Coriandolo (Coriandrum Sativum): ottimo per eliminare tossine e metalli
Antisettico,
antispasmodico, analgesico, antiputrido, carminativo, diaforetico,
eccitante, stimolante, vulnerario. Fin dall’antichità ne è attestato
l’uso terapeutico.
L’azione principale del coriandolo si esplica in realtà a livello dello stomaco e dell’intestino: stimola la digestione e l’appetito, calma i disturbi addominali, favorisce l’espulsione dei gas intestinali.
La scienza moderna ha inoltre dimostrato che è in grado di rimuovere dal corpo mercurio, cadmio, piombo e alluminio tanto nelle ossa che nel sistema nervoso centrale.
Il coriandolo, viene impiegato fin dalla più remota antichità (sin dal 5000 a.C.) come pianta aromatica e medicinale dagli Egizi, dagli Ebrei, dai Greci e dai Romani.
Anche Apicio, lo menziona, poiché lo usava per farne la base di un condimento chiamato ‘Coriandratum’, mentre secondo Plinio, mettendo alcuni semi di coriandolo sotto il cuscino al levar del sole si poteva far sparire il mal di testa e prevenire la febbre.
Originario del Medio Oriente o
forse del nord Africa da dove si sarebbe diffusa in tutto il bacino del
Mediterraneo, in Asia ed anche in America, il Coriandolo è una delle spezie più antiche al mondo,
addirittura i primi segni della sua esistenza si sono trovati nei resti
archeologici risalenti a 7000 anni fa.Il coriandolo (Coriandrum
sativum, L.) o prezzemolo cinese conosciuto anche con il nome spagnolo
cilantro, è una pianta erbacea annuale
della famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae).
Appartiene alla stessa
famiglia del cumino, dell’aneto, del finocchio e naturalmente del
prezzemolo. Coriandrum è una parola latina citata da Plinio (Naturalis
Historia), che ha le sue radici nella parola grecacorys o korios
(cimice) seguita dal suffisso -ander (somigliante), in riferimento alla
supposta somiglianza dell’odore emanato dai frutti acerbi o dalla pianta
spremendo o sfregando le foglie.
E’ una pianta non più alta di 60-70 cm, i fiori compaiono all’inizio dell’estate, sono di colore rosato – bianco e riuniti in infiorescenze ad ombrella.
Il frutto, un sfera di piccole
dimensioni, è comunemente chiamato seme: di colore giallastro e ricco di
scanalature, è la spezia che tutti noi conosciamo.
Il Coriandolo è coltivato per i semi che, una volta ben essiccati, sono impiegati per aromatizzare pietanze e bevande e soprattutto per uso erboristico. Le foglie profumate della pianta hanno ben poche proprietà:la vera ricchezza del coriandolo è nei semi.
Seminare in primavera
direttamente all’aperto, in zona soleggiata e su terreno fertile e
sciolto. Tagliare le piante quando i frutti sono quasi maturi (luglio).
Appenderle in luogo fresco. Quando sono secche, batterle delicatamente e
raccogliere i semi essiccati.
Il coriandolo mobilita i metalli pesanti
“Questa erba da cucina è in grado di mobilitare mercurio, cadmio, piombo e alluminio tanto nelle ossa che nel sistema nervoso centrale. È probabilmente l’unico agente efficace nel mobilitare il mercurio immagazzinato nello spazio intracellulare (allegato al mitocondri, tubulina, liposomi ecc) e nel nucleo della cellula (invertendo il danno al DNA di mercurio).” Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD – Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli
Essendo la sua azione di rimozione molto efficace,
può instaurarsi un processo chiamato re-intossicazione se le tossine
rimosse dal coriandolo sono quantitativamente superiori a quanto il
corpo è in grado di espellere: le tossine non fuoriuscite possono
inondare il tessuto connettivo (ove risiedono i nervi) con un alto
effetto di dannosità dei metalli, che erano precedentemente situati in posti nascosti e meno pericolosi.
Questo processo di re-intossicazione può essere facilmente evitato con l’assunzione contemporanea di un agente chelante che possa assorbire le tossine nel tratto intestinale: la Zeolite, un minerale vulcanico, o la Chlorella,
un organismo algale (purtroppo molte alghe provengono dal Giappone o
dalla Cina e dopo il disastro di Fukushima sono piene di radiazioni,
quindi qualora si voglia usare la chlorella informatevi sulla
provenienza). Uno studio recente ha dimostrato nei test su animali un eliminazione di alluminio dallo scheletro superiore a qualsiasi altro agente disintossicante conosciuto.
Il coriandolo induce la
colecisti a riversare bile – contenente le neurotossine escrete – nello
intestino tenue. Il rilascio di bile – fenomeno che avviene naturalmente
dopo i pasti – è reso molto più efficace dal coriandolo. Se però non si
assume il secondo agente – come la zeolite o la chlorella – la maggior
parte delle neurotossine finiscono per essere riassorbite lungo la
strada verso l’intestino tenue dalle terminazioni nervose del sistema
nervoso enterico.. Per questo si consiglia vivamente di assumere
l’agente chelante circa 30 minuti prima del coriandolo.
Proprietà
• Detossificante da metalli tossici e inquinanti chimici (solo
in alcune parti del corpo, per questo è necessario assumerlo con la
zeolite che svolge un’azione più diffusa su tutto il corpo e assorbe i
metalli rimessi in circolo);
• Digestivo:
benefico nei casi di digestione lenta, spasmi gastrici, colon
irritabile, diarrea, dolori di stomaco, colite (infiammazione intestino
crasso) e mal di testa da cattiva digestione;
• Elimina le forme fermentative intestinali e infezioni gastrointestinali;
• Carminativo: evita la formazione di gas intestinali;
• Contrasta l’obesità, favorendo un corretto metabolismo dei carboidrati;
• Rilassante muscolare, quindi allevia ansia e induce il buon sonno;
• Antiossidante ( combatte la formazione dei radicali liberi dovuta a stress e tossine);
• Antisettico (ha proprietà di rallentare o impedire lo sviluppo di microbi all’interno o sulla superficie esterna dell’organismo).
Approfondimento
E’ composto all’85% da oli
volatili che contengono più di 25 principi attivi: due di questi sono il
linalolo e il geranil acetato, potenti antiossidanti
che proteggono le cellule e, con ogni probabilità, sono il fattore alla
base di molte delle proprietà terapeutiche del coriandolo.
C’è un netto miglioramento dei
sintomi addominali imputabili alla sindrome del colon irritabile,
consumando giornalmente il coriandolo. Sembra che sia in grado di
ritardare il transito del cibo dallo stomaco all’intestino.
Dando uno sguardo ai disturbi digestivi, è stata giudicata una spezia sicura ed efficace
nel trattamento di perdita dell’appetito, gonfiore di stomaco, disturbi
digestivi, flatulenza e disturbi gastrici crampiformi.
Tuttavia, c’è dell’altro : l’olio di coriandolo aiuta nei casi di eczema, psoriasi e anche rosacea.
Analizzando gli effetti di un
estratto a base di coriandolo su animali da laboratorio affetti da
diabete di tipo 2, artificialemente indotto, gli esperti hanno
riscontrato che riduce i livelli ematici di glucosio e aumenta i livelli
di insulina, che è l’ormone che controlla gli zuccheri nel sangue.
Riduce il colesterolo LDL e aumenta il colesterolo HDL.
Studi di medici riguardanti i
lipidi ematici, hanno portato a dichiarare che: “il coriandolo ha tutte
le carte in regola per essere utilizzato come rimedio casalingo con effetti curativi e di prevenzione contro il colesterolo alto.“
I potenti agenti antiossidanti del coriandolo proteggono il fegato e stimolano la naturale capacita’ di rigenerarsi: buona notizia per gli alcoolisti e affetti da epatite C.
L’estratto di coriandolo potrebbe essere impiegato per combattere e prevenire l’infezione da Candida Albicans.
Protegge dai danni causati dall’avvelenamento da piombo.
Applicazioni
Mal di testa e altri sintomi in forma acuta, quindi anche dolori articolari,
possono essere risolti con effetto rapido ottenendo un “tè al
coriandolo” con 20 gocce di Tintura di Coriandolo in una tazza d’acqua
bollente.
Frizionare 5 gocce di Tintura di Coriandolo due volte al giorno sulle anche, per un effetto di rimozione dei metalli tossici da tutti gli organi e articolazioni situati sotto il diaframma.
Frizionare nella stessa modalità anche i polsi, per ottenere
un’identica azione generale sopra il diaframma. Il polso presenta
un’alta concentrazione di nervi, oltre ad essere il passaggio dei
principali canali linfatici.
Possibilità di frizionare da 10 a
15 gocce sulla zona dolente per contrastare localmente il dolore,
talvolta con effetto immediato.
Curiosità
Nel 1500 era nata l’usanza di rivestire i frutti di coriandolo con dello zucchero colorato
ottenendo in questo modo dei piccoli confetti variopinti. E’ da questa
tradizione che derivano i coriandoli di carta usati a carnevale per la
gioia dei grandi e dei piccini.
ll coriandolo nel libro “Le mille e una notte” è ricordato come pianta afrodisiaca per il fatto che il succo delle parti verdi provoca uno stato di ebrezza simile a quello provocato dal vino.
Frutti di coriandolo sono stati trovati nelle tombe dei faraoni egizi presso i quali godeva grande considerazione.
In Algeria viene cosparso sulle carni da conservare insieme a sale e pepe. Aggiunto al pane lo mantiene fresco più a lungo.
Filtro d’amore:
macinare sette semi di coriandolo pronunciando il nome della persona
desiderata con le parole “Seme caldo, cuore caldo, mai siano separati”.
Far macerare la polvere ottenuta in acqua di sorgente, filtrare e
somministrare alla persona amata il liquido mischiato a cibi o bevande.
Uso in cucina
Il coriandolo, col suo aroma delicato, può essere aggiunto in molte preparazioni gastronomiche senza coprire il gusto delle pietanze.
Questa spezia si presta molto bene a insaporire zuppe e minestre, legumi, carne, pesce e verdure, in particolar modo cavoli e crauti.
I semi interi sono indicati nella preparazione di sottaceti e salamoie mentre macinati sono perfetti per insaporire carne, pesce e insaccati.
Il coriandolo è un ottimo ingrediente per le miscele di spezie per il suo sapore delicato e lo troviamo tra gli ingredienti del curry e del garam masala, la miscela di spezie indiana.
Degli accostamenti con altre spezie da
provare sono quello con timo e pepe per dare un tocco esotico al riso
bollito e quello con la noce moscate per insaporire il purè di patate.
Nella cucina internazionale il
coriandolo è molto apprezzato, meno in quella italiana, dove viene
adoperato nelle preparazioni di insaccati (spesso scambiato per pepe) e
come aroma per liquori e digestivi.
In Marocco è usato nelle marinate e nei ripieni di carne mentre in Egitto viene abbinato ai fagioli.
In Oriente sono più utilizzate le foglie, il cui odore è molto forte e non risulta a tutti gradevole, per aromatizzare insalate e zuppe.
Le foglie di coriandolo sono presenti anche in molte pietanze messicane.
Nell’Europa centrale i semi di coriandolo insaporiscono la cacciagione, i sottaceti e le salamoie, le verdure e i funghi.
Nei Balcani è una spezia molo apprezzata per insaporire il pane, la frutta e alcuni dolci.
Il coriandolo è usato nella preparazione di liquori e digestivi, lo troviamo ad esempio nel Ratafià, nel Gin e nello Chartreuse.
Avvertenze
Non utilizzare l’olio essenziale per via interna, preferire la tintura.
A dosi elevate può causare problemi nervosi, gastrointestinali e ai reni.
Coltivazione e Raccolta
Il coriandolo vegeta bene in tutta l’Europa meridionale ed orientale, dove trova terreni ben esposti e soleggiati. I frutti nascono in giugno-luglio, mentre la raccolta delle ombrelle,
recise insieme al loro gambo, deve avvenire al mattino presto quando il
coriandolo è ancora umido di rugiada, dopodichè va subito essiccato,
pena la perdita di molte proprietà. Le ombrelle vengono quindiriunite in mazzi ed appese in luoghi ombreggiati, quando sono ben essiccate si battono all’interno di un sacchetto per separare i frutti dai peduncoli che li sostengono.
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