Catalogna: i primi effetti della Sovranità
25 FEBBRAIO 2013
CATALUNYA: 200 SINDACI INDIPENDENTISTI SI RIUNISCONO IN ASSEMBLEA
Venerdí 15 febbraio si è riunita a Vilanova i La Geltrú, a circa 30 Km a sud ovest di Barcellona, l’assemblea della AMI(Associazione dei Municipi per l’Indipendenza) con piú di 200 sindaci, rappresentanti dei 648 municipi che ci sono associati. Bisogna tenere conto che la Catalogna si compone di un totale di 947 municipi e l’AMI non ha tra i suoi iscritti, per il momento almeno, Barcellona, Tarragona e Lerida. C’è Gerona, c’è Vic e ci sono altre importanti cittá. La ANC (Assemblea Nacional Catalana) lavora per l’incorporazione del resto di cittá all’ente municipalista.
In primo luogo, si é approvata una mozione di supporto alla dichiarazione di sovranitá del Parlamento di Catalogna. In seguito, e dopo aver ascoltato il discorso del sindaco di Gallifa, Jordi Fornas, l’assemblea ha deciso di dare l’approvazione, all’unanimitá, alla sua proposta consistente in due punti principali: che tutti gli associati dichiarino il proprio municipio “Territorio di Catalogna Libero e Sovrano” e che conseguentemente inizino a esercitare la “Sovranitá Fiscale” cosí come giá fa, da parecchi mesi, lo stesso municipio di Gallifa, acui si é aggiuinto da poco quello di Alella.
Fornas, che ha dichiarato che la Catalogna, dopo la dichiarazione di sovranitá del Parlamento, é in guerra con la Spagna, una guerra che secondo lui non si fa con eserciti armati, ma con eletti alle urne, mobilizzazioni popolari e leggi internazionali, ha argomentato nel suo discorso. In questo modo si apre un secondo fronte in aiuto e spinta del Governo e del Parlamento di Catalogna nella lotta per la liberazione nazionale. Fornas ha anche fatto notare che, nella primavera del 31 (1931) è arrivata la dichiarazione della Repubblica Catalana, (fatta dall’independentista fondatore di ERC, Francesc Macià) e adesso, alle porte della primavera del 13 (2013) é l’ora della nuova Repubblica Catalana. Ha anche fatto un paragone, rovesciando i numeri, nel senso che nel 31 l’Europa era dei totalitarismi e adesso, nel 13 é dei democratici.
Per il momento, questa storica assemblea dll’AMI, ha avuto soltanto diffusione sui mezzi d’informazione digitale, mentre lTV, radio e mezzi giornalistici, non hanno ancora osato dare diffusione della decisione unitaria e rivoluzionaria che ha preso l’organizzazione municipalista. Questo fatto dimostra l’importanza del passo fatto dalla organizzazzione AMI, che ha lasciato stupita e fuori gioco la stessa classe mediatica e politica catalana, che sicuramente non si aspettava il passo fatto dal rivoluzionario sindaco di Gallifa, un paesino di soli 200 abitanti, che assomigliano molto ai 200 spartani che hanno fermato i persiani alle Termopili!
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