Lunedì, se il vostro Pc è infetto non potrà collegarsi a Internet
lunedì 9 luglio 2012
Pc con Windows, ma anche Mac, tablet, smartphone. Se il vostro computer è stato colpito potrete avere una brutta sorpresa: il web non esisterà più. Anche per colpa dell'Fbi. Ecco come verificare se siete stati contagiati
Un'elaborazione della diffusione di DnsChanger NEW YORK -
L'Apocalisse non può più attendere. A partire dalle prime luci di
lunedì, centinaia di migliaia di computer di tutto il mondo sono a
rischio infezione. Addio Internet: chiunque cercherà di avventurarsi sui
siti più famosi di tutto il mondo, da Facebook ad Apple, passando per
gli indirizzi perfino dell'Fbi, sarà sbattuto fuori dal world wide web.
Www non più: fuori. E la cosa incredibile è che a sbatterci fuori sarà
proprio l'Fbi: e per giunta per conto del tribunale di New York....
Sembra
la trama di un cyberthriller e invece è realtà. E stavolta neppure la
sempre più grande tribù dei Macdotati potrà ritenersi al sicuro. I
computer Apple, si sa, sono molto meno esposti dei cugini rivali che
girano su Windows agli attacchi dei pirati. E invece stavolta il virus è
pronto colpire non solo i pc Windows e i computer della Mela ma perfino
gli iPad, gli iPhone e i tablet di tutti i tipi.
La ragione è
semplice: il malware ha già preso possesso dei computer infettati e
scatterà appena i pc o i tablet tenteranno di collegarsi al web, agendo
sull'indirizzo Dns, quello cioè che ci consente di indirizzarci per le
autostrade del web.
Ma come si è arrivati fin qui? E perché dagli Usa
all'Europa nessuno può dormire tranquillo? Il Lunedì Nero dei computer
arriva da lontano. È il novembre scorso quando l'Fbi annuncia di aver
sgominato una pericolossima centrale di hacker che opera dalla Russia
agli Stati Uniti, passando per l'Europa.
I banditi sono riusciti a
impossessassarsi di oltre quattro milioni di computer in tutto il mondo,
mettendo su un'associazione criminale da 14 milioni di dollari.
Non
si tratta però di un 'semplice' virus che si attacca ai nostri pc
trasformandoli in tanti bot, strumenti di una botnet, quella rete
appunto di computer infettati che viene orchestrata dai delinquenti web
per dirottarli su siti particolari o succhiare informazioni (e denaro).
In questo caso il malware viene chiamato DnsChanger perché cambia
appunto l'indirizzo Dns: in pratica il computer colpito naviga su un
Internet parallelo disegnato dagli hacker in cui i siti non sono quello
che appaiono. Cerchi un prodotto Apple? Vieni rimandato su un sito
pirata. Vuoi scaricare un film da Netflix? Idem.
Quando scatta
l'operazione antihacker l'Fbi è costretta così a 'ricostruire' il mondo
Internet dei computer infetti mettendo in piedi una serie di server
alternativi che impediscono ai pc colpiti di navigare sul web pirata.
Naturalmente si tratta di una misura temporanea: decisa appunto dal
tribunale di New York perché da qui parte l'operazione anti-pirateria.
La misura temporanea finisce però proprio questo lunedì: 9 luglio. Da
questo momento in poi, insomma, i nostri computer non saranno più
protetti: ma visto che i siti pirata sono già stati bloccati, la
conseguenza sarà il blocco totale di Internet. Non riusciremo più a
collegarci. Black Out. Buio completo. Che fare?
Negli Stati Uniti le
grandi compagnie come At&T hanno già preannunciato di aver
predisposto server di emergenza per ridirigere il traffico dei computer
colpiti. E da Facebook a Google si è pure scatenata una campagna di
sensibilizzazione. Basta un semplice test su un sito predisposto per
l'occasione,www.dcwg.org 1 (la cui pagina italiana è curata da Telecom ed è raggiungibile a quest'indirizzo 2),
per scoprire se il pc o il Mac è infetto o meno. Se il sito si illumina
di verde vuol dire che il computer è pulito. Altrimenti...
Per la
verità gli esperti giurano che in rete sono disponibili una serie di
tool e software che permettono di ripulire il computer infetto. Ma
nessuno sa ancora calcolare con esattezza quanti pc potranno essere
colpiti dal blackout. Una stima della rivista specializzata PcWorld
parla di 275mila computer ancora infetti in tutto il mondo. Solo 45mila
sarebbero quelli a rischio negli Usa. Il che per noi è naturalmente una
brutta notizia: perché molto più pericolosa sarebbe quindi la situazione
dall'Asia all'Europa. Certo, insistono gli esperti, poche centinaia di
migliaia di computer sono nulla rispetto ai milioni colpiti da Zeus,
SpyEye e gli altri virus in giro per il mondo. E certo: saranno anche
nulla. Ma sai che sorpresa se lunedì accendi il computer e scopri che
l'Apocalisse si è scatenata proprio sulla tua nullità?
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