ROBERT D. STEELE: IL FUTURO È OPEN SOURCE
Robert David Steele (ex spia) ci avverte che sta arrivando la Open Source Revolution
DI NAFEEZ AHMED
informationclearinghouse.info
Politici corrotti a livello locale, statale, provinciale e nazionale
sono fin troppo felici di intascare mazzette e di guardare da un’altra
parte. Ormai tutto il sistema commerciale, diplomatico e informativo è
pieno di cancro. Quando nei trattati commerciali esistono delle sezioni
segrete – o sono interamente TOP-SECRET – si può star tranquilli che si
sta fottendo la popolazione e che mettere il segreto (di stato) è solo
un tentativo di evitare di far scoprire le responsabilità. È il segreto
che permette la corruzione, esattamente la stessa cosa che fa una
popolazione distratta: permette la corruzione “.
Robert David Steele, ex Marine, agente CIA e co-fondatore della
attività di intelligence US Marine Corps, si è dato una missione che
spaventa l’intelligence USA.
Con 18 anni di esperienza nella comunità di intelligence degli Stati
Uniti, e altri 20 anni di intelligence commerciale, la carriera
esemplare di Steele ha toccato quasi tutti i settori del mondo
clandestino, entrò come fante nei Marine Corps e come ufficiale
nell’intelligence. Dopo quattro anni in servizio attivo, entrò a far
parte della CIA e dopo una decina di anni co-fondò la Marine Corps
Intelligence, divenendo Vice Direttore. Ampiamente riconosciuto come il
leader del paradigma Open Source Intelligence (OSINT), Steele ha
continuato a scrivere i manuali OSINT per la NATO, per la Defense
Intelligence Agency degli Stati Uniti e per la US Special Operations
Forces. Per inciso, lui – personalmente – ha addestrato 7.500 agenti di
oltre 66 paesi diversi.
Nel 1992, nonostante l’opposizione della CIA, ha ottenuto dai Marine
Corps il permesso di organizzare una conferenza internazionale che fu il
punto di riferimento della open source intelligence – il paradigma che
prevede la raccolta di informazioni a supporto delle decisioni
politiche, non attraverso attività segrete, ma ricavandole da fonti
pubbliche aperte a disposizione di tutti. La conferenza fu un tale
successo che arrivarono oltre 620 partecipanti provenienti da tutto il
mondo dell’intelligence.
Ma la CIA non ne fu contenta e informò Steele che gli avrebbe vietato
organizzare una seconda conferenza. Questo scontro lo spinse a
dimettersi dalla Marine Corps Intelligence e a sviluppare un proprio
paradigma sulle open source altrove. Infatti fondò e diresse la “Open
Source Solutions Network Inc.” e poi la non-profit “Terra Intelligence
Network” che gestisce il Public Intelligence blog.
Ho incontrato Steele per la prima volta quando fece una recensione
del mio terzo libro,” The War on Truth: 9/11, Disinformazione e Anatomia
del terrorismo” su Amazon.
Il mese scorso, Steele ha presentato alla conferenza Libtech di New
York un documento sorprendente , dove si enunciavano alcuni elementi del
suo ultimo libro, The Open-Source Everything Manifesto: Transparency,
Truth and Trust e parlava pubblico di tutti i sintomi che si sentono
nell’aria oggi e che sembrano presupposti per una rivoluzione, sia negli
Stati Uniti che in Gran Bretagna.
Il libro di Steele è un must-read, una tabella di marcia potente ma
ancora pragmatica su un nuovo paradigma di civiltà che offre una critica
tagliente e implacabile sull’ordine globale dominante. Ha un “approccio
interdisciplinare sull’intero sistema” e collega drasticamente la
crescente corruzione, l’inefficienza e l’irresponsabilità del sistema di
intelligence e dei suoi padroni politici e finanziari, con le crescenti
disuguaglianze e crisi ambientali. Ma offre anche una visione globale
di speranza che le reti di attivisti come Reclaim stanno mettendo in
piedi
“Siamo alla fine di un processo storico durato cinquemila anni,
durante il quale la società umana è cresciuta esponenzialmente
abbandonando gli antichi valori dettati dalla saggezza indigena e dalla
decisione della comune”, scrive in The Open Source Everything Manifesto.
“Il potere è accentrato nelle mani di « élite » sempre più
specializzate e di «esperti» che non solo non hanno raggiunto quello che
avevano promesso, ma che hanno usato informazioni segrete ed il
controllo dell’informazione per ingannare il pubblico e per controllare,
con il potere acquisito, le risorse comunitarie che, in ultima analisi,
hanno saccheggiato.”
Il capitalismo di oggi, sostiene, è per sua natura predatorio e
distruttivo: “Nel corso degli ultimi secoli, i beni comuni sono stati
assediati, e tutto, dall’agricoltura all’acqua è diventato una
commodity, senza tener contoche le risorse non rinnovabili hanno un
costo reale. In questo modo gli esseri umani, che avevano impiegato
secoli per liberarsi dalla schiavitù, sono stati ri-schiavizzati
dall’Era-Industriale.”
In questo contesto, diventa necessario che “Open source” possa dare
la possibilità di costruire sulla base di quello che abbiamo imparato
attraverso l’industrializzazione, e dai nostri errori e focalizzarci
sulla conoscenza, sulla apertura – e la redistribuzione – dei beni
comuni, per riavviare un processo che faccia uscire dal giogo di
strutture di potere ormai superate, per dare una possibilità di
prosperità per tutti.
“Condivisione, non segretezza, è il mezzo con cui potremo realizzare
un destino tanto alto, come creare una ricchezza infinita, una ricchezza
delle reti, del patrimonio di conoscenze – una ricchezza rivoluzionaria
-. Tutti possono creare un valore NON-ZERO, un sistema win-win per la
Terra dove tutti lavorano per il 100% dell’umanità. Questa è la “utopia”
che immaginò Buckminster Fuller, che ora però è alla nostra portata “.
L’obiettivo, conclude, è rifiutare:
“Quegli aggregati di ricchezze accumulate illecitamente che sono in
gran parte delle ricchezze-fantasma, possedute da una ricca-comunità,
definita genericamente, che condivide le informazioni e che può
stabilire qual’è la verità che deriva dalla trasparenza e
dall’autenticità, è proprio questo il vero arbitro della ricchezza
condivisa”.
Malgrado questa sua visione sfacciatamente radicale, Steele è molto
rispettato dagli alti ranghi dell’ intelligence militare di tutto il
mondo, per la sua opera di ricercatore al War College dell’esercito
americano, per essere autore di diverse monografie, per aver insegnato
al Dipartimento di Stato USA, al Dipartimento della Homeland Security,
ecc….
Steele resta comunque un aperto critico sui comportamenti
dell’Intelligence USA e sul suo ruolo che fondamentale sta rendendo più
gravi e non più lievi le maggiori minacce e le sfide del mondo.
Questa settimana, ho avuto la fortuna di incontrare Steele e parlare a
fondo della sua recente analisi del futuro della politica degli Stati
Uniti nel contesto delle sempre più urgenti sfide ambientali. La prima
cosa che ho chiesto è stato come pensa che andremo a finire nel prossimo
decennio, secondo il suo punto di vista olistico.
“Sono le persone che hanno una corretta istruzione, quelle che
apprezzano un approccio olistico a qualsiasi sfida. Ciò significa che si
rendono conto sia della causa che degli effetti e della complessità di
questo intreccio“- ha detto. – “Una parte importante del nostro problema
nell’arena politica pubblica è il declino di una intelligenza-integra
tra i politici più importanti e tra le persone che fanno opinione, che
insegnano all’università, che sono determinanti nelle organizzazioni non
governative, tutti hanno vissuto una regressione intellettuale di
questo tipo.”
“La mia formazione universitaria avvenne negli anni 70 quando era di
gran moda la “crescita senza limiti” e il “federalismo mondiale”.
Entrambe queste teorie hanno tentato di abbracciare le sfide sistemiche
ma entrambe hanno sofferto di un eccesso di arroganza. Quello che era
chiaro negli anni 70 e che oggi è tenuto nascosto dal tradimento
politico e finanziario avvenuto nell’ultimo mezzo secolo, è che tutto è
collegato: quello che facciamo, ad esempio, asfaltando una zona umida, o
quando, “inavvertitamente” avveleniamo le acque sotterranee a causa
della dipendenza dell’agricoltura da pesticidi e fertilizzanti, che non
rispettano i necessari “principi di precauzione”, alla fine tutto porta a
catastrofi climatiche che sono atti provocati dall’uomo, non certo atti
di dio”.
Indicandomi la sua enorme collezione di libri su cambiamenti
climatici, malattie, degrado ambientale, sul picco del petrolio, e sulla
scarsità d’acqua, prosegue:
”Vedo cinque principali minacce nell’orizzonte più immediato e sono tutte collegate:
Il collasso delle società (troppo) complesse,
L’accelerazione della distruzione della Terra per effetto di cambiamenti ambientali – che dovrebbero avvenire, normalmente, ogni 10 mila anni – che ora avvengono ogni due o tre anni,
I predatori e gli shock provocati dal capitalismo e dalla criminalità finanziaria, non solo nella City o a Wall Street,
La corruzione politica esponenziale,
L’appoggio dato a 42 su 44 dittature.
– Per questo stiamo rischiando delle catastrofi di massa.”
L’accelerazione della distruzione della Terra per effetto di cambiamenti ambientali – che dovrebbero avvenire, normalmente, ogni 10 mila anni – che ora avvengono ogni due o tre anni,
I predatori e gli shock provocati dal capitalismo e dalla criminalità finanziaria, non solo nella City o a Wall Street,
La corruzione politica esponenziale,
L’appoggio dato a 42 su 44 dittature.
– Per questo stiamo rischiando delle catastrofi di massa.”
”Perchè gli Stati Uniti dovrebbero essere sull’orlo di una rivoluzione ?”
Rivoluzione significa rovesciamento – il completo rovesciamento dello
status quo ante. Siamo alla fine dei secoli che Lionel Tiger chiama ‘La
Fabbrica del Male’, quelli in cui le banche commerciali guidate dalla
City di Londra hanno cospirato con i governi – presi in ostaggio – per
concentrare le ricchezze e i beni, inclusi gli esseri umani. Il
significato del termine ”rivoluzione” è praticamente un equilibrio che è
stato perso e uno status che è diventato insostenibile, ma esistono
almeno due elementi, due ‘limitazioni’ che obbligheranno questa avidità
all’ennesima potenza a fermarsi: il primo sono i limiti stessi della
Terra, e il secondo è la sensibilità umana. Ora siamo ad un punto in cui
entrambe queste limitazioni stanno dando evidenti segnali. ”
Robert Steele – preconditions for revolution
Tabella CIA su presupposti per lo scoppio di una rivoluzione
Ma questo non è solo un problema degli Stati Uniti – aggiunge.
“Ci sono i presupposti di rivoluzione nel Regno Unito, e nella
maggior parte dei paesi occidentali. La quantità di pre-condizioni
attive è abbastanza sorprendente, a partire dall’isolamento delle elite,
dalla concentrazione della ricchezza, da una istruzione ed una
socializzazione inadeguata, dalla concentrazione delle proprietà
terriere, dalla perdita di potere di repressione delle nuove tecnologie,
soprattutto in relazione all’energia, fino ad arrivare all’atrofia del
settore pubblico e alla diffusione della corruzione, alla disonestà dei
media, alla disoccupazione di massa dei giovani… e si potrebbe
continuare.”
Allora, perché non succede niente?
“Le precondizioni non sono le “condizioni”. Qui in Occidente stiamo
aspettando il nostro venditore di frutta tunisino. Le popolazioni
riusciranno a sopportare ancora delle forti repressioni, soprattutto se
consideriamo che i grandi outlet e media e delle scuole si stanno
attivamente prodigando a spiegarci che “siamo tutti impotenti, questo è
il solo ordine delle cose”. Solo quando ci sarà uno scandalo tanto
esasperante da non poter essere ignorato né in UK né in America,
scoppierà quella rivoluzione che sconvolgerà i sistemi politici corrotti
di entrambi i paesi, e forse riuscirà a sbattere molte banche fuori dal
mercato. Vaclav Havel definisce questa situazione “La potenza degli
impotenti” Una scintilla che provoca un violento incendio. ”
Ma sicuramente serve qualcosa più di una rivoluzione nel senso di
rovesciamento, per ottenere un cambiamento. Come si può inserire il
manifesto di ‘open source everything’ in tutto questo?
“L’Occidente ha seguito un percorso di industrializzazione che
consente la privatizzazione della ricchezza dei beni comuni, e al tempo
stesso la criminalizzazione del diritto ai beni comuni per i cittadini,
nonché l’esternalizzazione di tutti i relativi costi. Non importa che il
fracking produca terremoti e avveleni le falde acquifere. – Politici
corrotti a livello locale, statale, provinciale e nazionale sono fin
troppo felici di prendersi le mazzette e di guardare dall’altra parte.
Ormai tutto il nostro sistema commerciale, diplomatico e informativo è
cancerogeno. Quando nei trattati commerciali esistono delle sezioni
segrete – o sono del tutto segreti – si può essere certi che si sta
fottendo la popolazione e che la segretezza è solo un tentativo di
evitare di far scoprire le responsabilità. È la segretezza che permette
la corruzione, esattamente la stessa cosa che fa una popolazione
disattenta: permette la corruzione “.
Allora si tratta di una crisi del capitalismo?
Dobbiamo mettere fine al capitalismo per risolvere questi problemi? E se sì, come?
“Il Capitalismo-predatore si basa sulla privatizzazione del profitto e
sulla esternalizzazione dei costi. Si tratta di un assedio dei beni
comuni, e della criminalizzazione degli usi e delle norme che fino a
quel momento avevano regolato l’uso dei diritti comuni. Abbiamo bisogno
di un sistema che tenga conto pienamente di tutti i tipi di costi reali.
Che si continui a chiamarlo capitalismo o no, per me è irrilevante, ma
comunque dovrà essere qualcosa che trasformerà radicalmente la dinamica
del capitalismo di oggi, per arrivare ad un capitalismo open source. Che
sia qualcosa che faccia trasparire quello che ha calcolato il mio
collega JZ Liszkiewicz : per fare una maglietta di cotone bianco servono
circa 280 litri d’acqua, 8-15 di carburante, e una quantità di tossine e
di emissioni che comprendono i pesticidi, i gas di scarico, i metalli
pesanti e altri composti che inquinanao l’aria – nel tutto bisogna anche
includere, generalmente, il lavoro minorile. Mettendo in conto tutti
questi costi ed il loro vero impatto sociale, umano e ambientale si ha
una visione totalmente differente sulle implicazioni che devono essere
alla base dell’organizzazione della produzione e dei consumi che sono
gli elementi del capitalismo predatorio di oggi.”
Così che cosa si intende esattamente per Open Source Everything ?
“Abbiamo oltre 5 miliardi di cervelli umani che sono una risorsa
infinita, che possono essere utili al progresso. Il Crowd-sourcing ed il
surplus-cognitivo sono due elementi che possono essere determinanti per
l’evoluzione dinamica del potere e che possono sostituire gli ignoranti
e corrotti oggi al vertice delle istituzioni con persone attente
all’etica e all’ecologia. L’ecologia- open-source ha bisogno di un gran
numero di “informazioni disponibili”
L’ecologia open source si compone di una vasta gamma di informazioni
da dis-segretare che riguardano tecnologie di agricoltura, allevamento,
software, hardware, reti, denaro, sviluppo dello small business,
brevetti – per citarne solo alcune. Il punto chiave è che tutti si
dovranno muovere e sviluppare contemporaneamente, altrimenti il sistema
attuale li isolerà rendendo ogni sforzo inefficace. Rendere pubblici i
dati – Open data – sarà una mossa inutile se non si disporrà anche di
open-hardware e open-software. Se non ci sarà trasparenza da parte dei
governi, se non ci sarà una Open-Cloud e un Open-Spectrum, i soldi
continueranno a dominare, come è sempre stato, ogni avanzamento e la
velocità con cui ogni avanzamento sta avvenendo. ”
Robert Steele
La visione di Robert Steele per i sistemi open source
La visione di Robert Steele per i sistemi open source
Il 1 ° maggio, Steele ha inviato una lettera aperta al Vice
Presidente USA Joe Biden chiedendogli di considerare l’istituzione di
una Open Source Agency aperta che trasformerebbe il funzionamento della
comunità di intelligence, riducendo drasticamente i costi, aumentando
controlli e responsabilità, aumentando l’accesso alle migliori
informazioni possibili a sostegno di politiche olistiche. Fino ad oggi,
non ha ricevuto nessuna risposta. Non ne sono particolarmente sorpreso.
Open source everything praticamente compromette tutto quello che
rappresenta il sistema di sicurezza nazionale. Perché preoccuparsi e
perdere tempo a chiedere di prenderlo in considerazione addirittura al
Vice Presidente Biden?” Lo stato di sicurezza nazionale è radicato nel
segreto, che è usato come strumento per evitare qualsiasi
responsabilità. Il mio primo libro “On Intelligence: Spies and Secrecy
in an Open World” – che tra l’altro ebbe una prefazione del senatore
David Boren, il penultimo presidente del Senate Select Committee for
Intelligence – diceva chiaramente che lo stato di sicurezza nazionale è
una macchina costosa, mostruosamente inefficace che, semplicemente, non è
adatta allo scopo. In questo senso, lo stato di sicurezza nazionale è
il peggior nemico di se stesso- è destinato a fallire ”
Data la sua posizione come esperto di intelligence, le critiche di
Steele sugli eccessi perpetrati dall’intelligence degli Stati Uniti sono
più che graffianti – sono schiaccianti.
“La maggior parte di quanto producono i metodi dei servizi segreti
non è vera intelligence. Si tratta di informazioni semplicemente segrete
che, il più delle volte, sono piuttosto generiche e quindi non molto
utili per determinare decisioni critiche a livello governativo. La
National Security Agency (NSA) non ha impedito nessun attentato
terroristico, la CIA non riesce nemmeno a prendere per il verso giusto
la popolazione della Siria e non fornisce nessun servizio di
intelligence – nessun elemento utile – che possa servire alla maggior
parte dei segretari di gabinetto, di vice segretari e di capi
dipartimento per prendere una decisione. Infatti il Gen. Tony Zinni,
quando era Comandante in Capo del Comando Centrale degli USA, durante la
guerra, ha raggiunto il record di aver ricevuto, nella migliore delle
ipotesi, un misero 4% di quello che aveva bisogno di sapere da fonti e
dai metodi dei servizi segreti. ”
Così Open Source farebbe abolire le agenzie di intelligence come le conosciamo oggi?
“Io sono una ex spia e credo che abbiamo ancora bisogno di spie e di
segreti, ma abbiamo bisogno di ri-orientare la stragrande maggioranza
dei soldi che si spendono oggi per i servizi segreti, senza buttare i
soldi e puntando sulle informazioni che sono già “open-conosciute”. Ad
esempio, si potrebbe usare il controspionaggio per combattere
spietamente la corruzione, o altri mali orrendi come la pedofilia.
“Che ci crediate o no, il 95% delle informazioni che possono servire a
prendere decisioni eticamente corrette si può acquisire senza servizi
segreti e senza procedure di intelligence, ma sono apertamente ed
economicamente disponibili e conosciuti, leggendo le notizie di società
civile, commercio, governi, forze dell’ordine, media, informazioni
militari, e organizzazioni non governative. Una “Open Source Agency”,
come ho proposto potrebbe non solo raccogliere e soddisfare il 95% del
fabbisogno di intelligence, ma porterebbe lo stesso risultato a livello
governativo, arricchendo l’istruzione, il commercio e la ricerca –
potrebbe cioè far nascere quella che, nel 1995, descrissi come una
‘NAZIONE INTELLIGENTE’.
“Il vero punto focale di Open Source Everything è cambiare la
struttura dell’agenzia pubblica e diventare l’unica forma di
informazione e di information-technology che deve essere ritenuta
accettabile dalla maggioranza delle persone che, pur lavorando in paesi
differenti, hanno compreso che è possibile conoscere rapidamente tutte
le realtà locali del mondo, senza dover assogettarsi alle imposizioni
continue delle corporations.”
Robert Steele’s graphic on open source systems thinking
Il grafico di Robert Steele su come immagina il sistema Open Source
Per me è chiaro che quando Steele parla di Intelligence, come
“supporto decisionale”, in realtà non intende che si debbano raccogliere
“tutte le informazioni in tutte le lingue in ogni momento” – nel senso
che non serve fare una ricerca multidisciplinare di tutto il passato e
di tutto il futuro. La sua premessa più intrigante è che l’1% della
popolazione non è assolutamente tanto potente, quanto crede e quanto
vorrebbe farci credere che sia.
“Il potere di acquisto collettivo di cinque miliardi di poveri è
quattro volte superiore a quello del miliardo di ricchi, secondo il
pensatore di Harvard Prof C. K. Prahalad – Open Source Everything vuole
mettere insieme i circa cinque miliardi di poveri per reclamare la loro
parte di ricchezza collettiva e per mobilitarli in modo da trasformare
le loro vite. Non c’è nessuna possibilità che questo tipo di rivoluzione possa essere domata.
Una Agenzia pubblica sta nascendo, e la capacità del pubblico di
mettere letteralmente qualsiasi banca o qualsiasi società fuori dal
mercato in una sola notte sta diventando possibile. Per parafrasare Abe
Lincoln, non è possibile metterla in quel posti a tutti, facendolo allo
stesso momento. Noi questo lo abbiamo compreso. Quello che manca è solo
un importante fattore che faccia precipitare gli eventi – manca solo il
nostro venditore di frutta tunisino. Poi, quando arriverà la rivoluzione
sarà profonda e duratura. ”
L’analogia con la Primavera Araba ha, però, anche i suoi lati
negativi e finora, non c’è davvero molto da augurarci che questo tipo di
rivolta arrivi anche da noi. Mi piacerebbe poter sapere come si può
fermare una rivoluzione di questo genere, prima che cominci a
trasformarsi in un caos violento e distruttivo. Steele è caratteralmente
un ottimista…
“Questà per me è una questione controversa, perché quello che vorrei
vedere è la fine dei dictat nazionali e l’emergere di una trasparenza
che venga dal basso, e che includa le diversità, l’integrità e la
sostenibilità per i singoli cittadini USA, di tutte quelle persone che
oggi non vengono considerate niente per effetto dei regolamenti federali
e statali – per esempio per le assurdità di certe leggi che permettono
la crudeltà contro gli animali e che autorizzano la distruzione della
terra con il fracking. Quelli, come il mio collega Parag Khanna, che
parlano di una nuova era, di una nuova città-stato, secondo me hanno
ragione. Il sistema “top-down/ dall’alto in basso” ha fallito in maniera
eclatante, è per questo motivo che sta emergendo tanta voglia di un
potere del consenso che viene dal basso. – e le cose non andranno avanti
solo “perché lo dico io”. – C’è una sola risorsa illimitata sul pianeta
e questa è il cervello umano.
L’attuale strategia messa in atto dall 1% capitalista sta fallendo
ogni giorno di più, perché sta uccidendo la gallina dalle uova d’oro a
tutti i livelli. Sfortunatamente, il divario tra chi ha soldi e potere,
da una parte, e chi sa esattamente di cosa stanno parlando, dall’altra
parte, sta aumentando sempre di più. I ricchi si sono circondati da
adulatori e da gente che ha qualcosa da chiedere e che, per questo, non
vuole mettere in discussione il sistema in cui vivono. Come disse Larry
Summers a Elizabeth Warren “gli insiders- cioè quelli che stanno dentro
il sistema- non criticano gli altri insiders”.
Ma come si arriva ad una Visione Open Source?
“Per cominciare le informazioni sono dissponibili sia a livello
locale che globale, sono mischiate tra le altre, ma essenzialmente ci
sono otto “settori ” in cui cercare quello che può essere utile:
Mondo accademico
Società civile, comprese le organizzazioni sindacali e le religioni,
Commercio soprattutto le piccole imprese
Governi locali,
Forze dell’ordine
Mezzi di comunicazione
Militari
Non-governo / non-profit
Bisognerà creare dei Consigli locali per una buona amministrazione che mettano insieme personalità e informazioni provenienti da tutti gli otto settori, a tutti i livelli, senza perdere tempo. Chiunque di noi che comprenda e riconosca che Open Source è un sistema vitale può cominciare a lavorare per creare delle nuove strutture di base che funzionino dal basso verso l’alto, e deve farlo senza aspettare che cominci qualcun altro.”
Società civile, comprese le organizzazioni sindacali e le religioni,
Commercio soprattutto le piccole imprese
Governi locali,
Forze dell’ordine
Mezzi di comunicazione
Militari
Non-governo / non-profit
Bisognerà creare dei Consigli locali per una buona amministrazione che mettano insieme personalità e informazioni provenienti da tutti gli otto settori, a tutti i livelli, senza perdere tempo. Chiunque di noi che comprenda e riconosca che Open Source è un sistema vitale può cominciare a lavorare per creare delle nuove strutture di base che funzionino dal basso verso l’alto, e deve farlo senza aspettare che cominci qualcun altro.”
Come si può trovare in “Open Source Everything” il potenziale per ‘re-ingegnerizzare il Terra’?
Questa è la domanda più importante, e la risposta che mi dà Steele è ispirata.
“Open Source Everything è un sistema che vuole rivoltare tutto,
metterlo sottosopra, in modo da far sentire una pistola puntata contro
il potere attuale. Open Source Everything dovrà usare la verità, e non
la violenza, come moneta per arrivare al potere. Open Source Everything
scegliera di mettere al centro dell’economia reale tutti i costi, senza
lasciare conti in sospeso e facendo riferimento anche al ” concetto
indigeno della ‘settima generazione di pensiero”- come, cioè, il nostro
comportamento potrà influenzare la società tra 200 anni -. La maggior
parte dei nostri problemi di oggi possono essere ricondotti all’ascesa
del militarismo unilaterale, del colonialismo virtuale, e del
capitalismo predatorio, tutti sistemi basati sulla forza e sulle
menzogne e sul loro sconfinamento sui beni comuni.
La Sicurezza Nazionale dello Stato lavora al servizio della City di
Londra e di Wall Street. Sia la City che Wall Street stanno per essere
rovesciate da una combinazione di operazioni alternative proposte da
banche orientali, da capacità che possono portare ad uno sviluppo
internazionale differente e da persone che riconoscono di avere il
potere di ritirare i loro soldi dalle banche e di scegliere di non
acquistare beni di consumo che servono a sovvenzionare corruzione e
concentrazione della ricchezza. Ma queste persone hanno anche la
possibilità di riprendersi i beni comuni e di rimetterli liberamente a
disposizione di tutta l’umanità”
Per Steele, una Open Source Revolution è inevitabile, semplicemente
perché nessuno potrà fermare il crollo di un sistema che è in mano all’
1% della popolazione – e perché le alternative che si verificherebbero
se l’intera popolazione non dovesse rivendicare i beni comuni sono
troppo tristi per parlarne.
Non abbiamo altra scelta se non questa scelta.
“Il mio motto, è un gioco di parole sul motto che la CIA continua a
disonorare ogni giorno: «la verità ad ogni costo fa ridurre tutti gli
altri costi” », mi dice. «Altri, più saggi di me, hanno detto che la
natura ha sempre l’ultima parola. Siamo alla fine di un’epoca in cui le
menzogne possono essere ancora usate per rubare al pubblico e ai beni
comuni. Ma siamo anche all’inizio di un’altra era in cui la verità al
servizio del pubblico ci potrà riportare a vivere in uno stato di
grazia.»
Nafeez Ahmed
Fonte: http://www.informationclearinghouse.info
23.06.2014
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario.
Attraverso: http://ununiverso.altervista.org/blog/sta-arrivando-la-open-source-revolution-e-parla-unex-spia/
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