lunedì 8 ottobre 2012

.. ..Instabilità geologica:

 forti scosse in Cina, Messico e Indonesia

Si teme la spaccatura delle placche tettoniche


Continua la anomala instabilità geologica che sta caratterizzando la vita del nostro pianeta. Le ultime notizie di agenzia riportano forti scosse registrate in Cina, in Messico e in Indonesia. Il 7 ottobre la Cina è stata interessata da una scossa di magnitudo 4,9.

Il giorno seguente, l'8 ottobre è stata la volta del Messico, con una scossa pari a magnitudo 6 e dell'Indonesia, con una scossa di magnitudo 6,3. Cosa sta succedendo alla crosta terrestre e cosa genera questa escalation sismica sempre più intensa?



Terremoto in Cina

Secondo quanto riporatato dal Centro per la raccolta e il trattamento dei dati sismici dell'Istituto di Geofisica del Kazakistan, il terremoto si è verificato ad una profondità di 8 chilometri. Le coordinate dell'epicentro sono 41,13 gradi di latitudine nord e 88,41 gradi di longitudine est. All'inizio di settembre in una serie di terremoti nella provincia cinese dello Yunnan sono rimaste uccise 80 persone.

Terremoto nel Golfo della California

Una violenta scossa di terremoto di magnitudo 6.0 gradi sulla scala Richter è stata registrata intorno alle 23.30 ora locale (le 8.30 circa in Italia) nel Golfo della California. L’epicentro del sisma, secondo quanto riferito successivamente dall’Us Geological Survey, è stato localizzato nello Stato del Golfo della California, 73 chilometri a sud-ovest della città di Topolobampo, creando molta apprensione tra la popolazione dell’intera costa pacifica messicana.

Poco dopo si è verificata una nuova scossa, con epicentro poco più a nord (a circa 35 chilometri dalla città di Progreso) ma di magnitudo minore, pari a 2.9 gradi sulla scala Richter. Al momento sembra che entrambi gli eventi sismici, avvertiti in particolar modo dalle popolazioni che si trovano lungo la costa del Messico, non abbiano provocato feriti, danni al patrimonio urbanistico locale o un allarme tsunami. Gli esperti fanno comunque sapere che l’area in cui le scosse si sono verificate è ritenuta particolarmente sismica, vista la presenza della linea di faglia tra la placca nordamericana e quella pacifica. 

Terremoto in Indonesia

Un altro terremoto simile, di magnitudo 6.3 gradi sulla scala Richter, ha colpito invece il sud-est dell’Indonesia. L’epicentro del sisma, verificatosi alle 13.43 ora italiana (secondo quanto riportato dall’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), è stato localizzato nel Mar di Banda, 139 chilometri a sud-est di Ambon, precisamente alle coordinate 4.42°S, 129.165°E e anche in questo caso sembra che al momento non vi siano danni o feriti. L’ipocentro del violento terremoto è stato invece localizzato a una profondità di 34,7 chilometri. L’ultimo evento rilevante registrato sempre in Indonesia risale allo scorso mese di aprile, quando fu registrata una scossa record di magnitudo 8.7 gradi.

Successivamente sono state registrate altre due scosse, rispettivamente di magnitudo 4.9 e 4.8 alle ore 14 e 14,20 italiane, la prima delle quali con ipocentro profondo più di 60 chilometri, la seconda più superficiale, poco meno di 35 km, quindi simile alla scossa più intensa.

Ad aprile in Indonesia era stata registrata una scossa record di magnitudo 8,7 che sembra confermare il sospetto degli scienziati che si stia rompendo una gigantesca placca tettonica localizzata sotto il Paese asiatico.


   

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