Il sistema bancario è una enorme associazione per delinquere protetta dallo Stato !
pubblicato da sovranidade in data agosto 4, 2012
di Lucio Sanna
Lo Stato italiano,
come espressione della volontà politica del Popolo, ha il potere/dovere
costituzionale di esercitare la Sovranità politica e monetaria
nell’interesse supremo dei cittadini e della Nazione.
L’articolo 1 della nostra Costituzione al comma 2 stabilisce che “La Sovranità appartiene al Popolo, (anche se) la esercita nelle forme e nei limiti stabiliti dalla costituzione.”
Allora è del tutto evidente che se il Popolo è Sovrano, di fatto dovrebbe esercitare la sovranità sull’emissione della propria moneta!...
Allora è del tutto evidente che se il Popolo è Sovrano, di fatto dovrebbe esercitare la sovranità sull’emissione della propria moneta!...
Infatti
la maggior parte delle persone è convinta che tutto il nostro denaro
sia emesso per decreto dal governo o dalla zecca dello Stato.
Purtroppo però le cose non stanno assolutamente così !
In
realtà lo Stato ha consentito alla Banca Centrale, controllata da
privati, di esercitare in sua vece il potere sovrano di creare moneta e
gestire il credito.
Di conseguenza il sistema bancario ha acquisito il monopolio sull’emissione monetaria e attraverso la gestione “privatistica”
del credito e il controllo del debito pubblico, determina e condiziona
il sistema monetario e quindi: il destino economico del nostro paese.
Attualmente il nostro sistema bancario è in mano a un ristretto gruppo di banchieri privati che, in perfetta sintonia e complicità con la classe politica corrotta e attraverso vari sotterfugi istituzionali, è riuscito ad assumere il totale controllo sull’emissione della moneta divenendo di fatto proprietario e gestore di tutto il denaro in circolazione.
Attualmente il nostro sistema bancario è in mano a un ristretto gruppo di banchieri privati che, in perfetta sintonia e complicità con la classe politica corrotta e attraverso vari sotterfugi istituzionali, è riuscito ad assumere il totale controllo sull’emissione della moneta divenendo di fatto proprietario e gestore di tutto il denaro in circolazione.
Questo colossale inganno ha trasformato il Popolo da Sovrano in eterno “debitore” nonché schiavo di questo sistema bancario fondato sulla truffa monetaria del Signoraggio bancario primario e secondario.
È fondamentale capire che il Signoraggio
è lo strumento utilizzato dai banchieri per imporre ai popoli il
proprio dominio ed è praticamente quasi incompreso dalla stragrande
maggioranza delle persone che a causa di questa “ignoranza”, voluta e programmata dallo stesso potere bancario, lo subisce passivamente.
Il meccanismo del Signoraggio è assolutamente geniale proprio per la sua diabolica semplicità.
Il meccanismo del Signoraggio è assolutamente geniale proprio per la sua diabolica semplicità.
La B.C.E. (Banca Centrale Europea), per conto della Banca d’Italia, mette in circolazione le euro/banconote stampate quasi a costo zero “prestandole” agli Stati, in cambio di titoli del Tesoro (B.O.T o C.C.T) “addebitando” la moneta, non al costo di produzione (3 cent.) ma al valore nominale (50, 100, 500 euro), gravandole poi degli interessi, al tasso che la stessa Banca Centrale decide in totale autonomia.
Tutti possono “prestare” il proprio denaro, ad esclusione della Banca Centrale di emissione poiché non ne ha la proprietà.
Alla banca centrale, infatti, appartiene solamente il “valore intrinseco”
della banconota che è pari al suo costo di produzione (carta e
inchiostro). Il sistema bancario mette in circolazione denaro senza
valore in virtù di leggi e provvedimenti di comodo approvati in
parlamento dai politici compiacenti se non direttamente coinvolti nella
colossale truffa del Signoraggio.
Inoltre, questo è possibile grazie alle direttive impartite dal famigerato, nonché incostituzionale, “Trattato di Maastricht”, (trattato sulla moneta unica europea) entrato in vigore il 1° novembre 1993. La Banca Centrale Europea, quando “fabbrica” una qualunque banconota, sostiene un costo materiale di soli 0.3 centesimi di euro e dalladifferenza tra il costo di stampa e il suo valore facciale la Banca ottiene il cosiddetto “Reddito da Signoraggio” e viene attribuito alla Banca Centrale per la sua funzione di emissione.
Ad esempio: su un biglietto da 100 la Banca Centrale incamera 100 euro più gli interessi, diciamo del 2,50%, meno il costo di produzione di circa 3 centesimi, perciò il guadagno da Signoraggio per la banca è pari a euro 102.47, che in parte vanno ad incrementare il debito pubblico e in parte vengono incassati come interessi dalla stessa Banca Centrale.
Ora
non rimane che moltiplicare questa semplice operazione contabile per il
valore totale delle banconote in circolazione e si avrà l’entità reale
della truffa monetaria che la B.C.E./Banca d’Italia realizza frodando lo
Stato “consenziente” e truffando tutti i cittadini pressoché ignari
dell’inganno. In effetti, la Banca Centrale Europea non è altro che una normalissima “tipografia” ma realizza un proffitto illegittimo dalla stampa delle banconote come se fosse “proprietaria della moneta”!!!
Gli utili reali però vengono “occultati” attraverso semplici e collaudati artifici contabili. In effetti si falsificano i bilanci, iscrivendo nelle poste passive il “valore nominale”
delle banconote in circolazione e nell’attivo il controvalore dei
titoli di stato avuti in cambio dal Ministero del Tesoro, ottenendo così
un finto “pareggio di bilancio”
che produce l’occultamento della maggior parte del reddito da
Signoraggio e una consistente evasione fiscale. La banca per regola
dovrebbe iscrivere nelle passività il costo di produzione
delle banconote in circolazione e non il valore nominale, così facendo
si avrebbe, per un biglietto da 100 euro, una passività di 0,3 centesimi
e non di 100 euro e nelle attività si registra giustamente il valore
“nominale” dei titoli di stato emessi dal Tesoro cioè 100 euro. Il falso
in bilancio consiste nel dichiarare come reddito solo gli interessi,
che comunque sono decine di miliardi di euro all’anno, ma allora: come
andrebbero contabilizzati in bilancio i quasi 2.000 miliardi di debito
pubblico che in larghissima parte gli italiani hanno contratto con la
Banca Centrale e più in generale col sistema bancario nazionale e
internazionale?
Ecco perché la Banca Centrale, falsificando il proprio bilancio, ottiene enormi e illeciti profitti anche evadento il fisco.
Dal 1971 con l’abolizione degli accordi di Bretton Woods, ovvero
la fine della convertibilità del dollaro con l’oro, tutte le Banche
Centrali emettono moneta creandola dal nulla, cioè senza riserva,
insomma, emettono…cartastraccia.
In Italia la Banca Centrale di emissione è denominata “Banca d’Italia” ma in realtà non è “pubblica” o “dello Stato”
come ingenuamente è indotta a credere la gente comune. La banca
d’Italia in pratica è e si comporta come una S.p.A. ed è gestita da
privati e anche se continua ad apparire a tutti come “la Banca Centrale dello Stato Italiano”, in realtà Bankitalia è “di fatto privata” perché controllata per il 90%, attraverso “le quote di partecipazione”, dalle maggiori banche private italiane e da alcune grandi Assicurazioni come “Le Generali” e solamente il 5% di quote è posseduto dall’INPS come “ente pubblico”. In
sostanza la Banca d’Italia è una banca privata e i nostri
rappresentanti politici hanno “privatizzato” con essa la nostra moneta!
Se la Banca Centrale fosse“pubblica” e fosse lo Stato ad emettere la “nostra moneta”, il cosiddetto “reddito da Signoraggio” tornerebbe allo Stato e non sarebbe sottratto al Popolo sotto forma di interessi sul “debito pubblico”.
Lo Stato Italiano infatti è oberato da un debito pubblico che ormai
supera 1.900 miliardi di euro e proprio a causa di questo inestinguibile
debito dello stato il governo tassa impunemente i cittadini, il lavoro,
i servizi, i beni primari e tutto ciò che è tassabile. La triste realtà
è che i cittadini italiani sono costretti a sborsare, su questo debito
pubblico inventato da politici e banchieri, oltre 90 miliardi di euro di
interessi all’anno, estorti dal Governo con l’imposizione fiscale e
attraverso il prelievo forzoso di infinite tasse e gabelle.
Se fossimo Cittadini e non sudditi,
dovremmo opporci attivamente contro lo strapotere delle banche e il
malgoverno di questa classe politica corrotta, l’Italia ha diritto ad
avere un Governo che sia espressione democratica del suo Popolo, uno
Stato in cui il cittadino si identifichi pienamente e non si senta
invece da esso perseguitato, truffato e fatto oggetto di pratiche
estorsive e vessatorie specialmente nella funzione delicata della
riscossione dei tributi affidata a organizzazioni semi criminali e
mafiose come “Equitalia”.
In definitiva, è allo Stato che spetta il compito di emettere “tutta” la nostra moneta e gestire la politica del credito, lo dice espressamente l’articolo 47 della Costituzione: “la
Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme;
disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito…” Controllare infatti non significa necessariamente “cedere”
alle banche private questo fondamentale servizio pubblico che la
Costituzione assegna chiaramente allo Stato perché sia svolto a favore
della popolazione.
Ma
la parte peggiore della faccenda è che solo il 10% della massa
monetaria è costituito da denaro fisico, ossia banconote emesse dalla
B.C.E. e monete metalliche coniate dallo Stato. Il restante 90% della
massa monetaria viene messo in circolazione dalle banche ordinarie o commerciali, sotto forma di “credito”, ovvero “denaro virtuale”:
assegni, carte di credito, mutui e cifre sulla memoria informatica di
un computer, cioè moneta fittizia/fasulla perché senza copertura, che
non costa nulla alla banca ma che trasforma i cittadini, solo perché
obbligati a spendere questa moneta “bancaria”, in eterni schiavi di un debito enorme ma, in compenso, fa diventare ricchi e potenti gli adoratori del dio denaro: i banchieri usurai !
Ora
è chiaro che il denaro viene letteralmente creato dal nulla dalle
banche, infatti sulla base degli accordi interbancari di Basilea 2, le
suddette banche “ordinarie” o “commerciali” si sono date come regola
quella di detenere come riserva obbligatoria “a garanzia”
soltanto il 2% dei depositi per poi prestare il restante 98% ad altri
clienti, ma si badi bene, non utilizzando il denaro depositato dai
correntisti, bensì “inventandolo dal nulla” ad ogni successiva richiesta, sotto forma di denaro creditizio ovvero nuovo credito, “sulla base” del deposito iniziale moltiplicato quasi all’infinito. Facciamo un esempio: se depositiamo, 1.000 euro in una banca, il “sistema bancario”
nel suo insieme, sulla base di quei 1.000 euro, può prestare, creando
altro denaro dal nulla sotto forma di “credito” fino a 50.000 euro per
ogni 1.000 depositati, (“moltiplicatore dei depositi”).
Così il sistema bancario, indebitando i cittadini, incassa interessi, non sui mille euro iniziali e che, peraltro non sono nemmeno suoi ma del correntista, bensì sui 50.000 creati dal nulla con poca fatica e a costo zero.
Questo meccanismo di espansione della massa monetaria, nell’ermetica terminologia bancaria, viene definita: “Riserva frazionaria” o Signoraggio secondario. Non tragga in inganno il termine “secondario” poiché in quanto a danni e potere distruttivo per la comunità esso non è certamente secondario ma anzi è ben maggiore del Signoraggio primario sulle banconote che fa capo alla B.C.E./Bankitalia.
Questo meccanismo di espansione della massa monetaria, nell’ermetica terminologia bancaria, viene definita: “Riserva frazionaria” o Signoraggio secondario. Non tragga in inganno il termine “secondario” poiché in quanto a danni e potere distruttivo per la comunità esso non è certamente secondario ma anzi è ben maggiore del Signoraggio primario sulle banconote che fa capo alla B.C.E./Bankitalia.
La banca concede prestiti con denaro che non possiede e che inventa sul momento moltiplicando numeri e pezzi di carta senza valore reale, ma poi il debitore deve restituire alla banca denaro “vero” guadagnato lavorando con fatica e sudore e persino sotto il ricatto del pignoramento dei beni dati a garanzia del prestito nel malaugurato caso di “insolvenza”.
Infatti, come se non bastasse, la banca concede il prestito solamente se esso è “garantito” dai beni materiali dei cittadini.
La banca stampa denaro falso e lo presta a usura accumulando enormi profitti sottraendoli a chi lavora e produce vera ricchezza.
La ricchezza di un Paese è prodotta dal Popolo, non dalle banche, la moneta è stata inventata per “facilitare”
gli scambi dei beni e dei servizi prodotti dai cittadini, quindi la
moneta ha valore solo perché gli stessi cittadini la accettano e la
fanno circolare usandola come mezzo di scambio dei beni creati col
lavoro dal Popolo Sovrano. Ecco perché la moneta è del Popolo !
Le banche non producono nessuna “vera ricchezza” ma solo “il simbolo dell’unità di misura”
dei beni oggetto dello scambio, esse creano dal nulla la nostra moneta,
ne assumono illecitamente la proprietà e poi ce la prestano lucrando
enormi profitti con l’applicazione di un interesse !
…Perché i cittadini “Sovrani” permettono questa truffa ai loro danni ???
http://sovranidade.org/?p=3493
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