Nomi e Cognomi
dei Nemici dei Popoli: (1di5) -
P.Barnard
Per approfondire questi argomenti rimando ai lavori di Barnard in materia:
Il Più Grande Crimine (2011):
http://www.paolobarnard.info/docs/ilpiugrandecrimine2011.pdf
e aggiornamenti:
http://www.paolobarnard.info/interventi_indice.php
oltre ai precedenti scritti dal titolo "Il Potere ..." sempre sul sito:
http://www.paolobarnard.info/interventi_indice.php
Il Più Grande Crimine (2011):
http://www.paolobarnard.info/docs/ilpiugrandecrimine2011.pdf
e aggiornamenti:
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oltre ai precedenti scritti dal titolo "Il Potere ..." sempre sul sito:
http://www.paolobarnard.info/interventi_indice.php
CHI SONO
Sono un giornalista, o forse lo sono stato, e come
tale ho lavorato per innumerevoli testate nazionali fra quotidiani e
periodici, come La Stampa, Il Manifesto, Il Corriere della Sera, Il
Mattino, Il Secolo di Genova, La Repubblica, La Voce di Montanelli, Il
Sabato, Chorus, Oggi, Avvenimenti e altri. Per la televisione in RAI
con Samarcanda di Santoro durante la Guerra del Golfo (1991) e con
Report per dieci anni, avendolo co-fondato (1994-2004).
Per riviste di
cultura come Micromega, Altrove, Golem del Sole 24 Ore, e per agenzie
di stampa e testate online. Mi sono occupato soprattutto di politica
estera. Mai assunto, mai contrattualizzato. Ho scritto libri su
terrorismo internazionale, Palestina e Israele, e sull’umanizzazione
della Medicina. Ho tenuto conferenze per anni in giro per l’Italia sui
temi delle mie inchieste (quelle di Report, RAI) e sul mio impegno
come attivista per un ‘mondo migliore’. Nella mia vita ho fatto forse
più volontariato che giornalismo, in campi diversi come i Diritti
Umani, l’esclusione sociale, la lotta alla povertà nel mondo, l’aiuto
agli ammalati terminali, l’impegno civico. Ho vissuto in Gran Bretagna
e in parte negli USA.
Mai iscritto a un partito, mai appartenuto a gruppi d’interesse legati al potere, mai raccomandato ovviamente; non ho mai compiaciuto a chi stava sopra di me sul lavoro, e per essere libero ho sempre fatto tutto quello che in questo Paese ti garantisce la non-carriera. Infatti non ho fatto carriera, non all’interno del Sistema né nelle nutrite fila dell’Antisistema (che richiede la medesima omologazione). Ho un attaccamento fortissimo al senso di giustizia, non sto zitto e dico ciò che penso sempre, a qualunque costo. Ho pagato e pago per questo prezzi alti, talvolta al limite del sopportabile.
Ad esempio,
dopo la mia rottura con RAI e Gabanelli per la vicenda di Censura
Legale (leggi nel sito), mi sono auto-sospeso dalla RAI e ho rifiutato
due diverse proposte di lavoro in quell'Azienda (da Giovanni Minoli e
da Carlo Vulpio), perché prima di tornarvi io pretendo da RAI e
Gabanelli le scuse, e soprattutto un impegno aziendale a difendere
tutti i giornalisti freelance, che vi lavorano, nella cause civili
derivanti dalle loro inchieste. Tradotto: sto senza lavoro e ai margini
della notorietà per questo principio.
Detesto in modo assoluto la cultura dei ‘personaggi’, la cosiddetta Cultura della Visibilità
(leggi Vip), sia quella massmediatica propria del Sistema che quella
‘antagonista’ del nostro Antisistema. La considero il peggior veleno
che sia mai stato inoculato nel tessuto civico italiano, e in generale
dei Paesi occidentali. Ci ha distrutti, pochissimi si rendono conto
fino a che punto. Credo fortemente nella parità di tutti,
nell’importanza di ciascuno a prescindere, nessuno conta più di qualcun
altro. Mai.
Per le mie idee e per ciò che ho fatto sto molto antipatico al Sistema e ancor di più all’Antisistema. Una condizione piuttosto insolita, e ora non so da che parte girarmi.
P.B.
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