi, stavate effettivamente cercando di rendere statica e prevedibile la realtà. In fin dei conti, il potere è incredibilmente noioso.
Quando diventaste consapevoli di questo, vi rendeste conto che il vostro vero desiderio non era di avere potere ma di essere realmente creativi. Essere davvero creativi significa essere in contatto con la vostra stessa divinità.
Dato che voi siete degli esseri divini, qualunque cosa facciate o non facciate, state sempre creando una realtà di qualche tipo. La creatività è la vostra stessa natura. Nella fase egoica, voi esploravate la possibilità di negare la vostra vera natura. In verità, a un qualche livello, questo è un atto creativo, in un certo modo contorto. Essere realmente creativi, tuttavia, significa creare in armonia con la vita, non in armonia con la morte.
Quando foste illuminati da questa comprensione, il ricordo di “casa” si risvegliò in voi. Un vago ricordo dello stato di unità pura e estatica entrò di nuovo nella vostra coscienza e voi sapevate che, in qualche modo, questa era la chiave della vostra felicità. Ma vi sentivate impotenti e ignoranti, poiché non avevate alcuna idea di come procedere. Sapevate che l’ego non aveva la risposta, ma ancora non eravate entrati davvero nel regno della coscienza basata sul cuore.
Allo stesso tempo, una sensazione crescente di rimorso e colpa nasceva dentro di voi per quello che avevate fatto agli esseri umani sulla Terra.

L’Alchimia Spirituale e l’energia Cristica

Soprattutto sulla Terra, c’erano delle opportunità splendide per la coscienza di esprimersi liberamente in molti modi differenti. La Terra doveva essere un unificatore di diverse energie, un crogiolo in cui energie differenti e persino contrastanti potessero trovare un modo per coesistere in armonia. Il campo giochi energetico della Terra fu creato per ospitare una serie molto eterogenea di energie.
La differenza tra il vivere sulla Terra e vivere in altri posti dell’Universo, sia a livelli fisici che a quelli astrali, è l’enorme varietà di energie presenti qui sulla Terra. Questa varietà non esiste solo come vasta schiera di forme di vita o di specie: essa è effettivamente presente dentro un unico essere, l’essere umano. L’essere umano è in grado di contenere uno spettro di energie che ha una gamma più ampia di qualunque altro essere. Dentro di voi avete l’energia dell’assassino e del santo, l’energia del bambino, dell’adulto e del vecchio, l’energia del maschio e della femmina, l’energia dell’attivo e del passivo, l’energia del razionale e dell’emotivo, l’energia dell’Acqua, dell’Aria, del Fuoco e della Terra, ecc. Questo può sembrare banale o semplicemente naturale per voi, come esseri umani, ma per qualunque altro essere nell’Universo si tratta di un’impresa non da poco. È una prodezza niente male essere semplicemente umani, senza aver fatto nulla di speciale.
Ma la qualità più unica dell’essere umano è la capacità di fondere energie che prima sembravano incompatibili. L’uomo non è stato progettato solo per contenere tutte queste diverse energie, ma per essere un mediatore, un costruttore di ponti tra esse.
La ragione per cui lo Spirito o Dio o Tutto-Ciò-Che-È giunse al concetto dell’essere umano è che l’Universo era andato a finire in una situazione di stasi. La coscienza, mentre esplorava la vita al di fuori dell’unità, tendeva a sperimentare con diverse forme di vita, su piani e in luoghi diversi nell’Universo. Quando l’anima aveva sperimentato tutto quello che c’era da sperimentare in una particolare forma di vita, se ne andava – nel senso che non si incarnava più là – e passava ad altre forme di vita che rispondevano alle sue particolari necessità. Non c’era alcun bisogno di trasformare energia mentre si viveva in una particolare forma di vita. Quando volevate un cambiamento, cambiavate corpo. Non è che le anime fossero pigre o superficiali. La maggior parte dei corpi, la cui densità variava dalla fisica all’astrale, offriva una gamma limitata di esperienze e, pertanto, opportunità limitate di crescere o trasformarsi mentre ci si trovava in un corpo. Il corpo non poteva contenere tante diverse energie. Per esempio, se vivevate su un pianeta d’acqua, incarnarvi come essere acquatico vi permetteva di sperimentare la natura dell’acqua in ogni modo possibile. La “sensazione” di essere liquidi, non fissi, fluenti, in movimento, è davvero meravigliosa. Ma quando desideravate l’esperienza di essere fissi e immobili, dovevate abbandonare quel corpo e vivere per un po’ dentro una montagna. Anche quando vivevate come esseri galattici in cerca di potere, non potevate in realtà cambiare la vostra coscienza rimanendo dentro quel corpo.
La conseguenza di questa gamma limitata e specializzata di esperienze dentro un certo corpo fu che il mondo creato di forme di vita si bloccò. Non poteva né crescere né espandersi e rimase come inceppato in una sorta di stasi.
Il potere eccezionale dell’essere umano è il potere di contenere un’ampia gamma di energie e portarle in uno stato di equilibrio creativo, non statico. In verità, questo potere è uguale alla capacità di trasformare in Luce l’Oscurità, ovvero il potere dell’Alchimia Spirituale. Quella che porta le energie precedentemente contrastanti in uno stato di armonia dinamica è l’energia Cristica, l’energia che mantiene l’Unità a dispetto della Dualità. Questa è la stessa energia che trasforma l’Oscurità accettandola e permettendo quindi alla paura di trasformarsi in gioia. L’energia Cristica è la “terza energia”, che unisce accettando. La sua forza alchemica sta nella sua qualità di abbracciare tutto, accettare tutto ed essere senza paura.
Voi, come esseri umani, siete l’unico tipo di essere ad avere questa capacità di Alchimia Spirituale. Né le piante, né gli animali, né gli angeli, né i “Signori dell’Oscurità” hanno questo potere.
Tutte le anime possono sperimentare com’è essere Luce, com’è essere Oscurità, com’è essere tutti i vari tipi di esseri che vivono nell’Universo, ma non possono sperimentare com’è trasformare l’Oscurità in Luce, rimanendo nella propria forma di vita del momento. Non riescono ad immaginare come sia cambiare a livello interiore in modo tale da creare una realtà fisica e spirituale diversa per se stessi, mentre si va avanti.
Le anime che sono incarnate in altre forme di vita diverse da quelle umane, “creano la loro realtà” anch’esse e hanno il Libero Arbitrio, ma hanno minori possibilità di attraversare stati di coscienza molto diversi e persino opposti rimanendo nello stesso corpo, nella stessa forma corporea. Voi, come umani, siete costruttori di ponti, o alchimisti spirituali, ed è questo che rende unici la Terra e l’essere umano.

Il desiderio di redenzione

Ora ritorneremo alla nostra storia delle anime operatrici di Luce, che si sentivano angosciate e piene di rimpianto per la loro interferenza con l’essere umano. Si resero conto che sulla Terra si stava allestendo un gioco completamente nuovo, un gioco pieno di promesse, che esse avevano cercato in ogni modo di soffocare nel loro stesso interesse. Sentivano dolore per questo. Ad un qualche livello, si resero conto inoltre che, coi loro atti di egoismo, avevano bloccato anche il loro stesso viaggio spirituale verso la Luce e la vera gioia.
Quando vi svegliaste dal vostro sonno egoico, vedeste che la Terra era un luogo bellissimo, un pianeta verde pullulante di vita. Questo smosse dei ricordi profondi dentro di voi. Voi eravate stati presenti proprio all’inizio della vita sulla Terra. Allora la Terra non aveva ancora perduto la sua innocenza. In quei tempi lontani, prima della vostra caduta nella coscienza guerriera, voi facevate parte del Paradiso sulla Terra, come esseri angelici che nutrivano e si occupavano della vita. Voi eravate Angeli nel Giardino dell’Eden. Anche se successivamente manifestaste il vostro lato oscuro come guerrieri galattici, riguardo alla Terra avevate anche espresso un aspetto luminoso e puro di voi stessi in tempi antichi, quando preparavate il pianeta per l’arrivo delle anime terrestri. Avevate contribuito alla fioritura del Pianeta Verde e, a un qualche livello, lo sapevate quando siete usciti dal vostro stato “guerriero” di coscienza. Sapevate che stavate distruggendo ciò che avevate nutrito e aiutato a creare.
Quando vi rendeste conto della promessa e bellezza della Terra, sentiste l’impulso interiore ad andare laggiù e riparare ciò che era stato danneggiato. Vi incarnaste in corpi umani con l’intenzione di portare Luce e creare dei valori basati sul cuore, in un ambiente che era fondamentalmente dominato da valori egoistici. Vogliamo dilungarci un po’ su questa motivazione a portare Luce, perché c’è qualcosa riguardo ad essa che causa spesso confusione e equivoci dentro di voi.
Quando voi, Operatori di Luce, v’incarnaste sulla Terra, in effetti iniziaste un processo di trasformazione interiore, con cui avreste completato la vostra stessa transizione dalla coscienza basata sull’ego a quella basata sul cuore. Eravate sulla via del rilascio totale della coscienza basata sull’ego, e la vita sulla Terra vi forniva l’opportunità di affrontare ciò che rimaneva dell’energia egoica dentro di voi. Le energie che volevate purificare si sarebbero incontrate proprio nell’essere che avevate manipolato e in cui ora avreste dimorato: dentro all’essere umano, dentro voi stessi.
Il vostro motivo più profondo per venire sulla Terra era quello di venire a patti con la vostra oscurità interiore e avete acconsentito ad incontrare questa oscurità dentro di voi come esseri umani. Sebbene pensiate di essere qui per aiutare gli altri o per aiutare madre Terra, la ragione fondamentale per cui siete qui è per guarire voi stessi. È questa la vostra vera opera di Luce. Tutto il resto è secondario.

Non cercate di convertire gli altri

A un livello più profondo. le vostre anime desideravano assumersi la responsabilità dell’Oscurità che avevano diffuso. Tuttavia, assumervi la responsabilità del vostro lato oscuro è, di massima, un’impresa solitaria. Non coinvolge altri che dobbiate aiutare o curare. Coinvolge solo voi. Aiuterete davvero gli altri nel processo, ma si tratta di un effetto secondario. È importante rendervi conto del giusto ordine delle cose qui, giacché avete la tendenza ad essere troppo attivi nell’aiutare gli altri. L’entusiasmo nell’aiutare gli altri diventa spesso un’insidia, in quanto la vostra energia rimane coinvolta con l’altra persona e, di solito, dopo vi sentite svuotati e delusi. Vi preghiamo di ricordare questo: preferire dare piuttosto che ricevere non è nobile né basato sul cuore, è semplicemente un errore. L’errore è pensare che siate in parte responsabili per la situazione o lo stato d’animo di qualcun altro. Questo non è vero. Ognuno è responsabile della propria felicità o sfortuna. E questa è davvero una benedizione, poiché dà a ognuno il potere di creare e, perciò, di cambiare la propria realtà.
Voi non siete qui per “sistemare” altre persone o la Madre Terra. Siete qui per guarire le profonde ferite dentro il vostro stesso essere. Per favore, impegnatevi in questo compito e tutto il resto andrà a posto senza alcuno sforzo da parte vostra.
Quando venivate sulla Terra e vi incarnavate nei corpi umani, eravate inclini a combattere le energie che volevate superare. In quella fase, vi trovavate in una situazione paradossale. Da un lato, sapevate che volevate “qualcosa d’altro”, diversa dal potere, e vi odiavate per quello che avevate fatto di sbagliato in passato. Ma non eravate liberi da ciò che odiavate in voi stessi. Non eravate ancora liberi dal dominio dell’ego. Quando venivate sulla Terra, avevate la tendenza a rimanere sconvolti dall’Oscurità, arrabbiarvi per essa, e la vostra reazione era combatterla. Il paradosso è che volevate combattere le energie egotistiche attraverso la lotta, l’energia stessa che volevate abbandonare.
Non eravate ancora consapevoli delle vere implicazioni della coscienza basata sul cuore. Quando osservate dal cuore, non esiste alcuna lotta tra il Bene e il Male. La realtà del cuore trascende entrambi. Il cuore non si oppone all’Oscurità. La coscienza basata sul cuore si fonda sull’accettazione di ogni cosa, di tutto ciò che è. È il tipo di coscienza che abbandona l’idea che la lotta risolva qualche cosa.
Anche se desideravate trovare un modo pacifico, senza lotta, per affrontare la realtà, non avevate alcuna esperienza nel vivere effettivamente questo ideale. Vi trovavate realmente in una “zona di mezzo”, in una terra di nessuno, prima di entrare in un nuovo regno di coscienza.
Così iniziaste a commettere ogni genere di “errori”, nel senso di ricadere nei modi di essere che volevate abbandonare. Eravate ansiosi di cambiare o convertire chiunque o qualsiasi gruppo che manifestava comportamenti egoistici o abbracciava valori basati sull’ego. Tuttavia, questi vi rispondevano in maniera aggressiva, spesso non comprendendo nemmeno ciò che stavate cercando di trasmettere loro. Gli Operatori di Luce sono stati perseguitati per secoli come streghe, pagani o agitatori politici. Sembravano essere spinti da ideali che il mondo non era ancora pronto ad accettare. Sembravano diversi e non si adattavano. Era tipico che incontrassero molta resistenza.
Quello che accadde qui fu che voi passaste al ruolo di vittime dopo aver recitato il ruolo di carnefici per parecchio tempo nei regni galattici. La vostra “rabbia spirituale” suscitava dure reazioni nel vostro ambiente e voi diventaste le vittime, sperimentando umiliazioni, dolore profondo e impotenza. Il trauma di essere rifiutati e cacciati via ripetutamente, durante molte vite, ha lasciato delle cicatrici nella vostra anima. Siete finiti col sentirvi impotenti e indesiderati. Molti di voi, in questa vita, si sentono stanchi e nostalgici di un mondo più amorevole e pieno di significato.
È importante che vi rendiate conto che il ruolo di vittima è solo questo: un ruolo che recitate. È una possibile interpretazione dei fatti, ma è limitata e alterata. Voi non siete né vittime né carnefici. Siete la coscienza d’anima che ha creato dei ruoli per voi stessi, affinché li recitiate per un po’.

Abbandonate la lotta e perdonate voi stessi

Voi non siete realmente delle vittime di un mondo egoistico, dalla mentalità materialistica.
Infatti, gli incontri che avevate con le energie aggressive, non collaborative, in molte delle vostre vite, non facevano altro che rispecchiare i vostri stessi legami con la coscienza basata sull’ego, la vostra stessa dipendenza da essa. Se cercate dei risultati attraverso la lotta, riceverete indietro l’energia della lotta. Era la vostra stessa energia che vi ritornava indietro! Questo è l’unico significato del karma.
La tendenza a combattere “il male” si basa sulla credenza che il male sia al di fuori di voi e debba essere bandito dalla realtà. L’invito spirituale a voi Operatori di Luce, durante tutte le vostre incarnazioni, è sempre stato a riconoscere e accettare il vostro stesso lato oscuro e capirne ruolo e scopo.
L’invito più profondo è a perdonare voi stessi e ritrovare la vostra innocenza. Voi siete innocenti e lo siete sempre stati. Riuscite a capirlo realmente? Se sì, non vorrete più cambiare il mondo o combattere l’ingiustizia. Vorrete giocare, divertirvi e godervi ogni momento della vostra vita e semplicemente essere chi siete e condividerlo con gli altri.
Quando voi, Operatori di Luce, abbandonate l’idea di dover combattere per qualunque cosa o chiunque, non sarete più contrastati dal “mondo esterno”, dalla società o dagli altri in generale, per il fatto di essere diversi. Non vorrete cambiare nulla e pertanto non incontrerete resistenza. Saprete che siete benvenuti, che il vostro contributo in questa realtà è prezioso e che siete apprezzati dagli altri.
Quando avrete abbandonato del tutto la coscienza basata sull’ego, saprete di essere esenti da persecuzioni o minacce esterne. Sarete andati oltre i ruoli di vittima e persecutore; il vostro viaggio avrà completato il cerchio. Avrete abbandonato i vostri fardelli karmici e sarete completamente liberi di creare ciò che volete.
Siete sul punto di far nascere una nuova coscienza. Si tratta di un tipo di coscienza che ha abbandonato totalmente il bisogno di controllare o possedere qualunque cosa. È libera dalla paura. È la coscienza di Cristo.
Quando io, Jeshua, vivevo sulla Terra, volevo dirvi che la spiritualità non è una guerra tra la Luce e l’Oscurità. Si tratta di trovare un livello di consapevolezza che va oltre il Bene e il Male, un luogo da cui potete comprendere e accettare ogni cosa. “Il regno di Dio è dentro di voi.” Tutto quello che vi serve, è all’interno. Pace, gioia e tranquillità sono vostre, quando vi rendete conto davvero di chi siete: un essere divino in un’espressione fisica.
È solo quando vi rendete conto di essere qui per trasformare e guarire voi stessi che le cose inizieranno a cambiare davvero per voi e, come effetto collaterale, per le altre persone intorno a voi. Il mondo è quel che è, e la cosa più elevata che possiate fare per esso è amarlo semplicemente per quel che è. Amate e vedete la bellezza di ogni singolo essere che sta viaggiando attraverso questo piano della realtà.
Molti di voi sono toccati dalla mia energia, l’energia di Jeshua o Gesù. È perché io sono della vostra stessa stirpe. Io ero semplicemente un Operatore di Luce non appesantito da legami karmici, un Operatore di Luce che possedeva un alto grado di comprensione di sé. Voi siete toccati dalla mia energia, perché sapete che questa è l’energia verso la quale vi state spostando. L’energia di Cristo è l’energia del vostro stesso sé futuro.
Jeshua, canalizzato da Pamela Kribbe

Hearthaware blog
Autore: Jeshua canalizzato da Pamela Kribbe © Pamela Kribbe per www.jeshua.net Traduzione italiana a cura di Paula Launonen Link diretti: Operatori di Luce IIIIII
Presentazione di Lòthlaurin per Hearthaware blog ©2014 Hearthaware blog Licenza Creative Commons CC BY-NC-ND

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