Pre-allerta meteo per l’uragano Nadine: anche GFS conferma, può entrare davvero nel Mediterraneo! E sarebbero guai seri…
Gli aggiornamenti serali del modello statunitense GFS confermano l’ipotesi di cui abbiamo già parlato nel pomeriggio:
l’uragano Nadine la prossima settimana potrà davvero irrompere nel
Mediterraneo, come confermano le mappe previsionali che pubblichiamo a
corredo dell’articolo. La tempesta tropicale si trova ancora a ridosso
delle isole Azzorre, e nei prossimi giorni si muoverà verso le Canarie,
rimanendo ancora nell’Atlantico. Quello che succederà dopo è un rebus,
intanto sull’Italia a partire da domenica inizierà un’ondata di calore
che si trascinerà per gran parte della prossima settimana, dovuta
proprio all’azione di quest’uragano che richiamerà correnti meridionali
dal nord Africa verso l’Europa e il Mediterraneo centrale, con la
complicità di una profonda perturbazione atlantica ancorata nell’Europa
occidentale.
Quello che potrebbe succedere tra 25 e 26 settembre,
però, ha dell’incredibile: Nadine potrebbe rapidamente avvicinarsi allo
Stretto di Gibilterra e da lì colpire la penisola Iberica, oppure
attraversare le acque dello Stretto portandosi così nel caldo mar
Mediterraneo, entrando nel bacino del “Mare Nostrum”.
Sarebbe un evento
rarissimo che potrebbe avere conseguenze devastanti su un territorio
come quello Mediterraneo, perchè le calde acque del mare potrebbero far
rinforzare ulteriormente la tempesta, su cui al momento sono calamitate
le attenzioni scientifiche di tutto il mondo, da NOAA e NASA fino ai
vari uffici meteorologici di mezz’Europa, perchè questa tempesta è già
di per sè molto particolare per durata e traiettoria, in una stagione da
record per il numero di tempeste sull’Atlantico, e per il numero di
tempeste che dall’Atlantico si sono mosse verso l’Europa, sfiorandola
più volte. Stavolta, però, il vecchio continente potrebbe essere
addirittura colpito in pieno da Nadine, e i Paesi più esposti al rischio
sono quelli più vicini all’oceano: Portogallo e Spagna in primis, tra 25 e 26 settembre.
Ma poi anche la Francia rischierebbe, e successivamente – in base
all’eventuale traiettoria dell’uragano – nel mirino potrebbero essercidopo il 27/28 settembre
o il Regno Unito, qualora dovesse risalire verso nord, oppure l’Italia.
Sì, la nostra cara Italia: una volta sulle miti acque mediterranee,
infatti, Nadine potrebbe rinforzarsi continuando a muoversi verso
levante, e andando a investire proprio il nostro Paese. Come confermiamo
da ieri, è un’ipotesi poco attendibile che va presa con le pinze, ma è
comunque un’eventualità non impossibile, e vista l’eccezionalità della
situazione è comunque bene tenere l’evoluzione sotto controllo. Molta
cautela, quindi, ma anche attenzione.
Continuate a seguirci per ogni aggiornamento.
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