lunedì 9 luglio 2012

La macchina delle copie

Introduzione

Questa volta vogliamo partire da un particolare emerso dai racconti degli addotti in Italia e ancora prima negli U.S.A. Ad esempio (Linda Porter, 1963 Porterville, California.) la formazione delle copie,che avviene all'interno di cilindri, sottolineando il fatto che, non vogliamo ripetere quanto già conosciuto in merito a tale argomento, ma che si vuole soltanto trovare una possibile spiegazione al funzionamento del meccanismo di copiatura .
Dalla testimonianze raccolte risulta che l'addotto viene introdotto in un contenitore cilindrico trasparente totalmente immerso in un fluido caldo più denso dell'acqua e meno dell'olio (così descritto dagli addotti) di colore verdastro dove è possibile respirare....
Il fatto che in poco tempo gli alieni e alcuni fazioni militari, riescano a creare una copia di un individuo, uguale in tutto e per tutto, (tranne per la caratteristica di avere l’innesto di un’ anima), è molto interessante.
Ovviamente per il nostro stadio attuale di conoscenza ciò non è per niente fattibile, mentre è possibile per civiltà diverse dalla nostra.
Si legge anche sul libro “ Fisica dell’impossibile ” di Michio Kaku, un fisico statunitense, che Kardashev, un astronomo russo, raggruppa tutte le civiltà possibili in quattro categorie, in base al loro livello tecnologico (sottolineiamo tecnologico che non vuol dire assolutamente anche evoluti).
Le Civiltà di tipo I riuscirebbero a controllare l’energia di un pianeta sfruttano l’energia solare incidente, non è escluso che riescano a controllare anche l’energia dei vulcani, il clima e i terremoti, e a costruire città sull’ocea no.
Le Civiltà di tipo II sarebbero in grado di sfruttare tutta l’energia emessa dal loro sole, e dunque sono 10 miliardi di volte più potenti delle civiltà di tipo I. Ad esempio potrebbe essere la Federazione dei Pianeti di Star Trek dell'omonima serie televisiva.
Si tratta, in un certo senso, di civiltà immortali, perché né un era glaciale, né l’impatto di una cometa, e neppure una supernova può distruggerle (se la loro stella madre stesse per esplodere, i membri di una civiltà del genere migrerebbero verso un altro sistema solare, o forse sposterebbero addirittura il loro pianeta d’origine).
Le Civiltà di tipo III sono in grado di utilizzare tutta l’energia disponibile su scala galattica.
Sono 10 miliardi di volte più potenti di una Civiltà di tipo II.
Esempi di queste civiltà le possiamo trovare nelle serie televisive di Star Trek con i Borg e in Guerre Stellari con L'Impero. Questo tipo di civiltà colonizzerebbero miliardi di sistemi stellari, saprebbero utilizzare l’energia del buco nero che si trova al centro della loro galassia e sarebbero in grado di spostarsi liberamente da un capo all’altro di quest’ultima.
Secondo Kardashev, qualsiasi civiltà che aumenti i propri consumi energetici a un ritmo modesto di pochi punti percentuali all’anno progredirà rapidamente da un tipo all’altro nell’arco di poche migliaia (o, al limite, decine di migliaia) di anni.
La nostra civiltà si colloca tra quelle di tipo 0 (alimentiamo le nostre macchine con legna, petrolio e carbone). Utilizziamo solo in minima parte l’energia che il Sole invia sul nostro pianeta eppure si intravedono già i primi segni caratteristici di una civiltà di tipo I.
Internet è l’inizio di un sistema di comunicazione di tipo I, che avvolge tutto il pianeta. La creazione dell’Unione Europea, sorta per contrastare il NAFTA (North American Free Trade Agreement, trattato di libero scambio commerciale stipulato tra Stati Uniti, Canada e Messico) è l’inizio di un economia di tipo I.
L’inglese è già la prima lingua per diffusione mondiale, ed è utilizzata ovunque nel mondo della scienza, della finanza e degli affari. Migliaia di culture ed usi locali continueranno a fiorire in tutto il pianeta, ma a questo mosaico di popoli si sovrapporrà una cultura planetaria.
La transizione da una civiltà all’altra è tutt’altro che automatica. La transizione più pericolosa, ad esempio, potrebbe essere tra una civiltà di tipo 0 e una di tipo I. Una civiltà di tipo 0 è ancora affetta dai problemi di globalizzazione,settarismo , fondamentalismo e razzismo che ne caratterizzano l’ascesa, e non è chiaro, fino a che punto le pulsioni tribali e religiose saranno in grado di condizionare la transizione.
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