Il cospirazionismo fa parte della
cospirazione?
Questo articolo tocca
un tema delicato e rilevante. Lancia l’ipotesi che il cosiddetto
cospirazionismo – cioè quel sistema di pensiero strutturato che fa discendere i
mali del mondo da una longa manus nascosta, malevola ed ingannatoria che
persegue interessi egoistici, di lucro e potere – possa, in qualche modo, far
comodo al sistema. Se il venire a conoscenza di determinate informazioni ci
lascia nella rabbia, nella frustrazione, con un implacabile senso di vuoto e di
impotenza, allora esso diventa funzionale agli scopi del Governo mondiale
Occulto, che potrebbe perfino essere interessato alla sua divulgazione.
Non basta propendere
alla Verità soltanto a livello concettuale ed informativo; occorre saper
trasformare le informazioni sensibili – a volte persino sgradevoli e
disturbanti – in propositi costruttivi e in atteggiamentopositivo. Solo se, nel
profondo centro del nostro essere, riusciamo a non farci colpire nè coinvolgere
dalla parte oscura degli accadimenti planetari, potremmo assurgere autenticamente
al ruolo di costruttori di pace e di bene. Finchè invece perdureremo nel nostro
senso di rabbia e di protesta contro il sistema, che ci piaccia o no, saremo di
grande utilità energetica per quegli stessi piani oscuri che ci proponiamo di
combattere.
In coda all’articolo,
riportiamo un breve monologo audio nel quale questi concetti espressi sono
innalzati su un piano metafisico ancora più elevato. L’osservazione centrale è:
“Siamo sicuri che il cospirazionismo non sia che una semplice enorme eggregora
energetica, una forma pensiero condivisa collettivamente?”. In tal caso, più la
si “conosce” più ne si fa parte. Forse è per questo che i maggiori conoscitori
e teorici del cospirazionismo – quelli che dipingono il mondo a tinte così
fosche e sono così propensi a vedere ovunque controllo e la manipolazione –
potrebbero essere considerati a ragione come appendici funzionali del sistema
che credono di denunciare. Come diceva Robert A. Wilson, “Il vero segreto degli
Illuminati, è che tu non sai di farne parte.”
Di certo, l’unico modo
i non farne parte, è rimanere imperturbabili nella Luce, proseguendo le nostre
vite costruttivamente centrati nella positività, in un incessante cammino verso
il continuo perfezionamento di noi stessi e del mondo. Spesso i cospirazionisti,
quelli che “sanno” chi muove le fila del mondo, scherniscono gli altri con
l’epiteto di positivisti, sciocchi, giulivi e illusi, perchè tanto “faremo
tutti la stessa fine, quella già decisa e prestabilita da coloro che governano
occultamente il mondo”. Ebbene, forse adesso possiamo capire il perchè di tali
affermazioni, ora sappiamo da che parte stanno: loro invece, forse non l’hanno
capito ancora.
di Leopoldo Antinozzi
Perché oggi si parla
tanto di cospirazionismo, dando in pasto alla massa incolta, soprattutto quella
televisiva, verità che a tutta prima sembrano così scomode al potere? È mai
possibile che vogliano svegliarci improvvisamente dal nostro letargo? A chi giova
parlarne? Siamo di fronte a ciò che troppo superficialmente viene definito il
processo rigenerativo della disclosure, oppure si tratta di un affinamento
della strategia del potere per un’ulteriore e più radicale manipolazione
mentale?
L’ispirazione per
proporre le seguenti riflessioni mi è venuta da un amico che mi riferisce il
fatto che la programmazione televisiva di History Channel tocca spesso
argomenti scottanti come la presenza occulta nella storia umana di società
segrete come quella degli Illuminati.
Com’è possibile, mi
chiedeva il mio amico, che un canale televisivo di larga diffusione ci conceda
il privilegio di mostrarci determinate verità di natura cospiratoria, ancora
sconosciute alla maggioranza, che dovrebbero essere assai scomode per chi
detiene il potere globale? Tanto più che provengono da network televisivi, di
assoluta dominanza sul pubblico mondiale, molto vicini, se non dirette
emanazioni, di quegli imperi economici, politici e mediatici che li
controllano?
Questo, a prescindere
da come in genere vengono trattati in televisione i temi legati al mistero, per
cui prima si avanza una serie di ipotesi del tutto credibili, per poi alla fine
rimangiarsi tutto, ponendo la questione solo sul piano delle mere ipotesi
speculative. Cosa di cui anche la nostra televisione italiota è maestra con
programma assai seguiti come “Misteri”.
Sta di fatto che
l’effetto ottenuto sul pubblico, comunque, è quello di offrire degli squarci
tanto inediti, ma ormai non più di tanto, quanto inquietanti, sugli aspetti
nascosti della nostra storia. Quel che negli anni passati era tacciato per
bieca e ingenua dietrologia cospirativa, prerogativa di poche menti paranoiche,
ormai sta diventando un argomento ufficiale di dominio pubblico. In questo
contribuiscono anche gli eventi concreti, sempre più minacciosi e angoscianti,
che caratterizzano le notizie degli organi di informazione, che non possono che
confermare indirettamente l’intervento di una potente ed oscura longa manus che
dirige tutto, dietro il palcoscenico della realtà storica.
Due considerazioni. La
prima è banale: il vero potere è e rimane nascosto, altrimenti che potere è? Se
si parla tanto degli Illuminati, oppure del gruppo Bilderberg, che tra un po’
verrà citato anche nei programmi di ricette gastronomiche, è perché si è deciso
di addebitare a queste, o simili compagini, tutte la responsabilità degli
eventi. Evidentemente chi sta loro dietro, sia sul piano materiale che su
quello di altre realtà dimensionali, si sente così sicuro che non viene minimamente
toccato dal dare in pasto al pubblico certe informazioni. In fondo la domanda
“chi c’è dietro?” è una questione sempre pertinente, ma anche irrisolvibile
data la struttura gerarchica pressoché infinita del osmo.
La seconda
considerazione è meno banale e vale la pena meditarci sopra. Quel che appare in
questi tempi è che il potere abbia compiuto un notevole salto di qualità nella
manipolazione di massa delle menti. Ormai si punta direttamente non solo a
controllare la conoscenza, ovvero i pensieri della gente, ma anche e
soprattutto la loro anima. Indipendentemente dal significato da attribuire a
questo termine astratto, che ha un senso diverso per ogni individuo, a seconda
del proprio credo religioso od esistenziale, con anima intendo l’aspetto più sostanziale
della nostra vita, l’energia vitale delle persone, quella che determina, in un
modo o nell’altro, la qualità stessa della propria coscienza.
Mi spiego meglio. A
chi giova veramente il portare a conoscenza che tutto è manipolato, che tutto
ciò che ci hanno raccontato, a cominciare dalla scuola, è solo il frutto di una
infinita serie di menzogne? Ci sono due possibili risposte a questo genere di
informazioni, entrambe estremamente funzionali a chi dirige il gioco.
Ci sono quelli che
sembra abbiano scoperto chissà cosa, vedono che finalmente qualcuno dice come
stanno realmente le cose, si sentono completamente d’accordo e rispondono con
un sentimento di grande indignazione ed hanno quindi la reazione di schierarsi
da una parte, contro i manipolatori cattivi. Il risultato è quello di creare
un’ulteriore separazione tra gli uomini, un’altra divisione tra bene e male,
inaugurando un altro conflitto su cui dominerà ancora meglio chi lo gestisce
attraverso il famigerato dividi et impera. Il che implica, prima ancora di
questo, una separazione interiore, perché la rabbia divide dentro e toglie la
possibilità di esprimere amore e accettazione di sè stessi e dell’altro.
Ci sono poi gli altri
che invece si sentono annichiliti da queste rivelazioni, ammutoliscono, sono
così sconvolti da creare un pericoloso vuoto dentro di loro. Si dicono: ma
allora io dove ho vissuto fino ad oggi? Se ho basato tutta la mia vita su
questo ed ora mi dicono che non è vero niente, con che cosa lo sostituisco? La
sensazione è quella di venir derubato di tutto, tutto ciò per cui ho costruito
la mia vita.
Il risultato in
entrambi i casi è quindi la paura, il vuoto, la frustrazione, la rabbia e il
conflitto. Occorre molto equilibrio interiore per digerire e metabolizzare
certe rivelazioni; soprattutto occorre che insieme alle informazioni mi si dia
qualcosa che possa riempire e sostituire immediatamente il vuoto terribile che
si viene a creare, dentro e fuori di me.
Se mi dici come stanno
veramente le cose e poi non mi dai gli strumenti per gestire queste
informazioni in modo da farmene una ragione e soprattutto per dirigere la mia
energia in senso costruttivo nella mia vita, il risultato è devastante, perché
distruggi il mio entusiasmo, la mia voglia di vivere per uno scopo, annichilisci
la mia energia vitale per dirigerla verso quelle emozioni che possono essere
solo cibo per energie sterminatorie.
Se per esempio oggi si
insiste molto, da parte di numerosi fonti, che Gesù Cristo è tutta
un’invenzione di certe elites politiche, che i vangeli sono stati radicalmente
modificati ad hoc, che tutto ciò che ha sempre predicato la Chiesa era
funzionale alla manipolazione mentale [clicca per approfondire →, n.d.H.], e poi non si dice che prima ancora di essere
eventualmente una figura storica, il Cristo è il simbolo di un’energia
spirituale cosmica, l’energia cristica, appunto, che agisce nella storia e
all’interno di ciascuno di noi, e che esistono modi e pratiche per entrarvi
concretamente in contatto a livello interiore, si sta facendo solo
un’operazione di un’ulteriore riduzione in schiavitù della nostra sovranità
individuale.
Ma in fondo il
discorso che dietro la storia ufficiale ci siano entità ed energie che l’hanno
sempre guidata e controllata, non è uguale alla lezione data fin dai primi del
Novecento dalla psicoanalisi, in base alla quale l’Io cosciente crede di fare
liberamente le sue scelte di vita, ma si illude perché dietro c’è un inconscio
che conserva traumi, nevrosi e quant’altro e che dirige realmente il corso
della sua esistenza?
Se ad una persona
perfettamente integrata nella società, che ha il suo lavoro, la sua famiglia,
le sue sicurezze, cominci a istillargli insistentemente il dubbio che la sua
libertà di scelta è solo un’illusione, sfruttata da una parte di sé che lo ha
sempre condizionato, non si fa un’operazione distruttiva che porta quella
persona ad entrare in crisi? Sarebbe questo il risultato, se un intervento del
genere non fosse attuato in un setting analitico dove l’analista continuamente
e accuratamente provveda ad equipaggiare il paziente di strumenti idonei a
gestire la situazione sul piano della propria consapevolezza.
Vien da sé che la
capacità di approfondire i contenuti rimossi della propria coscienza rende
anche possibile la facoltà di tradurli in una maggiore intelligenza di leggere
gli eventi della società e della storia. Le due ricerche, quella esteriore e
quella interiore, devono sempre viaggiare insieme. È violento, scorretto,
immorale, pretendere che l’una via sia esplorata senza l’altra.
Possiamo dunque
comprendere bene quale possa essere la strategia brutale e spietata di dare in
pasto alla massa impreparata del pubblico televisivo certe pseudo-verità che,
lungi comunque dall’essere complete, sono solo funzionali alla solita e
inveterata volontà del potere di dominare sempre più profondamente sulle
persone.
Hearthaware blog
Autore dell’articolo: Leopoldo Antinozzi
Fonte: www.pickline.it/verita-comode-al-cospirazionismo
Audio estratto da: Italo Cillo – Tempo di Cambiare podcast ep.23
Fonte: www.pickline.it/verita-comode-al-cospirazionismo
Audio estratto da: Italo Cillo – Tempo di Cambiare podcast ep.23
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