Chakras: vediamoli in dettaglio
I chakras nella nostra realtà' sensibile non esistono come
"parti" del corpo fisico (sono realmente modelli di energia) ma ci sono
determinate posizioni specifiche sul corpo, che corrispondono ai chakras, cinque
lungo la spina dorsale e due sulla testa.
Ogni chakra inoltre ha un certo
colore dello spettro di luce visibile: il colore intrinseco del chakra.
Poiché sono entità spirituali, è impossibile trasporre una spiegazione
completa della loro natura solo con le parole, ma la spiegazione qui sotto
fornirà un'introduzione alla natura di ciascuno...
Primo Chakra: Sta ad indicare come sta in quel
momento la persona rispetto alle sue energie fisiche. Se la
persona è contenta di vivere, se è in buona salute,
perlomeno se crede d’essere in buon rapporto con il suo
corpo, se ha voglia di divertirsi, di giocare. Questo Chakra
è normalmente associato alle ghiandole surrenali, agli arti
inferiori, alla colonna vertebrale, all’intestino crasso, ai
genitali e al sistema nervoso centrale. Le patologie che
possono causare il suo funzionamento disarmonico sono:
emorroidi, obesità, stipsi, sciatalgia, artrite deformante,
anoressia nervosa, gonartrosi, gotta. Rientrano nella sfera
dell’influenza del primo Chakra i bisogni primari
dell’individuo, relativi alla sopravvivenza. Se c’è un
funzionamento eccessivo di questo Chakra, sia i pensieri che
le azioni saranno orientate alla soddisfazione ossessiva dei
bisogni materiali e della sicurezza personale; si vorrà
possedere tutto ciò che si desidera, mentre sarà difficile
dare o donare qualcosa. Qualora ostacolati, si reagisce con
aggressività, collera, violenza, sentimenti o modalità che
esprimono un atteggiamento difensivo, legato alla mancanza di
fiducia nelle forze vitali ancestrali; in questo atteggiamento
c’è sempre la paura di perdere ciò che dà sicurezza e
senso di benessere. Se invece vi fosse un’insufficiente
funzionalità, si avrà debolezza e scarsa resistenza fisica
ed emozionale. Molte cose verranno vissute con eccessiva
preoccupazione, anche se molto banali. l’insicurezza
esistenziale, nell’accezione più legata agli istinti
primordiali, sarà il problema principale, ci si sentirà come
se si fosse perso ogni punto d’appoggio. Ogni fatto della
vita diventerà insormontabile, perciò si sogneranno
condizioni più facili, più piacevoli e meno faticose,
generando fughe mentali dalla realtà contingente. Se i Chakra
superiori si sono sviluppati maggiormente rispetto agli
inferiori, si avrà la sensazione d’essere fuori dal
mondo, vivendo profondamente un senso di estraneità e di
solitudine assoluta e senza speranza. Se il blocco energetico
interessasse anche il terzo Chakra, oltre al primo, ci si
potrebbe trovare in presenza d’anoressia. I cibi utili per
attivare o riequilibrare il C. della base sono le proteine, le
carni, noci, fagioli, uova e prodotti caseari. Le Pietre
Collegate con Il Primo Chakra sono: Tormalina Nera, Ossidiana,
Ossidiana Fiocco Di Neve, Onice, Ematite, Occhio Di Falco,
Granato, Rubino, Corallo e Diaspro Rosso.
·
Secondo Chakra: É localizzato poco al di sopra
del pube, ed è associato alle gonadi, ai genitali, ai reni,
al basso addome ed ai sistemi circolatori. La sua funzione è
legata al desiderio, al piacere, alla sessualità, alla
procreazione, alla capacità di provare emozioni primordiali
non mentali. Gli organi collegati con il secondo Chakra sono:
intestino, vescica, utero, ovaie, prostata. I reni sono
proprio il simbolo della paura. Le disfunzioni del secondo
Chakra provocano a livello fisico impotenza, frigidità,
patologie dell’apparato genitale, anche a livello lesionale
(fibromi, adenomi prostatici, ecc.), dell’apparato urinario
e rigidità lombosacrale. Dal punto di vista psicologico un
secondo Chakra scompensato comporta mancanza di autostima,
fobie, panico ed ansietà. Dal punto di vista emozionale, lo
squilibrio di questo Chakra può condurre alla ricerca
ossessiva del piacere, anche e soprattutto a livello sessuale
sino all’aberrazione, qualora sia iperfunzionante, ma anche
ad una totale chiusura nei confronti della sessualità della
vita, generando una sorta d’anestesia della capacità di
provare gioia non intellettuale, qualora sia invece
ipofunzionante. Questo Chakra si riscontra spesso
scompensato nei soggetti di sesso femminile (si tenga presente
che la polarità propria di questo Chakra, come quella di
tutti i Chakra pari, è Yin). Il secondo Chakra indica la
nostra parte emozionale, le nostre paure, le cose che ci hanno
spaventato, che ci paralizzano. É il primo passo
dell’energia verso la smaterializzazione. Vale sempre la
pena di ricordare, che i quattro principi alchemici sono in
fondo i quattro principi dell’energia:
·
1) principio: nell’uno è il tutto, cioè nella mia cellula
avviene la stessa cosa che avviene nella cellula della
galassia;
· 2) principio: la materia è la parte invisibile dell’invisibile, cioè quello che noi vediamo materializzato, è la parte che noi abbiamo reso tangibile rispetto all’omologa energia invisibile;
· 3) principio: come in alto così in basso e viceversa, cioè lo Yin e lo Yang, il bianco e il nero, il giorno e la notte, la luce e il buio, ovvero quello che avviene ad un livello avviene anche all’altro livello.
· 4) principio: la natura è costantemente rinnovata dal fuoco, vale a dire che solo nella fede quello che ti brucia dentro ti permette di rinnovare la tua vita. Le pietre collegate con il secondo Chakra sono: Agata Corniola, Eliotropio, Crisocolla, Crisoprasio, Quarzo Femmina, Ammonite, Angelite, Pietra Di Luna, Opale, Giada, Tigre Di Ferro, Howlite, , Legno Pietrificato, Magnesite e Magnetite.
· 2) principio: la materia è la parte invisibile dell’invisibile, cioè quello che noi vediamo materializzato, è la parte che noi abbiamo reso tangibile rispetto all’omologa energia invisibile;
· 3) principio: come in alto così in basso e viceversa, cioè lo Yin e lo Yang, il bianco e il nero, il giorno e la notte, la luce e il buio, ovvero quello che avviene ad un livello avviene anche all’altro livello.
· 4) principio: la natura è costantemente rinnovata dal fuoco, vale a dire che solo nella fede quello che ti brucia dentro ti permette di rinnovare la tua vita. Le pietre collegate con il secondo Chakra sono: Agata Corniola, Eliotropio, Crisocolla, Crisoprasio, Quarzo Femmina, Ammonite, Angelite, Pietra Di Luna, Opale, Giada, Tigre Di Ferro, Howlite, , Legno Pietrificato, Magnesite e Magnetite.
·
Terzo Chakra: In lingua sanscrita viene chiamato
Manipura, che significa città dei gioielli.
Esso è
localizzato a livello del plesso solare, ed è
associato a
fegato, pancreas, stomaco, milza, parte alta
dell’intestino
ed a tutte le funzioni metaboliche e vegetative. Dal
punto di
vista psico-energetico, la sua funzione più importante
è
relativa all’affermazione personale ed all’esercizio
del
potere individuale rispetto al sociale ed all’ambiente
in
generale (indica la realizzazione della persona,
quanto la
persona vede realizzabile il suo desiderio di vita,
quanto una
persona vuole e desidera combattere per se stesso,
quanto una
persona si ama). Le patologie principali espresse dal
terzo
Chakra riguardano tutte le malattie metaboliche, quali
il
diabete, le iperlipidemie, le insufficienze epatiche,
la
cirrosi, le ulcere gastriche e duodenali, i tassi
glicemici,
ecc., nonché tutte le patologie riguardanti i processi
di
nutrizione, digestione ed assimilazione. Dal punto di
vista psico-energetico è a livello di questo Chakra che si generano
le forze emotive dirette verso l’ambiente esterno: i
sentimenti d’amicizia, rancore, simpatia, antipatia,
ecc.
Esso è il fondamento della personalità sociale. Il
funzionamento disarmonico di questo Chakra genera il
desiderio
sfrenato di potere, di manipolazione, per poter
stravolgere la
realtà sempre e a proprio favore; tendenzialmente si
potrà
notare un atteggiamento iperattivo, il quale viene
messo in
atto per nascondere il senso d’inadeguatezza e vuoto
che è
causato dall’impotenza a gestire le situazioni di
potere
assoluto che si pretenderebbe d’esercitare. La
serenità
interiore sarà fortemente compromessa e, ovviamente,
sarà
principale la soddisfazione del benessere materiale,
sia pure
a discapito di qualunque sentimento piacevole,
giungendo
addirittura a ritenerli indesiderabili e fastidiosi.
Il
soggetto che soffre di uno scompenso del terzo Chakra è
portato a perdere il controllo delle proprie emozioni,
ed a
sviluppare un atteggiamento fortemente aggressivo,
necessario
per non permettere agli altri di mettere a nudo la
propria
pochezza interiore, fatto questo che smaschererebbe i
giochi
di potere di cui questo soggetto vive, creando una
situazione
di paralisi energetica che si esprimerebbe come
impotenza
disperata e disperante; un esempio di questo soggetto
sconfitto, può essere data dall’immagine di quelle
persone
in genere di mezza età, ma sempre più spesso anche
giovani,
che trascorrono il proprio tempo in attività
annichilenti e
distruttive, quali il bere, fare uso di droghe più o
meno
riconosciute come tali, e che in genere hanno in
famiglia un
atteggiamento fortemente aggressivo e prevaricatore. A
questi
infatti fa seguito una situazione fortemente
depressiva. In
questo caso il soggetto avrà come obiettivo principale
l’essere accettato e benvoluto dagli altri, e per
raggiungere questo scopo negherà a se stesso per
conformarsi
al modo di pensare delle persone cui desidera piacere,
soffocando e negando completamente i propri desideri
ed
emozioni; ciò nonostante, anzi, proprio a causa di
questo
atteggiamento frustante, aumenteranno le prepotenze e
le
angherie verso i membri della propria famiglia. Gli
alimenti
che possono essere utili per riequilibrare il terzo C.
sono
gli amidi, le farine integrali e gli zuccheri
semplici. Le
pietre collegate con il terzo Chakra sono: Pirite,
Citrino,
Topazio, Pietra Del Sole, Malachite, Quarzo Occhio Di
Tigre,
Malachite-Azzurrite, Malachite-Crisocolla, Diaspro
Giallo,
Blenda, Quarzo Rutilato, Aragonite, Calcite Arancio,
Ambra ed
Andalusite.
·
Quarto Chakra: Il Chakra del Cuore è collocato
sullo sterno, all’incirca all’altezza della linea mediana
orizzontale dei seni. Questo centro energetico è associato al
cuore, ai polmoni, al timo, agli arti superiori, alla
circolazione ed al sistema linfatico; le patologia connesse al
suo squilibrio sono asma, ipertensione arteriosa, patologie
cardiache, patologie polmonari, ecc. Nel caso di funzionamento
disarmonico, sul piano fisico si potranno avere sintomi a
livello del torace, quali senso di costrizione, dispnea,
aritmie, tachicardia, palpitazioni, asma e via dicendo, senza
peraltro avere riscontri oggettivi dalle indagini cliniche.
Dal punto di vista psichico ed emozionale, si tende ad amare
gli altri solo in funzione dei riconoscimenti e della
gratitudine che questi possono dare in cambio. Qualora invece
il Chakra fosse ipofunzionante, a livello fisico si evidenzierà
un cattivo funzionamento del diaframma, con problemi
respiratori e cardiaci, mentre dal punto di vista psichico ed
emozionale si tenderà ad esprimere sentimenti d’odio e
rancore, oppure di freddezza, indifferenza od insensibilità.
Il quarto Chakra è il centro dell’intero sistema energetico
dei Chakra; infatti esso collega i tre centri inferiori, di
natura fisica ed emotiva, legati alla terra, con i tre
superiori più mentali e spirituali, legati al cielo. É per
mezzo dell’attività armonica di questo Chakra che le
persone sono in grado di entrare in simpatia con tutto ciò
che esiste, e di coglierne la bellezza e l’armonia. Infatti
la funzione di questo centro energetico è quella della
capacità di esprimere amore puro ed incondizionato. Il quarto
Chakra è il centro che consente lo sviluppo e l’utilizzo
della capacità di trasformazione e guarigione di sé e degli
altri. Gli alimenti in relazione a questo Chakra sono i
vegetali, poiché racchiudono in sé l’energia vitale della
luce solare (cielo), e contemporaneamente l’energia vitale
che proviene dalla terra. Le pietre collegate con il quarto
Chakra sono: Quarzo Rosa, Kunzite, Rodocrosite, Rodonite,
Tormalina Rosa, Tormalina Rosa/Verde, Tormalina Verde,
Dioptasio o Pietra Delle Fate, ed Olivina o Peridoto o
Crisolito.
Quinto Chakra: É il centro della capacità umana di
esprimersi, comunicare ed ispirarsi, la creatività intesa in
senso sottile, il rapporto con i nostri sentimenti. É lo
scambio, dare per ricevere. Nel Chakra della gola, la
creatività del Chakra sacrale si unisce alle energie degli
altri Chakra. Possiamo esprimere soltanto ciò che abbiamo in noi
stessi, e una delle finalità del quinto Chakra è proprio quella
di consentirci un certo spazio interiore, che ci permetta di
riflettere sui nostri pensieri e comportamenti. Quando
sviluppiamo il Chakra della gola, i nostri pensieri non
saranno più dominati dalle emozioni o dalle sensazioni
fisiche, il che rende quindi possibile una conoscenza
oggettiva. Le parti connesse al quinto Chakra sono: la
tiroide, collo, gola, mascella, orecchie, paratiroidi,
trachea, bronchi, esofago, braccia e lo sviluppo dello
scheletro. Le patologie fisiche ad esso correlate fanno
riferimento alle malattie organiche o funzionali relative agli
organi che governa. Il timbro ed il tono della voce sono
manifestazioni delle energie del quinto Chakra: tanto più la
voce è armonica, piena e rotonda, tanto più questo centro
sarà in equilibrio. Le patologie di tipo psichico che fanno
riferimento a vishudda sono tutte riferite alla capacità
di comunicare, non solo verso l’esterno, ma anche verso la
propria interiorità; è tramite questo Chakra che si realizza
la comunicazione tra mente e corpo; perciò le cosiddette
malattie psicosomatiche possono anche essere riferite in varia
misura alla disfunzione di questo Chakra Le pietre collegate
con il quinto Chakra sono: Sodalite, Lapislazzuli, Turchese,
Larimar, Tormalina Blu Indicolite, Calcedonio, Topazio Blu,
Celestina, Acquamarina, Crisocolla, Labradorite, Calcite Verde
e Calcite Blu.
Sesto Chakra:
É localizzato al centro della
fronte, circa due dita al di sopra della radice del naso; il
suo nome in sanscrito significa conoscere, percepire ed anche
comandare. Questo Chakra è collegato alla ghiandola
pituitaria, al controllo del sistema ormonale ed al
cervelletto. Questo centro energetico è importante più che
per la sua correlazione con disturbi di tipo fisico,
soprattutto per il suo alto significato psichico. Ad esso è
correlata la capacità e l’equilibrio psicospirituale, la
corretta percezione di sé in relazione a sé stessi, ad un
livello energetico che possiamo definire intuitivo, sensitivo,
quindi oltre la mente. Molto probabilmente è a disfunzioni di
questo Chakra che si possono far risalire patologie
psichiatriche gravi, come ad esempio la schizzofrenia.
Inoltre, poiché esso e associato alla regolazione di tutti i
cicli dei vari piani della persona (fisici, mentali,
emozionali, spirituali) occorre fare la seguente
considerazione: ogni ciclo è un’oscillazione di tipo
bipolare, perciò metaforicamente, ma poi neppure tanto, è
caratteristica intrinseca del sesto Chakra il passaggio dalla
luce al buio, anche in senso metafisico; da questo
s’evidenzia come il buio dell’anima, spesso
catalogato come depressione o peggio, possa essere riferito
alla sua disfunzione. Il sesto Chakra rappresenta il pensiero,
viene anche chiamato Chakra del Terzo Occhio. Questa è la
sede delle più elevate facoltà mentali, delle capacità
intellettuali, nonché della memoria e della volontà.
Sviluppando la nostra consapevolezza, ed aprendo sempre di più
il terzo occhio, la nostra immaginazione potrà produrre
l’energia necessaria per realizzare i nostri desideri.
Quando il Chakra del cuore è aperto e in congiunzione con
quello del terzo occhio, possiamo trasmettere le nostre
energie guaritrici sia da vicino che da lontano. Nello stesso
tempo possiamo avere accesso a tutti i livelli della
creazione, livelli che vanno anche al di là della realtà
fisica. Una conoscenza di questo tipo ci perviene sotto forma
di intuizioni, di chiaroveggenza e d’ipersensibilità
nell’udire e nel percepire. Cose che prima avevamo
sospettato solo vagamente, ci appaiono ora chiaramente. Le
pietre collegate al sesto Chakra sono: Ametista, Fluorite, Sugilite, Lepidolite ed Azzurrite.
Settimo Chakra: È localizzato al vertice del
cranio, nella zona del Bregma. É un Chakra non fisico, che si
può in buona sostanza definire l’interfaccia tra la
coscienza individuale e quella cosmica, universale. Non esiste
un settimo Chakra bloccato, può essere soltanto più o meno sviluppato,
in relazione al personale cammino spirituale
dell’individuo.
Non vi sono patologie note e specifiche legate a
questo centro
energetico, né a livello fisico né a livello mentale o
spirituale; si sa solo che l’energia elaborata a
questo
livello ha effetti su tutti i tessuti e le funzioni
dell’organismo, in modo più o meno evidente, intenso
ed
efficace. Il settimo Chakra è collegato al centro
della
sommità della testa, ed è rivolto verso l’alto; è
collegato con il cervello e la ghiandola pineale. Qui
siamo
collegati con la sfera dell’essere, che racchiude
tutte le
forme e le caratteristiche non manifestate. Da questo
luogo,
un tempo abbiamo iniziato il nostro viaggio verso la
vita, e
sempre qui proviamo l’unità con il nostro principio
originario divino, del quale tutti noi facciamo parte;
ed è
qui che il nostro campo personale d’energia diventa un
tutt’uno con l’universo. Il cammino verso lo sviluppo del
settimo Chakra viene indicato dal colore viola. Viola è
il
colore della meditazione e della devozione. Mentre si è
in
grado di influenzare intenzionalmente l’attivazione
dei sei
centri energetici inferiori, nel caso del settimo
centro,
tutto quello che possiamo fare è aprire noi stessi, e
lasciare che le cose accadano attraverso di noi.
Utilizzare le
energie del settimo Chakra in terapia può essere utile
quando
si debba fare fronte a situazioni traumatiche gravi;
infatti,
per es. in relazione ai Fiori di Bach, il
rimedio che più frequentemente viene associato al settimo
Chakra è Rescue. Le pietre collegate al settimo Chakra sono:
Quarzo Ialino o Cristallo Di Rocca, Pietre/Quarzo Ialino,
Selenite, Quarzo Elestiale, Calcite Trasparente, Apofillite o
Pietra di Poona, Quarzo Latteo, Diamante, Fluorite
e Diamantino di Herkimer. Va ancora detto che il sesto ed il
settimo Chakra risultano raramente squilibrati, mentre negli
adulti quelli più frequentemente scompensati sono il terzo ed
il quarto, e nei bambini il primo ed il secondo. A proposito
del secondo Chakra, occorre precisare che spesso si trova
scompensato nei soggetti femminili che vivono la loro
sessualità, intesa sia in senso fisico che psichico, in modo
conflittuale, sia a livello d’interiorità sia a livello di
rapporti interpersonali o sociali. Nella valutazione dello
stato di questi importanti centri energetici, occorre tenere
presente anche il processo di crescita dell’individuo, poiché
ogni età ha uno specifico Chakra associato ad essa. Nell’età
associata ad un determinato centro energetico, questo sarà
predominante sugli altri in termini di funzionalità
energetica, secondo i seguenti valori (M.=maschio e
F=femmina):
C.1: 0-7 (M) e 0-6,5 (F) anni; C.2: 8-14 (M) e
7-12 (F) anni; C.3: 15-21 (M) e 13-18 (F) anni; C.4: 22-28 (N)
e 19-24 (F) anni, C.5: 29-35 (M) e 25-30 (F) anni; C.6: 36-42
(M) e 31-36 (F) anni; C.7: 43-49 (M) e 37-42 (F) anni
APPROFONDIMENTI
http://www.etanali.it/chakras.htm
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