....Tempeste solari; 11 anni di super attività solare. Siamo pronti per questo tsunami?
08/10/2012
LONDRA – Si sarà forse riferita ad una
tempesta solare la profezia catastrofista dei Maya per il 2012?
Difficile dirsi. Verò è che l’attività del sole nel 2012 sembra essere
più intensa del solito e si farà sentire con le “tempeste solari”. E
visto che una tempesta solare di potenza eccezionale, come per i
terremoti dovrebbe essere il ‘Big One’ atteso in California e’
impossibile da prevedere, proprio come e’ impossibile con i sismi e la
loro entita’, un gruppo britannico del Rutherford Appleton Laboratory,
ha proposto su ‘Nature’ di costruire una banca dati storica
dell’attivita’ solare per avere dati statistici significativi, come si
fa con i terremoti; tutto cio’ all’ inizio di un ciclo di 11 anni di
‘super-attivita” che sarebbe già iniziata quest’anno.
2013: IL PICCO DELL’ATTIVITA’ SOLARE
Così come c’è una stagione degli uragani nei Caraibi e negli Stati Uniti, c’è una stagione delle tempeste solari, associato con il ciclo economico del nostro sole. Ci si aspetta che il picco sarà nel 2013 secondo le previsioni degli astronomi. Dopo tre anni (2006-2008) di transizione molto tranquilla l’attività solare aumenta lentamente ma inesorabilmente il suo potere, come dimostrano i segnali registrati negli ultimi mesi.
Così come c’è una stagione degli uragani nei Caraibi e negli Stati Uniti, c’è una stagione delle tempeste solari, associato con il ciclo economico del nostro sole. Ci si aspetta che il picco sarà nel 2013 secondo le previsioni degli astronomi. Dopo tre anni (2006-2008) di transizione molto tranquilla l’attività solare aumenta lentamente ma inesorabilmente il suo potere, come dimostrano i segnali registrati negli ultimi mesi.
COSA E’ UNA TEMPESTA SOLARE?
Una tempesta solare (detta anche tempesta geomagnetica) è un disturbo
della magnetosfera terrestre, di carattere temporaneo, causato
dall’attività solare. Durante una tempesta solare il Sole produce forti
emissioni di materia dalla sua corona che generano un forte vento
solare, le cui particelle ad alta energia vanno ad impattare il campo
magnetico terrestre dalle 24 alle 36 ore successive all’emissione.
Ciò accade soltanto qualora le particelle del vento solare viaggino in
direzione della Terra. La pressione del vento solare cambia in funzione
dell’attività solare e tali cambiamenti modificano le correnti
elettriche presenti nella ionosfera. Le tempeste magnetiche generalmente
durano dalle 24 alle 48 ore, anche se alcune possono durare per diversi
giorni.
Nel 1989, una tempesta elettromagnetica si verificò sui cieli del Québec[1], causando un’aurora boreale visibile fino in Texas.
STUDI DELLA NASA E SCENARI APOCALITTICI
Una recente relazione (dossier di 145 pagine) eseguita per la NASA e
l’ESA dalla US National Academy of Science (Accademia Nazionale di
Scienze USA) sembra in sintonia con la sempre più apocalittica
previsione per il 2012. Una catastrofica tempesta solare è prevista nel
corso dell’anno 2012 e metterebbe a repentaglio quasi tutti i sistemi
viventi sulla Terra. E le conseguenze dell’allarmante scenario dipinto
dalla Nasa per il 2012 minacciano, in realtà, anche la vita quotidiana
di tutti e, addirittura, la sicurezza nazionale di qualsiasi paese
dotato anche di un minimo sistema di telecomunicazioni: fra tre anni,
infatti, potrebbe ripetersi l’intensa tempesta solare che nel 1859
“spense” completamente le tecnologie di comunicazione negli Stati Uniti e
in Europa.
E’ la prima volta che alcuni scienziati della NASA cominciano a credere
alle Profezie dei Maya e degli Hopi. Questi popoli avrebbero predetto
che la fine della Quinta Era (quella attuale) o l’Era del Quinto Sole
sarebbe terminata con una grande tragedia cosmica. E infatti come detto
la NASA ha pubblicato tramite l’Accademia Nazionale delle Scienze, un
dossier preoccupante che noi pubblichiamo di seguito. In questo dossier
si parla esplicitamente dei rischi potenziali per una serie di eventi
catastrofici che avverranno entro il 2012. Questi eventi verranno
caratterizzati da bombardamenti di vere e proprie tempeste solari e di
sciami meteoritici.
Ecco i perché delle basi sotterranee e della raccolta di sementi che
vengono conservate presso l’Isola di Svalbard, nessuno ci aveva pensato?
Il tunnel costruito alle Svalbard è situato a metà strada tra la
Norvegia e il Polo Nord, ha la capacità di contenere 4,5 milioni di
diversi campioni di sementi. Dal momento che ogni campione contiene in
media 500 semi, circa 2,25 miliardi di semi possono essere contenuti.
Esse si trovano nella regione artica di stoccaggio nel caso di un futuro
disastro che potrebbe eliminare le colture alimentari. La posizione è
stata accuratamente scelta per prestare la massima protezione per i
semi.
I sotterranei sono stati costruiti in un lungo tunnel di 120 metri
all’interno di una montagna, a circa 130 metri sopra il livello del
mare, e del permafrost che è la roccia che fa da spessore in modo che i
campioni restano congelati, anche senza elettricità.
Nel 2012 minaccia di ripetersi il potente fenomeno magnetico che nel
1859 mandò in tilt le telecomunicazioni: dall’elettricità al telefono ai
sistemi di sicurezza, sono a rischio blackout tutti i servizi
essenziali.
Ma se 150 anni fa ad andare in tilt furono “soltanto” le reti del
telegrafo, in un mondo in cui le telecomunicazioni sono base fondante di
innumerevoli attività, “una replica attuale di quell’evento potrebbe
causare una devastazione economica e sociale significativamente più
ampia e potenzialmente catastrofica”, affermano i ricercatori
dell’Accademia nazionale delle scienze, che hanno condotto lo studio
commissionato dall’ente spaziale americano.
La colpa è della cosiddetta “fase attiva”, che il Sole attraversa
ogni 11 anni: durante questo particolare periodo, la nostra stella può
generare tempeste magnetiche più o meno potenti, capaci, a seconda della
minore o maggior intensità, di mettere fuori uso i satelliti, di
minacciare la sicurezza degli astronauti o addirittura, in casi
eccezionali come quello previsto per il 2012, di distruggere i sistemi
di telecomunicazione e quelli di distribuzione dell’energia.
Quando uno
di questi sistemi salta, le conseguenze a cascata sono rapide e gravi:
“L’impatto della tempesta potrebbe ricadere su strutture interconnesse,
con effetti devastanti: la distribuzione dell’acqua potabile in tilt in
poche ore, cibi e medicine deperibili persi nel giro di 12-24 ore,
interruzione immediata o potenziale del riscaldamento o del
condizionamento dell’aria, dello smaltimento delle acque nere, dei
servizi telefonici, dei trasporti, dei rifornimenti di carburante e così
via”, prevede la Nasa.
Ma quel che è peggio, scrive l’équipe diretta da Daniel Baker,
direttore del Laboratorio di fisica atmosferica e spaziale
dell’Università del Colorado, è che “i servizi d’emergenza potrebbero
essere interrotti e il controllo sul paese completamente perso”: l’unico
modo di evitare che questo avvenga è cercare di arrivare preparati
all’appuntamento con questa “Katrina spaziale”, studiando in modo ancor
più approfondito le tempeste magnetiche e intervenendo per rafforzare le
difese delle tecnologie più delicate.
“Un fallimento catastrofico delle
infrastrutture commerciali e governative, nello spazio e sulla Terra,
può essere mitigato incrementando la preparazione della gente su questi
temi, rafforzando le strutture vulnerabili e sviluppando sistemi
avanzati pre la previsione delle tempeste”, conclude la ricerca, “Senza
azioni o piani di prevenzione, l’accresciuta dipendenza da tecnologie
avanzate, ma sensibili ai fenomeni spaziali potrebbe rendere la nostra
società molto vulnerabile in futuro”.
Un onda di plasma solare sta investendo la Terra in queste ore
9 ottobre 2012 – La sonda spaziale ACE
ha rilevato un improvviso incremento del flusso del vento solare oltre
400 km / s verso le ore 04:30 UTC.L’onda di plasma che ha impattato con
il campo magnetico terrestre e’ stata registrata dal magnetometro che
si trova a Boulder, in Colorado alle ore 05:15 UTC,scatenando una
moderata tempesta geomagnetica,tuttora ancora in corso.Osservatori
celesti posizionati ad alte latitudini hanno potuto osservare intense e
brillanti aurore boreali che hanno avvolto le regioni polari.
Un allerta geomagnetica di livello G2 e’ stata emessa indice k-6,evento che potrebbe innescare potenziali fluttuazioni della rete elettriche ad alte latitudini,irregolarita’ e malfunzionamenti per i satelliti in orbita geostazionaria,alterazioni della propagazione radio sulle HF,Aurore boreali potranno essere osservate fino allo stato di New York e Washington,quindi a latitudini relativamente basse,restate sintonizzati per aggiornamenti…
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